Author:

Venerdì 29 marzo, Colletta per le opere della Terra Santa

Il Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, S.Eminenza il Cardinale Leonardo Sandri, in una lettera del 26 febbraio 2013, che ha inoltrato all’Episcopato della Chiesa Cattolica, invita i tutti i Vescovi a promuovere, nelle proprie diocesi, la Colletta per le Opere della Terra Santa. 
 
Quest’anno essa si farà il 29 marzo, Venerdì Santo. Le offerte raccolte saranno interamente destinate ai cristiani di Terra Santa.
 
La Colletta è essenziale per la vita dei cristiani del Medio Oriente che, dove vivono, sono una minoranza spesso discriminata. 
 
Il nostro aiuto sarà un tangibile piccolo segno di solidarietà nei riguardi di  questi nostri fratelli; i soldi raccolti saranno utilizzati per aiutare famiglie in difficoltà e, particolarmente, per le esigenze di anziani e bambini.
 
 

Papa Francesco e la via della semplicità

 

Il nostro status assoluto di figli di Dio si esprime nell’essere umano in una vastità di interessi, di creatività, di adesione alla vita senza confini. Ogni figlio di Dio pero è troppo grande per rimanere chiuso nella sola dimensione orizzontale piatta, di una piattezza così straordinaria da far sembrare che una specie di stivale cosmico avesse calpestato la terra e la visibilità in tutte le direzioni e limitata unicamente al proprio io.
 
Dobbiamo avere il coraggio di guardare in alto. Di non cedere al pessimismo. Dobbiamo camminare, edificare, confessare. Come sono belle le parole del nuovo Papa.
 
Per ricordarci l’essenziale, spinto forse da un’infinita nostalgia della propria naturale e semplice condizione umana il Papa che viene dalla fine del mondo sembra deciso di vincere ogni artificio per continuare di essere, al culmine della sua vita sacerdotale, solo e semplicemente se stesso, ovvero Francesco: ‘il marchio’ della semplicità.
 
Il Papa Francesco ha trovato subito la chiave dei nostri cuori. La chiave non è l’efficienza, o la rettitudine, o l’intuizione, o la saggezza. Non è l’astuzia politica, la capacità di relazione, la pura intelligenza, la sola lealtà, la sola lungimiranza o una qualsiasi delle qualità che il mondo chiama virtù e mette alla prova. La chiave è una certa capacità alla base di tutte queste qualità, più o meno come la capacità di respirare e pompare il sangue sta alla base di tutti i pensieri e le azioni. La chiave è la semplicità.
 
Vorrei raccontarvi l’impressione che ho avuto, incontrando il Cardinale Jorge Bergoglio a Buenos Aires. Il vescovo, ora emerito, Ercole Lupinacci mi aveva incaricato di seguire saltuariamente i fedeli italo-albanesi emigrati in Argentina che non hanno dimenticato le loro origini e per l’amore della loro chiesa bizantina fanno tanti chilometri per riunirsi a pregare, specialmente in occasione e in corrispondenza delle feste paesane nella nuova chiesa costruita nella periferia della capitale.
 
Posso affermare che a Buenos Aires il cardinale è una legenda. I nostri fedeli mi raccontavano: Zò si sposta coi mezzi, vive in un piccolo appartamento, condivide i suoi averi coi poveri.
 
Quando, in una stanza in sua attesa ho visto una sedia importante, come un trono e uno sgabello mi sono seduto, come ovvio sullo sgabello. Appena entrato mi ha detto di averli preso il posto. Pensavo scherzasse, invece insistette di sedersi lui sulla piccola sedia quasi come per non sminuire l’accoglienza.
 
La nostra chiesa fu dedicata a San Giorgia (S.Jorge) e il Cardinale parve contento. Avevo il desiderio di mettere una sua foto ufficiale nella nostra chiesa, perché giuridicamente era lui il nostro Vescovo in quanto ordinario dei fedeli orientali in Argentina, tant’è vero che lo ricordavo sempre nella Divina Liturgia. Con mia sorpresa, mi disse di non avere una foto ufficiale, di non aver mai avuto ma se proprio insistevo potevo scattarli subito una per poi incorniciarla.
 
E’ molto bello sapere che abbiamo un Papa che conosce l’eparchia di Lungro e i suoi vescovi. Il Monsignor Lupinacci l’ha incontrato varie volte a Roma e Buenos Aires mentre Monsignor Oliverio a Roma. Il fatto di essere stato ordinario degli orientali in Argentina l’ha fatto avvicinare alla tradizione nostra e alle sue particolarità.
 
Dopo l’altro conclave del 2005 rispose alla domanda ‘abbiamo letto che a momenti uscivate Papa’ senza dire ne si ne no, (ovviamente non poteva) con un sorriso divertito: così scrivono i giornali.
 
Mi tocco molto la sua persona così semplice e profonda e mi dissi: ecco un padre Santo. Ora mi tocca cambiare l’ordine delle parole. Il Santo Padre. Un uomo di Dio. Basta aprire qualsiasi giornale e leggere dei suoi gesti semplici che ci commuovono. Il volto della chiesa è più attraente e accogliente.
 
P. ELIA HAGI

Papa Francesco

FRANCISCUS

13 marzo 2013


Annuntio vobis gaudium magnum;
habemus Papam:

Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum,
Dominum Georgium Marium
Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Bergoglio
qui sibi nomen imposuit Franciscum

Franciscus

Auguri al Santo Padre

Benedizione Apostolica “Urbi et Orbi”:

Fratelli e sorelle, buonasera!

Voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un Vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli Cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo ‘ ma siamo qui ‘ Vi ringrazio dell’accoglienza. La comunità diocesana di Roma ha il suo Vescovo: grazie! E prima di tutto, vorrei fare una preghiera per il nostro Vescovo emerito, Benedetto XVI. Preghiamo tutti insieme per lui, perché il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca.

[Recita del Padre Nostro, dell’Ave Maria e del Gloria al Padre]

E adesso, incominciamo questo cammino: Vescovo e popolo. Questo cammino della Chiesa di Roma, che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese. Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi. Preghiamo sempre per noi: l’uno per l’altro. Preghiamo per tutto il mondo, perché ci sia una grande fratellanza. Vi auguro che questo cammino di Chiesa, che oggi incominciamo e nel quale mi aiuterà il mio Cardinale Vicario, qui presente, sia fruttuoso per l’evangelizzazione di questa città tanto bella!

E adesso vorrei dare la Benedizione, ma prima ‘ prima, vi chiedo un favore: prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica: la preghiera del popolo, chiedendo la Benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me.

[‘]

Adesso darò la Benedizione a voi e a tutto il mondo, a tutti gli uomini e le donne di buona volontà.

[Benedizione]

Fratelli e sorelle, vi lascio. Grazie tante dell’accoglienza. Pregate per me e a presto! Ci vediamo presto: domani voglio andare a pregare la Madonna, perché custodisca tutta Roma. Buona notte e buon riposo!

Circolare del Vescovo – marzo 2013

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Carissimi,  
una delle vie che la Quaresima ci invita a percorrere, come parte del cammino della vita e come preparazione alla gioia della Pasqua, è il pentimento che trova il compimento alla fine della Quaresima, ‘Ora che abbiamo raggiunto la seconda metà del digiuno, fa’ che rendiamo manifesto l’inizio della vita divina; e quando saremo arrivati alla fine del nostro sforzo, potremo ricevere la beatitudine che non viene mai meno’.   Il giovedì della quinta settimana, al Mattutino, udiamo ancora il Grande Canone di S. Andrea di Creta.
La Domenica quarta sta sotto il titolo di S. Giovanni Climaco, il Padre autore della celebre ‘Scala del Paradiso’, eremita, poi abate del monastero greco del Sinai (649). Come si va al Paradiso? Cristo Signore è l’unico che come Via Verità e Vita possa indicarlo: con la fede del padre del giovane epilettico: lettura di Mc. 9,17-31, che i discepoli non possono curare, e per il quale occorre preghiera e digiuno, proprio quella preghiera e quel digiuno che Cristo ha vissuto per noi.
S. Maria Egiziaca è la figura proposta nella Domenica quinta, quale figura della perfetta penitente. L’Evangelo è Mc. 10, 32-45, cioè il secondo annuncio della Passione e Resurrezione di Cristo, e con la disputa dei fratelli Giacomo e Giovanni per occupare i primi posti nel regno di Cristo. Cristo insegna che chi vuole essere primo deve farsi servo dei fratelli, come lui si è fatto, il Figlio dell’uomo regale venuto a ‘dare la sua vita in riscatto dei molti’.
Coronamento degno è la Domenica delle Palme, che introduce già nell’atmosfera tesa della Grande Settimana. La Chiesa rilegge tutto questo in chiave drammatica attraverso i tropari, che pongono in bocca ai fedeli i sentimenti veri che debbono animare la fede.
Forse la migliore sintesi ci è offerta dai due Apolitytikia del Vespro della Domenica delle Palme, che insieme con il Kontàkion sono cantati nella Liturgia della Domenica stessa:
 Prima della tua Passione
 hai fatto risorgere Lazzaro dai morti, o Cristo Dio,
 per confermare la fede nella comune resurrezione.
 Perciò anche noi come i fanciulli, portando simboli di vittoria,
 gridiamo a te, Vincitore della morte:
 Osanna nel più alto dei cieli,
 benedetto Colui che viene nel Nome del Signore.
 
La Quaresima così sfocia naturalmente nel Mistero della Pasqua, che è Morte e Resurrezione del Signore, è dono dello Spirito, è Ascensione al Padre, è dono dello Spirito della Vita, è presenza indefettibile agli Apostoli ed a noi con essi, è promessa della Seconda e Terribile Venuta. Celebrata nella Parola e nell’Eucaristia della Chiesa, che ‘accettata la Croce’ segue il Signore dovunque egli vada.
 
 
PAPA BENEDETTO XVI   ‘Un umile operaio nella vigna del Signore’
e le CHIESE ORIENTALI CATTOLICHE
 
Papa Benedetto XVI , nel mese di novembre 2011, chiede di pregare incessantemente  per le Chiese Orientali Cattoliche: ‘ affinchè la loro venerabile tradizione sia conosciuta e stimata quale ricchezza spirituale per tutta la Chiesa’.
 
‘Le Chiese Orientali Cattoliche hanno il compito particolare di promuovere l’unità tra i cristiani, in particolare con gli ortodossi’, ha affermato Benedetto XVI, il 15 dicembre 2006.
 
A vent’anni dalla promulgazione del Codice dei Canoni della Chiese Orientali, il 9 ottobre 2010 Benedetto XVI ha detto: ‘In proposito, i sacri canones della Chiesa antica, che ispirano la vigente codificazione orientale, stimolano tutte le Chiese orientali a conservare la propria identità, che è allo stesso tempo orientale e cattolica. Nel mantenere la comunione cattolica, le Chiese orientali cattoliche non intendevano affatto rinnegare la fedeltà alla loro tradizione. Come più volte è stato ribadito, la già realizzata unione piena delle Chiese orientali cattoliche con la Chiesa di Roma non deve comportare per esse una diminuzione nella coscienza della propria autenticità ed originalità.
 
Pertanto, compito di tutte le Chiese orientali cattoliche è quello di conservare il comune patrimonio disciplinare e alimentare le tradizioni proprie, ricchezza per tutta la Chiesa. Inoltre gli stessi sacri canoni dei primi secoli della Chiesa costituiscono in larga misura il fondamentale e medesimo patrimonio di disciplina canonica che regola anche le Chiese ortodosse. Pertanto, le Chiese Orientali Cattoliche possono offrire un peculiare e rilevante contributo al cammino ecumenico’.
 
‘Testimoni viventi delle origini’: con queste parole Benedetto XVI ha definito il ruolo centrale delle Chiese Orientali Cattoliche, il 9 giugno 2007, precisando che ‘senza un costante rapporto con la tradizione delle origini’, ‘non c’è futuro per la Chiesa di Cristo’. ‘Sono in particolare le Chiese Orientali ‘ ha spiegato il Papa ‘ a custodire l’eco del primo annuncio evangelico’Il loro patrimonio spirituale, radicato nell’insegnamento degli Apostoli e dei Padri ha generato venerabili tradizioni liturgiche, teologiche e disciplinari, mostrando la capacità del ‘pensiero di Cristo’ di fecondare le culture e la storia’. Esprimendo quindi ‘vicinanza’ e ‘profonda considerazione’ per le Chiese Orientali Cattoliche, Benedetto XVI ha raccontato di aver intrapreso, sulla scia dei suoi predecessori, un pellegrinaggio ideale ‘verso il cuore dell’Oriente’. Per questo motivo ‘ ha spiegato ‘ ha assunto il nome di un Papa, Benedetto XV, ‘che tanto amò l’Oriente’ e che 94 anni fa istituì l’Eparchia di Lungro degli Italo-Albanesi.
 
Queste e altre considerazioni per dire: Grazie Papa Benedetto XVI
 
 
COLLETTA PER LE OPERE DELLA TERRA SANTA
 
Il 26 febbraio 2013, in vista della tradizionale Colletta di Quaresima in favore dei cristiani di Terra Santa, il Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, il Cardinale Leonardo Sandri, ha fatto pervenire una lettera all’episcopato della Chiesa Cattolica.
 
Un testo che invita i vescovi a promuovere nelle proprie diocesi, in occasione del Venerdì Santo, che quest’anno cade il 29 marzo, una raccolta di offerte interamente destinata ai cristiani di Terra Santa. La Colletta del Venerdì Santo è essenziale per la vita dei cristiani del Medio Oriente che, dove vivono, sono una minoranza spesso discriminata. Infatti, si tratta del più tangibile segno di solidarietà che noi cristiani d’Occidente possiamo manifestare loro; i soldi raccolti vengono utilizzati anche per l’aiuto alle famiglie in difficoltà e per le esigenze di anziani e bambini.
 
In questo Anno della fede la Chiesa cerca di rispondere con segni concreti, alla bruciante sete di libertà dei popoli del Medio Oriente.
 
PELLEGRINAGGIO DIOCESANO A ROMA
 
In occasione dell’Anno della Fede l’Eparchia di Lungro si recherà a Roma, in pellegrinaggio, per pregare e confessare la fede sulla tomba degli Apostoli Pietro e Paolo e per salutare il nuovo Papa.
 
Il pellegrinaggio ‘ guidato da me sottoscritto, accompagnato dai presbiteri  ‘ si terrà dal 21 al 22 maggio c.a. e raccoglierà uno dei suggerimenti pastorali dati dalla Congregazione per la dottrina della fede per vivere bene questo anno speciale. ‘Nell’Anno della fedeoccorre incoraggiare i pellegrinaggi dei fedeli alla Sede di Pietro, per professarvi la fede in Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, unendosi con colui che è chiamato a confermare nella fede i suoi fratelli’.
 
GIORNATA DELLA GIOVENTÙ
 
Martedì 25 giugno c.a. ci diamo appuntamento a S. Cosmo Albanese per la XXVIII Giornata Diocesana della Gioventù.
‘Andate e fate miei discepoli tutti i popoli’ (Mt. 28,19).
 
L’Ufficio per la pastorale giovanile propone un itineraio di incontri da concordare, che accompagnerà la preparazione di questa giornata ma soprattutto aiuterà ad approfondire la dimensione missionaria come parte integrante della vita di fede dei giovani cristiani.
 
RITIRO DI CLERO
 
Giovedì 21 marzo, con inizio alle ore 9,30, si terrà il Ritiro di Clero nella Parrocchia ‘S. Giovanni Battista’ ad Acquaformosa, Chiesa Madonna della Misericordia, con la meditazione tenuta da P. Pino Stancari.
 
Invoco su ciascuno di Voi e sulle Vostre Comunità la Benedizione del Signore, augurando la Pace del Signore Risorto.
 
Lungro, 07 marzo 2013
                                                                         + Donato Oliverio, Vescovo