VIDEO: Elpidophoros Lambriniadis in visita a Cosenza e nei paesi albanesi 30/10/2015

Visita di Sua Eminenza il Metropolita Elpidhophoros del patriarcato di Costantinopoli

alla diocesi di Lungro degli italo – albanesi

12049730_10204928882162159_4034039043395776082_nIl Metropolita Elpidophoros Lambriniadis è stato gradito ospite del vescovo di Lungro, mons. Donato Oliverio, da venerdì 23 a domenica 25 ottobre 2015, giunto in Calabria con la benedizione di Sua Santità Bartolomeo Patriarca di Costantinopoli per partecipare al III Convegno Ecumenico organizzato dalla Conferenza Episcopale Calabra e visitare la diocesi di Lungro.

Elpidophoros Lambriniadis è Metropolita di Bursa, igumeno del Monastero Patriarcale e Stavropigiaco Santa Trinità nell’isola di Chalki ed è figura di grande importanza nel Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli.

Venerdì 23 alle ore 19,30 è stato accolto a Cosenza nella parrocchia SS. Salvatore accompagnato dal Vescovo di Lungro Mons. Donato Oliverio e accolto dal parroco papàs Pietro Lanza e dai suoi parrocchiani. In seguito i partecipanti si sono mossi nel vicino Seminario Maggiore dell’Eparchia per un momento di fraternità organizzato dai seminaristi.

Sabato mattina ha visitato le comunità Arbëreshë di Santa Sofia e San Demetrio Corone, per poi recarsi nel pomeriggio a Catanzaro dove ha partecipato in qualità di relatore al III Convegno Ecumenico Regionale organizzato dalla diocesi di Lungro da mons. Donato Oliverio delegato della Conferenza Episcopale Calabra per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso dove ha parlato delle abolizioni delle reciproche scomuniche tra Roma e Costantinopoli nel 1965, di cui ricorre quest’anno il 50° anniversario.

Domenica 25 con inizio alle ore 10,00 ha assistito alla celebrazione della Divina Liturgia presieduta da mons. Oliverio nella Cattedrale di Lungro. recitando, quale espressione di fede comune, il Credo in greco, in rappresentanza di tutto il popolo di Dio e il Padre Nostro la preghiera di tutti i cristiani.

Nel pomeriggio si è recato a Frascineto (CS) e nel suo discorso conclusivo pronunciato nella chiesa colma di fedeli gioiosi, il Metropolita  Elpidophoros ha detto che per lui è stato come se, dopo molti anni, avesse ritrovato dei fratelli di cui non conosceva l’esistenza constatando sorprendenti rassomiglianze.

Più volte e in varie occasioni mons. Elpidophoros Lambriniadis ha messo in risalto l’importanza e l’attenzione che il patriarcato di Costantinopoli riserva alla Chiesa bizantina italo greca degli albanesi presenti nell’Italia meridionale. Essa, ha detto mons. Elpidophoros, è “una risorsa ed un ponte fra le due Chiese Sorelle di oriente e occidente, per il raggiungimento della piena comunione”. Questo fondamentale messaggio è stato riferito da Virgilio Avato, in qualità di traduttore e coordinatore del Convegno Ecumenico di Catanzaro.

La chiesa bizantina nell’Italia meridionale non può considerarsi, in senso dispregiativo, “uniata” perché ha conservato nei secoli, finché ha potuto, la sua comunione con Costantinopoli sua chiesa madre, finché ha trovato felicemente la sua paternità nella Chiesa di Roma.

Il Metropolita ha accettato ufficialmente l’impegno di riferire al Patriarca Ecumenico Bartolomeo, della calorosa accoglienza e dell’immutato amore dei greco-albanesi verso la Sua persona, congiuntamente all’augurio che le due Chiese giungano alla piena e visibile comunione.

Mons. Elpidophoros ha anche assicurato che chiederà al Patriarca Ecumenico di visitare la Diocesi di Lungro affinché possa rendersi conto direttamente di questo profondo legame che unisce le due chiese.

Antonio Calisi

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