Mons. Eleuterio Fortino ha terminato il suo cammino terreno per essere accolto “nel seno di Abramo”

Il 22 settembre 2010, ha terminato la sua vita terrena mons. Eleuterio Fortino, Archimandrita dell’Eparchia di Lungro, presso l’ospedale di Tor Vergata a Roma. Era nato a Lattarico (CS) il 21/04/1938. Sabato mattina, nella chiesa di S. Atanasio in Roma (Via del Babuino), dove Mons. Fortino ha svolto in tutti questi anni il suo servizio liturgico (specialmente per gli arbereshe di Roma), alle ore 9,00 è stata  allestita la camera ardente, è seguita la celebrazione della Divina Liturgia; alle 16,00, è stata celebrato il ‘Trisaghion’ (= preghiera per i defunti); domenica alle ore 16,00, a San Benedetto Ullano (CS), suo paese d’origine, è stato celebrato il funerale da Mons. Ercole Lupinacci, con la partecipazione del clero di Lungro.
Ringraziamo Dio per averci dato questo grande sacerdote, sempre sorridente ed accogliente, calmo e sereno anche nella malattia che lo ha accompagnato per quasi gli  ultimi venti anni della sua vita, ma la sua forza di volontà ed il suo amore per la Chiesa gli hanno permesso di resistere al dolore e di continuare a svolgere il suo servizio presso il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, dove era sottosegretario: forse solo la malattia gli ha impedito di essere promosso di grado.
Tante le sue pubblicazioni di catechesi orientale e di liturgia, il suo notiziario mensile “BESA – FEDE” (con il sottotitolo: ‘Il giusto vive di fede’, Lettera di San Paolo ai Romani 1,17), con il quale informava di tutto quanto accadeva nel mondo arbereshe e ciò che riguardava il cammino ecumenico. Suo grande lavoro è stato il coordinamento del II Sinodo intereparchiale di Lungro – Piana degli Albanesi e Grottaferrata, celebrato cinque anni fa a Grottaferrata, che verrà promulgato il 17 ottobre 2010.
Ci viene a mancare un grande sacerdote, agli arbereshe di Roma un punto di riferimento nella Capitale: era solito incontrare i fedeli dopo la celebrazione liturgica nella piccola saletta del suo appartamento (in via dei Greci, 46) accanto alla chiesa di S. Atanasio, in via del Babuino, offrendo un aperitivo. In questa sala Mons. Fortino organizzava spesso incontri di catechesi e di approfondimento teologico, con la partecipazione di vari esperti.
 
Tra le sue opere: ‘Liturgia greca’; ‘La Chiesa bizantina albanese in Calabria. Tensioni e comunione’ (Ed. Bios, 1994); ‘Il dialogo ecumenico. Verso il terzo millennio’; Besa e Krishtere ‘ La fede cristiana’, un catechismo bilingue italiano ‘ albanese, nato dalle domande che gli venivano rivolte sulla fede; tutta la collana di ‘Sussidi Catechetici’ (oltre 50 numeri); i tanti articoli pubblicati sull’Osservatore Romano.
Nel 2008 gli è stata assegnata l’onorificenza “la rosa d’argento:
Domenica 22 giugno 2008 nella Basilica di San Nicola a Bari è stata consegnata “La Rosa d´argento di San Nicola” per il 2008 a Mons. Eleuterio F. Fortino, sottosegretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell´unità dei Cristiani per il suo impegno ecumenico, svolto in particolare con la sua azione nei rapporti con le Chiese d´Oriente, in quanto responsabile per i contatti con le Chiese ortodosse e segretario cattolico della Commissione Mista Internazionale per il dialogo teologico fra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa nel suo insieme. La consegna ufficiale ha avuto luogo dopo una concelebrazione eucaristica nella Basilica di S. Nicola a Bari dal Rettore dell´Università di Friburgo, P. prof. dr, Guido Vergauwen, Op. Il Diploma è firmato dal citato P. Vergauwen, dalla prof. dr. Barbara Hallensleben e da mons. Dr. Nikolaus Wyrwoll, nelle rispettive funzioni di direttrice dell´Istituto di Studi Ecumenici dell´Università di Friburgo (Svizzera) e dell´Istituto delle Chiese Orientali di Regensburg (Germania). Nel Diploma si precisa: “La Rosa d´argento di S. Nicola è una distinzione fondata dall´Istituto Ecumenico dell´Università di Friburgo e dall´Istituto delle chiese Orientali di Regensburg. E´ una onorificenza accademica ed ecclesiale la quale manifesta che la riflessione teologica produce i suoi frutti in rapporto alla testimonianza personale della vita per la comunione della Chiesa. La “Rosa d´argento” fa riferimento alla tradizione perpetuata dagli inizi del XI secolo della “Rosa d´oro” benedetta la terza domenica prima di Pasqua (Laetare o Domenica Rosarum) dal Vescovo di Roma ed attribuita a persone o a luoghi che si sono distinti per i loro meriti per la Chiesa cattolica”. La “Rosa d´argento” è assegnata a persone che, come S. Nicola, lasciano trasparire nella loro vita l´amore di Dio per gli uomini; che, radicati nella vita della loro comunità ecclesiale, partecipano per la forza dello Spirito Santo alla missione universale della Chiesa; che contribuiscono così alla riconciliazione e a una comunione approfondita della Chiesa, dell´umanità e dell´intera creazione”. La prima volta la “Rosa d´argento” è stata attribuita a S.E. Kyrill, Presidente del dipartimento delle Relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca. La cerimonia della consegna ufficiale ha avuto luogo a Bari perché lì si trova la Tomba di S. Nicola nonchè per i rapporti che le Istituzioni fondatrici hanno con L´Istituto di Studi Ecumenici di Bari (Besa/Roma).
 MOTIVAZIONE PER LA ROSA D´ARGENTO ALL´ARCHIMANDRITA FORTINO
 Riportiamo dal sito www.oki-regnsburg.de le motivazioni per l´assegnazione della “Rosa d´argento” a Eleuterio F. Mons. Fortino, archimandrita dell´eparchia di Lungo, sottosegretario del Pontificio Consiglio per la promozione dell´Unità dei cristiani.
Il 22 giugno 2008, nella Basilica di S. Nicola di Bari, il Rettore dell´Università di Friburgo (Svizzera), Prof. P. Guido Vergauwen, ha consegnato all´Archimandrita Mons. Eleuterio Fortino la “Rosa d´argento” per il suo impegno a favore dell´unità della chiesa d´oriente e d´occidente. Erano presenti alla cerimonia il Direttore dell´Istituto Orientale di Regensburg P. Nicolaus Wyrwoll, il Priore Provinciale dei Domenicani, P. Giovanni Distante, il Rettore della Basilica P. Damiano Bova, la Prof. Barbara Hallensleben, direttrice dell´Istituto Ecumenico dell´Università di Friburgo,il Rettore dell´Università di Friburgo, al termine della Celebrazione eucaristica nella Basilica di S. Nicola a Bari, gremita di fedeli, ha letto le motivazioni per l´assegnazione dell´alta onorificenza:
1. perché l´Archimandrita Mons. Fortino ha fatto propria la preghiera di Cristo ut unum sint in tutto lo svolgimento del suo lavoro da Sottosegretario del Pontificio Consiglio per l´unità dei cristiani, con speciale responsabilità per le relazioni con le chiese d´oriente;
2. perché ha saputo associare la competenza teologica alla saggezza della testimonianza nella preghiera, nell´umiltà, nella pazienza, nella attenta sensibilità al kairos – il momento giusto – dell´azione di Dio nella storia. L´Archimandrita Mons. Eleuterio Fortino ha reso visibile la bontà misericordiosa di Dio e il suo amore per gli uomini;
3. perché è stato anima e motore del movimento ecumenico. L´anima dell´ecumenismo è l´ecumenismo spirituale, la conversione dei cuori, la preghiera comune, la testimonianza e la santificazione;
4. perché l´Arch. Mons. Fortino durante tutto il suo assiduo impegno per l´unità dei cristiani non ha tralasciato il servizio pastorale al popolo di Dio, alla comunità bizantina italo-albanese di Roma;
5. perché porta i segni della passione di Cristo nel proprio corpo – e così annunzia anche la resurrezione di Cristo, e la resurrezione anche dalle scissioni della cristianità (Besa/Roma).
 
La sera di Sabato 21 giugno, nella sala capitolare del convento dei Padri Domenicani si è tenuta una tavola rotonda con Mons. Fortino sul tema Il ruolo di San Nicola nella promozione dell’unità dei cristiani. Egli ha tenuto anche una comunicazione sul Breve di Paolo VI  Ambulatae in dilectione del dicembre 1965 e sul suo influsso nelle relazioni tra Cattolici e Ortodossi. 
Ha ricevuto il premio ‘Arberia’ a San Demetrio Corone:
     ‘Cresciuto nel paese arbëreshë di San Benedetto ‘ è scritto nella  di conferimento del ‘Premio Arberia’ a mons. Eleuterio Fortino – completa la sua formazione teologica e filosofica a Roma presso il Collegio Greco di Sant’Atanasio,  arricchendo la sua formazione presso i più importanti istituti religiosi d’Europa.     Le sue brillanti doti di ecumenico,  giovanissimo  lo portano in Vaticano dove assume un ruolo di responsabilità e rilievo negli uffici deputati alla promozione dell’Unità dei Cristiani e al dialogo  fra la Chiesa Cattolica e le Chiese Ortodosse.     Nominato Cappellano del Santo Padre da Papa Paolo VI, Prelato e Protonotariato Apostolico da Papa Giovanni Paolo II, riceve nel 2007 la ‘Rosa d’argento’ a riconoscimento della incessante e proficua attività svolta nelle relazioni tra il Vaticano e le Chiese Ortodosso-Orientali .     All’impegno ecumenico in Vaticano, ha unito un vivo e sensibile interesse verso il mondo italo-albanese, e con passione ha promosso e partecipato ad importanti iniziative culturali a difesa della tradizione bizantina e della cultura arbëreshe.     La sua figura rappresenta in Vaticano il riferimento più autorevole degli Arbëreshë, orgogliosi del suo indiscusso prestigio’ .
 
Sabato 9 ottobre 2010 avrebbe dovuto partecipare al convegno ‘Il Codice delle Chiese Orientali’, in programma a Roma, Sala San Pio X, Via della Conciliazione 5, con una relazione su ‘Alcune questioni aperte riguardanti la dimensione giuridica del dialogo ecumenico’.
 
Grazie, Zoti Fortino, per tutto quello che hai fatto. Eterna sia la tua memoria!
 
ZOTI MARIO ALUISE