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Per una data comune della celebrazione della Pasqua. Il 20 aprile 2023 il Cardinale Kurt Koch e il Metropolita Job di Pisidia su Zoom

PER UNA DATA COMUNE DELLA CELEBRAZIONE DELLA PASQUA
Giovedì 20 aprile 2023, 17,00 – Zoom

Il 2025 sarà il 1700° anniversario dalla celebrazione del Concilio di Nicea. Proprio in vista di questo anniversario da più parti, all’interno delle Chiese, è giunto l’auspicio che i cristiani possano giungere a celebrare la Pasqua in una stessa data, dal momento che le date diverse della Pasqua costituiscono una contro testimonianza al Vangelo di Cristo.

          L’Eparchia di Lungro, in collaborazione con il Centro Studi per l’Ecumenismo in Italia, ha organizzato per giovedì 20 aprile 2023, alle ore 17, un incontro su piattaforma Zoom, dal titolo “Venite prendete la luce. Per una data comune della celebrazione della Pasqua”.

All’incontro, introdotto da S.E. Mons. Donato Oliverio, Vescovo di Lungro, saranno presenti S.E. il Cardinale Kurt Koch, Prefetto del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e S.E. il Metropolita Job di Pisidia, Copresidente della Commissione mista internazionale del dialogo teologico ufficiale cattolico-ortodosso. Concluderà l’incontro, moderato dal dott. Nikos Tzoitis, Analista per conto del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, il prof. Riccardo Burigana, Direttore del Centro Studi per l’Ecumenismo in Italia.

La differenza di date tra la Pasqua per i cattolici e la Pasqua per gli ortodossi, oltre a dipendere dai calendari giuliano e gregoriano, è frutto anche della prassi della Chiesa Ortodossa, conformemente alle decisioni del primo Concilio di Nicea, di rinviare la Pasqua quando questa capita in concomitanza con quella ebraica.

          Questa norma di Nicea venne rispettata per più di un millennio, fino all’introduzione del calendario voluto da Papa Gregorio XIII, nell’ottobre del 1582, quando, proprio per riportare il calendario civile in armonia con il calendario solare, si passò dal 4 ottobre 1582 al 15 ottobre 1582 in un sol giorno, proprio per eliminare lo scarto accumulatosi dalla differenza dell’anno astronomico sull’anno civile. Il calendario Gregoriano, infatti, andava a sostituire il calendario Giuliano, voluto dall’Imperatore Giulio Cesare nel 46 a.C., che aveva come limite quello di essere più breve del calendario solare.

          In campo ortodosso fu la prima Conferenza panortodossa di Rodi, nel 1961, ad inserire nel programma della preparazione del futuro Concilio panortodosso il tema del calendario e della Pasqua.

          Anche il Consiglio Ecumenico delle Chiese si impegnò per trovare una soluzione alla controversia sulla data della Pasqua. Già nel 1970 il Consiglio Ecumenico delle Chiese, nato nel 1948 a Ginevra, organizzò una consultazione fra le Chiese che sedevano in Consiglio, con specialisti ortodossi, anglicani, protestanti e cattolici che arrivarono a queste conclusioni: era necessario mantenere il principio di Nicea — “usando astronomicamente dati precisi” e “accordandosi su un luogo fisso per il calcolo di questa data» (si suggerì Gerusalemme) — o celebrare la Pasqua in una domenica di aprile (si indicò la domenica successiva al secondo sabato di aprile, cioè tra il 9 e il 15 aprile).

          Un anno dopo, nel 1971, il Comitato centrale del Consiglio Ecumenico delle Chiese incaricò la Commissione Fede e Costituzione di affrontare la questione. Sarà così che dal 5 al 10 marzo del 1997 assieme alle Chiese del Medio Oriente ad Aleppo si avvia una consultazione che avanzò alcune proposte: mantenere il principio di Nicea; calcolare scientificamente i dati astronomici; usare come punto di riferimento per il calcolo il meridiano di Gerusalemme. Questo orientamento tradizionale contiene l’esigenza nuova di un calcolo astronomico scientificamente aggiornato. Così le raccomandazioni di Aleppo, ancora oggi, sembrano essere l’unica strada da intraprendere per arrivare a una celebrazione comune della Pasqua.

          Nel 2014 Papa Tawadros II, patriarca dei copti ortodossi d’Egitto, suggerì un’unica data per la Pasqua. La proposta era stata rilanciata da Papa Francesco, nel 2014, durante il pellegrinaggio in Terra Santa (24-26 maggio 2014), in cui il papa, anch’egli in continuità con quanto era emerso dal Concilio Vaticano II, aveva proposto di celebrare la Pasqua per tutti i cristiani nella seconda domenica di aprile. In quella occasione il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, aveva risposto che una unificazione della data di Pasqua non era all’ordine del giorno della Chiesa ortodossa russa, soprattutto dal momento che una tale scelta avrebbe interrotto il tradizionale computo che vedeva le sue origini proprio nel Concilio di Nicea. Nel 2021 l’arcivescovo Job di Telmessos, rappresentante del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli al Consiglio Ecumenico delle Chiese, avanzava come proposta quella di celebrare la Pasqua in una stessa data a partire dal 2025, a 1700 anni dal Concilio di Nicea. La proposta venne recepita e rilanciata da parte cattolica dal Cardinale Kurt Koch, Prefetto del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. Allo stato attuale si attendono i frutti della proposta, nuovamente avanzata da Papa Francesco nel 2022, questa volta con il sostegno del Patriarca Bartolomeo, di celebrare in una stessa data la resurrezione del Signore Gesù Cristo. Questo desiderio troverà adempimento nel 2025, anniversario del Concilio di Nicea, quando cattolici e ortodossi celebreranno la Pasqua nello stesso giorno.

 

Terzo incontro Ciclo Conferenze Vaticano II: Prof. Stefano Parenti (20 marzo 2023)

CICLO DI CONFERENZE SUL CONCILIO VATICANO II
Lunedì 20 Marzo 2023, ore 18,00 – Zoom

All’interno del Ciclo di Conferenze “Concilio Vaticano II: a 60 anni dall’apertura. Chiese in dialogo per l’unità. Spunti per una formazione continua”, lunedì 20 marzo, alle ore 18,00 su piattaforma Zoom, interverrà il Prof. Stefano Parenti, Diacono, Ordinario di Liturgie Orientali presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma, su “Liturgia e Oriente Cristiano dopo il Concilio Vaticano II”. Esorto ciascuno di voi a partecipare all’incontro, richiedendo il link a ecumenismo@lungro.chiesacattolica.it

Circolare del Vescovo Donato, 7 marzo 2023

Al Rev.mo CLERO
alle Religiose e ai Fedeli Laici

Carissimi,
a metà Quaresima ci viene riproposta l’immagine della Croce con una solenne celebrazione, perché la Croce è l’ingresso alla resurrezione “comune” di noi tutti. La III Domenica è dedicata alla Adorazione della preziosa e vivificante Croce. Il tema della Croce è presente costantemente nella celebrazione della Chiesa, nella sua spiritualità, nel vissuto quotidiano di ogni uomo. Alla fine della doxologhia viene portata in processione dal celebrante la reliquia della Santa Croce, durante la quale vengono intonati gli stichirà della festa: “Rallegrati, o Croce portatrice di vita, trofeo invincibile della pietà, porta del paradiso, sostegno dei fedeli, baluardo della Chiesa….”. La Croce viene posta al centro della chiesa, dove i fedeli si recano a venerarla, al canto di: “Adoriamo la tua Croce, o Sovrano, glorifichiamo la tua santa Resurrezione”.

Ecco stiamo di fronte alla sua immagine. Il legno della Croce trasforma l’amarezza della vita nell’acqua pura, fresca, viva che sgorga dal Signore. Non a caso Egli disse, lo ascoltiamo durante la lettura del Vangelo, che molti lì presenti avrebbero visto il Regno di Dio venire con potenza. Il Regno di Dio viene attraverso la sua Croce, attraverso il suo amore infinito, che abbraccia tutti. Il Regno di Dio è la pace, la luce e la salvezza di Cristo.

SANTA E GRANDE SETTIMANA
JAVA E MADHE

La Chiesa bizantina attribuisce a questa settimana di preparazione alla più grande delle feste, la Pasqua, una particolare importanza, sia per l’ampiezza delle ufficiature, sia per la maggiore austerità del digiuno, sia, soprattutto, per i grandi misteri della nostra salvezza celebrati in essa. Da sempre la Settimana Santa – Java e Madhe – è vissuta nelle nostre comunità come centro dell’anno liturgico, come un momento forte della religiosità del nostro popolo, che le arricchisce di preghiere e canti, tipici appunto di quella pietà popolare, che affonda le radici nella tradizione arbëreshe. Le Kalimere della passione, tramandate da generazioni, conosciute in tutte le nostre comunità vengono intonate con accenti accorati e commossi di fronte alla Croce e al sepolcro, e accompagnano il Cristo morto nella processione, che si snoda solenne per le strade del paese. È molto importante che si mantenga ben viva la tradizione delle nostre comunità di partecipare a tutta la liturgia della Settimana Santa, in modo particolare di continuare a vivere con grande intensità i riti sacri del grande giovedì, venerdì e sabato, cosicché la Pasqua sia incontro reale e trasformante con il Cristo risorto.

PADRE MICHEL JALAKH O.A.M.,
È IL NUOVO SEGRETARIO DEL DICASTERO PER LE CHIESE ORIENTALI

Il Santo Padre ha nominato Segretario del Dicastero per le Chiese Orientali il Reverendo Padre Michel Jalakh, O.A.M., finora Rettore dell’Antonine University a Baabda (Libano).

Nel 1983 ha emesso la prima professione religiosa nell’Ordine Antoniano Maronita e il 21 aprile 1991 è stato ordinato presbitero. Dal dicembre 2000 al luglio 2008 ha prestato servizio come addetto di segreteria presso la già Congregazione per le Chiese Orientali. Ha conseguito il dottorato in Ecclesiologia presso il Pontificio Istituto Orientale a Roma nel 2008.

CHIROTONIA PRESBITERALE

Con grande gioia vi annuncio che il prossimo 30 aprile, IV di Pasqua, nella Chiesa Cattedrale “San Nicola di Mira” di Lungro, riceverà l’imposizione delle mie mani per il sacerdozio il Diacono Antonio Gattabria.

Vi esorto a ringraziare Dio del dono di un nuovo sacerdote, che il Signore fa alla nostra Eparchia e vi invito ad accompagnarlo in queste settimane nel suo cammino verso l’Altare con preghiera fervente, affinché egli diventi strumento di santificazione per le anime.

CICLO DI CONFERENZE SUL CONCILIO VATICANO II
Lunedì 20 Marzo 2023, ore 18,00 – Zoom

All’interno del Ciclo di Conferenze “Concilio Vaticano II: a 60 anni dall’apertura. Chiese in dialogo per l’unità. Spunti per una formazione continua”, lunedì 20 marzo, alle ore 18,00 su piattaforma Zoom, interverrà il Prof. Stefano Parenti, Diacono, Ordinario di Liturgie Orientali presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma, su “Liturgia e Oriente Cristiano dopo il Concilio Vaticano II”. Esorto ciascuno di voi a partecipare all’incontro, richiedendo il link a ecumenismo@lungro.chiesacattolica.it

PER UNA DATA COMUNE DELLA CELEBRAZIONE DELLA PASQUA
Giovedì 20 aprile 2023, 17,00 – Zoom

Giovedì 20 aprile 2023 p.v., su piattaforma Zoom, alle ore 17,00 si terrà l’incontro: “Dhèfte làvete fos. Venite prendete la luce. Per una data comune della celebrazione della Pasqua”.

All’incontro online – al quale esorto ciascuno di voi a partecipare – interverranno Sua Eminenza il Cardinale Kurt Koch, Prefetto del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, e Sua eminenza il Metropolita Job di Pisidia, del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, Copresidente della Commissione mista internazionale del dialogo teologico ufficiale cattolico-ortodosso. Per partecipare all’incontro richiedere il link a ecumenismo@lungro.chiesacattolica.it

RITIRO DEL CLERO

Giovedì 23 marzo, con inizio alle ore 9,30 si terrà il Ritiro del Clero nella Parrocchia “San Giovanni Battista” ad Acquaformosa con la meditazione tenuta dal Rev. Prof. Emmanuel ALBANO op, Docente di Patrologia presso la Facoltà Teologica Pugliese, Direttore del Centro Ecumenico presso la Pontificia Basilica San Nicola di Mira, Direttore della Rivista O Odigos e responsabile della sezione teologica della rivista Nicolaus. Rivista storico teologica dei Padri domenicani della Basilica di San Nicola.

Invoco su ciascuno di Voi e sulle Vostre Comunità la Benedizione del Signore.

Lungro, 07 marzo 2023

+ Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 14 febbraio 2023

Al Rev.mo CLERO
alle Religiose e ai Fedeli Laici

Carissimi,
la Grande Quaresima è preceduta, nella tradizione bizantina, da un tempo prequaresimale di quattro domeniche distinte dalla pericope evangelica che viene letta nella  Divina Liturgia e che determina il tema dell’intera settimana. Questo periodo, in  preparazione alla Grande Quaresima, vuole suscitare nei fedeli quel senso di riflessione profonda, necessaria per poterli introdurre gradualmente nello spirito quaresimale, caratterizzato dalla preghiera, dal raccoglimento, dalla penitenza, dal digiuno e dalle opere caritative.

La prima Domenica di Quaresima, detta dell’Ortodossia, quest’anno si celebra il 26 febbraio p.v. In questo giorno si commemora il trionfo della vera fede, ottenuto col ripristino del culto delle icone, sancito dal VII Concilio ecumenico di Nicea II (787), le cui decisioni, che condannavano l’eresia iconoclasta, furono definitivamente promulgate nell’ultima sessione, svoltasi col Sinodo di Costantinopoli (843). È stata scelta la prima domenica di Quaresima, per commemorare l’avvenimento, proprio perché la proclamazione del documento sinodale è avvenuta in quella occasione, durante una solenne processione dalla Chiesa delle Blacherne a quella di Santa Sofia a Costantinopoli. Per questo, alla fine della doxologhia, si portano in processione le sante icone. I Padri, campioni della fede “hanno combattuto”, spargendo il loro sangue in due secoli di violente persecuzioni contro il culto delle immagini sacre, “per mettere a tacere la menzogna” ed
“affermare la sapienza di Cristo”. “Eterna sia la loro memoria”.

La Quaresima è un cammino indispensabile che la Chiesa propone indistintamente a tutti i battezzati per la conversione interiore, la purificazione dai peccati, la solidarietà verso gli altri, cose necessarie per crescere nella propria vita cristiana. Occorre intensificare la catechesi quaresimale a tutto il popolo di Dio. Nelle Parrocchie siano celebrate le ufficiature previste: il mercoledì e il venerdì si celebri la Liturgia dei Presantificati (Proghiasména); il venerdì l’inno Akàthistos alla Madre di Dio. In questo periodo, i giorni della settimana sono aliturgici. In Quaresima la liturgia eucaristica si celebra solo il sabato e la domenica e nella festa dell’Annunciazione. Il Sabato viene officiata la Liturgia di San Giovanni Crisostomo, mentre la Domenica quella di San Basilio il Grande, ad eccezione della Domenica della Palme.

VEGLIA DIOCESANA DI PREGHIERA MISSIONARIA

È nostra tradizione celebrare la Veglia Diocesana Missionaria, nella forma di solenne celebrazione del Vespro la III Domenica di Quaresima Adorazione della Santa e Vivificante Croce. Quest’anno sarà celebrata nella Comunità di San Demetrio Corone, nella Chiesa Parrocchiale di San Demetrio Megalomartire Domenica 12 marzo p.v. alle ore 16,30. Terrà la meditazione Padre Carmine Marrone, OMI (Missionari Oblati di Maria Immacolata) sul tema celebrativo “Di me sarete testimoni” (At. 1,8). I Reverendissimi presbiteri vorranno pure mettersi a disposizione dei fedeli per le confessioni.

PROSPETTIVE PER IL SECONDO ANNO DEL CAMMINO SINODALE

Il Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia sta interessando sempre di più i diversi territori con proposte e progetti. Va colmato il debito di ascolto come Chiesa e nella Chiesa. I giovani chiedono di essere ascoltati. Le persone vengono prima delle cose da fare. I sacerdoti, per primi, sono chiamati a essere “maestri di relazione”. E tuttavia “le relazioni hanno bisogno di tempo e di cura costante”. Specie “per rendere la Chiesa più accessibile, più comprensibile e più attraente per i giovani e i ‘lontani’, più capace di trasmettere la gioia del Vangelo”. Da migliorare il funzionamento degli organismi di partecipazione. Diverse comunità ne sono prive, mentre in molti casi sono ridotti a una formalità. Il processo sinodale ha svelato che “la fede non è più il punto di riferimento centrale per la vita di tante persone: per molti il Vangelo non serve a vivere”. Ma “i semi del Verbo sono presenti in ogni contesto”. E bisogna imparare a dialogare: molte realtà sociali nutrono il desiderio di un confronto più assiduo. Una Chiesa sinodale è consapevole di dover imparare a camminare insieme con tutti, anche con chi non si riconosce in essa. Una comunità cristiana che vuole camminare insieme è chiamata a interrogarsi sulla propria capacità di stare a fianco delle persone nel corso della loro vita, e di accompagnarle a vivere in autenticità la propria umanità e la propria fede in rapporto alle diverse età e situazioni. Perciò si chiede di ripensare i percorsi di accompagnamento perché siano a misura di tutti: delle famiglie, dei più fragili e di quanti si sentono emarginati o esclusi. La celebrazione eucaristica è e rimane “fonte e culmine” della vita cristiana e, per la maggior parte delle persone, è l’unico momento di partecipazione alla comunità; si avverte sempre più la necessità di ridare alla Liturgia decoro per riscoprirne tutta la bellezza che tocca in profondità le nostre vite: sia celebrata in greco e in albanese.

COLLETTA NAZIONALE PER LE POPOLAZIONI COLPITE DAL TERREMOTO IN TURCHIA E SIRIA
V Domenica di Quaresima – 26 marzo 2023

“Il mio pensiero va, in questo momento, alle popolazioni della Turchia e della Siria duramente colpite dal terremoto, che ha causato migliaia di morti e feriti….” Facendo proprio l’appello di Papa Francesco, al termine dell’udienza generale di mercoledì 8 febbraio, la Presidenza della CEI, a nome dei Vescovi italiani, rinnova profonda partecipazione alle sofferenze e ai problemi delle popolazioni di Turchia e Siria provate dal terremoto. Consapevole della gravità della situazione, la Presidenza della CEI ha deciso di indire una colletta nazionale, da tenersi in tutte le Chiese italiane domenica 26 marzo 2023 (V di Quaresima): sarà un segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni terremotate. Le offerte raccolte dovranno essere inviate in Curia per poi inoltrarle alla Caritas Italiana.

RITIRO DEL CLERO

Giovedì 23 febbraio, alle ore 9,30 avrà inizio il Ritiro del Clero nella Parrocchia “San Giovanni Battista” ad Acquaformosa con la meditazione tenuta da Padre Pino STANCARI sj.

Invoco su ciascuno di Voi e sulle Vostre Comunità la Benedizione del Signore.

Lungro, 14 febbraio 2023

+ Donato Oliverio, Vescovo