LUNGRO (CS) – Nella Chiesa Cattedrale dell’Eparchia di Lungro, così come in piazza San Pietro, si è aperta la Porta Santa. Sabato 12 dicembre il Vescovo di una delle due Eparchie bizantine in Italia, Mons. Donato Oliverio, ha dato inizio all’Anno della Misericordia. Un lungo corteo è partito dal Palazzo Vescovile alla volta della Chiesa Madre di tutte le Chiese della diocesi. Suggestivo è stato il canto del salmo 135: “Poiché eterna è la sua misericordia”. Giunti alla Porta Santa della Cattedrale Mons. Oliverio ha proclamato il Vangelo, alla fine del quale è avvenuto il solenne ingresso nella Chiesa, al canto della Grande Dhoxologìa.
“Iniziamo l’Anno della misericordia – ha esordito il Vescovo Donato nella sua omelia utilizzando le parole di Papa Francesco – varcando la Porta Santa della misericordia, dove chi entra può sperimentare l’amore di Dio che consola, che perdona e dona speranza”.
Di fronte ad una Cattedrale gremita Mons. Donato, profondamente emozionato, ha salutato i presenti e ha ringraziato tutti nella sollecitudine di un servizio che chiama il vescovo ad essere col suo popolo una sola cosa.
Il nucleo dell’omelia del Vescovo Donato è il lasciarsi sorprendere da Dio; ciò diventa primario! Il lasciarsi sorprendere da Dio vuol dire anche lasciarsi trasformare da Lui, una volta sperimentata la sua misericordia.
“Nessuno può diventare giudice del proprio fratello – ha concluso Mons. Oliverio – in quanto le persone col proprio giudizio si fermano alla superficie; soltanto Dio Padre guarda nell’intimo”.
Ecco come l’Anno speciale di Misericordia, che siamo chiamati a vivere ci fa riconoscere che c’è qualcuno che usa misericordia nei tuoi riguardi; e se qualcuno usa misericordia nei tuoi riguardi bisogna riconoscersi peccatori: improvvisamente, ci si accorge che la questione centrale non sta nell’amare Dio, ma nell’amare come Dio.
Alex Talarico
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