Nota Pastorale “L’Iniziazione Cristiana” (2014)

Premessa

di Donato Oliverio, Vescovo

A cinquant’anni di distanza dal Concilio Vaticano II possiamo affermare che sono state rese operative le direttive di questo Concilio, sia quelle generali sul ritorno alle fonti bibliche e patristiche e sul coinvolgimento dei laici nella vita ecclesiale, sia quelle specifiche che riguardano anche la nostra Chiesa sul pieno recupero della tradizione orientale e sulla purificazione di tutte le forme estranee in essa introdotte.
Il decreto conciliare sulle Chiese Orientali Cattoliche – Orientalium Ecclesiarum (OE) – ha espresso l’auspicio anzi il desiderio, che le Chiese orientali “fioriscano ed assolvano con nuovo vigore apostolico la missione loro affidata” (OE, 11), e “che rimangano salve ed integre le tradizioni di ogni Chiesa o rito particolare” (OE, 2).
Per meglio rispondere alle esigenze del decreto Orientalium Ecclesiarum, l’Eparchia di Lungro, nell’impegno pastorale rivolto a favorire la comunione fraterna e la promozione della fede nella nostra Chiesa, ha accolto il pensiero di celebrare un’Assemblea Eparchiale (1995-1996) – Sinodo Diocesano (CCEO – can 235), il luogo istituzionale privilegiato, al fine di tradurre nella prassi diocesana e nel rinnovamento della vita individuale le numerose e provvide indicazioni del Concilio Vaticano II. E più in particolare a vivere la vita cristiana nella propria tradizione liturgica, con una accresciuta fedeltà alla spiritualità bizantina e alla lingua albanese, senza dimenticare la speciale missione ecumenica di cui la Chiesa italo-albanese è stata investita.
L’Eparchia di Lungro, che si appresta a celebrare il primo centenario (1919-2019), ha nel suo oggi storico una particolare fisionomia normativa dalla quale non può prescindere ed a cui deve fare riferimento ogni comportamento pastorale.
Uno dei principali obiettivi del Sinodo Diocesano è quello di recuperare nella sua integrità e purezza la tradizione bizantina, di custodirla fedelmente e di trasmetterla alle future generazioni. Le “dichiarazioni e decisioni” costituiscono un quadro di riferimento chiaro, dettagliato e completo per l’opera di rilancio e valorizzazione della tradizione bizantina dell’Eparchia.
Le celebrazioni dell’Assemblea Eparchiale di Lungro (1995-1996) e successivamente del II Sinodo intereparchiale (2010) hanno ribadito l’utilità della continuità della tradizione culturale religiosa bizantina nella Chiesa italo-albanese, perché consona alla sua identità storica e al suo sviluppo che ha portato a delineare l’immagine che oggi si ritrova: “posta provvidenzialmente dal Signore nel cuore dell’occidente”. È importante il richiamo che gli Orientamenti Pastorali e le Norme Canoniche fanno per una piena fedeltà al patrimonio liturgico in funzione anche ecumenica.
Il Concilio più volte ha ribadito lo specifico ruolo ecumenico delle Chiese cattoliche orientali. In particolare ad esse compete “lo speciale ufficio di promuovere l’unità di tutti i cristiani(…) con la scrupolosa fedeltà alle antiche tradizioni orientali, la mutua e la profonda conoscenza, la collaborazione e la fraterna stima delle cose e degli animi” (OE, 24).

 

Nota Pastorale 2014