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Ci prepariamo per accogliere il nuovo Vescovo.

‘Ci prepariamo per accogliere il nuovo Vescovo’.
 
Incontri di preghiera, catechesi e formazione.
 
 
1) Martedì 19 Giugno, a Lungro, nella Chiesa Cattedrale, alle ore 18, Don Giacomo Tuoto, Parroco della Cattedrale di Cosenza; Rettore del Santuario della Madonna del Pilerio; Vicario Episcopale per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso.
 
 
2) Giovedì 21 Giugno, a Santa Sofia d’Epiro,  alle ore 18, Protopresbitero Papàs Vittorio Scirchio, Parroco di San Giorgio Albanese.
 
 
3) Venerdì 22 Giugno, a San Demetrio Corone, alle ore 18, Don Enzo Gabrieli, Parroco di San Nicola in Mendicino e Direttore della rivista ‘Parola di Vita’..
 
 
4) Sabato 23 Giugno, a San Benedetto Ullano, alle ore 18, Protopresbitero Papàs Antonio Bellusci, Parroco di Frascineto, Direttore della Rivista ‘Lidhja’.
 
 
5) Domenica 24 Giugno, a Firmo, Chiesa ‘Maria Assunta in Cielo’, alle ore 18, Padre Ermolao Portella, Padre Generale dei Missionari Ardorini.
 
 
6) Lunedì 26 Giugno, a Lungro, Chiesa Santissimo Salvatore, alle ore 18, Don Salvatore Fuscaldo, Parroco di San Gaetano in Cosenza
 
7) Martedì 26 Giugno, a Frascineto, alle ore 18, Papàs Andrea Quartarolo, Parroco di San Demetrio Megalomartire in San Demetrio Corone.
 
p. Il Comitato Organizzatore
p. Pietro Lanza

Lettera di Mons. Salvatore Nunnari alle Comunità Arbëreshe dell’Eparchia di Lungro

Alle Comunità Arbëreshe dell’Eparchia di Lungro

Mentre viviamo l’attesa dell’accoglienza del nuovo Eparca, Mons. Donato Oliverio, che il Santo Padre si è degnato elevare alla dignità di Vescovo della nostra Chiesa, sento il dovere di raccomandare una intensa preparazione al lieto evento.
Si organizzino incentri catechetîei sulla Chiesa locale, sulla missione del Vescovo, sul rapporto con i Presbiteri e i fedeli laici, non manchino soprattutto momenti di preghiera e di riflessione biblica-liturgica.
Mons. Donato Oliverio riceverà la Chirotonia Episcopale prendendo contemporaneamente possesso dell’Eparchia Domenica 1 luglio alle ore 10 durante la Divina Liturgia che sarà trasmessa in diretta sul canale Teleuropanetwork (Ten) per quanti sono impediti per malattia e anzianità.
Nella suddetta domenica la Divina Liturgia sarà celebrata solo a Lungro nella Cattedrale. Madre di tutte le Chiese della Diocesi che accoglierà il nostro buon popolo.
Colgo l’occasione per rivolgere a tutti voi il mio saluto assicurando il mio grato ricordo per la benevola accoglienza riservatami e il buon esempio trasmessomi.
Sono stato in mezzo a voi fratello e amico e tale resterò.

Cosenza. 30 maggio 2012
Vi benedico di cuore
Vostro Padre Salvatore

 

[Oltre che su TEN, la celebrazione della Divina Liturgia della Chirotonia Episcopale sarà trasmessa in streaming anche su questo sito, ndr]


Conferenza Episcopale Calabra – Comunicato stampa 23/05/2012

Conferenza Epicopale Calabra
Sessione del 23 maggio
 
Comunicato Stampa
 
 
         Convenuti a Roma per la 64° Assemblea Generale della CEI (21 ‘ 25 maggio 2012), noi Arcivescovi e Vescovi della Calabria, riflettendo sulla grave situazione del nostro Paese, abbiamo voluto considerare, ancora una volta, i difficili problemi che la nostra Regione vive, indebolita e umiliata dai tagli che si stanno operando da tempo nel campo della sanità, della scuola, dei trasporti ed ora anche dell’amministrazione della giustizia, con la soppressione di vari tribunali, lasciando la popolazione nell’incognita di una alternativa concreta.
         Ci siamo chiesti se questa politica di tagli favorirà lo sviluppo della nostra terra sul piano della salute, dell’amministrazione della giustizia, dell’educazione, dell’economia globale e dell’occupazione.
         Non sappiamo se questo nostro grido di allarme avrà come effetto un ripensamento da parte del governo nazionale e, conseguentemente, anche del governo regionale, oppure tutto è ormai deciso, costi quel che costi, in termini di indebolimento sociale, politico ed economico della nostra Regione.
         Nel frattempo, abbiamo approntato una nota pastorale sulla politica sociale della Regione, che verrà diffusa al più presto.
         Ci rivolgiamo a tutti i membri delle nostre comunità ecclesiali (medici, giuristi, politici in genere) affinché seguano con attenzione queste vicende dolorose per intervenire con efficacia, ove è possibile.
         Con il cuore aperto alla speranza, poi, abbiamo approvato una lettera ai giovani, dopo il loro convegno regionale dello scorso autunno, per sostenerli nella loro intraprendenza ed entusiasmo nel mettersi a disposizione dell’annuncio del Vangelo.
 
           
         Roma, 23 maggio 2012.
 

L’Archimandrita DONATO OLIVERIO nuovo Vescovo dell’Eparchia di Lungro.

      di Zoti Mario Aluise    

    Papa Benedetto XVI ha nominato Vescovo dell’Eparchia di Lungro degli Italo-Albanesi dell’Italia Continentale l’Archimandrita Donato Oliverio, finora Delegato ad omnia della medesima Eparchia.

     Oggi, 12 maggio 2012, l’Arcivescovo Mons. Salvatore Nunnari, Amministratore Apostolico dell’Eparchia di Lungro, ha riunito tutto il clero dell’Eparchia nella Cattedrale di Lungro e alla presenza anche di autorità civili e di numerosi fedeli, dopo la celebrazione dell’Ora Sesta, alle ore 12,00, ha dato lettura della lettera del Nunzio Apostolico in Italia, monsignor Adriano Bernardini, che comunicava la scelta da parte di Papa Benedetto XVI dell’Archimandrita Donato Oliverio quale nuovo Vescovo dell’Eparchia. Alla lettura del nome del nuovo Vescovo tutti i presenti in chiesa hanno espresso la loro gioia con un lungo applauso. L’Arcivescovo Metropolita ha poi esortato l’Archimandrita Donato Oliverio a vivere quest’ora di particolare grazia e di grande responsabilità «affidandosi alla Vergine Maria, Regina degli Apostoli, perchè interceda presso il suo Figlio per un fecondo ministero nella Chiesa da oggi sua sposa, perchè sia Pastore buono e solerte, arricchendola con i doni di natura e di Grazia che Dio gli ha concesso». Il neo vescovo, commosso, onorato e grato, soprattutto a Dio, per il dono dell’Episcopato, ha ringraziato il Papa per la stima e la fiducia a lui rivolta con questa nomina, Mons. Salvatore Nunnari per il suo amore parteno, Mons. Ercole Lupinacci, vescovo emerito dell’Eparchia, di cui è stato stretto collaboratore, l’anziano padre presente in chiesa e la mamma già in cielo, il clero di Lungro, le suore e i fedeli della Diocesi  ai quali ha chiesto sostegno e preghiera per il ministero pastorale che si appresta a svolgere. Ha ricordato anche il I° Vescovo di Lungro, Mons. Giovanni Mele, e il II° Vescovo, Mons. Giovanni Stamati, entrambi di felice memoria: da quest’ultimo il neo vescovo è stato ordinato sacerdote. Ha terminato il suo saluto auspicando una «primavera dello Spirito» per la Chiesa italo-albanese.
    Nelle varie parrocchie dell’Eparchia oggi le campane sono state suonate a festa per annunciare la gioiosa notizia.
         La consacrazione episcopale sarà celebrata nella stessa Cattedrale domenica 1° luglio, festa liturgica dei Santi Medici Cosma e Damiano.

 

 

Cenni biografici dell’Archimandrita Donato Oliverio

 

 

L’Archimandrita Donato Oliverio è nato il 5 marzo 1956 a Cosenza. Nel 1969 è entrato nel Seminario San Basile di Cosenza e poi in quello di Grottaferrata, dove ha conseguito la maturità classica. Come alunno del Pontificio Collegio Greco di S. Atanasio in Roma, ha frequentato i corsi di preparazione al sacerdozio presso l’Angelicum, conseguendo il Baccalaureato in Filosofia e Teologia. Al Pontificio Istituto Orientale ha ottenuto la Licenza in Scienze Ecclesiastiche Orientali.

Il 17 ottobre 1982 è stato ordinato sacerdote e nominato Parroco di San Giuseppe di Marri e l’anno successivo Direttore dell’Ufficio Catechistico Eparchiale, ricoprendo tale incarico fino al 2003.

Dal 1985 è Membro dell’Istituto per il Sostentamento del clero e dal 1988 al 2003 è stato Segretario dell’Istituto di Scienze Religiose di Lungro. Dal 1993 è Membro del Consiglio Presbiterale. È stato Segretario Generale della prima Assemblea Eparchiale di Lungro e Segretario Generale del II Sinodo Intereparchiale. Dal 1998 è Economo Eparchiale.

Dal 2002 al 2003 è stato Moderatore della Curia e Pro-Protosincello; dal 2003 al 2010 Protosincello e finora Delegato ad omnia dell’Eparchia di Lungro, nominato dall’Amministratore Apostolico S.E. Mons. Salvatore Nunnari.

Parla l’albanese e conosce il francese ed il greco.

Ha curato l’edizione italiana del Lezionario Apostolos ed ha pubblicato alcuni articoli di catechesi e di iconologia.

La bellezza dell’arte per rieducare al senso del sacro.

In un’epoca di forte scristianizzazione, specie in Occidente, in che modo l’arte a tema religioso può rieducare al senso del sacro? Il tema è da questa mattina oggetto di dibattito al Pontificio Istituto Orientale, che ospita il Convegno internazionale dal titolo ‘Iconostasi e Liturgia Celeste’. Ad aprire e concludere i lavori è mons. Cyril Vasil’, segretario della Congregazione per le Chiese Orientali. Alessandro De Carolis lo ha intervistato:
R. – La bellezza, come espressione della presenza di Dio, mi sembra possa essere utilizzata anche nel mondo di oggi, perché la gioia, la bellezza e il decoro già mille anni fa hanno commosso i popoli pagani, spingendoli ad abbandonare il culto pagano e ad accettare il messaggio di Dio che abita in mezzo agli uomini. Anche oggi, all’inizio del terzo millennio, le persone cercano gioia e bellezza. Ma esse non si possono percepire rimanendo nell’ambito del vecchio o nuovo paganesimo. Per le persone di oggi, sfiduciate da mille proposte del libero mercato delle idee, il decoro è anche la profonda e mistica bellezza delle celebrazioni liturgiche del tempo sacro, dello spazio sacro. La liturgia, l’edificio del culto possono diventare un impulso alla profonda ricerca della verità della loro vita, la ricerca che li condurrà a Colui che è la Via, la Verità, la Vita.

D. – C’è oggi, secondo lei, una difficoltà a decifrare l’arte sacra contemporanea rispetto ai canoni classici che caratterizzavano quella del passato?
R. – Se parliamo dell’arte, parliamo di un linguaggio. La difficoltà di oggi sta proprio nella frammentazione del linguaggio e nell’incapacità di avere una chiave di lettura unica. Quello che invece offre anche la tradizione dell’oriente cristiano è proprio la capacità di parlare attraverso un linguaggio comprensibile al cultore. Quando si trova una ‘soggettivizzazione’ dell’espressione, sia linguistica che artistica, ciò diventa un ostacolo alla comunicazione: diventa un’auto-comunicazione e non una comunicazione delle verità oggettive. In questo senso, quando si parla della sacralità espressa nelle liturgie orientali, si tratta di un linguaggio che si è sviluppato nell’arco dei secoli, ma che viene spiegato attraverso la catechesi liturgica, attraverso la vita della Chiesa e diventa così strumento vettore di una verità.

D. – Il vostro Convegno rappresenta l’inizio di un percorso: in che modo pensate di proseguirlo?
R. – Intanto, questo convegno si colloca nell’ambito della Chiesa italo-albanese, che da secoli rappresenta un polmone orientale in terra italiana. Si apre qui, al Pontificio Istituto Orientale, che è la casa degli studi superiori qui a Roma voluto dai Pontefici, e proseguirà poi il 6 e 7 luglio nella Piana degli Albanesi in Sicilia e alla fine di agosto nelle parrocchie di Lungro in Calabria. Attraverso questa continuazione, in fondo, si ripercorrono vari luoghi dove la presenza degli orientali è significativa sia per l’aspetto storico – come può essere quello delle migrazioni che hanno toccato nei secoli precedenti l’Italia e hanno portato qui ad una radicazione del rito orientale – sia attraverso Roma, che in fondo nella sua specificità rappresenta l’intero universo, l’intera ecumene. Il Pontificio Istituto Orientale è il luogo dell’incontro tra Oriente cattolico, Oriente ortodosso e la Chiesa latina.

Cristo è risorto! E’ veramente risorto!

      dell’Archimandrita Donato OLIVERIO.
 
 
     La settimana di Pasqua, “tis Diakenisimu”, è il momento centrale di un periodo di gioia durante il quale risuonano continuamente il saluto e il Tropario pasquale.
     Le domeniche di questo tempo sono scandite dal richiamo di alcune figure fondamentali dell’economia risurrezionale: l’apostolo Tommaso, le Donne Mirofore, il Paralitico, la Samaritana, il Cieco nato.
     E’ importante che riconosciamo nel mistero pasquale il centro della nostra esistenza cristiana. Abbiamo la certezza di appartenere alla nuova creazione realizzata da Cristo, che ci ha preceduti come primogenito di una moltitudine di fratelli; per quanto siamo pellegrini, siamo già avviati sulla strada che porta alla gloria.