Festa patronale di San Nicola di Mira a Lungro

di Papàs Gabriel Sebastian Otvos
Il 5 dicembre di questo anno (2010) nella vigilia della Festa del Santo Patrono della Cattedrale, protettore del paese di Lungro e della Diocesi di Lungro, San Nicola di Mira, ha avuto luogo la celebrazione del Vespro Solenne con la benedizione dei pani (artoklasia), presieduta da S.E Mons. Ercole Lupinacci , Vescovo Emerito di Lungro. Arrivato il momento della benedizione dei pani, il Vescovo prendendo un pane e tracciando su di esso un segno della croce, recitò ad alta voce la seguente preghiera: ‘Signore Gesù Cristo, Dio nostro, che hai benedetto cinque pani nel deserto e con questi hai saziato cinquemila persone, tu stesso benedici anche questi pani, il grano, il vino e l’olio, rendili abbondanti in questo paese, e nel mondo intero, e santifica tutti i fedeli tuoi servi che ne prendono. Tu infatti, sei colui che benedice e santifica ogni cosa, Cristo Dio nostro, e a te rendiamo gloria, assieme all’eterno Padre e al Tuttosanto buono e vivificante tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amìn.’ (preghiera dell’Artoclasia )
Le ufficiature liturgiche serali secondo il rito bizantino  sono di una ricchezza e  di una bellezza a parte. L’emozione prodotta dai testi innografici che raduna le attività quotidiane con la notte che si avvicina, offre la pace interiore all’anima che si apre a Dio. Preoccupati della loro esistenza durante il giorno, i fedeli portano alcuni prodotti materiali essenziali in Chiesa, verso la sera, nella vigilia di alcune grandi feste per la loro benedizione durante l’ufficiatura liturgica, chiamata Litì (solenne processione) .
Questo servizio liturgico non fa parte del gruppo di sette lodi, cioè, le ufficiature che formano il servizio divino di una giornata liturgica,che hanno un carattere normativo ed obbligatorio tanto per i Monasteri che per le Cattedrali;  questa essendo difatti un’ufficiatura di benedizione dei pani, del grano, dell’olio e del vino. Essa non si celebra mai da sola ma si inquadra sia nel Vespro, sia (ma raramente) nel Mattutino.
Le antiche preghiere della Litì processionale sono state mantenute in uso fino adesso, ma  inserite nel servizio divino delle Chiese e formano la prima parte della Litì di oggi. Loro hanno un accentuato carattere penitenziale, cioè esprimono con insistenza il sentimento di penitenza e implorazione per il perdono dei peccati, poiché nella concezione cristiana antica le disgrazie , per quali loro pregavano che si allontanassero, erano considerate le conseguenze dei peccati.
Alle preghiere delle antiche Litì processionali  si è aggiunto col tempo il cerimoniale nuovo, che forma la seconda parte della Litì di oggi dove ha luogo la benedizione dei pani portati dai fedeli in onore del Santo venerato. Questa parte della Litì che si  intercala alla fine del Vespro tra i tropari e la preghiera finale del vespro ha origini monatsiche; questa usanza è conosciuta sotto il nome di Artoklasia (latin. fractio panis; bulg. petohleabme ), cioè la frazione del pane ( Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere.‘ Atti 2, 42), nome che si usa tuttora per le Litì nei libri liturgici greci e bulgari.
 Il rituale della benedizione, la frazione e distribuzione dei pani, che all’inizio non aveva carattere liturgico, col tempo ha preso uno sviluppo e una grande solennità che si è unita con le preghiere di implorazione lette durante le antiche processioni, diventando un vera ufficiatura a parte .
Le glorie di San Nicola, cantate dai migliori poeti di Bisanzio, di cui veniamo a conoscenza attraverso i testi che l’ufficiatura del vespro ci mette a disposizione, possano suscitare in tutti i cristiani il desiderio di imitare le sue virtù e possano altresì ottenere a tutti coloro che amano onoraLo con sempre crescente devozione, fiducia e speranza, quelle grazie abbondanti che Egli, quale dispensatore dei favori celesti, sa efficacemente e generosamente elargire.
 
____Bibliografia _________________
1.      San Nicola, Testi Liturgici dell’oriente Cristiano
2.      P.Prof.Dr. ENE BRANISTE, Liturgica Speciala