Archivi della categoria: Messaggi, Omelie e Circolari

Circolare del Vescovo Donato, 5 febbraio 2015

Al Rev.mo CLERO,

alle Religiose e ai Fedeli Laici

____________________________

Carissimi,

in queste settimane di preparazione alla Quaresima la Chiesa ci invita a meditare su alcuni temi evangelici che ci vengono offerti dalle cinque settimane del periodo pre – quaresimale:

  1. Il desiderio (Zaccheo);
  2. L’umiltà (il pubblicano e il fariseo);
  3. Il ritorno dall’esilio (il figlio prodigo);
  4. Il giudizio (il giudizio finale);
  5. Il perdono (la domenica del perdono).

Queste letture evangeliche sono da meditare e riferirle alla nostra vita personale, familiare, ai nostri doveri professionali, alle nostre occupazioni, al nostro rapporto con le persone con cui ci confrontiamo quotidianamente, accompagnati dalla preghiera di questo tempo liturgico pre-quaresimale: “Aprimi le porte del pentimento, o Datore della Vita…”.

E poter guardare la Quaresima come un tempo mandato da Dio e come un’occasione di cambiamento, di pentimento, di rinnovamento, di approfondimento, di riconciliazione e cogliere con serietà questa occasione che ci si presenta, cosicché possiamo esclamare all’inizio della Grande Quaresima: “Non distogliere il Tuo volto dal tuo servo, perché sono afflitto…”

La Quaresima viene salutata, quindi, come una primavera spirituale, come un tempo di gioia e di luce:

“La primavera quaresimale è arrivata, la luce del pentimento …”

“Il tempo della Quaresima è un tempo di allegrezza! Con una purezza radiosa e un puro amore, riempiti di luce dalla preghiera e dalle buone azioni, cantiamo con gioia …”

MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO PER LA QUARESIMA

“Rinfrancate i vostri cuori” (cfr. Gc 5,8)

Per sconfiggere “la globalizzazione dell’indifferenza” c’è bisogno di “un cuore forte e misericordioso, vigile e generoso”, di “un cuore povero, che conosce cioè le proprie povertà e si spende per l’altro”. Lo scrive Papa Francesco nel messaggio per la Quaresima, dedicato quest’anno al tema “Rinfrancate i vostri cuori” tratto dalla lettera di Giacomo.

Il tempo di Quaresima è sempre anche un tempo di conversione, cioè “di cambiamento e di rinnovamento, per superare questa globalizzazione dell’indifferenza e invece entrare in una fase nuova, dove riconosciamo la differenza: tra me e l’altro; tra uno stile di vita e un altro; tra me e Dio”.

Il messaggio quaresimale di quest’anno propone tre ambiti per superare l’indifferenza: la Chiesa, la comunità e il singolo. Papa Francesco parla “della necessaria conversione e del nuovo cuore che può battere dentro di noi”. Infatti, il “passaggio fondamentale per ogni ricostruzione sociale e per ogni rinnovamento culturale, passa attraverso il cambiamento della singola persona”, che poi incide anche “su tutto il tessuto sociale”.

Altro aspetto indicato nel messaggio è la sollecitazione rivolta alle comunità cristiane, chiamare “a essere isole di misericordia in un mondo dominato dalla globalizzazione dell’indifferenza”. Occorre trasformare i luoghi cristiani – parrocchie, comunità, gruppi – “in luoghi in cui si manifesta la misericordia di Dio”. La comunità dei credenti “può già vivere superando l’indifferenza, può già mostrare al mondo che si può vivere diversamente, può già diventare quella città sul monte di cui parla il Vangelo”.

Infine il terzo livello è quello “della Chiesa nella sua realtà globale”. Purtroppo si tende “a vedere nella Chiesa solo una istituzione, una struttura”; invece essa è “il corpo vivente di coloro che credono in Cristo. È questa totalità che si deve rinnovare”.

Nel messaggio di quest’anno il Papa ricorda che la Quaresima è “un tempo di invito al rinnovamento per la Chiesa, le comunità e i fedeli”. In risposta a tale invito, Papa Francesco chiede a tutti di impegnarsi a superare la globalizzazione dell’indifferenza “con la forza della fede, della preghiera e della carità fraterna, ascoltando il grido di coloro che soffrono ogni forma di povertà, di esclusione e di oppressione”.

In questo senso “occorre ascoltare i profeti dei nostri tempi, nella Chiesa e nella società”, soprattutto i poveri stessi e coloro “che agiscono accanto a loro”.

VEGLIA DIOCESANA DI PREGHIERA MISSIONARIA

L’Ufficio Missionario Diocesano anche quest’anno ha programmato per la terza Domenica di Quaresima – Adorazione della Santa e Vivificante Croce – un Veglia Diocesana di Preghiera Missionaria.

Ci incontreremo Domenica 8 Marzo p.v., ad Acquaformosa, nella Chiesa Parrocchiale “S. Giovanni Battista”, alle ore 16,45 per la celebrazione del Vespro.

Terrà la meditazione Don Michele Autuoro, Direttore di Missio, sul tema: “Dall’Iniziazione Cristiana nasce la missione”.

LA LITURGIA DEI PRESANTIFICATI

La Commissione Liturgica Diocesana, nel 1975, aveva stampato con mezzi provvisori, un libretto della Liturgia dei Presantificati che si è rivelato molto utile per la nostra Comunità.

Oggi avendo a disposizione una nuova edizione biblica della CEI, avendo recepito le osservazioni provenienti dalle varie Parrocchie e dal Clero, abbiamo deciso di riproporlo con una veste nuova e con le opportune modifiche.

Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato e lavorato, animati dall’unico desiderio di servire l’Eparchia a maggior gloria di Dio.

A tutti gli operatori pastorali il compito di accoglierlo con attenzione e buona volontà per farne uso prezioso nelle celebrazioni e oggetto sia di catechesi che di mistagogia perché il nostro popolo possa crescere nella conoscenza e nella santità.

È per questa ragione che vogliamo offrire uno strumento quanto mai necessario, liturgicamente indispensabile e pastoralmente utile, per mettere in condizione le nostre Parrocchie, Voi cari sacerdoti, ed il popolo cristiano di affrontare con giusti mezzi il cammino quaresimale, con la prima edizione a stampa del Rito dei Presantificati.

RITIRO DI CLERO

Giovedì 19 Febbraio, con inizio alle ore 9,30 avrà inizio il Ritiro di Clero nella Parrocchia “S. Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da Don Armando Matteo, professore di Teologia presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma; già assistente ecclesiastico nazionale della FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana); dal 2012 è assistente nazionale dell’AIMC (Associazione Italiana Maestri Cattolici); consultore del Pontificio Consiglio della Cultura. Ha studiato e analizzato la società contemporanea e il suo rapporto con la fede. All’universo giovanile ha dedicato il volume “La prima generazione incredula. Il difficile rapporto tra i giovani e la fede”, Rubettino 2010; “Il cammino del giovane”, Qiqajon 2012.

Invoco su ciascuno di Voi e sulle Vostre Comunità la benedizione del Signore.

 

Lungro, 05 Febbraio 2015

 

+ Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 7 gennaio 2015

Al Rev.mo CLERO,

alle Religiose e ai Fedeli Laici

____________________________

Carissimi,

Gesù Cristo, il Principe della Pace, Vi benedica e Vi accompagni in tutte le Vostre strade in questo nuovo anno 2015.

All’inizio di un nuovo anno che accogliamo come una grazia e un dono di Dio, i miei fervidi auguri di pace, serenità, avendo davanti a noi il volto di Dio che brilla su di noi.

Ringraziamo il Signore per l’anno che si è chiuso, ciascuno di noi ha motivi propri di gratitudine. E vogliamo rivolgere il nostro pensiero al Signore e domandare un rinnovato coraggio nello svolgimento dei nostri doveri, per riprendere il cammino pastorale con più vigore e responsabilità ed è proprio la preghiera che ci rende il cuore più vigoroso. È doveroso chiederci: “Che cosa si aspetta il Signore da noi in questo svolgere del tempo?”. Il Signore ci chiede di essere all’altezza del nostro tempo, capaci di orientarlo verso una comunione più grande nelle nostre comunità, secondo il disegno di Dio.

“Ascoltate la divina voce: che essa risuoni per voi come risuona per me…Io sono la luce del mondo (Gv. 8,12). Perciò: Accostatevi a Lui e sarete illuminati e il vostro volto non sarà confuso (Salmo 33,6), ma contrassegnato dalla vera luce. Tempo di rigenerazione: nasciamo nuovamente; tempo di restaurazione: rivestiamo il primo Adamo. Non restiamo quelli che siamo, ma ridiveniamo ciò che eravamo (prima del peccato di Adamo). La luce risplende nelle tenebre (Gv. 1,5). Le tenebre la perseguitano, ma senza comprenderla. È l’avversa potenza che si scaglia ostinatamente contro l’Adamo visibile, ma si imbatte in Dio ed è vinta, affinché anche noi, rigettate le tenebre, aderiamo alla luce, divenendo luce pura, figli di perfetta luce. Vedete la grazia di questo giorno? Scoprite la virtù di questo mistero?” (San Gregorio Nazianzeno, Oratione, 39, 2).

San Gregorio ha veramente, con queste parole, dato una voce al mistero della Teofania, che è luce che tutto pervade. Se già Natale è una vera “epifania”, cioè un’irradiazione della divinità che trasforma il mondo, l’Epifania è propriamente la festa culminante del ciclo natalizio.

“In questo giorno, Signore, Tu sei apparso al mondo e la Tua luce si è manifestata a noi che avendoti conosciuto cantiamo: Tu sei venuto, Tu sei apparso, o Luce inaccessibile”. (Canone mattutino, Kontakion, ode 6).

La Chiesa Bizantina predilige chiamare questa festa “festa delle Luci” perché la Trinità Santissima, la Luce vera ed inaccessibile, si è manifestata sull’Uomo Gesù nel Battesimo del Giordano, e da quel momento Gesù porterà la Parola divina al mondo, Egli che è Parola divina.

Dal Giordano si irradia la luce del Vangelo, perché da quel momento, Gesù cominciò a predicare e ad annunciare: “Convertitevi, perché il Regno dei cieli è vicino”. Chi crede in Cristo è battezzato nel nome della Trinità.

Ma perché il battezzato, dunque ognuno di noi, accetti coscientemente il proprio battesimo e muoia al peccato e viva realmente per Dio, è necessaria tutta una vita. Perché l’opera di Cristo e dello Spirito Santo penetri l’intimo del cuore e dell’anima occorre ripetere ogni giorno: “Rinuncio a satana, a tutte le sue opere e a tutte le sue seduzioni…mi unisco a Cristo…Credo il Lui come Re e come Dio…adoro il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, Trinità consustanziale e indivisibile”.

MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO

PER LA GIORNATA MONDIALE DELLA PACE 2015

“Non più schiavi, ma fratelli” è il titolo del Messaggio del Santo Padre per la 48ª Giornata Mondiale della Pace.

Un tema che richiama la lettera di S. Paolo a Filemone (Fm 15-16). “L’inizio di una vita di discepolato in Cristo, costituisce una nuova nascita che rigenera la fraternità quale vincolo fondante della vita familiare e basamento della vita sociale”.

Purtroppo vi è la realtà negativa del peccato, che più volte ha interrotto e interrompe la fraternità e deforma la bellezza dell’essere fratelli e sorelle della stessa famiglia umana. Senza entrare in merito alle diverse cause di schiavitù, Papa Francesco invita ciascuno di noi, nel proprio ruolo a operare gesti di fraternità, “piccoli gesti quotidiani – questi gesti hanno tanto valore – come rivolgere una parola, un saluto, un ‘buongiorno’ o un sorriso, che non ci costano niente ma che possono dare speranza, aprire strade, cambiare la vita ad una persona che vive nell’invisibilità, e anche cambiare la nostra vita nel confronto con questa realtà.

Sappiamo che Dio chiederà a ciascuno di noi: ‘Che cosa hai fatto del tuo fratello?’”.

SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI

18-25 Gennaio 2015

“Dammi un po’ d’acqua da bere”

(Cfr. Giovanni 4,7)

La proposta di preghiera e di riflessione nella Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, ci porta quest’anno a sederci tutti attorno al pozzo di Giacobbe: forse affaticati per il viaggio, come Gesù, forse incuriositi, turbati, ma anche aperti alla conoscenza di quell’uomo capace di un discorso chiaro e profondo, così come succede alla donna di Samaria. È l’evangelista Giovanni a presentarci questo racconto (4,1-12), che costituisce il tema di fondo di quest’anno.

“Sul cammino dell’unità non siamo soli; il desiderio di intravvedere il traguardo di una comunione sempre più piena non è un desiderio solo nostro o di chi si spende per l’ecumenismo e il dialogo tra i discepoli del Maestro; no, è il Maestro stesso che condivide questo cammino, è Egli stesso che lavora, spinge, incoraggia, prega affinché questo traguardo si avvicini. Possa allora il Signore benedire tutti i gesti di comunione di cui si fanno costruttori i nostri pastori in via ufficiale e tanti nostri fedeli nella ferialità dell’esistenza” (dalla presentazione dei Responsabili di alcune Chiese Cristiane in Italia).

“Un mezzo particolarmente espressivo di partecipazione di tutto il popolo di Dio al movimento ecumenico è la preghiera… Pertanto si celebri solennemente la ‘Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani’, adeguatamente preparata e vissuta, anche in comunione con i fratelli di altre Chiese e Comunità ecclesiali”. (II Sinodo intereparchiale, art. 589).

ANNO DELLA VITA CONSACRATA

Come sapete Papa Francesco ha annunciato che l’anno 2015 sarà dedicato alla Vita Consacrata, che consideriamo un tempo di grazia per la vita consacrata e per la Chiesa, nel contesto dei 50 anni del Concilio Vaticano II, e più in particolare nella ricorrenza dei 50 anni dalla pubblicazione del Decreto conciliare Perfectae Caritatis sul rinnovamento della Vita Consacrata.

Invito tutti voi, presbiteri e laici, ad unirvi in questo anno al ringraziamento per il dono delle nostre Suore “Piccole Operaie dei Sacri Cuori e Suore Basiliane Figlie di S. Macrina” alla nostra Eparchia e alla Chiesa, che svolgono un encomiabile servizio ecclesiale. Con lo sguardo positivo su questo tempo di grazia che va dal Concilio ad oggi, vogliamo abbracciare il futuro con speranza. Questa speranza non deve risparmiare le Religiose di vivere il presente con passione. Le nostre Suore raccolgono il testimone lasciato dai rispettivi fondatori e fondatrici. Spinti anche dal Papa Francesco, i Religiosi e le Religiose in questo Anno vogliono “svegliare il mondo” con la loro testimonianza profetica, particolarmente le nostre Suore nella nostra Eparchia, che invito in Cattedrale, domenica 8 Febbraio alle ore 10,30 per la celebrazione della Divina Liturgia, in occasione di questo Anno speciale e della Giornata Diocesana per la Vita Consacrata.

Dopo la Liturgia ci ritroveremo nei locali delle Suore di Lungro per un momento di agape fraterna.

RITIRO DI CLERO

Giovedì 22 Gennaio, con inizio alle ore 9,30 avrà inizio il Ritiro di Clero nella Parrocchia “S. Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la riflessione tenuta dal Prof. Riccardo Burigana, ecumenista, dottore in Lettere e Filosofia e in Scienze Storiche; docente presso l’Istituto di Studi Ecumenici S. Bernardino; Direttore del Centro di Documentazione del Movimento Ecumenico in Italia; Membro del Comitato dei Referenti della Società Biblica in Italia; dal 2008 Direttore del Centro per l’Ecumenismo in Italia e dal 2010 membro del Comitato Scientifico della Fondazione Giovanni Paolo II; collaboratore de ‘L’Osservatore Romano’.

Invoco su ciascuno di Voi e sulle Vostre Comunità la benedizione del Signore.

 

Lungro, 07 Gennaio 2015

 

+ Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 5 maggio 2015

Al Rev.mo CLERO,

alle Religiose e ai Fedeli Laici

____________________________

Carissimi,

la professione di fede niceno-costantinopolitana proclama esplicitamente che Gesù Cristo, dopo la Sua morte e resurrezione “è salito al cielo e siede alla destra del Padre e di nuovo verrà nella Gloria per giudicare i vivi e i morti”.

L’Ascensione costituisce uno dei passaggi della economia di salvezza. Essa non è soltanto un momento della vita di Cristo, ma coinvolge anche l’uomo. Cristo sale al “cielo” e “siede” alla destra del Padre, con la sua umanità.

È il Verbo incarnato, che dopo la sua morte e resurrezione per la salvezza del mondo, riporta al “cielo”, riconcilia con Dio l’umanità decaduta e redenta.

Il doxastikòn del vespro della festa dell’ascensione, fa cantare: “Il Signore Iddio è salito al cielo in mezzo al giubilo, per rialzare l’immagine decaduta di Adamo e inviarci lo Spirito Paraclito, per santificare le nostre anime”.

L’Ascensione di Cristo perciò è la vera epiclesi pentecostale: “Vi conviene – disse un giorno ai suoi discepoli – che io me ne vada perché se non me ne vado non verrà a voi il Consolatore; se invece io vado, ve lo manderò”. (Gv. 16,7). Lo Spirito che il Padre invierà nel nome di Cristo insegnerà a mettere in pratica le parole di Cristo a “ricordare” tutto ciò che Egli ha detto, introdurrà “nella verità tutta intera”. (Gv. 16,13).

 ORDINAZIONE DIACONALE

Sabato 30 Maggio p.v. durante la Divina Liturgia delle ore 10,30 nella Chiesa di S. Atanasio di Roma, in Via del Babuino, sarà conferita la Chirotonia diaconale all’alunno del Pontificio Collegio Greco Giuseppe Barrale, nativo di Piana degli Albanesi.

Nell’esprimere a Lui, i nostri sentimenti di gioia e le più vive felicitazioni ed auguri, lo accogliamo e incardiniamo nella nostra Eparchia e preghiamo affinché il mistero di Cristo si compia pienamente in Lui.

ASSEMBLEA ANNUALE E CORSO DI AGGIORNAMENTO

Dal 27 al 28 Agosto del corrente anno, nella Parrocchia “S. Maria Assunta” di FRASCINETO, si terrà l’Assemblea Diocesana Annuale e cui siete tutti invitati a partecipare.

Nel quadro del piano pastorale 2014-2015 abbiamo indicato come riflessione comune: “I sacramenti dell’iniziazione cristiana: Battesimo, Cresima, Eucaristia” come avvenimento globale dell’incorporazione dell’uomo a Cristo. L’iniziazione cristiana come approfondimento dei temi del Sinodo diocesano e del II Sinodo intereparchiale.

In questo anno in vista del Sinodo ordinario dei Vescovi sulla Famiglia ci domandiamo come la famiglia vive l’iniziazione cristiana.

GIUBILEO DELLA MISERICORDIA

La misericordia “è l’architrave che sorregge la vita della Chiesa”. Sabato 11 Aprile 2015 Papa Francesco ha promulgato la “Bolla di indizione del Giubileo straordinario della Misericordia” intitolata “Misericordiae Vultus – Il volto della Misericordia” che annuncia l’apertura della Porta Santa in tutte le Chiese particolari.

Scrive il Papa: “La misericordia è la via che unisce Dio e l’uomo perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre, nonostante i nostri peccati”. L’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro avverrà l’8 Dicembre 2015, in coincidenza con il 50° della conclusione del Concilio Vaticano II (1965-2015). Il 13 Dicembre sarà aperta la Porta Santa in ogni Chiesa particolare “porta della misericordia” perché il Giubileo possa essere celebrato a livello locale “come segno di comunione della Chiesa”.

PER I TERREMOTATI DEL NEPAL

Mentre sale la conta dei morti del sisma catastrofico che ha colpito il Nepal sabato 25 Aprile, la macchina degli aiuti che si è attivata fin dalle prime ore dopo il terremoto si sta muovendo con celerità.

Caritas Italiana ha messo a disposizione un primo contributo di 100 mila euro e grazie ai suoi operatori nell’area resta in costante contatto con le Caritas dei Paesi colpiti.

Mi sembra opportuna la nostra partecipazione “simbolica” alla raccolta di fondi a favore delle popolazioni del Nepal tanto tragicamente provate.

Vi prego caldamente di invitare i fedeli che intervengano a dare il loro generoso contributo, che invierete subito in Curia. Chi ha bisogno non può molto attendere.

SCELTA DELL’OTTO PER MILLE

Siamo chiamati a sensibilizzare i fedeli perché con la prossima dichiarazione dei redditi i contribuenti vogliano destinare alla Chiesa Cattolica l’otto per mille. Ricordate ai fedeli che è un diritto partecipare alla destinazione dell’otto per mille, ed è un dovere, come cattolici, esprimere corresponsabilmente la scelta a favore della Chiesa Cattolica. Ricordiamo ai sacerdoti l’impegno assunto dalla Chiesa a far crescere il senso di comunione e partecipazione alla vita, anche economica, della Chiesa. Un appello alla partecipazione, solidarietà e corresponsabilità.

GIORNATA SACERDOTALE REGIONALE

Come già annunciato precedentemente, il prossimo 11 Giugno con inizio alle ore 9,30 celebreremo a Paola, nella Nuova Chiesa del Santuario, la Giornata Sacerdotale Regionale, in occasione dell’ Anno della Vita Consacrata, con la meditazione di S.E. Mons. Paolo Martinelli, Vescovo ausiliare di Milano.

RITIRO DEL CLERO

Venerdì 15 Maggio, con inizio alle ore 9,30 si terrà il Ritiro del Clero nella Parrocchia di San Paolo Albanese, Chiesa “Esaltazione della Santa Croce”, con la meditazione tenuta da P. Francesco G. Maria Marino. Sacerdote dell’Ordine Domenicano, vive presso la comunità religiosa di San Nicola di Bari. Si occupa di Scienze Ecclesiastiche Orientali e di dialogo ecumenico. Autore di diversi articoli di carattere scientifico. Responsabile del prenoviziato della comunità domenicana di Bari.

Invoco su di Voi e sulle Vostre Comunità la Benedizione del Signore e la Pace del Signore Risorto.

 

Lungro, 05 Maggio 2015

 

+ Donato Oliverio, Vescovo

Messaggio Natale 2014 del Vescovo Donato

Lettera al Popolo di Dio dell’Eparchia di Lungro per il Santo Natale

È con grande gioia che vi porgo i miei Auguri di Buon Natale e di un Buon Anno che auspico possa essere, nella vita di ognuno di Noi, benedetto e felice.

“Un bambino è nato per noi, e un figlio ci è stato dato”. (Isaia 9,5)

Con entusiasmo e gioia la voce del Profeta ci fa conoscere prima di molti secoli la Nascita da una Vergine del Bambino Gesù.

Egli è disceso verso di noi per visitarci, riconciliarci, salvarci.

Sì, discese, e ancora bussa alla porta del cuore dell’uomo perché Gli apra.

Il Signore non volle atterrirci con la sua divinità, ma attrarci con la sua umiltà. Ci attirò con il suo amore.

Il cielo e la terra lo accolgono, offrendo il grazie al Creatore: “Gli Angeli l’inno, i cieli le stelle; i Magi i doni, i Pastori la meraviglia, la terra la grotta, il deserto la mangiatoia, e noi gli uomini una Madre Vergine”, i Pastori vivono all’aperto per il “loro gregge” e custodiscono “il custode della notte” e gli Angeli inneggiano, guardando estasiati il Mistero. (Vespro della Festa di Natale).

Nel silenzio e nella pace della Santa Notte di Natale, Gesù Cristo l’ineffabile, l’inconcepibile, l’invisibile, l’incomprensibile, sempre esistente e sempre lo stesso, nasce come uomo da una Madre Vergine con la sua Grazia e la sua Misericordia. Il Signore ha assunto tutta la natura umana e l’ha santificata.

Ecco perché la Natività del Signore nostro Gesù Cristo, la celebrazione dell’amore, ci chiama tutti ad un risveglio spirituale.

Apriamo i nostri cuori senza riserve a Gesù, il Dio-uomo che viene a visitarci. Apriamo i nostri cuori con semplicità e fiducia perché Colui che veglia su di noi è anche Colui che è nato per noi, per amore. Questo amore non ha limiti. Questo amore è esprimibile solamente con la misura della Croce. Questo amore è capace di rinnovarci di nuovo, continuamente, di fare di noi dei veri figli di Dio, dei figli e degli eredi del Regno dei Cieli.

Ecco i pastori avanzano verso Betlemme proclamando il miracolo e ci invitano a seguirli, come altri “sapienti scrutatori degli astri riempiti di gioia” (tropario della 4 ode del Mattutino di Natale), portando a Lui “doni preziosi”.

Papa Francesco ci ricorda che “il Natale è un incontro! Noi andiamo per questa strada per incontrare il Signore. E camminiamo per incontrarlo: incontrarlo col cuore, con la vita; incontrarlo vivente, come Lui è; incontrarlo con fede. In questo cammino verso il Natale ci aiutano alcuni atteggiamenti: la perseveranza nella preghiera; l’operosità nella carità fraterna, avvicinarci un po’ di più a quelli che hanno bisogno; e la gioia nella lode del Signore. Dunque: la preghiera, la carità e la lode, con il cuore aperto perché il Signore ci incontri”.

Possa Dio accordare lunghi anni a voi tutti ed alle vostre famiglie. Possa questo Natale essere differente. Possano le nostre relazioni essere coperte dall’unzione profumata del Paradiso. Possa questo profumo ricolmare tutte le relazioni coi nostri fratelli e le nostre sorelle in umanità che sono nel bisogno. Accendiamo una candela di luce e di speranza per riscaldare le nostre anime. Possa il cuore di ciascuno diventare una nuova mangiatoia nella quale il Cristo nascerà e rimarrà per sempre. Amìn.

Lungro, 11 dicembre 2014

 

+ Donato Oliverio

Vescovo

Circolare del Vescovo, 21 novembre 2014

Al Rev.mo Clero,

 alle Religiose e Fedeli laici

__________________________________

Carissimi,

nella tradizione bizantina il 15 novembre inizia la quaresima di Natale, un periodo di gioia prenatalizia, ma la liturgia ricorda che si tratta anche di un tempo di profonda e seria meditazione, di penitenza fatta in modo discreto e umile nel segno dell’attesa.

Diverse celebrazioni ne scandiscono il percorso: la Presentazione della Madre di Dio al Tempio (21 novembre). Nel tropario di questo giorno si canta: “Oggi è il preludio della divina benevolenza e l’annuncio della salvezza dell’umanità”. Il che significa: nel Tempio dell’Antico Testamento l’anima di Maria si prepara a diventare Tempio della salvezza.

Il Concepimento di Sant’ Anna. La Madre di Dio è presente nella festa del concepimento di Sant’Anna, “madre della Genitrice di Dio”, che contempla la benedizione di Dio verso Gioacchino ed Anna. Questa festa viene portata in Occidente nel IX secolo, si diffuse però più tardi assumendo l’importanza che conosciamo, come festa dell’Immacolata Concezione, quando il Papa Pio IX nel 1854 proclama il dogma e viene localizzata e solennemente festeggiata l’8 dicembre.

Nel sinassario di dicembre si commemorano la Madre di Dio, Profeti, Martiri, Vescovi, Monaci, le due domeniche prima di Natale chiamate dei Progenitori e dei Santi Padri; così la Liturgia bizantina prepara la nascita del Figlio di Dio, come se la liturgia volesse radunare questi grandi cristiani, e noi con loro, per preparare e testimoniare il mistero dell’Incarnazione.

Grandi Vescovi e Padri della Chiesa sono radunati in questo periodo, tra i quali S. Giovanni Damasceno, presentato come teologo e cantore della fede, e S. Nicola, Vescovo di Myra, nostro Patrono, la tradizione bizantina mette in risalto la sua figura di taumaturgo e intercessore. Era un pastore d’anime, un Vescovo dedito al bene del gregge. Sottoscrisse a Nicea nel 325 durante lo storico Concilio, la fede nella divinità di Cristo, proclamato consustanziale al Padre. Il santo Vescovo era impegnato non soltanto nella diffusione della verità evangelica, ma anche nell’andare incontro alle necessità dei poveri e dei bisognosi, nel proteggere i perseguitati.

Tutte queste figure di santi sono così i punti riferimento verso la celebrazione e la contemplazione dell’Incarnazione del Figlio di Dio, il nuovo bambino e Dio prima dei secoli.

CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Assisi 10-13 novembre 2014

L’Assemblea generale dei Vescovi per quattro giorni ad Assisi – da lunedì 10 a giovedì 13 – ha affrontato come tema principale quello della vita e della formazione del Clero.

“La formazione dei ministri ordinati e la riforma della loro vita sono il compito di tutta la comunità cristiana, sono responsabilità del Vescovo e di tutto il presbiterio. Insieme”.

Parte dalla città di San Francesco una lettera dai toni familiari e propositivi destinata a ogni sacerdote italiano. A scriverla è l’intero episcopato, che usa parole di stima e gratitudine per la generosa e quotidiana testimonianza offerta dai sacerdoti, pronti – come sottolineato da Papa Francesco nel messaggio alla CEI – a spendere la vita tra la gente delle Parrocchie, a educare i ragazzi, ad accompagnare le famiglie, a visitare i malati, a farsi carico dei poveri.

In tal senso, viene indicato nella lettera, lo stesso incontro di Assisi ha dimostrato, “quanto siamo determinati a porre mano all’impresa di ripensare la formazione permanente fino a farne un capitolo di quella riforma della Chiesa che Papa Francesco richiama con insistenza e che non si può fare senza un nostro rinnovamento”.

L’ampiezza di questa prospettiva è emersa anche dall’interesse con cui ci siamo soffermati sulla situazione delle famiglie e del Paese, fino a lasciarci interrogare dalle persecuzioni in cui versano tanti credenti. Infatti la voce di questi fratelli è risuonata in assemblea con la testimonianza offerta dall’arcivescovo di Erbil dei Caldei.

“I Vescovi – aggiunge il comunicato – hanno manifestato il loro impegno per coinvolgere le comunità cristiane in una rete di solidarietà umana e cristiana, contribuendo a mantenere desta l’attenzione dell’opinione pubblica e a non fare sentire dimenticati quanti soffrono a causa della loro fede”.

NOTA PASTORALE SU L’INIZIAZIONE CRISTIANA NELLA CHIESA BIZANTINA CATTOLICA ITALO-ALBANESE DELL’EPARCHIA DI LUNGRO

A cinquant’anni dal decreto conciliare sulle Chiese Orientali Cattoliche – Orientalium Ecclesiarum (OE) – che ha espresso il l’auspicio anzi il desiderio, che le Chiese orientali “fioriscano ed assolvano con nuovo vigore apostolico la missione loro affidata” (OE, 11), e “che rimangano salve ed integre le tradizioni di ogni Chiesa o rito particolare”(OE,2), ho preparato una nota pastorale su “I Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana” che distribuirò al Vespro di S. Nicola di Myra, nostro Protettore.

Nel quadro del piano pastorale ho indicato come riflessione comune di quest’anno (anno pastorale 2014-2015): “I Sacramenti dell’iniziazione cristiana: Battesimo, Cresima, Eucaristia” come avvenimento globale dell’incorporazione dell’uomo a Cristo e non come tre momenti separati nel tempo, per cui, secondo l’uso della Chiesa bizantina, essi sono amministrati nel corso di un’unica celebrazione, anche ai bambini.

L’iniziazione cristiana come approfondimento dei temi del Sinodo Diocesano e del II Sinodo intereparchiale.

Questi temi non sono un nuovo documento che sostituisca le decisioni del II Sinodo interdiocesano e neppure una sua riscrittura; ma queste indicazioni, vogliono aiutare le nostre comunità, oggi, a venticinque anni dal Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, a vent’anni dal Sinodo Diocesano, a cinque anni dal II Sinodo intereparchiale, nel tempo di una rinnovata evangelizzazione, a rafforzare una comune azione pastorale nell’ambito della catechesi ed uno slancio comune nell’annuncio del Vangelo, dopo l’Esortazione apostolica Evangelii gaudium di Papa Francesco, e dopo gli orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia – Incontriamo Gesù – della Conferenza Episcopale Italiana.

RITIRO DEL CLERO

Giovedì 11 dicembre, con inizio alle ore 9,30 avrà inizio il Ritiro di Clero nella Parrocchia “S. Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta dal Rev.mo P. Abate Michel Van PARYS, dal 5 novembre 2013 Egumeno dell’Abbazia di Grottaferrata. Padre Michel sacerdote dell’Ordine Benedettino, già Priore di Chevetogne; nel 1991 ha ricevuto la benedizione abbaziale come primo Abate di Chevetogne. Dal 1993 collabora con la Congregazione per le Chiese Orientali compiendo diverse missioni, e in forma stabile dal 1997 al 2002, divenendone Consultore. Dal 2008 al 2013 ha svolto l’ufficio di Delegato Pontificio per la Congregazione Armena di Venezia.

Lungro, 21 novembre 2014Ingresso di Maria SS.ma nel Tempio

 

+ Donato Oliverio

Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 3 novembre 2014

Al Rev.mo Clero,

alle Religiose e Fedeli laici

__________________________________

Carissimi,

il prossimo 30 novembre, in occasione della festa dell’Apostolo Sant’ Andrea il Protoclito, Sua Santità Papa Francesco farà visita al Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, in risposta all’invito di Sua Santità Bartolomeo, per testimoniare il “profondo legame che unisce le sedi di Roma e di Costantinopoli” e ribadire la volontà di “superare, nell’amore e nella verità, gli ostacoli che ancora ci separano”. Lo ha confermato lo stesso Papa Francesco ribadendo che “non vi è un vero dialogo ecumenico senza la disponibilità a un rinnovamento interiore e alla ricerca di una maggiore fedeltà a Cristo e alla sua volontà”, il Pontefice ha ricordato in particolare il “grande contributo” offerto da San Giovanni XXIII e San Giovanni Paolo II allo “sviluppo di rapporti sempre più stretti tra la Chiesa Cattolica e le Chiese ortodosse”.

E ha chiesto a tutti di pregare perché anche lui possa svolgere il ministero di Vescovo di Roma “al servizio della comunione e dell’unità della Chiesa”.

 INCONTRO DEI GERARCHI CATTOLICI ORIENTALI D’EUROPA

Leopoli, Ucraina, 23-26 ottobre 2014

Il ruolo e la missione delle Chiese orientali cattoliche nel cammino ecumenico, la situazione dei cristiani in Medio Oriente e il significato e le sfide della Chiesa greco-cattolica ucraina nel 25mo anniversario della sua legalizzazione sono i temi toccati dal messaggio adottato da noi Vescovi orientali cattolici al termine del nostro annuale incontro.

L’incontro si è svolto quest’anno a Leopoli (Ucraina), in occasione del 25mo anniversario della legalizzazione della Chiesa greco-cattolica ucraina, su invito di Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, Arcivescovo Maggiore di Kyiv-Halyč. L’incontro si è svolto presso il Centro dei ritiri spirituali, Vul.Shyroka-Briukhovychi (Lviv).

A Leopoli, presenti 45 Vescovi orientali cattolici in Europa, ci siamo confrontati sull’identità e la missione delle Chiese Orientali Cattoliche nel movimento ecumenico e nelle società europee. I lavori hanno visto gli interventi dell’Esarca Apostolico per i cattolici di rito bizantino in Grecia, Mons. Dimitrios Salachas, di Mons. Virgil Bercea, Vescovo di Oradea-Mare (Romania) e di Mons. Borys Gudziak, Vescovo dell’Eparchia di San Vladimiro il Grande di Parigi per gli Ucraini greco cattolici in Francia, che ha proposto una riflessione sul ruolo delle Chiese nella società ucraina dalla sua legalizzazione della Chiesa greco-cattolica nel 1993 alla recente “Rivoluzione della dignità” iniziato con gli eventi in Piazza Maidan un anno fa.

Nel corso dell’incontro, abbiamo visitato l’Università Cattolica Ucraina e abbiamo ascoltato la testimonianza diretta di alcuni protagonisti della ‘rivoluzione della dignità’.

All’incontro, patrocinato dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), hanno partecipato Mons. Thomas Edward Gullickson, nunzio Apostolico in Ucraina, Mons. Cyril Vasil’, Arcivescovo Segretario della Congregazione per le Chiese Orientali, Mons. Mieczyslaw Mokrzychi, arcivescovo latino di Leopoli e don Michel Remery, Vice Segretario del CCEE.

Al termine del nostro incontro abbiamo adottato il seguente messaggio:

Messaggio dei vescovi orientali cattolici

Leopoli, Ucraina, 26 ottobre 2014

Noi vescovi rappresentanti diverse Chiese sui iuris in Europa ci siamo radunati a Leopoli (Ucraina) nei giorni 23-26 ottobre 2014 per riflettere e confrontarci attorno al tema della missione delle Chiese orientali cattoliche a cinquant’anni della promulgazione dei decreti conciliari Orientalium Ecclesiarum e Unitatis Redintegratio e nel 25mo anniversario della legalizzazione della Chiesa greco-cattolica ucraina.

Al termine del nostro incontro, desideriamo condividere alcune riflessioni.

Ruolo e contributo delle Chiese orientali cattoliche al cammino ecumenico.

A partire dall’affermazione conciliare che esprime la sollecitudine della Chiesa cattolica per le Chiese orientali e che invita alla loro fioritura e all’assolvimento della loro missione con nuovo vigore apostolico (cfr. Orientalium Ecclesiarum, 1),

– riconfermiamo con maggiore consapevolezza il nostro diritto e dovere alla cura pastorale dei nostri fedeli ovunque si trovino come anche il diritto all’annuncio del Vangelo a coloro che non lo conoscono ancora;

– esprimiamo il nostro fraterno augurio affinché le Chiese ortodosse, anche loro, svolgano nell’amore e nella verità la missione che Dio ha loro affidato;

– riconosciamo parimenti alle Chiese ortodosse la stessa sollecitudine per la cura dei propri fedeli ovunque nel mondo, senza nessun antagonismo e rispettando il diritto alla libertà religiosa;

– affermiamo che la divisione della unica Chiesa di Cristo è una anomalia ecclesiologica la quale non può essere considerata come una norma per la vita e la missione della Chiesa;

– condividiamo con le Chiese ortodosse la stessa preoccupazione per le tendenze culturali e sociali che portano alla progressiva scristianizzazione e secolarizzazione dell’Europa;

– siamo convinti di essere chiamati a un forte impegno perché l’appello all’unità della Chiesa di Cristo costituisce una delle necessarie, prioritarie e irreversibili dimensioni dell’identità delle Chiese orientali cattoliche, nonostante le difficoltà e le fatiche del cammino ecumenico;

– ricordiamo che le Chiese orientali cattoliche intendono essere attivamente coinvolte nel dialogo di verità e di carità che la Chiesa cattolica svolge con le Chiese ortodosse.

La situazione in Medio-Oriente

La drammatica situazione che vivono i cristiani del Medio Oriente e le altre minoranze religiose ed etniche che soffrono a causa della violenza che imperversa in tutta la regione è stata oggetto della nostra riflessione e preghiera. Assicurando ai pastori locali e ai loro fedeli la nostra vicinanza e solidarietà, ricordiamo che pace e riconciliazione in Medio Oriente non giungeranno se non attraverso un intervento chiaro e deciso della comunità internazionale su tutte le parti coinvolte, volto a promuovere in particolare la libertà religiosa e di coscienza, e un forte investimento nell’educazione per creare nuove generazioni capaci di dialogare tra loro.

25mo anniversario della legalizzazione della Chiesa greco-cattolica ucraina

Siamo giunti in Ucraina anche per celebrare il 25mo anniversario della legalizzazione della Chiesa greco-cattolica ucraina. La sua rinascita è un evento della Provvidenza divina che spinge oggi tutta la Chiesa a un attento discernimento, a una rinnovata missionarietà nell’annuncio del Vangelo e a un maggiore impegno specialmente di fronte alle nuove sfide pastorali che l’attuale situazione del Paese presenta. Esprimiamo a tutto il popolo ucraino preghiera, vicinanza e solidarietà di fronte al perdurare del conflitto militare nell’Est del Paese, accompagnato dall’aggressione esterna, che provoca tanta sofferenza, specialmente alla popolazione civile. Invitiamo tutti a imboccare senza indugio la via della pace e della riconciliazione.

Questa ricorrenza è stata vissuta liturgicamente implorando la benedizione di Dio e la protezione della Theotokos, Madre di Dio e Madre della Chiesa.

SENSIBILIZZAZIONE OFFERTE DEDUCIBILI

Le parrocchie hanno ricevuto i manifesti e i pieghevoli illustrativi con gli appositi bollettini di conto corrente postale per i fedeli che vogliono effettuare l’offerta per il sostentamento del clero.

Ricordiamo ai fedeli che l’offerta per il sostentamento del clero, deducibile dalla dichiarazione dei redditi, è una via di condivisione fraterna.

Invoco su ciascuno di Voi e sulle Vostre Comunità la benedizione del Signore.

Lungro, 03 novembre 2014

 

+ Donato Oliverio

Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 19 settembre 2014

Al Rev.mo Clero,

 alle Religiose e Fedeli laici

__________________________________

Carissimi,

dopo aver celebrato la XXVII Assemblea Annuale Diocesana, dal 28 al 29 agosto a Frascineto, desidero confidarvi la mia soddisfazione e il mio compiacimento per la forte e significativa esperienza di Chiesa che abbiamo vissuto nei due giorni dei lavori. I motivi del mio apprezzamento sono la formula stessa dell’Assemblea, riconducibile a una mediazione del piano pastorale; l’alta qualità dei contenuti proposti ci hanno aiutati ad addentrarci nel mistero dell’Anno Liturgico; il clima di intensa condivisione, la partecipazione qualificata per ampiezza di presenza delle comunità parrocchiali (rappresentanti registrati di 27 parrocchie su 29), per condizione ecclesiale (presbiteri, religiose, laici, insegnanti di religione, catechisti/e, giovani e adulti), per numero di interventi.

Ci eravamo riproposti di valorizzare questa opportunità per ricaricarci e riprendere motivati il nostro cammino pastorale e a me pare che abbiamo centrato l’obiettivo.

A conclusione dell’Assemblea diocesana che ha avuto come tema l’Anno Liturgico della Chiesa bizantina, come itinerario di fede per la divinizzazione in Cristo, abbiamo convenuto di portare a termine il sussidio catechistico, speriamo entro Natale, proprio per il nostro vivo desiderio di creare nuovi strumenti catechistici nell’ottica orientale, così come ci invita a fare il Sinodo Diocesano e il II Sinodo intereparchiale, e poter avvicinare alla spiritualità bizantina un sempre più ampio numero di giovani e di adulti.

Ricordiamoci che nella misura in cui saremo fedeli al nostro patrimonio e vivremo nell’autenticità il nostro essere cattolici ed orientali, allora contribuiremo a rendere presente nel cuore della Chiesa il tesoro dell’Oriente cristiano.

Si sono compiuti i primi due anni del mio ministero episcopale in questa Eparchia di Lungro. Alla luce della conoscenza che mi è stato possibile acquisire circa le persone e le varie realtà ecclesiali e tenendo presente il cammino percorso, credo opportuno dire che rimane punto di riferimento il piano pastorale contenuto nelle decisioni e nelle norme del II Sinodo intereparchiale che deve orientare il nostro cammino e le scelte pastorali. Ritengo, infatti, che sia tempo per un confronto al riguardo, pertanto intendo dare inizio col nuovo anno 2015 alla Visita Pastorale, al fine di consentire di avere chiaro il contesto nel quale ci stiamo muovendo e nello stesso tempo per consolidare la comunione all’interno della nostra Chiesa, attraverso la grazia che attingiamo dai sacramenti e particolarmente dall’Eucaristia, centro e irradiazione della vita della Chiesa.

Il piano pastorale diocesano, all’interno della Chiesa italiana, farà riferimento e trova una significativa esplicitazione nel lavoro pastorale dell’anno pastorale, così come formulato nel testo: Incontriamo Gesù, redatto dalla Commissione Episcopale per la dottrina della fede l’annuncio e la catechesi, e sancito dal voto della 66ª Assemblea generale della Conferenza Episcopale Italiana.

Pertanto il tema che indico e che sarà oggetto di riflessione e di verifica per tutto l’anno pastorale 2014-2015 è l’INIZIAZIONE CRISTIANA. Sarà il Consiglio Presbiterale che convocherò presto a dare indicazioni più precise.

VISITA APOSTOLICA DI PAPA FRANCESCO IN ALBANIA

Domenica 21 settembre, su invito della Conferenza Episcopale Albanese, mi recherò a Tirana, accompagnato dal Protopresbitero Antonio Bellusci, in occasione della visita  Apostolica di Papa Francesco. Nella mattinata del 21, in Piazza Madre Teresa, il Santo Padre presiederà la Liturgia Eucaristica, ho modo di concelebrare con il Santo Padre in una terra dove sono nati e sepolti i nostri antenati: grande è la gioia spirituale!

L’omaggio del Papa a una Chiesa che ha subìto il martirio durante il comunismo, con un regime che aveva dichiarato l’ateismo di Stato persino nella costituzione; l’incoraggiamento al dialogo tra fedi diverse, in un clima di convivenza serena e armonica; in modo tale che la buona convivenza tra diverse confessioni e religioni possa essere un messaggio anche per altri Paesi e altre parti del mondo. Sono questi i due aspetti che caratterizzano il viaggio di Papa Francesco in Albania.

GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE

Da 88 anni, puntualmente ogni penultima domenica di ottobre, la Chiesa volge il proprio sguardo in maniera particolare verso quegli orizzonti ancora in attesa dell’annuncio del Vangelo, siano essi continenti lontani o semplicemente dimensione ordinario del vivere quotidiano. È questo il nucleo portante della Giornata missionaria mondiale.

Per questa 88ª edizione, che si terrà il prossimo 19 ottobre, il tema scelto è “Periferie cuore della missione” e le offerte raccolte, come di consueto da far pervenire in Curia, andranno a favore delle giovani Chiese attraverso progetti di aiuto ai catechisti, di formazione del Clero e di assistenza socio-sanitaria.

Papa Francesco nel messaggio per la giornata missionaria mondiale 2014, ribadendo che “la Chiesa è per sua natura missionaria” perché è nata in “uscita” scrive: la “grande urgenza” della missione ad gentes sollecita oggi la Chiesa a riscoprire la gioia dell’annuncio per diventare “una casa per molti, una madre per tutti i popoli”.

 ESERCIZI SPIRITUALI PER IL CLERO

3-6 novembre

Gli “Esercizi Spirituali” sono un’esperienza di preghiera personale, profonda e prolungata fatta all’ascolto della Parola per arrivare a riconoscere e discernere la volontà di Dio nella propria vita, sotto l’azione dello Spirito Santo. Per conseguire tale obiettivo, ci ritroviamo dal 3 sera al 6 novembre nella Casa dei Padri Passionisti “Santuario Madonna della Catena” di Laurignano. Predicherà Mons. Antonio Donghi, docente di Liturgia e di Teologia Sacramentaria.

Raccomando vivamente la partecipazione, secondo quanto prescrive il can. 362 del CCEO.

Le prenotazioni di partecipazione al Corso devono prevenire in Curia entro il 16 ottobre.

RITIRO DEL CLERO

Giovedì 16 ottobre, con inizio alle ore 9,30 avrà inizio il Ritiro di Clero nella Parrocchia “S. Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da Mons. Giorgio ORIOLI.

Invoco su ciascuno di Voi e sulle Vostre Comunità la benedizione del Signore.

Lungro, 19 settembre 2014

 

+ Donato Oliverio

Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 25 giugno 2014

Al Rev.mo Clero,

 alle Religiose e Fedeli laici

__________________________________

 

CASSANO all’IONIO, 21 giugno 2014

L’EPARCHIA DI LUNGRO DEGLI ITALO-ALBANESI

SALUTA PAPA FRANCESCO

Proclama la pericope del Santo Evangelo in Lingua greca e canta IS POLLÀ ÈTI

 

Carissimi,

la visita del Santo Padre Francesco in Calabria nella Diocesi di Cassano all’Ionio ha dato nuova occasione di ricordare le Comunità Italo-Albanesi e di sottolineare l’importanza religiosa e culturale di queste comunità.

Penso di aver interpretato i sentimenti dell’Eparchia di Lungro e di tutti gli Albanesi d’Italia per aver espresso a Papa Francesco il nostro grazie per le incoraggianti parole alla nostra Chiesa arbëreshe: “Oggi, come Vescovo di Roma, sono qui per confermarvi non solo nella fede ma anche nella carità, per accompagnarvi e incoraggiarvi nel vostro cammino con Gesù Carità. Voglio esprimere il mio sostegno al Vescovo, ai presbiteri e ai diaconi di questa Chiesa, e anche dell’Eparchia di Lungro, ricca della sua tradizione greco-bizantina. Ma lo estendo a tutti, a tutti i Pastori e fedeli della Chiesa in Calabria”.

Mentre siamo ancora commossi per la Sua parola tanto benevola ed autorevole, per Lui eleviamo al Signore l’ardente preghiera dei figli riconoscenti e fedeli.

La nostra Eparchia di Lungro, assieme all’Eparchia di Piana degli Albanesi ed al Monastero Esarchico di Grottaferrata, trasmette fino ai nostri giorni la permanenza in Italia della tradizione culturale, spirituale, liturgica e disciplinare della Chiesa Bizantina in prospettiva ecumenica.

Attualmente quindi in Italia questa diversità nella comunione della fede, testimonia una caratteristica essenziale della Chiesa, la quale è una nella varietà delle diverse tradizioni ecclesiali.

All’interno della Chiesa cattolica, la Chiesa Italo-Albanese di tradizione bizantina, in seno alla Chiesa latina, ha mantenuto viva l’esigenza del rispetto della legittima diversità.

Al termine della Liturgia eucaristica ho fatto dono a Sua Santità Papa Francesco di un’icona del Buon Pastore; perennemente grati alla Sede Apostolica, gli Italo-Albanesi dell’Eparchia di Lungro, assicurano il sostegno della preghiera quotidiana.

Il nostro grazie va anche a Mons. Nunzio Galantino, Vescovo di Cassano all’Jonio e Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, il quale ha presentato a Papa Francesco lo stato d’animo della comunità cristiana calabrese. E lo ha fatto esternando “due sentimenti”: grazie e benvenuto! “grazie per aver fatto il dono della sua paterna presenza” e poi “benvenuto in una regione e in un territorio che hanno visto, e vedono ancora oggi, una Chiesa, fatta di generosità e di impegno; una Chiesa disposta e impegnata a risvegliare le coscienze, educando alla vita buona del Vangelo”. Ma anche “una Chiesa che per stanchezza rallenta il passo e rischia di perdere la gioia evangelica e l’entusiasmo della testimonianza”.

La Calabria ha salutato con affetto Papa Francesco, ad attenderlo nella Marina di Sibari 250mila fedeli; solo dalla nostra Eparchia hanno partecipato 1.200 fedeli.

“La Chiesa – ha detto il Papa dopo aver chiesto di combattere la ’ndrangheta – che so tanto impegnata nell’educare le coscienze, deve sempre di più spendersi perché il bene possa prevalere. Ce lo chiedono i nostri ragazzi, ce lo domandano i nostri giovani bisognosi di speranza. Per poter rispondere a queste esigenze, la fede ci può aiutare. Coloro che nella loro vita seguono questa strada del male, come sono i mafiosi, non sono in comunione con Dio: sono scomunicati”.

I giovani anche in Calabria sapranno opporsi “al male, alle ingiustizie, alla violenza con la forza del bene, del vero e del bello”.

“Voi cari giovani – ha raccomandato – non lasciatevi rubare la speranza”.

Sono sicuro che la nostra Calabria ha saputo ascoltare, con umiltà e grande attenzione, le parole del Santo Padre, esse costituiscono motivo di incoraggiamento per il futuro.

Al termine della Divina Liturgia, il presidente della Conferenza Episcopale Calabra, Mons. Salvatore Nunnari, ha consegnato a Papa Francesco a nome di tutti i sacerdoti calabresi, la somma di 38 mila euro per la carità del Pontefice. L’iniziativa si è svolta nel corso della Quaresima; ciascun sacerdote ha fatto pervenire, tramite la Diocesi di appartenenza, la sua offerta, che l’arcivescovo Nunnari ha consegnato al Papa.

Con l’augurio che i gloriosi Corifèi degli Apostoli, Pietro e Paolo, di cui celebriamo in questi giorni la memoria, benedicano le vostre fatiche pastorali, in comunione di preghiera Vi saluto fraternamente.

Lungro, 25 giugno 2014

+ Donato Oliverio

Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 5 maggio 2014

Al Rev.mo Clero,

 alle Religiose e Fedeli laici

__________________________________

Carissimi,

i cinquanta giorni che corrono tra la Risurrezione del Signore e la discesa dello Spirito Santo sono chiamati nel rito bizantino tempo del Pentecostarion.

In tutto il periodo pasquale, fino al mercoledì precedente l’Ascensione,  si celebra la Risurrezione di Cristo, ogni celebrazione liturgica termina con questo saluto da parte del celebrante: “Christòs anèsti” – Cristo è risorto! – e i presenti rispondono “Alithòs anésti” – Veramente è risorto! – È una forma di catechesi popolare che vuole mettere in evidenza la centralità della Risurrezione di Cristo nella fede cristiana. L’uso di fatto si è esteso nel popolo. In quasi tutto l’Oriente bizantino quando i credenti si incontrano, anche per la strada, si scambiano questo saluto.

Il tema della Risurrezione costituisce il centro della predicazione e della catechesi cristiana di ogni tempo. La Risurrezione dà il senso definitivo alla vita.

La liturgia che attraverso la celebrazione eucaristica, attualizza continuamente, e annuncia sacramentalmente, la morte e la risurrezione di Cristo, nel tempo pasquale conferisce a questo tema un’accentuazione particolare.

Il periodo del Pentecostarion, oltre a far celebrare ininterrottamente la Risurrezione di Cristo, intende fare una catechesi sulla risurrezione dell’uomo attraverso il tema del Battesimo e della venuta dello Spirito Santo che trasfigura l’uomo a immagine e somiglianza di Dio.

PELLEGRINAGGIO IN ALBANIA

Un pellegrinaggio alle radici della Chiesa arbëreshë. È questo il senso della visita che ho compiuto in Albania dal 22 al 26 aprile scorso, accompagnato dal Vicario generale, Protopresbitero Pietro Lanza, dal Protopresbitero Antonio Bellusci, e da Papàs Sergio Straface, con la partecipazione del Sig. Franco Calimà.

All’arrivo siamo stati accolti da Illirjan Celibashi, presidente dell’Associazione “Pal Engjëlli”, e ministro per i Rapporti con il Parlamento, cui ha seguito la visita al Presidente della Repubblica, al primo ministro Edi Rama e al Sindaco di Tirana. Significativi gli incontri con i rappresentanti delle religioni presenti nel Paese: cattolici, ortodossi, protestanti musulmani, bektashani.

Siamo stati accolti nella sede della Chiesa ortodossa autocefala albanese, da sua Beatitudine Anastas Janullatos; dall’Arcivescovo cattolico di Tirana Mons. Rrok Mirdita; dal Nunzio apostolico in Albania, Arcivescovo Ramiro Moliner. Significativa la visita a Scutari dall’Arcivescovo Angelo Massafra, presidente della Conferenza Episcopale Albanese.

Abbiamo presentato in Albania la nostra Eparchia come una Chiesa viva. Una Chiesa che nel corso dei secoli è stata un baluardo ed una difesa per la fede cristiana cattolica, la lingua, la cultura albanese attraverso il mantenimento costante del rito bizantino-greco.

Tutto questo ci permette oggi di presentarci come portatori di una civiltà arbëreshe, che trasmette messaggi e valori di fratellanza, di amicizia, di collaborazione e di pace. La nostra Eparchia di Lungro, con tutti i paesi arbëreshë che la compongono, costituisce una mirabile e gloriosa corona che onora i secoli della nostra emigrazione e della nostra storia in terra italiana. Tanti uomini illustri della nostra Eparchia hanno trasmesso questi grandi valori anche nel campo letterario, artistico, culturale, sociale e politico.

Questa nostra visita riveste, per tutti questi motivi, una rilevanza storica e costituisce un momento di grande rilevanza sia ecumenica che sociale.

A ROMA PER I DUE PAPI SANTI

Domenica 27 aprile, di ritorno dall’Albania, accompagnato dal Protosincello, Protopresbitero Pietro Lanza, dal Protopresbitero Antonio Bellusci e da Papàs Sergio Straface, ho partecipato al rito della Canonizzazione dei “due Papi Santi”: Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Il Santo Padre ha definito San Giovanni XXIII “il Papa della docilità dello Spirito Santo” e San Giovanni Paolo II “il Papa della famiglia”. “Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II hanno collaborato con lo Spirito Santo per ripristinare e aggiornare la Chiesa secondo la sua fisionomia originaria, la fisionomia che le hanno dato i Santi nel corso dei secoli. Non dimentichiamo, ha detto il Papa, che sono proprio i Santi che mandano avanti e fanno crescere la Chiesa”.

 GIORNATA DIOCESANA DELLA GIOVENTÙ

Festa della Fede e della Fraternità

Vi aspetto con i vostri giovani a San Cosmo Albanese, il 2 giugno, alle ore 10,00; i partecipanti saranno invitati a riflettere su una delle Beatitudini: “Beati i poveri in spirito perché di essi è il Regno dei Cieli”, che Papa Francesco ha voluto come momento forte per la Giornata Mondiale della Gioventù 2014.

Non mancheranno momenti di allegria e convivialità. Sarà sicuramente un giorno intenso ed entusiasmante, e, come recita un passo del Vangelo: “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, Io sono in mezzo a loro”.

 SCELTA DELL’OTTO PER MILLE

Siamo chiamati a sensibilizzare i fedeli perché con la prossima dichiarazione dei redditi i contribuenti vogliano destinare alla Chiesa Cattolica l’otto per mille. Molte contribuenti non danno ancora alcuna indicazione sulla destinazione dell’otto per mille. L’attenzione, dunque, è rivolta ai commercialisti e ai Caf che, entrando in contatto con queste persone, potrebbero sensibilizzarle sulle attività della Chiesa Cattolica. Un appello alla solidarietà e alla corresponsabilità, dunque, di chi si riconosce parte della Chiesa.

GIORNATA PER LA CARITÀ DEL PAPA

Domenica 29 giugno si celebrerà in Italia la Giornata per la carità del Papa, come segno di adesione alla sollecitudine del Successore di Pietro per le molteplici necessità della Chiesa universale e per le opere di carità in favore dei più bisognosi. È un gesto che ha valore non soltanto pratico, ma anche fortemente simbolico, come segno di comunione col Papa e di attenzione alle necessità dei fratelli.

In tutte le Chiese saranno raccolte offerte che il Papa destinerà liberamente alle sue opere di carità.

ASSEMBLEA ANNUALE E CORSO DI AGGIORNAMENTO

Dal 28 al 29 agosto del corrente anno, nella Parrocchia “S. Maria Assunta” di FRASCINETO, si terrà l’Assemblea Diocesana Annuale a cui siete tutti invitati a partecipare.

In questo anno pastorale come Anno di riflessione sulle principali tematiche del tempo liturgico attraverso una sintesi teologico-liturgico-pastorale, si cercherà di cogliere il valore della riscoperta di una liturgia così ricca e mistagogica come quella orientale, ma anche il significato di una rivisitazione dello spirito del nostro essere cristiani oggi, nel rivivere annualmente la Pasqua del Signore e l’anno liturgico come itinerario di fede. In questo anno pastorale dedicato alla Famiglia ci domandiamo come la famiglia vive l’anno liturgico.

GIORNATA SACERDOTALE REGIONALE

Come già annunciato precedentemente, il prossimo 5 giugno con inizio alle ore 10,00 celebreremo a Serra S. Bruno la Giornata Sacerdotale Regionale, in occasione del 500° anniversario del ritorno dei Certosini, con la meditazione di Enzo Bianchi, Priore della Comunità di Bose, che ci offrirà una riflessione sul sacerdozio.

 RITIRO DEL CLERO

Giovedì 15 maggio, con inizio alle ore 9,30 si terrà il Ritiro di Clero nella Parrocchia di S. Sofia d’Epiro, Chiesa “S. Atanasio il Grande”, con la meditazione tenuta da Don Lush GJERGJI.

Don Lush, una figura di spicco del mondo cattolico del Kosovo. Laureato in Filosofia, Teologia e Psicologia, è il sacerdote cattolico più noto e apprezzato nei Balcani. Uno dei maggiori conoscenti e tra i principali biografi di Madre Teresa di Calcutta.

Invoco su di Voi e sulle Vostre Comunità la Benedizione del Signore e la Pace del Signore Risorto.

 

Lungro, 05 maggio 2014

 

+ Donato Oliverio

Vescovo

Messaggio Pasqua 2014 del Vescovo Donato

Lettera al Popolo di Dio dell’Eparchia di Lungro per la Santa Pasqua

 

“Veniva nel mondo la luce vera…la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno vinta… (Gv. 1,9.5)

Così San Giovanni nel prologo del suo Vangelo, che nella Liturgia bizantina si legge la Domenica di Pasqua. I momenti dell’Incarnazione e della Croce e Risurrezione sono presentati come un tutto unico.

La Santa e Grande Domenica di Pasqua la Chiesa è qui a gridarci attraverso la Divina Liturgia che la luce ha dissipato le tenebre, la luce dissipa le tenebre, la luce dissiperà sempre le tenebre, perché nella storia dell’uomo c’è un fatto reale, unico, inimmaginabile: Gesù è risorto, ha vinto la morte, è luce eterna e vita senza fine, è il Vivente. Gesù è vivo.

La Chiesa attraverso la Liturgia in questo giorno Grande, Santo e Glorioso ci grida la vittoria del Signore Gesù sulle tenebre, sulla morte, su ogni morte.

La Chiesa attraverso i segni e le parole della Liturgia ci riconsegna tutta la gioia, la speranza e la forza della Risurrezione del Signore.

Ci ritroveremo nel buio della Chiesa, e fuori ancora nel buio della notte vedremo come una luce si leva, quella del cero pasquale, simbolo della luce di Cristo che si trasmette a tutti gli uomini: “Venite, prendete la luce dalla Luce che non tramonta e glorificate Cristo risorto dai morti”. Immagine eloquente della vita nuova che viene comunicata da Cristo risorto ed è espressa dalla magnificenza dei testi liturgici.

Guidati, poi, da questa luce rientriamo in Chiesa, si spalancano le porte e dalle ombre tenebrose della notte il celebrante, preceduto dalla Croce, rientra in Chiesa tutta illuminata con tutto il popolo e incomincia il Canone Pasquale di S. Giovanni Damasceno:

“Le donne mirofòre, sopraggiunte di buon mattino al sepolcro del Datore di vita,

trovarono l’angelo seduto sulla pietra che rivolgendo loro la parola così diceva:

Perché cercate il Vivente tra i morti?

Perché piangete l’Incorruttibile, come se fosse nella corruzione?

Andate ad annunziare ai suoi discepoli: Cristo è risorto dai morti!”.

Insieme agli occhi illuminati dalla luce, anche il cuore viene invitato a destarsi alla gioia, alla luce del Signore Risorto. Proprio nel crescere della gioia viene espresso con il canto l’esultanza dello spirito perché la luce di Cristo si è levata.

È fonte di tanta consolazione entrare, nei testi liturgici, dove non solo la morte e la vita misteriosamente si scontrano, ma la Risurrezione di Gesù aleggia e pervade l’ambiente, come l’effondersi di un profumo d’invincibile valore.

Il profumo è il segno dell’amore con cui la comunità nuova, la Chiesa, circonda il Maestro. Viene effuso dal celebrante al termine del canto degli Enkomia= Lamentazioni, in un gesto di tale portata che pervade l’anima e il cuore; è la presenza del profumo. La Risurrezione come profumo che si espande, dove l’amore diventa icona e movimento di bellezza piena.

Sembra proprio che questo segno alluda alla necessità che oggi la vita cristiana si converta in profumo prezioso. Il mondo ha bisogno di noi, non può fare a meno del nostro “esserci” come “profumo”. Profumo e profezia di risurrezione, come amore versato nella quotidianità dei giorni, profumo di vita.

Papa Francesco ci invita a vivere nell’intensità e nel raccoglimento la Santa Pasqua quando afferma: “Gesù Risorto entri nella tua vita: Lui è la vita! Se fino ad ora sei stato lontano da Lui, fa un piccolo passo: ti accoglierà a braccia aperte. Se sei indifferente, accetta di rischiare: non sarai deluso. Se ti sembra difficile seguirlo, non avere paura, affidati a Lui, stai sicuro che Lui ti è vicino, è con te e ti darà la pace che cerchi e la forza per vivere come Lui vuole”.

“Fare memoria di quello che Dio ha fatto e fa per me, per noi, spalanca il cuore alla speranza per il futuro. Impariamo a fare memoria di quello che Dio ha fatto nella nostra vita!”.

Invochiamo l’intercessione della Vergine Maria, che custodiva ogni avvenimento nel suo cuore e chiediamo al Signore che ci renda partecipi della sua Risurrezione: ci apra alla sua novità che trasforma, alle sorprese di Dio, tanto belle; ci renda uomini e donne capaci di fare memoria di ciò che Egli opera nella nostra storia personale e in quella del mondo; ci renda capaci di sentirlo come il Vivente, vivo e operante in mezzo a noi; ci insegni ogni giorno a non cercare tra i morti Colui che è vivo.

A tutti Voi il mio Augurio cordialissimo di Buona Pasqua. Christòs anèsti – Cristo è risorto – Krishti u ngjallё.

Lungro, 13 aprile 2014

 

+ Donato Oliverio

Vescovo