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14 ottobre 2012. La prima ordinazione sacerdotale di Mons. Donato Oliverio

S.E. Mons. Donato Oliverio, a pochi mesi dalla Sua intronizzazione sulla Cattedra Episcopale di Lungro, conferisce la prima Ordinazione Sacerdotale.
 
Nella Chiesa Parrocchiale di Firmo, gremita di fedeli e con la partecipazione di numerosi Sacerdoti diocesani e di altre Chiese diocesane sorelle, di Calabria e di Sicilia, ha ordinato Sacerdote il Diacono Angelo Prestigiacomo, originario di Firmo. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
foto di Riccardo Baffa di San Cosmo Albanese

Vespro in Cattedrale per l’apertura dell’Anno della Fede

Hanno risposto centinaia di fedeli alla convocazione di S.E. Mons. Donato Oliverio e ieri pomeriggio la Cittadina di Lungro è stata gioiosamente invasa per l’apertura diocesana dell’Anno della Fede.
 
Il Vescovo ha atteso e accolto sacerdoti, suore  e fedeli laici al portone del Palazzo Vescovile e con loro si è avviato in processione verso la Cattedrale.
 
Il corteo ha fatto ingresso nella Chiesa Madre di tutte Parrocchie arbëreshe cantando il tropario di San Nicola Arcivescovo di Mira, Patrono di Lungro e di tutta la Diocesi.
 
In Cattedrale si è vista l’icona della Chiesa di Lungro: Sacerdoti, Religiose, Fedeli, riuniti attorno al proprio Vescovo.
 
Ogni fedele fornito di libretto, redatto nelle tre lingue in uso in Diocesi: greco, albanese e italiano, ha partecipato all’ufficiatura del Vespro, recitando i salmi e gustando gli inni eseguiti dal Coro della Cattedrale e dai Sacerdoti.
 
S.E. il Vescovo ha esposto all’Assemblea le sue riflessioni in merito all’Anno della Fede. Ha, quindi, invitato i fedeli ad impegnarsi per riscoprire la bellezza e la grandezza del mistero che Dio ha deposto nella nostra vita, incoraggiando a vivere da testimoni della Fede ogni momento della vita, facendo irradiare la luce della misericordia del Padre in ogni situazione e diffondendo, come inviati, gioia, misericordia, amore e giustizia per le vie e i vicoli dei nostri paesi. S.E., inoltre, ha  presentato alcune delle iniziative che saranno prese, nel corso dell’anno, a livello diocesano, per coinvolgere e stimolare ad una vita di fede più responsabile le varie fasce di battezzati.
 
Alla fine del Vespro è stato recitato il simbolo della Fede, il Credo niceno-costantinopolitano, sui cui pilastri si basa il cammino della Chiesa universale e di ciascun credente.
 
I fedeli, con la benedizione del Vescovo, sono rientrati nei loro Paesi e tra i loro cari, chiamati a rendere conto, nel vissuto quotidiano, della grandezza e della bellezza della fede cristiana.

Anno della Fede – Viti i Besës

 
Giovedì 11 ottobre 2012
 
 
Raduno in Episcopio, alle ore 16.30,  ivi si partirà in processione alla volta della Chiesa Cattedrale ‘San Nicola di Mira’ dove sarà celebrato il Vespro.

Ritiro di clero, giovedì 25 ottobre

RITIRO DI CLERO

 

Giovedì 25 ottobre, nella Casa del Clero di S. Basile, alle ore 9,30 avrà inizio il Ritiro di Clero con la preghiera dell’Ora canonica, seguirà la meditazione che sarà tenuta da P. Pino Stancari.

Domenica 21 ottobre – Giornata Missionaria Mondiale

GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE

 

La Giornata Missionaria Mondiale, quest’anno si celebra domenica 21 ottobre, sul tema: “Chiamati a far risplendere la Parola di verità” (Lett. ap. Porta fidei, 6). Nel messaggio per la prossima Giornata Missionaria il Santo Padre ha voluto ricordare che la fede è un dono da accogliere nel cuore e nella vita, e di cui ringraziare sempre il Signore. Ma la fede è data perché sia condivisa; un talento consegnato perché porti frutto; una luce cui non è concesso di rimanere nascosta. La fede è il dono più importante che ci è stato fatto nella vita: non possiamo tenerlo solo per noi. “Tutti… hanno il diritto di conoscere il valore di tale dono e di accedervi”.

 

La celebrazione di tale Giornata quest’anno si carica di un significato tutto particolare. La ricorrenza del 50° anniversario dell’inizio del Concilio Vaticano II, l’apertura dell’Anno della Fede e il Sinodo dei Vescovi sul tema della nuova evangelizzazione concorrono a riaffermare la volontà della Chiesa di impegnarsi con maggiore coraggio e ardore nella missio ad gentes perché il Vangelo giunga fino agli estremi confini della terra.

 

Lettera circolare nr. 3 del Vescovo Donato Oliverio

 

Carissimi,

 

siamo all’inizio di un nuovo anno pastorale. Il tempo scorre inarrestabile. E in questo scorrere incessante il Signore ci dona sempre la sua grazia. La Provvidenza Divina, infatti, ci concede ancora una volta l’occasione per fare del bene. Ognuno è chiamato a scoprire nella propria esistenza i doni di Dio, gli stimoli al bene, alla conversione personale, alla crescita nella vita di fede e di preghiera, ad una carità più vera: in una parola, alla santità.

 

Ma siamo anche chiamati come Chiesa a riconoscere il dono di Dio per guardare avanti con fiducia e nel segno di una rinnovata generosità: per camminare dietro a Lui, sui suoi sentieri.

 

In questi primi mesi del mio ministero episcopale a Lungro, ho cercato di mettermi in ascolto dello Spirito in modo molto semplice, come la Chiesa insegna: penso all’incontro con i Presbiteri, personalmente; con le comunità cristiane nelle Parrocchie dove mi sono recato.

 

E non posso dimenticare le parole che il Santo Padre ha rivolto ai nuovi Vescovi partecipanti al convegno promosso dalle Congregazioni per i Vescovi e per le Chiese Orientali: “…siete chiamati a favorire e alimentare la comunione e la collaborazione tra tutte le realtà delle vostre diocesi. La carità vi spinga ad essere vicini ai vostri sacerdoti, con quell’amore paterno che sa sostenere, incoraggiare e perdonare’ Siate particolarmente vicini alle famiglie … “.

 

La realtà che s’impone all’attenzione di tutti è il matrimonio e la famiglia, da sempre nucleo portante della convivenza. Per i cristiani, è segno del grande mistero sponsale che unisce Cristo e la Chiesa, Dio e l’umanità intera, in un vincolo di fedeltà e d’amore fino al dono della vita: “Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa” (Ef.5,32).

 

 “La famiglia cristiana in particolare è più che mai messa di fronte alla questione della sua identità profonda. Difatti, le proprietà essenziali del matrimonio sacramentale ed il modello cristiano della famiglia, della sessualità e dell’amore sono ai nostri giorni, se non contestati, almeno incompresi da certi fedeli. Vi è la tentazione di appropriarsi dei modelli contrari al Vangelo, veicolati da una certa cultura contemporanea, diffusa dappertutto nel mondo. L’amore coniugale è inserito nell’Alleanza definitiva tra Dio e il suo popolo, pienamente sigillata nel sacrificio della croce. Il suo carattere di dono reciproco di sé all’ altro fino al martirio, è manifesto in alcune Chiese d’Oriente, dove ciascuno dei fidanzati riceve l’altro per “corona” durante la cerimonia del matrimonio, chiamata a giusto titolo ufficio dell’incoronazione. L’amore coniugale non è l’opera di un momento, ma il progetto paziente di tutta una vita”.

(Benedetto XVI, Esortazione Apostolica Postsinodale, Ecclesia in Medio Oriente, 2012)

 

* Giornata Missionaria Mondiale, Ordinazioni Presbiterali, Ritiro di Clero (notizie riportate nelle finestre laterali )

 

In comunione di preghiera, con affetto vi benedico.

 

Lungro, 5 ottobre 2012

 

+ Donato Oliverio, Vescovo