La Quaresima di Natale

     L’anno liturgico bizantino comporta quattro periodi di digiuno ossia quattro quaresime:
 
1) La Grande Quaresima di sette settimane che precede la Pasqua(Quaresima di Pasqua).
2) Il digiuno della festa dei santi Pietro e Paolo. Questo è variabile, incominciando otto giorni dopo le Pentecoste(che è festa mobile) e terminando il 28 giugno; varia da una a sei settimane.
3) Il digiuno della Dormizione della Santissima Vergine, che dura due settimane, da 1 al 14 agosto.
4) La Quaresima di Natale, con quaranta giorni, dal 15 novembre al 24 dicembre.
 
     La Quaresima di Natale è il primo digiuno dell’anno ecclesiastico e l’ultimo dell’anno civile; inizia il 15 novembre e finisce il 24 dicembre (incluso). La quaresima di Natale fu stabilita dalla Santa Chiesa per la preparazione spirituale dei fedeli nell’incontrare Dio fatto Uomo. Essa ci ricorda i Patriarchi, i Padri giusti del Vecchio Testamento e il digiuno di 40 giorni di Mosè, sul Monte Sinai, prima di ricevere la Legge del Decalogo (i dieci comandamenti), scritta da Dio sulle tavole di pietra (le tavole della legge ).
Le prime menzioni che riguardano la pratica del Digiuno di Natale risalgono ai secoli IV ‘V, a San Agostino e al Vescovo di Roma, San Leone I detto Magno (papa nel 440 cca.) che fece 9 discorsi sul digiuno di Natale, chiamato ‘il decimo mese di digiuno’.
 
I. Il Digiuno
     Nel Typikòn (= Libro che racchiude le rubriche liturgiche e le cerimonie religiose dell’ufficio e della Divina Liturgia, gli statuti e i regolamenti di un monastero) di San Saba sta scritto : ‘Dobbiamo sapere che: da domani mattina, cioè dal 15 novembre, inizia la Quaresima della Natività del Signore Gesù Cristo, dunque la Santa Quaresima. In questi 40 giorni, dobbiamo fare digiuno stretto tre giorni alla settimana: Lunedì, Mercoledì e Venerdì. Se dovesse capitare di festeggiare un Santo grande in questi giorni, si dà dispensa e si fa la festa per l’amore del Santo. Dunque nei giorni 16, 23 e 30 del mese di novembre e nei giorni 4, 5,6,9,17 e 20 di Dicembre; Se questi giorni dovessero capitare di martedì e giovedì mangiamo pesce, e se è di lunedì,mercoledì e venerdì si dà dispensa solo all’olio e al vino, e pesce mangeremo solo se si festeggia la Festa Patronale della Chiesa. Poi alla festa dell’Ingresso nel Tempio della Santissima Vergine, anche se capita di mercoledì o venerdì, si dà dispensa al pesce”. Altri Typikòn dicono che dal giorno 9 dicembre non dobbiamo più magiare il pesce, tranne i sabati e le domeniche o alla Festa Patronale di una Chiesa (quando si dispensa) e dal giorno 20 fino al giorno 25 del mese di Dicembre non mangiamo pesce’.
     Se vogliamo approfondire le origini del digiuno le dobbiamo cercare nella Santa Scrittura, per esempio nel libro della Genesi 2,16-17, leggiamo : ‘Il Signore Dio diede questo comando all’uomo: Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare ‘ ‘ .
Da questo testo consegue che il digiuno è stato il primo comandamento conosciuto dall’umanità; e se leggiamo l’antico Testamento potremo vedere l’importanza del digiuno accompagnato dalla preghiera, nei Profeti, Re, Padri Giusti , ecc. (2Samuele 12,16; 1Re 21,12 ; 2Cronache 20,3; Neemia 9,1; Salmi 69,10; Isaia 58,6; Daniele 6:18; Giona 3,5; Zaccaria 8,19).
     Nel Nuovo Testamento è evidenziato ancora di più l’importanza del digiuno accompagnato dalla preghiera; in questo senso l’evangelista Matteo ci racconta che Gesù stesso ha digiunato: ‘Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. E, dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti ‘ ‘ (Mt 4,1-3), e che spesso raccomandava al suo popolo che digiunasse e pregasse ‘Questa specie di demòni non esce se non per mezzo della preghiera e del digiuno'(Mt 17,21);
 
II Come digiunare ?
     La Quaresima di Natale deve essere, innanzitutto, un’astinenza dalle cose che ci allontanano da Dio e dal prossimo. Il digiuno accompagnato dalla preghiera durante la quaresima, è un aiuto spirituale che disciplina sia il corpo che l’anima e permette all’uomo di farsi più vicino a Dio.
Allora, il digiuno non consiste nell’eliminazione totale del cibo, come si potrebbe erroneamente credere; negli Orientamenti pastorali e norme canoniche del II Sinodo Intereparchiale di Lungro, Piana degli Albanesi e Grottaferrata, leggiamo:
‘art.313: ‘ sono giorni di digiuno e astinenza: b. i giorni della quaresima dei Santi Apostoli, della quaresima che prepara la festa della Dormizione della Madre di Dio e della quaresima della Natività del Signore, esclusi il sabato e la domenica; i giorni in cui si celebrano le Grandi Ore del Natale e dell’Epifania.’
‘art.315 La tradizione ci insegna che nei giorni di digiuno si pratica anche l’astinenza dalla carne ‘ Rimane essenziale il limitarsi nel cibo secondo le proprie capacità di digiunare. Questa maniera attenuata conserva il suo valore anche per gli anziani e gli ammalati, in grado di osservarlo, perché il digiuno è un elemento fondamentale della vita cristiana ‘ ‘
Nel giorno in cui sarà la celebrazione delle Grandi Ore di Natale, si osserverà un digiuno più stretto.
 
III. Ufficiature liturgiche specifiche
     Durante la Quaresima di Natale iniziando dal giorno 21 novembre si introducono nel quadro del Mattutino le Katavasìe della Natività del Signore, che si cantano fino al 31 dicembre. Se la vigilia di Natale è di sabato o di Domenica, in questo giorno si celebrerà la Divina Liturgia di S.Giovanni Crisostomo poi nel giorno della Festa si celebrerà la Divina Liturgia di S.Basilio il Grande unita con il Vespro; l’ufficiatura delle Grandi Ore si sposta al venerdì che li precede, diventando questo giorno aliturgico. Altrettanto, se la vigilia di Natale cade nei giorni dal lunedì al venerdì, la mattina si celebreranno le Grandi Ore e poi la sera la Divina Liturgia di San Basilio il Grande unita con il Vespro e nel giorno della festa si celebrerà la Divina Liturgia di S. Giovanni Crisostomo.