Circolare del Vescovo Donato, 1 aprile 2014

Al Rev.mo Clero,

 alle Religiose e Fedeli laici

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Carissimi,

coronamento degno della Quaresima è la Domenica delle Palme, che introduce già nell’atmosfera tesa della Grande e Santa Settimana. Il credente che ha sottostato alla fatica del digiuno, esercitandosi all’umiltà e all’amore, nella penitenza e nella preghiera, viene ora invitato a vivere con Cristo la sua Passione e Risurrezione. La Liturgia greca si pone come meta di giungere a questi giorni salutari e di condurre i fedeli ad adorare i patimenti di Cristo e la sua Risurrezione.

Da sempre la Grande e Santa Settimana è vissuta nelle nostre comunità come centro dell’Anno Liturgico, momento forte della pietà religiosa del nostro popolo, e le sacre funzioni di questa settimana sono frequentate anche da persone lontane, di solito, dalla pratica religiosa.

Ogni giorno di questa settimana viene chiamato Grande – e Madhe – per la particolare importanza che la Chiesa bizantina assegna alla commemorazione degli ultimi giorni della vita di Gesù, i misteri della sua Passione, Morte, Sepoltura e Risurrezione. In questa settimana vengono ricordati, meditati, rivissuti i momenti culminanti della vita terrena di Cristo, la sua Passione salvifica, l’istituzione dei venerandi Misteri, la morte e la sepoltura, che precede e prelude la sua gloriosa Risurrezione.

I sentimenti più comuni sono amore e stupore: l’anima cristiana rimane stupita davanti alle meraviglie operate da Dio nel creato; ma molto più stupenda è la prova d’amore che Egli ci dà nella sua volontaria Passione. La gratuità dell’amore di Dio nei nostri confronti, è un amore infinito e costantemente fedele, nonostante i nostri ripetuti tradimenti. La prova più sublime dell’amore di Cristo, del “Filàntropos”, consiste soprattutto nell’offerta totale di sé al Padre per la nostra salvezza, e poi nel dono del suo adorabile mistero, l’Eucaristia. Il ricordo però non è una pura rievocazione; l’evento della passione di Cristo è celebrato come attuale, presente e sempre vivo: il “simeron – oggi”, più volte ripetuto, vuole testimoniare la certezza della presenza attuale, in mezzo a noi, di Cristo sofferente e glorioso.

“La celebrazione dei riti della Settimana Santa avvenga dappertutto con il più grande decoro e solennità, evitando soprattutto che ci siano da parte dei fedeli manifestazioni religiose non in accordo con l’autorità ecclesiastica competente. Siano valorizzati e adoperati i canti popolari albanesi (Kalimere) dove sono bene conservati”. (dalle Dichiarazioni e Decisioni della 1ª Assemblea Eparchiale n. 131).

 COLLETTA PER LE OPERE DELLA TERRA SANTA

Il 5 marzo 2014, in vista della tradizionale Colletta di Quaresima in favore dei cristiani di Terra Santa, il prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, il Cardinale Leonardo Sandri, ha fatto pervenire una lettera all’episcopato della Chiesa Cattolica.

Un testo che invita i Vescovi a promuovere nelle proprie diocesi, in occasione del Venerdì Santo, che quest’anno cade il 18 aprile, una raccolta di offerte interamente destinata ai cristiani di Terra Santa.

“L’unità in Cristo Redentore ci spinge – scrive il Cardinale – a promuovere anche quest’anno l’importante iniziativa della Collecta Pro Terra Sancta, adempiendo al debito della Chiesa Universale verso quella Chiesa Madre. Papa Francesco lo ha ribadito ricevendo i Patriarchi, gli Arcivescovi Maggiori, i Padri Cardinali e i Vescovi nella Sessione Plenaria della Congregazione per le Chiese Orientali: “Il mio pensiero si rivolge in modo speciale alla terra benedetta in cui Cristo è vissuto, morto e risorto. In essa la luce della fede non si è spenta, anzi risplende vivace. È  ‘la luce dell’Oriente’ che ‘ha illuminato la Chiesa Universale, sin da quando è apparso su di noi un sole che sorge (Lc. 1,78), Gesù Cristo, nostro Signore. Ogni cattolico ha perciò un debito di riconoscenza verso le Chiese che vivono in quella regione. Da esse possiamo, fra l’altro, imparare la fatica dell’esercizio quotidiano di spirito ecumenico e dialogo interreligioso”.

Ancora oggi la Colletta è la fonte principale per il sostentamento della loro vita e delle loro opere, secondo la volontà sollecita dei Sommi Pontefici, i quali, specie nell’imminenza del Venerdì Santo, hanno sempre esortato a gesti di autentica carità fraterna.

“Tanti fratelli e sorelle nella fede stanno scrivendo una pagina della storia con “l’ecumenismo del sangue”, che li affratella, e noi vogliamo essere al loro fianco con ogni sollecitudine”.

 GIORNATA DELLA GIOVENTÙ

Lunedì 2 giugno c.a. ci diamo appuntamento a S. Cosmo Albanese per la XXIX Giornata Diocesana della Gioventù.

Il Direttore dell’Ufficio della Pastorale Giovanile, Papàs Elia Hagi, propone un itinerario di incontri da concordare al prossimo Ritiro di Clero.

Il Messaggio di quest’anno ha come titolo: “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il Regno dei cieli” (Mt. 5,3).

Papa Francesco nel suo Messaggio spiega ai giovani che la povertà di spirito è “una benedizione” perché  è la via scelta da Gesù per donarsi agli uomini. Per farne uno stile di vita, il Santo Padre suggerisce ai giovani di vivere nella sobrietà liberandoci “dalla brama di avere, dal denaro idolatrato e poi sprecato”; di vincere l’indifferenza, incontrando i poveri, guardandoli e ascoltandoli; vivendo come Chiesa povera che evangelizza i poveri.

La povertà di spirito, esaltata nelle beatitudini del Vangelo, è portatrice di “novità rivoluzionaria”, di felicità opposta al “pensiero dominante”; lungi dall’essere una felicità “a basso prezzo”, che rende schiavi, essa è segno di forza.

 RITIRO DEL CLERO

Giovedì 10 aprile, con inizio alle ore 9,30 si terrà il Ritiro di Clero nella Parrocchia “S. Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da P. Pino Stancari.

Invoco su ciascuno di Voi e sulle Vostre Comunità la Benedizione del Signore, augurando la Pace del Signore Risorto.

 

Lungro, 01 aprile 2014

 

+ Donato Oliverio

Vescovo