La Dormizione della Santissima Madre di Dio

     di Papàs Francesco Godino
 
     Così se il Figlio, il primogenito dell’umanità è il primo uomo che abbia raggiunto il cielo sedendosi alla destra del Padre in anima e corpo, dopo di Lui festeggiamo e ricordiamo che anche la sua santa Madre ha raggiunto viva la patria beata. Però, mentre celebriamo l’Ascensione quaranta gironi dopo Pasqua, come dice la Sacra Scrittura, non sappiamo il motivo per cui la Chiesa abbia istituito il 15 agosto la suddetta festa. Tuttavia tale decisione dev’essere antichissima, visto che la data corrisponde ed è comune alle due Chiese, d’Oriente e d’Occidente, il che fa supporre che fu stabilito prima che sorgessero screzi tra di esse. La Sacra Scrittura, come dicevamo prima, non ci dice niente, quindi dobbiamo basarci su quello che ci dice la tradizione, che riguardo a questa festa è antichissima e ampia: Maria si addormentò e gli Apostoli composero il corpo con l’intenzione di seppellirlo. Più tardi, riaprendo la bara, non lo trovarono più; e si sentirono perciò autorizzati ad arguire che, come il Figlio suo divino, anch’Ella fosse stata portata via dagli Angeli in cielo. Questa tradizione che originariamente era viva solo presso la chiesa di Gerusalemme, più tardi si divulgò in tutta la chiesa universale. San Giovanni Damasceno, afferma che questa tradizione,  limitata un tempo solo alla Chiesa di Gerusalemme, dopo il Concilio di Calcedonia si divulgò in tutta la Chiesa. Alla realizzazione di questo Concilio Ecumenico, il quarto, ebbe un ruolo importante anche santa Pucherìa o Pulchèria, imperatrice romana d’Oriente, figlia di Arcadio e moglie dell’imperatore Marciano. Essa influì in senso cristiano nella politica e nella legislazione di Marciano e, come sua specifica attività si prodigò a fondare ospedali e ospizi, e come sant’Elena (vissuta un secolo prima), eresse molte chiese, tra cui la Basilica delle Blacherne a Costantinopoli, dedicata alla Santissima Madre di Dio. In questa Basilica Pulcheria aveva intenzione di raccogliere e conservare tutte le reliquie della Santissima Vergine. Alla realizzazione di questo piano collaborarono con Pulcheria anche i Padri del Concilio di Calcedonia e chiesero al vescovo di Gerusalemme, Giovenale, quali reliquie e quali tradizioni si conservassero di Maria in Gerusalemme. E fu cosi che si venne a sapere che le uniche reliquie di Maria venerate a Gerusalemme erano una veste e le bende sepolcrali e che in Gerusalemme non si erano mai venerati resti del corpo mortale di Lei. Si divulgò quindi la tradizione che Ella fosse rimasta viva fino a quel momento: Maria si era addormentata e gli Apostoli tornati a Gerusalemme da ogni parte del mondo, ne avevano raccolto il corpo, chiudendolo in una bara. Degli Apostoli però mancava Tommaso, il quale giunse in ritardo dalle Indie.  Quando aprirono il sarcofago per far vedere anche a lui in santo corpo, non lo trovarono più e si sentirono quindi di avere l’autorità di concludere che Ella si era svegliata ed era stata portata via dagli angeli in cielo. Insieme agli Apostoli erano giunti a Gerusalemme anche altri importanti personaggi, alcuni collaboratori degli apostoli, vescovi insigni, come Dionisio e Ieroteo da Atene.
Dal Concilio di Calcedonia dunque, la tradizione dell’Assunzione di Maria viva in cielo, da tradizione particolare di Gerusalemme, divenne tradizione comune di tutta la cristianità. Questa visse in Gerusalemme per quattrocento anni, fino al Concilio di Calcedonia, poi si mantenne viva in tutta la Chiesa per altri quindici secoli e solo recentemente Papa Pio XII, nel 1950, facendo uso del suo carisma di interprete della fede di tutta la Chiesa, con la Bolla ‘Munificentissimus Deus‘, e rendendo conto che anche Papa Pio IX aveva definito il dogma dell’Immacolata Concezione di Maria, senza bisogno di convocare un Concilio universale, definì che è dogma di fede per tutti i cristiani che la Vergine Santissima Madre di Dio, fu assunta in cielo. In greco il nome di questa solennità, che è celebrata sia dalla Chiesa d’Oriente che d’Occidente, è Koimisis, cioè Dormizione; ma anche in latino prima si diceva: Dormitio Virginis; poi è prevalso il nome:  Assunzione in Cielo che riassume meglio il mistero contemplato in questa festa.