Circolare del Vescovo Donato, 11 giugno 2020

Al Rev.mo CLERO,

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

l’annuale incontro dei Gerarchi Cattolici Orientali d’Europa si è svolto a Praga dal 4 al 7 Giugno u.s. organizzato dalla Chiesa greco-cattolica della Repubblica Ceca, su invito di S.E. Mons. Ladislav HUČKO, Esarca Apostolica per i cattolici di rito bizantino residenti nella Repubblica Ceca, con il patrocinio del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE). All’incontro hanno partecipato oltre 40 Vescovi orientali cattolici d’Europa, provenienti da quattordici nazioni.

Abbiamo deciso di affrontare il tema della famiglia nell’attuale società europea, nella consapevolezza che le Chiese cattoliche di rito orientale in Europa abbiano anche loro uno specifico contributo da dare al prossimo Sinodo dei Vescovi sulla famiglia.

Ha spiegato Mons. Ladislav Hučko che è importante “confrontarci su alcune sfide che toccano le nostre famiglie greco-cattoliche. Dopo la caduta dei regimi totalitari, l’istituzione familiare dei Paesi dell’Europa centro-orientale ha dovuto confrontarsi con delle società in rapido mutamento nelle quali secolarizzazione, emigrazione e individualismo hanno modificato i paradigmi e le modalità non solo di appartenenza ecclesiale e di pratica religiosa, ma anche del vivere e del rapportarsi a tutte le forme di istituzioni”.

I lavori hanno visto gli interventi del Diacono Prof. Jaroslav Max Kašparu su “La famiglia contemporanea in Europa” e di P. ThLic. Volodymyr Los su “Il potenziale sacramentale della famiglia”. All’incontro hanno partecipato S.E. Mons. Cyril Vasil’, Arcivescovo Segretario della Congregazione per le Chiese Orientali; S.E. Mons. Giuseppe Leanza, Arcivescovo, Nunzio Apostolico nella Repubblica Ceca; Mons. Lorenzo Lorusso, Sotto-Segretario della Congregazione per le Chiese Orientale.

Nel comunicato diffuso al termine dei lavori, si evidenzia come “la Chiesa Cattolica tutta, e specialmente la sua espressione di tradizioni più orientale”, dice “il suo sì alla famiglia, cellula fondamentale della società umana dove ogni persona diventa sempre più se stessa, non solo come luogo di crescita culturale e intellettuale, di crescita emotiva e sociale, ma soprattutto come luogo dove si compie il disegno di Dio su ogni uomo”.

Il “sì alla famiglia” significa però anche “essere vicini a tutte le famiglie, specialmente quelle che attraversano momenti di crisi o di difficoltà, alle famiglie povere, disagiate che si sentono escluse dalla società”. La Chiesa “è sempre pronta a tendere una mano amica, a mostrare un volto vicino e compassionevole, portando il sollievo e la misericordia di Dio”.

Invoco su di Voi e sulle Vostre Comunità la Benedizione del Signore.

Lungro, 11 Giugno 2015

 

+ Donato Oliverio, Vescovo