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San Cosmo Albanese - Strighari

Parrocchia SS. Pietro e Paolo / Famullia SS. Pjetri e Pali

Chiesa Parrocchiale dei SS Pietro e Paolo

Ubicata nel centro storico, la sua origine risale alla fine del secolo XVI e fu aperta al culto nell’anno 1604.

Presenta una pianta longitudinale ed è orientata a Est. La facciata, posta a livello stradale, non presenta gradini. La superficie superiore della facciata è caratterizzata da un finestrone centrale e da due oculi laterali in corrispondenza delle rispettive navate. All’esterno sono presenti dei faretti, che al calar del sole la illuminano.

Il campanile è quadrato, di tre piani, con cella campanaria terminante a cuspide. L’interno si presenta a tre navate. In quella di destra si apre una cappella circolare, decorata con stucchi.

Sopra l’altare è collocata un’antica tela raffigura la Madonna del Buon Consiglio; ai piedi della Vergine, in atteggiamento orante, S. Vincenzo Ferreri e S. Caterina da Siena.

Lungo la parete della navata di destra vi sono ubicate varie icone raffiguranti Cristo Sommo Sacerdote, San Vincenzo Ferreri, San Giorgio e San Demetrio, Santa Lucia, i Santi Cosma e Damiano e l’Epitaphios della Madre di Dio.

La navata centrale conserva un soffitto ligneo a cassettoni. Le pareti sono arricchite dalle icone dei Santi Pietro e Paolo, San Nicola di Mira, San Pantaleimon, San Spiridione e di Santa Teodora. Sopra il portale d’ingresso principale è ubicato il Coro, ove è situato un antico organo a canne. La navata di sinistra presenta: la tela della Madonna del Carmine, l’Epitaphios del Cristo, le icone della Madre del Buon Consiglio, dei Santi Costantino ed Elena, dei santi Arcangeli ed alcune scene iconografiche della vita di Cristo.

L’illuminazione interna è assicurata da dodici finestre laterali e da una grande finestra centrale, tutte decorate con vetrate artistiche.

La chiesa, nel corso degli anni, ha subito vari interventi di restauro e di riqualificazione al fine di conformarla ai requisiti caratterizzanti le chiese di rito Bizantino.

Negli anni ‘40 del XX secolo Papàs Giovan Battista Tocci fece rimuovere dall’abside l’altare proprio del rito Romano sostituendolo con un altare provvisorio mobile di forma quadrata, sorretto da un piede centrale in mattoni; inoltre all’interno dell’Abside vi sono le due nicchie laterali della Prothesis e del Diakonikon.

Particolare è la finestra a campana che assicura l’illuminazione dell’abside.

Mons. Ercole Lupinacci, già parroco (1963-1981), continuò nell’opera di adattamento al rito Bizantino, rimuovendo gli altari delle navate laterali.

Nell’anno 2003 il parroco Papàs Pietro Minisci (1982 – 2018) fece erigere l’Iconostasi, opera del falegname Giuseppe Serembe, in legno di noce. In essa sono incastonate le icone del Cristo, della Madre di Dio e degli Evangelisti. Nella Porta Regia è raffigurata l’Annunciazione, mentre in quelle diaconali gli Arcangeli Michele e Raffaele. Il registro superiore dell’iconostasi consta delle icone dei quattro evangelisti. Sopra tale ordine, infine, vi è l’icona della Cena Mistica.

Oggi la chiesa si presenta in una nuova veste e i lavori sono proseguiti da Papàs Giuseppe Barrale, attuale Amministratore Parrocchiale (2018). L’altare centrale è stato riqualificato secondo i criteri tipici della tradizione orientale e per come è prescritto dai codici liturgici e canonici orientali: si presenta con un piano di marmo quadrato, sorretto da quattro colonne marmoree, le quali rappresentano i quattro evangelisti. L’interno della chiesa, totalmente ritinteggiata, è illuminato da nuovi lampadari, arricchito da nuove icone e da un nuovo Trono Episcopale, nonché diverse suppellettili liturgiche, proprie del rito bizantino.

 

Celebrazioni settimanali:
Feriale: ore 8:00 –Divina Liturgia

Festivo: ore 10:30 –Divina Liturgia (nei mesi da luglio a novembre la Divina Liturgia domenicale si celebra presso il Santuario)
Vespri delle Feste Despotiche e Theomitoriche ore 16:30

Manifestazioni religiose:
Gennaio
La Grande Santificazione delle acque.
Febbraio
Triduo in preparazione alla Commemorazione di tutti i defunti.
Marzo-Aprile
San Giuseppe, sposo di Maria – 19 Marzo
San Vincenzo Ferreri – 5 Aprile
Grande e Santa Settimana.
Santa Pasqua.
Maggio-Giugno
Festa patronale: Santi Pietro e Paolo, patroni della Parrocchia – 29 Giugno
Luglio
Maria SS.ma del Monte Carmelo – 16 Luglio
Dicembre
Immacolata Concezione di Maria (concezione di S. Anna) – 8 Dicembre
Santo Natale.

Plataci - Pllatani

Parrocchia San Giovanni Battista – Famullia Shën Janjit Pagëzor

Chiesa San Giovanni Battista (Chiesa Madre)

La Chiesa di San Giovanni Battista è la matrice di Plataci ed è intitolata al santo patrono.
Il primo impianto esisteva già all’arrivo degli arbëreshë in zona ed apparteneva alla Diocesi di Cassano allo Jonio.

La struttura attuale fu edificata nel XVII secolo, ampliata rispetto alla precedente, è suddivisa all’interno in tre navate in stile barocco, separate tra loro da larghe arcate a tutto sesto che poggiano su robusti pilastri in muratura.

Verso la fine del XX e inizio del XXI la struttura è stata adattata al rito greco-bizantino e decorata con iconostasi, icone e pittura murale in stile bizantino, anche se ancora sono presenti le statue di rito latino nelle nicchie laterali.

La facciata esterna è realizzata in pietra a faccia vista, sulla quale si aprono tre porte che immettono nelle rispettive navate.

All’incrocio tra il transetto e la navata centrale si eleva una cupola che all’interno è semisferica, mentre, all’estero risulta inglobata in un tamburo ottagonale attorniato da una serie di finestre quadrilobate.

La struttura è affiancata da un campanile a base quadrata, che ospita un orologio meccanico originale, costruito e brevettato dall’artista o locale Salvatore Gramisci.

 

Chiesa Madonna di Costantinopoli (Santuario)

 

La Chiesa della Madonna di Costantinopoli è situata in località Piano di Costantinopoli, nell’aria sottostante il centro storico di Plataci.
Fu edificata su una preesistente struttura tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo da Troiano Martino in segno di devozione, con il titolo di Santa Maria di Costantinopoli.
È a navata unica, affiancata da un campanile a base quadrata. Fu abbellita e decorata con stucchi da Ser Nicola La Padula nel 1795.
All’interno custodisce un’antica statua lignea raffigurante la Vergine Maria in trono con il bambino Gesù tra le braccia, Odigitria (Colei che indica la via), come anche lo stemma del comune di Plataci.
All’inizio del XXI secolo è stata adibita alle esigenze del rito bizantino con l’iconostasi e pittura murale in stile bizantino.

 

Chiesa di San Rocco

 

La chiesetta di S. Rocco, edificata alla fine del XIX sec., sorge nella parte più alta del centro storico di Plataci, è ad unica navata.
La facciata frontale ha uno stile classico sobrio, priva di decorazioni e lavorazioni particolari, con un basamento inferiore che la innalza rispetto il sagrato di circa un metro. Si accede alla chiesetta, attraverso quattro gradini, da un unico portone che presenta un arco a tutto sesto sormontato da una finestra di forma quadrata. Ad ogni parete laterale vi è una finestrella in corrispondenza della parte più interna della chiesa.
Sulla sommità della facciata principale, in corrispondenza del tetto, vi è una bifora in cui erano collocate due campane di bronzo e di cui oggi rimane la presenza di una soltanto. Il tetto è a spioventi ed è costituito da un tavolato, sorretto da capriate lignee.
All’interno vi è l’altare principale addossato alla parete frontale, rivolto a nord-ovest, ed altri cinque altarini decorati con stucchi e sormontati da nicchie: tre addossati alla parete laterale di destra e due alla parete laterale di sinistra.
Il sacro edificio, come tutte le primordiali chiese parrocchiali delle comunità italo-albanesi di rito bizantino, non è stato costruito secondo i canoni architettonici delle chiese bizantine, infatti esso fu edificato con un’impostazione architettonica latina, poiché la Parrocchia della comunità platacese apparteneva alla Diocesi di Cassano.
Il 2017 la Chiesa è stata restaurata e riaperta al culto essendo adibita alle esigenze della liturgia bizantina, dotata di un’iconostasi, di icone e pitture murali secondo lo stile bizantino.

 

Cappella della Madonna del Monte (Madonnina)

La Cappella della Madonna del Monte, edificata nel 1954, viene restaurata nell’estate 2010.
La festa si svolge il 21 agosto con la processione mattutina e pomeridiana. Le donne devote portano sul capo cesti di ceri votivi ben addobbati di fiori (Ndorçat) e danzano intorno alla Madonna. Nel pomeriggio, i fedeli, dopo aver preso parte alla sacra processione per il paese, iniziano un grande pellegrinaggio pedestre lungo viali boschivi fino al monte Barone, dove si trova appunto la Cappella.

 

 

Celebrazioni settimanali:
Feriale: ore 9:30 –Divina Liturgia
ore 16:00 – 18:00 (Vespro, Paraklisis, in preparazione alle varie feste)

Festivo: ore 10:00 –Divina Liturgia

Manifestazioni religiose:
Gennaio
La Grande Santificazione delle acque alla fontana “di sopra”.
Segue la benedizione delle case.
Febbraio
Triduo in preparazione alla Commemorazione di tutti i defunti.
Marzo-Aprile
Grande e Santa Settimana.
Santa Pasqua.
Maggio-Giugno
Festa della Madonna di Costantinopoli (prima domenica dopo Pentecoste, devozione delle Ndorçat).
Festa patronale: Natività di San Giovanni Battista – 24 giugno.
Agosto
Festa di San Rocco – 20 agosto.
Festa della Madonna del Monte (Madonnina) – 21 agosto (devozione delle Ndorçat).
Settembre
Festa patronale: concepimento di San Giovanni Battista (prima domenica dopo il 23 settembre).
Novembre
Festa della Madonna di Costantinopoli (prima domenica di novembre).
Dicembre
Santo Natale (la sera del 24 dicembre Divina Liturgia con la visita dei Re Magi).

Piano dello Schiavo di Firmo - Hjanu shkav i Fermës

Parrocchia San Giovanni Crisostomo – Famullia Shën Janji Hrisostom

Il 13 novembre 1977 Mons. Giovanni Stamati, su richiesta dei fedeli, ha eretto la Parrocchia “San Giovanni Crisostomo” in contrada Piano dello Schiavo di Firmo, all’epoca in forte espansione demografica, nominandone parroco Padre Daniele Refrontolotto, dei Frati Minori Conventuali.

Nel 1978 hanno inizio i progetti per la costruzione della chiesa di “S. Giovanni Crisostomo”, in stile bizantino, ma i lavori, guidati dall’ing. Giulio Scura, inizieranno solo all’inizio degli anni ’90.

La chiesa si presenta esternamente come una croce greca quadriconca, inscritta in un quadrato attraverso l’aggiunta di un corpo basso alla cassa architettonica originaria. Dalla forma quadrata, comunque, emergono di poco le absidi laterali e centrale, mentre sulla facciata frontale è posto l’exo-nartece. Questo è composto da una copertura piatta sorretta da quattro colonne con plinto e capitello pressoché cubici.

Aggiunto al fianco destro, nella parte posteriore, il campanile a base quadrata, il cui acroterio termina con una forma di arco ribassato su tutti i quattro lati.

All’intersezione tra le due braccia della croce si eleva la cupola emisferica. All’esterno essa è quasi totalmente coperta sui quattro lati da altrettante pareti arcate su cui si aprono delle finestre circolari.

L’iconostasi lignea, installata nel luglio 2000, consta di due ordini. La Porta Regia, ad arco ribassato, è chiusa in basso da due battenti su cui è raffigurata l’Annunciazione del maestro Luigi Elia Manes. Sopra la Porta stessa l’icona della Mistica Cena, sormontata da croce a due facciate, con sul fronte il Crocefisso e sul retro il Risorto, sempre di Manes. Nel registro inferiore, accanto alla Porta Regia, sono le icone del Cristo e della Madre di Dio, di Alfonso Caccese, inserite in due θοράκια di dimensioni maggiori rispetto agli altri. Le porte diaconali, ad anta lignea intera, quando chiuse si confondono con i θοράκια laterali, di medesima forma e dimensione, riportano le icone dei santi diaconi e martiri Stefano e Lorenzo, ad opera del maestro Josif Droboniku. Ai lati esterni del registro basso, quindi, le icone di S. Giovanni Crisostomo, patrono titolare della Parrocchia, e di S. Giovanni Battista, per mano del maestro Anna Marinaro.

Nel registro superiore sono dodici spazi uguali su cui prenderanno posto le dodici icone delle Grandi Feste. L’iconostasi lignea, inoltre, presenta egregi lavori di intaglio con in basso i simboli dei quattro evangelisti, mentre nel tramezzo tra i due registri una vite con dodici grappoli d’uva, di chiara allusione simbolica al Cristo-vite. L’iconostasi è ancora in fase di completamento.

Nel luogo di culto, oltre all’iconostasi, vi sono numerose icone, tra cui quella del santo patrono S. Giovanni Crisostomo e una raffigurante S. Panteleimon, di Josif Droboniku. Inoltre vi è una preziosa icona di S. Giovanni Crisostomo scritta da Papàs Mario Santelli. Tutt’oggi sono in corso i lavori per l’iconizzazione del luogo di culto.

Ogni anno, il 13 novembre, ha luogo la festa patronale dedicata a S. Giovanni Crisostomo, preceduta da alcuni giorni di preparazione, mentre il 29 giugno si festeggiano solennemente i santi Pietro e Paolo, apostoli.