San Demetrio C.: Visita Parrocchiale di S.E. Mons. Donato Oliverio, Vescovo di Lungro

San Demetrio Corone 29.07.2012
 
     Ecc. Rev.ma, benvenuto a casa Sua.
È vero che in presenza del maestro il discepolo deve tacere ma non posso, proprio in questa occasione gioiosa, restare in silenzio.
Gesù, quando si rivolge al Nostro Padre celeste, lo chiama Abba, un modo inusuale e confidenziale. Anche io mi rivolgo a Lei con la stessa parola e la chiamo Abba, Padre. E si, perché oltre ad avere un Vescovo, in Voi ho anche un Padre, un fratello, un amico. Non ho mai provato gioia più grande di questa: oltre ad avere un Vescovo, ho proprio Lei come Vescovo. Mi sento sereno e tranquillo per la sua presenza a guida della nostra eparchia, mi sento al sicuro e fiducioso e quando un sacerdote prova questi sentimenti opera con molta più serenità e ne giova tutta la comunità cristiana che gli è stata affidata dalla Provvidenza.
In particolare mi rivolgo a questa meravigliosa comunità di San Demetrio Corone con la quale abbiamo vissuto, gioito e sofferto insieme e cosi siamo cresciuti fino ad oggi, non senza incidenti di percorso.
L’importante è essere arrivati fino a qua, nonostante tutto, e la conferma del grande affetto e della grande generosità del popolo di Dio che mi è stato affidato, l’ho avuta proprio in questi giorni passati in cui in perfetta gioia ed armonia, ognuno a modo suo, ed in base alle sue capacità, si è adoperato per la riuscita di questo evento. Se le cose dunque le piacciono non è merito mio ma della mia comunità.
Ed è proprio grazie alla generosità di cui parlavo pocanzi che si è deciso di farle un dono.
Si tratta di una icona, realizzata dalla nostra iconografa locale Anna Marinaro, autrice delle opere che vede anche qui in chiesa.
L’icona raffigura Cristo Sommo Sacerdote circondato dai 4 evangelisti: Cristo siede sul trono e dispensa parole di verità, parole di vita, parole del Vangelo così come fa lei, Eccellenza che dà a tutti, con le sue parole, un sorriso che ha alla base propria il Vangelo di Cristo.
Il Vangelo che reca in mano è aperto su una pagina tratta dal Vangelo di Giovanni: ‘Io sono la luce del mondo’ e Lei è luce e guida per me, in particolar modo, e per tutti noi. Inoltre è lo stesso versetto del Vangelo del Pantokrator del mosaico della nostra parrocchia così ogni volta che lo leggerà non potrà non ricordarsi della Sua affezionatissima San Demetrio.
Infine, Ecc. Rev.ma voglio confermarmi suo fedele sacerdote. Se lo riterrà opportuno e se mi riterrà all’altezza conti pure su di me per qualsiasi cosa e da parte mia troverà sempre disponibilità e sincerità senza limiti.
Se con grande gioia mi permetto di chiamarla Padre, spero che sia una gioia anche per lei considerarmi figlio.
Grazie della sua presenza in mezzo a noi.