Circolare del Vescovo Donato, 25 giugno 2014

Al Rev.mo Clero,

 alle Religiose e Fedeli laici

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CASSANO all’IONIO, 21 giugno 2014

L’EPARCHIA DI LUNGRO DEGLI ITALO-ALBANESI

SALUTA PAPA FRANCESCO

Proclama la pericope del Santo Evangelo in Lingua greca e canta IS POLLÀ ÈTI

 

Carissimi,

la visita del Santo Padre Francesco in Calabria nella Diocesi di Cassano all’Ionio ha dato nuova occasione di ricordare le Comunità Italo-Albanesi e di sottolineare l’importanza religiosa e culturale di queste comunità.

Penso di aver interpretato i sentimenti dell’Eparchia di Lungro e di tutti gli Albanesi d’Italia per aver espresso a Papa Francesco il nostro grazie per le incoraggianti parole alla nostra Chiesa arbëreshe: “Oggi, come Vescovo di Roma, sono qui per confermarvi non solo nella fede ma anche nella carità, per accompagnarvi e incoraggiarvi nel vostro cammino con Gesù Carità. Voglio esprimere il mio sostegno al Vescovo, ai presbiteri e ai diaconi di questa Chiesa, e anche dell’Eparchia di Lungro, ricca della sua tradizione greco-bizantina. Ma lo estendo a tutti, a tutti i Pastori e fedeli della Chiesa in Calabria”.

Mentre siamo ancora commossi per la Sua parola tanto benevola ed autorevole, per Lui eleviamo al Signore l’ardente preghiera dei figli riconoscenti e fedeli.

La nostra Eparchia di Lungro, assieme all’Eparchia di Piana degli Albanesi ed al Monastero Esarchico di Grottaferrata, trasmette fino ai nostri giorni la permanenza in Italia della tradizione culturale, spirituale, liturgica e disciplinare della Chiesa Bizantina in prospettiva ecumenica.

Attualmente quindi in Italia questa diversità nella comunione della fede, testimonia una caratteristica essenziale della Chiesa, la quale è una nella varietà delle diverse tradizioni ecclesiali.

All’interno della Chiesa cattolica, la Chiesa Italo-Albanese di tradizione bizantina, in seno alla Chiesa latina, ha mantenuto viva l’esigenza del rispetto della legittima diversità.

Al termine della Liturgia eucaristica ho fatto dono a Sua Santità Papa Francesco di un’icona del Buon Pastore; perennemente grati alla Sede Apostolica, gli Italo-Albanesi dell’Eparchia di Lungro, assicurano il sostegno della preghiera quotidiana.

Il nostro grazie va anche a Mons. Nunzio Galantino, Vescovo di Cassano all’Jonio e Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, il quale ha presentato a Papa Francesco lo stato d’animo della comunità cristiana calabrese. E lo ha fatto esternando “due sentimenti”: grazie e benvenuto! “grazie per aver fatto il dono della sua paterna presenza” e poi “benvenuto in una regione e in un territorio che hanno visto, e vedono ancora oggi, una Chiesa, fatta di generosità e di impegno; una Chiesa disposta e impegnata a risvegliare le coscienze, educando alla vita buona del Vangelo”. Ma anche “una Chiesa che per stanchezza rallenta il passo e rischia di perdere la gioia evangelica e l’entusiasmo della testimonianza”.

La Calabria ha salutato con affetto Papa Francesco, ad attenderlo nella Marina di Sibari 250mila fedeli; solo dalla nostra Eparchia hanno partecipato 1.200 fedeli.

“La Chiesa – ha detto il Papa dopo aver chiesto di combattere la ’ndrangheta – che so tanto impegnata nell’educare le coscienze, deve sempre di più spendersi perché il bene possa prevalere. Ce lo chiedono i nostri ragazzi, ce lo domandano i nostri giovani bisognosi di speranza. Per poter rispondere a queste esigenze, la fede ci può aiutare. Coloro che nella loro vita seguono questa strada del male, come sono i mafiosi, non sono in comunione con Dio: sono scomunicati”.

I giovani anche in Calabria sapranno opporsi “al male, alle ingiustizie, alla violenza con la forza del bene, del vero e del bello”.

“Voi cari giovani – ha raccomandato – non lasciatevi rubare la speranza”.

Sono sicuro che la nostra Calabria ha saputo ascoltare, con umiltà e grande attenzione, le parole del Santo Padre, esse costituiscono motivo di incoraggiamento per il futuro.

Al termine della Divina Liturgia, il presidente della Conferenza Episcopale Calabra, Mons. Salvatore Nunnari, ha consegnato a Papa Francesco a nome di tutti i sacerdoti calabresi, la somma di 38 mila euro per la carità del Pontefice. L’iniziativa si è svolta nel corso della Quaresima; ciascun sacerdote ha fatto pervenire, tramite la Diocesi di appartenenza, la sua offerta, che l’arcivescovo Nunnari ha consegnato al Papa.

Con l’augurio che i gloriosi Corifèi degli Apostoli, Pietro e Paolo, di cui celebriamo in questi giorni la memoria, benedicano le vostre fatiche pastorali, in comunione di preghiera Vi saluto fraternamente.

Lungro, 25 giugno 2014

+ Donato Oliverio

Vescovo