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15° Incontro dei vescovi cattolici di rito orientale – Zagabria 22-25 novembre 2012

UFFICIO STAMPA
St. Gallen, il 26 novembre 2012
Insieme in Cristo nell’Anno della fede
15° Incontro dei vescovi cattolici di rito orientale
Zagabria-Kri’evci, Croazia, 22-25 novembre 2012
L’incontro annuale dei vescovi cattolici orientali in Europa ha radunato quest’anno a Zagabria – Kri’evci (Croazia) circa 60 partecipanti tra vescovi ed esperti, su invito del vescovo di Kri’evci, Mons. Nikola Kekić e sotto il patrocinio del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE). Al centro dei loro lavori, i vescovi hanno approfondito il contributo specifico delle Chiese cattoliche di rito orientale alla missione comune e universale della Chiesa alla luce del Concilio Vaticano II, della Nuova Evangelizzazione e dell’Anno della fede. Nel corso dei lavori, i vescovi hanno voluto ringraziare il Santo Padre per il suo continuo sostegno affinché la tradizione liturgica, teologica e culturale delle Chiese orientali cattoliche sia conosciuta e stimata quale ricchezza spirituale per tutta la Chiesa.
E’ con una messa secondo il rito latino presieduta dal cardinale Josip Bozanić, arcivescovo di Zagabria e che ha visto la partecipazione del Nunzio Apostolico in Croazia, mons. Vito D’Errico che si è aperto nella capitale croata l’incontro annuale dei vescovi cattolici di rito orientale. ‘Vogliamo con ciò dimostrare l’Una, Santa, Cattolica e Apostolica Chiesa, con a capo il Papa di Roma’, ha ricordato mons. Nikola Kekić, vescovo di Kri’evci, che ospita l’incontro. A porre l’accento sul legame che unisce la Croazia con le altre tradizioni orientali dell’Europa è stato l’uso, nella parte centrale della messa, dell’antica lingua croata-glagolitica, una forma di vetero-croato apparentato al più antico alfabeto slavo creato dai santi fratelli missionari Cirillo e Metodio che ebbero un importante ruolo nell’opera di evangelizzazione nel corso del IX secolo dei popoli slavi.
La Chiesa greco-cattolica di Kri’evci
L’incontro si svolge quest’anno in Croazia in occasione dei 400 anni della rinnovata unione della Chiesa greco-cattolica croata con la sede apostolica di Roma sancita e conosciuta come unione di Marča.
L’eparchia di Kri’evci è una sede suffraganea dell’arcidiocesi di Zagabria. La sede eparchiale è la città di Kri’evci (circa 40 km da Zagabria), dove si trova la cattedrale della Santissima Trinità. Attualmente il suo territorio è suddiviso in 44 parrocchie. Un tempo aveva giurisdizione sui territori della Jugoslavia (Croazia, Serbia, Macedonia, e Bosnia Erzegovina). Dopo la formazione delle repubbliche indipendenti da quella che era stata la Jugoslavia, nel 2001 fu fondato un esarcato apostolico separato per i greco-cattolici in Macedonia; nel 2002 fu creato un altro esarcato con giurisdizione sulla Serbia e Montenegro. Oggi, la giurisdizione del vescovo di Kri’evci si estende sui greco-cattolici di Croazia, Bosnia e Erzegovina e Slovenia. Si tratta di tre nazioni con te popoli (Croati, Ucraini e Rusini) corrispondenti a tre tradizioni: quella croata, quella galiziana (ucraina) e quella di Mukachevo. L’eparchia consta di circa 22.000fedeli.
In apertura dei lavori, con messaggio indirizzato ai partecipanti, il cardinale Péter Erdő, Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), l’organismo episcopale continentale che da anni patrocina la riunione, ha ribadito l’importanza di simili incontri ‘affinché essi continuino a realizzarsi come luogo di comunione e di testimonianza di fede’ e ha sottolineato l’impegno comune affinché le tradizioni delle Chiese cattoliche di rito orientale ‘siano più conosciute e amate dai fedeli e dal clero di tutto il mondo’.
Il contributo dei padri conciliari orientali al Concilio Vaticano II
Nell’anno in cui la Chiesa ricorda il 50mo anniversario dall’apertura del Concilio Vaticano II, i partecipanti si sono interrogati sul contributo dei padri conciliari orientali al Concilio con l’ausilio di Mons. Dimitrios Salachas, esarca apostolico (vescovo) per i cattolici di rito bizantino in Grecia. Su 2200 padri sinodali, oltre 200 erano vescovi cattolici orientali. Il loro contributo è stato vasto, sia nella fase preparatoria che nella discussione e redazione di numerosi documenti conciliari, ma reperibile in particolare in due decreti l’Orientalium Ecclesiarum, sulla natura e la missione delle Chiese orientali, e l’Unitatis Redintegratio, il documento sul dialogo con le altre chiese cristiane: entrambi ispirati dalla costituzione dogmatica Lumen Gentium (uno dei 4 documenti base del rinnovamento della Chiesa cattolica del XXmo secolo che è anche alla base del Codice dei canoni delle Chiese orientali).
A Zagabria, i vescovi cattolici orientali si sono interrogati sull’applicazione delle indicazioni conciliari nelle rispettive Chiese e sulle direttive che regolano il rapporto tra la Chiesa di rito latino e le Chiese cattoliche orientali.
Quale applicazione trova la riflessione sull’origine apostolica delle Chiese orientali e delle Chiese patriarcali in particolare (cfr. Lumen Gentium, 23), oggi nella Chiesa Cattolica? Quale ruolo hanno le chiese orientali nel dialogo ecumenico, in particolare con le Chiese ortodosse (cfr. Unitatis Redintegratio)? E come si esplicita oggi in Europa la sollecitudine pastorale dei vescovi di rito latino che accolgono nelle loro diocesi comunità sempre più crescenti di fedeli di rito orientale? Qual è il ruolo delle chiese orientali in diaspora? Insomma, i vescovi presenti nella capitale croata si sono chiesto quale fosse il ruolo delle chiese orientali nella ‘cattolicità’ (universalità) della Chiesa a 50 anni del concilio e come meglio evidenziare questo contributo, nella consapevolezza che permane una certa ignoranza nella stessa chiesa cattolica circa le tradizioni liturgiche, teologiche e culturali delle Chiese orientali.
La legislazione delle Chiese orientali dopo il Concilio Vaticano II
Particolarmente apprezzato è stato il contributo di Mons. Cyril Vasil’, Segretario della Congregazione per le Chiese Orientali, che ha ripercorso a grandi linee il processo che ha portato alla realizzazione del Codice dei canoni delle Chiese orientali, pubblicato nel 1990 e l’attenzione alle Chiese orientali in documenti successivi.
Il Codice costituisce un unicum nella storia della Chiesa. E’ la prima volta che le Chiese orientali hanno un corpus di norme basato su canoni antichi e promulgato dal Sovrano Pontefice. Il Codice è frutto di un intenso lavoro di raccolta delle fonti, ossia della legislazione particolare delle singole chiese orientali, e di un lungo processo di riflessione che aveva già portato ad una prima forma di Codice, mai pubblicato, perché si era preferito attendere i risultati che la riflessione dell’imminente Concilio vaticano II avrebbe portato. Nel 1972, l’idea di un codice specifico per le Chiese orientali viene ripresa e venne istituita una speciale commissione con il compito di elaborare alcune Linee guida per la realizzazione del futuro codice. Queste stesse linee, insieme al Codice dei canoni per le Chiese Orientali, sono diventate anche punti di riferimento per alcuni documenti post-conciliari specie inerenti alla dimensione ecumenica o alla pastorale degli emigrati.
Nel corso dell’incontro, l’assemblea ha voluto esprimere la propria gratitudine a Mons. Vasil’ e alla Congregazione per le Chiese orientali, per il delicato compito di mediazione nel vigilare che la Chiesa possa esprimere al meglio la sua ‘cattolicità’ nella sua missione di annuncio del Vangelo anche di fronte alle complicazioni che possono sorgere nella convivenza di varie tradizioni ecclesiali e rituali nello stesso territorio.
Il Sinodo sulla Nuova Evangelizzazione e le Chiese cattoliche orientali
Il vescovo di Oradea-Mare (Romania), mons. Virgil Bercea, che ha partecipato all’ultimo Sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazione, ha condiviso con i partecipanti la sua esperienza sinodale personale mettendo in luce il contributo dei padri sinodali orientali alla discussione. Il Sinodo dell’ottobre scorso è stato un momento di discernimento comunitario finalizzato a individuare gli stimoli adeguati per rispondere alla sfida dell’annuncio di Cristo nell’attuale contesto socio-culturale. Il contributo specifico alla nuova evangelizzazione delle chiese orientali passa anzitutto attraverso la fedeltà al ‘modello di evangelizzazione cirillo-metodiano’ caratterizzato da un annuncio del Vangelo improntato e nutrito da una forte spiritualità, una liturgia in lingua volgare e la fedeltà al Sommo Pontefice. Ad esso si aggiunge la testimonianza, il martirio, di tanti vescovi, sacerdoti e fedeli laici, che appare oggi come un dono di fronte alla crisi antropologica che rende spesso l’uomo moderno incapace di giustificare se stesso e l’orientamento della propria esistenza. Anche, le Chiese cattoliche orientali si sentono confrontati a questi fenomeni globali specie perché toccano molti dei loro fedeli immigrati ponendo così alle loro rispettive Chiese, questioni pastorali inedite che necessitano soluzioni adeguate e originali.
Il Catechismo della Chiesa greco-cattolica Ucraina
Nel corso dell’incontro Sua Beatitudine Svjatislav ‘evčuk, arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica d’Ucraina, ha presentato il Catechismo ‘Cristo nostra Pasqua’, il ‘libro’ con il quale la Chiesa propone il suo insegnamento sulla fede e la sua morale. E’ la prima volta nella storia della Chiesa greco-cattolica ucraina che essa dispone di un catechismo proprio. Il catechismo è frutto di 10 anni di lavoro ed ha coinvolto l’insieme della Chiesa greco-cattolica. E’ una risposta all’invito stesso del Catechismo della Chiesa Cattolica, di cui ricorre quest’anno il 20mo anniversario dalla pubblicazione, e che contemplava la possibilità, per le chiese locali, di dotarsi di un catechismo adeguato alle esigenze e alla realtà locale. Per Sua Beatitudine, compito del catechismo appena realizzato è quello di aiutare i fedeli greco-cattolici ucraini a conoscere meglio la fede in Cristo ed incarnarla più profondamente nella propria vita; custodire e sviluppare la tradizione cristiana di San Vladimiro; testimoniare il nesso fra la tradizione cristiana di Kiev e il cristianesimo universale (cattolico); e infine, rinnovare e consolidare nella fede, nella tradizione orientale cattolica e nell’unità, i fedeli greco-cattolici ucraini. Il catechismo è stato tradotto in italiano ed inglese, mentre sono in corso di traduzioni le versioni portoghese e spagnole.
Sabato 24 novembre, i partecipanti hanno incontrato in udienza privata il Presidente della Repubblica di Croazia,Sua Eccellenza il sig. Ivo Josipović, che ha messo in rilievo il contributo della Chiesa greco-cattolica croata nella vita dell’attuale società croata. Nel pomeriggio si sono recati in pellegrinaggio presso il santuario nazionale della ‘Madre di Dio’ a Marija Bistrica.
I lavori si sono conclusi domenica 25, con la celebrazione della divina liturgia nella cattedrale greco-cattolica della Santa Trinità a Kri’evci, e trasmessa in diretta dalla Televisione Nazionale Croata.
I lavori si sono svolti in un clima di cordialità e di amicizia, e sono stati arricchiti da momenti di preghiera e dalla celebrazione quotidiana dell’Eucarestia con la comunità greco-cattolica locale e con quella di rito latino. La liturgia, sempre molto curata e partecipata, ha permesso che le parole scambiate nell’incontro fossero anche espressioni di un’esperienza vissuta. Particolarmente apprezzata è stata l’accoglienza di mons. Nikola Kekić, vescovo di Kri’evci e del cardinale Josip Bozanić, arcivescovo di Zagabria.
L’incontro 2013 si svolgerà in Slovacchia a Ko’ice, che l’anno prossimo sarà capitale europea della cultura, dall’17 al 20 ottobre in occasione dei 1150 anni della missione dei Ss. Cirillo e Metodio nel paese e su invito di mons. Milan Chautur, vescovo di Ko’ice.
Il Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) include le attuali 33 Conferenze Episcopali Europee, rappresentate dai loro Presidenti, dagli Arcivescovi del Lussemburgo e del Principato di Monaco, dall’Arcivescovo di Cipro dei Maroniti, dal Vescovo di Chişinău (Rep. Moldova) e dal Vescovo eparchiale di Mukachevo. L’attuale presidente è il Cardinale Péter Erdő, Arcivescovo di Esztergom-Budapest, Primate d’Ungheria, i Vicepresidenti sono il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova, e Mons. Józef Michalik, Arcivescovo di Przemyśl, Polonia. Il Segretario Generale del CCEE è Mons. Duarte da Cunha. Il Segretariato ha sede a San Gallo (Svizzera). www.ccee.eurocathinfo.eu

Mario Cribari riceve il grado del lettorato

Nella stessa giornata, il Vescovo ha benedetto il seminarista Mario Cribari, della Parrocchia di San Giuseppe di Marri – San Benedetto Ullano, conferendogli l’ordine minore del lettorato.
 
 
In Seminario, quindi, uno dei suoi figli, il primo, conclude il percorso formativo e diventa Presbitero e un altro accede al primo gradino dell’Ordine Sacro.
 
 
Benedetto il nostro Dio.
 
 
 
 
 
 
 
foto di Riccardo Baffa di San Cosmo Albanese

Grande Festa Diocesana a San Demetrio Corone. Un nuovo Presbitero e un nuovo lettore.

Sabato 10 novembre, nella Chiesa parrocchiale di San Demetrio Corone, S.E. Rev.ma Mons. Donato Oliverio, ha conferito il grado del Presbiterato al Diacono Sergio Straface, originario della Parrocchia di San Demetrio Megalomartire “Il Mirovlita”.
 
 
L’intera Diocesi gioisce per questa seconda ordinazione presbiterale, ad un mese da quella di Papàs Angelo Prestigiacomo, avvenuta il 14 ottobre a Firmo, e nel quinto mese di servizio episcopale di Mons. Donato.
 
 
Papàs Sergio è stato accompagnato in Chiesa da una folta rappresentanza di Sacerdoti della Diocesi.
 
 
Vicino a lui i suoi genitori, la sorella e tanti parenti.
 
 
Presenti anche parecchie Suore della Congregazione delle Piccole Operaie dei Sacri Cuori e delle Basiliane Figlie di Santa Macrina.
 
 
Attorno all’Ordinando i suoi amici del Seminario Maggiore dell’Eparchia, presso il quale ha effettuato il percorso formativo e dove, fino a poco tempo fa, è stato un generoso e attento fratello maggiore.
 

Nella stessa giornata, il Vescovo ha benedetto il seminarista Mario Cribari, della Parrocchia di San Giuseppe di Marri – San Benedetto Ullano, conferendogli l’ordine minore del lettorato.
 
 
In Seminario, quindi, uno dei suoi figli, il primo, conclude il percorso formativo e diventa Presbitero e un altro accede al primo gradino dell’Ordine Sacro.
 
 
Benedetto il nostro Dio.

 
 
 
 
foto di Riccardo Baffa di San Cosmo Albanese
 

Lettera circolare nr. 4 del Vescovo Donato

Carissimi,
dopo quattro mesi di servizio episcopale, e dopo i numerosi incontri personali e comunitari che hanno intensificato la nostra condivisione, voglio ancora una volta rinnovare il mio grazie al Signore per il Vostro servizio generoso, che oggi deve affrontare notevoli difficoltà: conosco la fatica del ministero pastorale, l’amarezza che talvolta rimane dentro di fronte alla rete vuota dopo una notte di pesca. Voglio incoraggiarVi a prendere ancora il largo, e con rinnovata fiducia nella potenza dello Spirito Santo che nell’ordinazione presbiterale abbiamo ricevuto come fonte del nostro Sacerdozio ministeriale: ”riempi del dono del tuo Spirito Santo questi tuoi servi che ti sei compiaciuto di promuovere al grado del presbiterato affinchè diventino degni di stare senza macchia davanti al tuo Altare, di annunciare il Vangelo, di celebrare la parola della tua verità, di rinnovare il tuo popolo’.’.
Non dobbiamo mai dimenticare che la gratitudine al Signore si può e si deve tradurre in una testimonianza gioiosa, che è un aspetto qualificante della pastorale vocazionale della vita di un prete.
È interessante notare una preoccupazione crescente che si avverte all’interno delle nostre comunità: quella di avere Sacerdoti che siano vere guide spirituali e padri nella fede, mediante l’annuncio competente e innamorato della Parola di Dio, la celebrazione vissuta della Divina Liturgia e dei Sacramenti, la guida autorevole della comunità, la prontezza all’ascolto e all’accompagnamento spirituale di giovani e meno giovani. Per noi presbiteri, quest’attesa di tanti fedeli laici non può che essere invito a un serio esame di coscienza. Senza dubbio la risposta a questa problematica richiede una rinnovata assunzione di responsabilità da parte di ciascun presbitero. Però è chiaro che dobbiamo sostenerci a vicenda, mediante iniziative pastorali già collaudate.
Concludo raccomandando come mezzo sicuro e indispensabile per il cammino di santità sacerdotale la confessione regolare e accurata, che salverà il sacerdozio dalla superficialità, dalle illusioni e dalla tiepidezza.
SINODO DEI VESCOVI E NUOVA EVANGELIZZAZIONE
Tra gli autorevoli interventi dei Padri Sinodali emerge l’intervento pronunciato da S. Em. il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali. Il cardinale facendo riferimento ai nn. 74 e 75 dell’Instrumentum laboris, ha ringraziato il Santo Padre per aver introdotto le Chiese orientali cattoliche al Sinodo sulla nuova evangelizzazione col dono dell’Esortazione apostolica Ecclesia in Medio Oriente.
‘Le Chiese Orientali, sottolinea il porporato, sono riconosciute come ‘testimoni viventi delle origini’ dal Concilio stesso (Orientalium Ecclesiarum, 1).
Il Beato Giovanni Paolo II le ha presentate come secondo polmone dell’unico Corpo di Cristo e Papa Benedetto le ha segnalate come portatrici dell’autenticità cristiana per la Chiesa intera, la quale guarda con sicurezza al futuro solo se rimane ancorata a ciò che è ‘fin dal principio’. Esse non possono rinunciare alla piena configurazione ecclesiale che il Concilio ha loro assicurato, e nemmeno alla specifica missione dell’unità di tutti i discepoli di Cristo, specie orientali, loro affidata. Col sostegno del Santo Padre e della nostra Congregazione, si prodigheranno, pertanto, affinchè siano loro accordate ovunque le formule di presenza e di giurisdizione almeno essenziali, in attesa di quelle più adeguate”Grazie, confratelli latini, per l’accoglienza che riservate agli orientali Cattolici come protagonisti della nuova evangelizzazione. Desideriamo che essi siano fino in fondo se stessi, con la loro articolazione spirituale, rituale e disciplinare. A bene di tutti crescerà prorompente l’opera dello Spirito, l’unico garante della piena unità nella pluriformità’.
 CONVEGNO AVIS  REGIONE CALABRIA
Nel quadro del programma per l’Anno della Fede, l’Eparchia di Lungro e il Presidente AVIS di Lungro, Dott. Gennaro BENARDINO, hanno organizzato per Sabato 17 novembre, ore 16,30 un convegno a più voci, nel Cinema Parrocchiale di Acquaformosa, su:
Donatori di Sangue Testimoni di Fede.
L’Associazione Volontari Italiani del Sangue AVIS, ha contribuito a sviluppare nella coscienza sociale sentimenti di altruismo e generosità attraverso la donazione del sangue come atto di umana solidarietà ed esemplare dovere civico. Con l’opera spontanea dei suoi aderenti ha gettato il seme del moderno volontariato.
 SENSIBILIZZAZIONE OFFERTE DEDUCIBILI
Le parrocchie hanno ricevuto i manifesti e i pieghevoli illustrativi con gli appositi bollettini di conto corrente postale per i fedeli che vogliono effettuare l’offerta per il sostentamento del clero. Ricordiamo ai fedeli che l’offerta per il sostentamento del clero, deducibile dalla dichiarazione dei redditi, è una via di condivisione fraterna.
INCONTRO DEI VESCOVI CATTOLICI ORIENTALI D’EUROPA
A metà novembre mi recherò a Zagabria per l’incontro annuale dei Vescovi Cattolici Orientali d’Europa che si svolgerà nei giorni 22-25 novembre a Zagabria e Kri’evci. Le sedute si svolgeranno nella sede della Conferenza Episcopale di Croazia.
 RITIRO DI CLERO
Giovedì 29 novembre, con inizio alle ore 9,30, si terrà il Ritiro di Clero nella Parrocchia ‘S. Giovanni Battista’ ad Acquaformosa, Chiesa Madonna della Misericordia, con la meditazione tenuta da P. Carmelo Giuffrida sj.
Il Sindaco del Comune di S. Basile ha disposto con l’ordinanza n°28/2012 la chiusura immediata delle Chiesa di Santa Maria Odigitria ed annessi locali per la salvaguardia della pubblica incolumità, essendosi verificato un evento sismico di magnitudo 5,0 in data 26.10.2012, che ha interessato il territorio del Comune di S. Basile.
Invoco su ciascuno di Voi e sulle Vostre Comunità la Benedizione del Signore.
      Lungro, 07 novembre 2012
                                                                  + Donato Oliverio, Vescovo

10 Novembre 2012. San Demetrio Corone. Ordinazione Presbiterale

Sabato 10 novembre, nella stupenda Chiesa di San Demetrio Megalomartire, della omonima Parrocchia in San Demetrio Corone, il nostro Vescovo, S.E.Rev.ma Mons. Donato Oliverio, ordinerà Presbitero il Reverendo Diacono Sergio Straface.
 
Lodiamo e glorifichiamo il Signore Iddio per questo nuovo ministro che dona alla nostra Chiesa.
 
S.E. il Vescovo, all’inizio della celebrazione conferirà l’ordine minore del lettorato al seminarista Mario Cribari di San Benedetto Ullano.
 
Auguriamo agli ordinandi di progredire nel cammino di divinizzazione, glorificando il Signore in ogni tempo e in ogni luogo. 

3 novembre. A Firmo l’Azione Cattolica Diocesana e l’Anno della Fede.

La Presidenza dell’Azione Cattolica Diocesana ha organizzato per Sabato 3 novembre, nella Parrocchia “Santa Maria Assunta in Cielo” di Firmo un interessante momento di discussione e di approfondimento sull’Anno della Fede.
 
Programma.
 
Ore 16,30 Chiesa parrocchiale Celebrazione del Vespro

Ore 17,15 Apertura lavori saluti

Introduce l’incontro Papas Mario Santelli parroco S.Maria Assunta in Firmo

“Che mondo trova l’Anno della Fede”  prof. Vincenzo Bova docente Sociologia delle Religioni Unical

“Trasmettere la fede tra famiglia e associazioni”  dott.ssa Rosaria Pupo Sociologia della famiglia Dipart. Sociologia Unical

“L’AC in questo anno”  Angela Marsiglia Presidente AC Diocesi San Marco Argentano-Scalea

Concluderà l’incontro Papàs Pietro Lanza protosincello Eparchia di Lungro, P. Rettore Seminario Eparchiale.
 
 

L’Eparchia di Lungro alla Borsa Internazionale del Turismo Religioso tenutasi a Paola

 
 
 
 

La Regione Calabria, per la prima volta in assoluto, 

 
con la collaborazione dell’Agenzia Nazionale del Turismo
 
e della Conferenza Episcopale Italiana,
 
dal 25 al 27 ottobre, presso il Santuario di San Francesco a Paola
 

ha ospitato Aurea,

 
la VII edizione della Borsa Internazionale del Turismo Religioso e delle Aree Protette.
 
 

Tra i tesori presentati anche l’ Eparchia di Lungro.

 
 

Taizè, la Comunità dei giovani e dell’ecumenismo, nell’Eparchia di Lungro.

La Pastorale Giovanile accoglie Taizé: verso l’Incontro Europeo dei Giovani di Roma
 
         Su invito della Pastorale Giovanile dell’Eparchia di Lungro il 20 novembre 2012, si terrà a Vaccarizzo Albanese un incontro dei giovani a cui sono invitati tutti i giovani della nostra eparchia. E’ un’iniziativa per i giovani nell’Anno della Fede e sarà una tappa nella preparazione dell’Incontro Europeo di capodanno a Roma.
 
L’incontro fa parte del “pellegrinaggio di fiducia sulla terra”, iniziata dal fondatore della Comunità di Taizé.
        
         Invitando la comunità nella nostra Eparchia, desideriamo porre un segno di gratitudine e riconoscimento per il bene che quell’esperienza continua a fare alla fede di tanti giovani e adulti. Vogliamo altresì ribadire la nostra partecipazione e la nostra adesione al cammino ecumenico, il quale nonostante una certa fatica procede e costruisce ponti e relazioni tra le Chiese cristiane.
         Il responsabile per l’Italia di Taizè, frère John, ci parlerà del lavoro di Taizè con i giovani e ci illustrerà l’Incontro Europeo dei giovani di Roma. In effetti, la comunità di Taizé, invitata dal Santo Padre e in collaborazione con il Vicariato di Roma, sta organizzando un Incontro europeo di giovani a Roma.
Questo Incontro riunirà fra trenta e quarantamila giovani nella capitale italiana dal 28 dicembre 2012 fino al 2 gennaio 2013. I giovani saranno accolti dalle famiglie e dalle comunità religiose di Roma e di tutta la regione in circa 250 parrocchie. Il mattino i giovani si incontreranno nei luoghi di accoglienza; il pomeriggio e la sera si ritroveranno nel centro di Roma per i pasti, le preghiere comuni e gli incontri a tema.
         Come Pastorale Giovanile di Lungro siamo stati in questi ultimi anni a Poznan, Rotterdam, Berlino e ora che l’incontro sarà a ROMA è un’occasione splendida per tanti giovani. Può essere un bel regalo per il Capodanno.
        
 
IMPORTANTE: Per fare l’iscrizione e fare un’esperienza con i frère di Taizè è indispensabile partecipare il 20 novembre a Vaccarizzo Albanese. Arriverà anche un manifesto nelle parrocchie. Ci vediamo a Vaccarizzo… 
 
 
Programma manifestazione Taizè – 20 novembre – Vaccarizzo Albanese
 
ore 17.00 Accoglienza – Palazzo N.Marino-Vaccarizzo Albanese CS
ore 17.15 Saluto del Vicario Generale dell’Eparchia di Lungro
ore 17.30 Incontro con frère John di Taizè
ore 18.30 Prove canti
ore 19.30 Processione verso la chiesa parrocchiale e preghiera nello stile Taizè
 
 
Il Responsabile Diocesano della Pastorale Giovanile
 
Papàs Elia Hagi