Al Rev.mo Clero,
alle Religiose e Fedeli laici
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Carissimi,
il prossimo 30 novembre, in occasione della festa dell’Apostolo Sant’ Andrea il Protoclito, Sua Santità Papa Francesco farà visita al Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, in risposta all’invito di Sua Santità Bartolomeo, per testimoniare il “profondo legame che unisce le sedi di Roma e di Costantinopoli” e ribadire la volontà di “superare, nell’amore e nella verità, gli ostacoli che ancora ci separano”. Lo ha confermato lo stesso Papa Francesco ribadendo che “non vi è un vero dialogo ecumenico senza la disponibilità a un rinnovamento interiore e alla ricerca di una maggiore fedeltà a Cristo e alla sua volontà”, il Pontefice ha ricordato in particolare il “grande contributo” offerto da San Giovanni XXIII e San Giovanni Paolo II allo “sviluppo di rapporti sempre più stretti tra la Chiesa Cattolica e le Chiese ortodosse”.
E ha chiesto a tutti di pregare perché anche lui possa svolgere il ministero di Vescovo di Roma “al servizio della comunione e dell’unità della Chiesa”.
INCONTRO DEI GERARCHI CATTOLICI ORIENTALI D’EUROPA
Leopoli, Ucraina, 23-26 ottobre 2014
Il ruolo e la missione delle Chiese orientali cattoliche nel cammino ecumenico, la situazione dei cristiani in Medio Oriente e il significato e le sfide della Chiesa greco-cattolica ucraina nel 25mo anniversario della sua legalizzazione sono i temi toccati dal messaggio adottato da noi Vescovi orientali cattolici al termine del nostro annuale incontro.
L’incontro si è svolto quest’anno a Leopoli (Ucraina), in occasione del 25mo anniversario della legalizzazione della Chiesa greco-cattolica ucraina, su invito di Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, Arcivescovo Maggiore di Kyiv-Halyč. L’incontro si è svolto presso il Centro dei ritiri spirituali, Vul.Shyroka-Briukhovychi (Lviv).
A Leopoli, presenti 45 Vescovi orientali cattolici in Europa, ci siamo confrontati sull’identità e la missione delle Chiese Orientali Cattoliche nel movimento ecumenico e nelle società europee. I lavori hanno visto gli interventi dell’Esarca Apostolico per i cattolici di rito bizantino in Grecia, Mons. Dimitrios Salachas, di Mons. Virgil Bercea, Vescovo di Oradea-Mare (Romania) e di Mons. Borys Gudziak, Vescovo dell’Eparchia di San Vladimiro il Grande di Parigi per gli Ucraini greco cattolici in Francia, che ha proposto una riflessione sul ruolo delle Chiese nella società ucraina dalla sua legalizzazione della Chiesa greco-cattolica nel 1993 alla recente “Rivoluzione della dignità” iniziato con gli eventi in Piazza Maidan un anno fa.
Nel corso dell’incontro, abbiamo visitato l’Università Cattolica Ucraina e abbiamo ascoltato la testimonianza diretta di alcuni protagonisti della ‘rivoluzione della dignità’.
All’incontro, patrocinato dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), hanno partecipato Mons. Thomas Edward Gullickson, nunzio Apostolico in Ucraina, Mons. Cyril Vasil’, Arcivescovo Segretario della Congregazione per le Chiese Orientali, Mons. Mieczyslaw Mokrzychi, arcivescovo latino di Leopoli e don Michel Remery, Vice Segretario del CCEE.
Al termine del nostro incontro abbiamo adottato il seguente messaggio:
Messaggio dei vescovi orientali cattolici
Leopoli, Ucraina, 26 ottobre 2014
Noi vescovi rappresentanti diverse Chiese sui iuris in Europa ci siamo radunati a Leopoli (Ucraina) nei giorni 23-26 ottobre 2014 per riflettere e confrontarci attorno al tema della missione delle Chiese orientali cattoliche a cinquant’anni della promulgazione dei decreti conciliari Orientalium Ecclesiarum e Unitatis Redintegratio e nel 25mo anniversario della legalizzazione della Chiesa greco-cattolica ucraina.
Al termine del nostro incontro, desideriamo condividere alcune riflessioni.
Ruolo e contributo delle Chiese orientali cattoliche al cammino ecumenico.
A partire dall’affermazione conciliare che esprime la sollecitudine della Chiesa cattolica per le Chiese orientali e che invita alla loro fioritura e all’assolvimento della loro missione con nuovo vigore apostolico (cfr. Orientalium Ecclesiarum, 1),
– riconfermiamo con maggiore consapevolezza il nostro diritto e dovere alla cura pastorale dei nostri fedeli ovunque si trovino come anche il diritto all’annuncio del Vangelo a coloro che non lo conoscono ancora;
– esprimiamo il nostro fraterno augurio affinché le Chiese ortodosse, anche loro, svolgano nell’amore e nella verità la missione che Dio ha loro affidato;
– riconosciamo parimenti alle Chiese ortodosse la stessa sollecitudine per la cura dei propri fedeli ovunque nel mondo, senza nessun antagonismo e rispettando il diritto alla libertà religiosa;
– affermiamo che la divisione della unica Chiesa di Cristo è una anomalia ecclesiologica la quale non può essere considerata come una norma per la vita e la missione della Chiesa;
– condividiamo con le Chiese ortodosse la stessa preoccupazione per le tendenze culturali e sociali che portano alla progressiva scristianizzazione e secolarizzazione dell’Europa;
– siamo convinti di essere chiamati a un forte impegno perché l’appello all’unità della Chiesa di Cristo costituisce una delle necessarie, prioritarie e irreversibili dimensioni dell’identità delle Chiese orientali cattoliche, nonostante le difficoltà e le fatiche del cammino ecumenico;
– ricordiamo che le Chiese orientali cattoliche intendono essere attivamente coinvolte nel dialogo di verità e di carità che la Chiesa cattolica svolge con le Chiese ortodosse.
La situazione in Medio-Oriente
La drammatica situazione che vivono i cristiani del Medio Oriente e le altre minoranze religiose ed etniche che soffrono a causa della violenza che imperversa in tutta la regione è stata oggetto della nostra riflessione e preghiera. Assicurando ai pastori locali e ai loro fedeli la nostra vicinanza e solidarietà, ricordiamo che pace e riconciliazione in Medio Oriente non giungeranno se non attraverso un intervento chiaro e deciso della comunità internazionale su tutte le parti coinvolte, volto a promuovere in particolare la libertà religiosa e di coscienza, e un forte investimento nell’educazione per creare nuove generazioni capaci di dialogare tra loro.
25mo anniversario della legalizzazione della Chiesa greco-cattolica ucraina
Siamo giunti in Ucraina anche per celebrare il 25mo anniversario della legalizzazione della Chiesa greco-cattolica ucraina. La sua rinascita è un evento della Provvidenza divina che spinge oggi tutta la Chiesa a un attento discernimento, a una rinnovata missionarietà nell’annuncio del Vangelo e a un maggiore impegno specialmente di fronte alle nuove sfide pastorali che l’attuale situazione del Paese presenta. Esprimiamo a tutto il popolo ucraino preghiera, vicinanza e solidarietà di fronte al perdurare del conflitto militare nell’Est del Paese, accompagnato dall’aggressione esterna, che provoca tanta sofferenza, specialmente alla popolazione civile. Invitiamo tutti a imboccare senza indugio la via della pace e della riconciliazione.
Questa ricorrenza è stata vissuta liturgicamente implorando la benedizione di Dio e la protezione della Theotokos, Madre di Dio e Madre della Chiesa.
SENSIBILIZZAZIONE OFFERTE DEDUCIBILI
Le parrocchie hanno ricevuto i manifesti e i pieghevoli illustrativi con gli appositi bollettini di conto corrente postale per i fedeli che vogliono effettuare l’offerta per il sostentamento del clero.
Ricordiamo ai fedeli che l’offerta per il sostentamento del clero, deducibile dalla dichiarazione dei redditi, è una via di condivisione fraterna.
Invoco su ciascuno di Voi e sulle Vostre Comunità la benedizione del Signore.
Lungro, 03 novembre 2014
+ Donato Oliverio
Vescovo