Al Rev.mo Clero,
alle Religiose e Fedeli laici
__________________________________
Carissimi,
nella tradizione bizantina il 15 novembre inizia la quaresima di Natale, un periodo di gioia prenatalizia, ma la liturgia ricorda che si tratta anche di un tempo di profonda e seria meditazione, di penitenza fatta in modo discreto e umile nel segno dell’attesa.
Diverse celebrazioni ne scandiscono il percorso: la Presentazione della Madre di Dio al Tempio (21 novembre). Nel tropario di questo giorno si canta: “Oggi è il preludio della divina benevolenza e l’annuncio della salvezza dell’umanità”. Il che significa: nel Tempio dell’Antico Testamento l’anima di Maria si prepara a diventare Tempio della salvezza.
Il Concepimento di Sant’ Anna. La Madre di Dio è presente nella festa del concepimento di Sant’Anna, “madre della Genitrice di Dio”, che contempla la benedizione di Dio verso Gioacchino ed Anna. Questa festa viene portata in Occidente nel IX secolo, si diffuse però più tardi assumendo l’importanza che conosciamo, come festa dell’Immacolata Concezione, quando il Papa Pio IX nel 1854 proclama il dogma e viene localizzata e solennemente festeggiata l’8 dicembre.
Nel sinassario di dicembre si commemorano la Madre di Dio, Profeti, Martiri, Vescovi, Monaci, le due domeniche prima di Natale chiamate dei Progenitori e dei Santi Padri; così la Liturgia bizantina prepara la nascita del Figlio di Dio, come se la liturgia volesse radunare questi grandi cristiani, e noi con loro, per preparare e testimoniare il mistero dell’Incarnazione.
Grandi Vescovi e Padri della Chiesa sono radunati in questo periodo, tra i quali S. Giovanni Damasceno, presentato come teologo e cantore della fede, e S. Nicola, Vescovo di Myra, nostro Patrono, la tradizione bizantina mette in risalto la sua figura di taumaturgo e intercessore. Era un pastore d’anime, un Vescovo dedito al bene del gregge. Sottoscrisse a Nicea nel 325 durante lo storico Concilio, la fede nella divinità di Cristo, proclamato consustanziale al Padre. Il santo Vescovo era impegnato non soltanto nella diffusione della verità evangelica, ma anche nell’andare incontro alle necessità dei poveri e dei bisognosi, nel proteggere i perseguitati.
Tutte queste figure di santi sono così i punti riferimento verso la celebrazione e la contemplazione dell’Incarnazione del Figlio di Dio, il nuovo bambino e Dio prima dei secoli.
CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA
Assisi 10-13 novembre 2014
L’Assemblea generale dei Vescovi per quattro giorni ad Assisi – da lunedì 10 a giovedì 13 – ha affrontato come tema principale quello della vita e della formazione del Clero.
“La formazione dei ministri ordinati e la riforma della loro vita sono il compito di tutta la comunità cristiana, sono responsabilità del Vescovo e di tutto il presbiterio. Insieme”.
Parte dalla città di San Francesco una lettera dai toni familiari e propositivi destinata a ogni sacerdote italiano. A scriverla è l’intero episcopato, che usa parole di stima e gratitudine per la generosa e quotidiana testimonianza offerta dai sacerdoti, pronti – come sottolineato da Papa Francesco nel messaggio alla CEI – a spendere la vita tra la gente delle Parrocchie, a educare i ragazzi, ad accompagnare le famiglie, a visitare i malati, a farsi carico dei poveri.
In tal senso, viene indicato nella lettera, lo stesso incontro di Assisi ha dimostrato, “quanto siamo determinati a porre mano all’impresa di ripensare la formazione permanente fino a farne un capitolo di quella riforma della Chiesa che Papa Francesco richiama con insistenza e che non si può fare senza un nostro rinnovamento”.
L’ampiezza di questa prospettiva è emersa anche dall’interesse con cui ci siamo soffermati sulla situazione delle famiglie e del Paese, fino a lasciarci interrogare dalle persecuzioni in cui versano tanti credenti. Infatti la voce di questi fratelli è risuonata in assemblea con la testimonianza offerta dall’arcivescovo di Erbil dei Caldei.
“I Vescovi – aggiunge il comunicato – hanno manifestato il loro impegno per coinvolgere le comunità cristiane in una rete di solidarietà umana e cristiana, contribuendo a mantenere desta l’attenzione dell’opinione pubblica e a non fare sentire dimenticati quanti soffrono a causa della loro fede”.
NOTA PASTORALE SU L’INIZIAZIONE CRISTIANA NELLA CHIESA BIZANTINA CATTOLICA ITALO-ALBANESE DELL’EPARCHIA DI LUNGRO
A cinquant’anni dal decreto conciliare sulle Chiese Orientali Cattoliche – Orientalium Ecclesiarum (OE) – che ha espresso il l’auspicio anzi il desiderio, che le Chiese orientali “fioriscano ed assolvano con nuovo vigore apostolico la missione loro affidata” (OE, 11), e “che rimangano salve ed integre le tradizioni di ogni Chiesa o rito particolare”(OE,2), ho preparato una nota pastorale su “I Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana” che distribuirò al Vespro di S. Nicola di Myra, nostro Protettore.
Nel quadro del piano pastorale ho indicato come riflessione comune di quest’anno (anno pastorale 2014-2015): “I Sacramenti dell’iniziazione cristiana: Battesimo, Cresima, Eucaristia” come avvenimento globale dell’incorporazione dell’uomo a Cristo e non come tre momenti separati nel tempo, per cui, secondo l’uso della Chiesa bizantina, essi sono amministrati nel corso di un’unica celebrazione, anche ai bambini.
L’iniziazione cristiana come approfondimento dei temi del Sinodo Diocesano e del II Sinodo intereparchiale.
Questi temi non sono un nuovo documento che sostituisca le decisioni del II Sinodo interdiocesano e neppure una sua riscrittura; ma queste indicazioni, vogliono aiutare le nostre comunità, oggi, a venticinque anni dal Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, a vent’anni dal Sinodo Diocesano, a cinque anni dal II Sinodo intereparchiale, nel tempo di una rinnovata evangelizzazione, a rafforzare una comune azione pastorale nell’ambito della catechesi ed uno slancio comune nell’annuncio del Vangelo, dopo l’Esortazione apostolica Evangelii gaudium di Papa Francesco, e dopo gli orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia – Incontriamo Gesù – della Conferenza Episcopale Italiana.
RITIRO DEL CLERO
Giovedì 11 dicembre, con inizio alle ore 9,30 avrà inizio il Ritiro di Clero nella Parrocchia “S. Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta dal Rev.mo P. Abate Michel Van PARYS, dal 5 novembre 2013 Egumeno dell’Abbazia di Grottaferrata. Padre Michel sacerdote dell’Ordine Benedettino, già Priore di Chevetogne; nel 1991 ha ricevuto la benedizione abbaziale come primo Abate di Chevetogne. Dal 1993 collabora con la Congregazione per le Chiese Orientali compiendo diverse missioni, e in forma stabile dal 1997 al 2002, divenendone Consultore. Dal 2008 al 2013 ha svolto l’ufficio di Delegato Pontificio per la Congregazione Armena di Venezia.
Lungro, 21 novembre 2014 – Ingresso di Maria SS.ma nel Tempio
+ Donato Oliverio
Vescovo