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Una unità visibile è necessaria tra le due Chiese, come possiamo testimoniare la presenza di Dio nel mondo, quando tra di noi siamo separati!

Il Metropolita Emilianòs Timiadis, rappresentante del Patriarca Atenagora, ha visitato la nostra Eparchia nel 1965 e rientrato a Roma ha dichiarato:  ‘L’Eparchia di Lungro ha la duplice missione di far conoscere nel cuore della cattolicità i tesori della tradizione e della Liturgia Bizantina ed essere punto di incontro tra Costantinopoli e Roma’.

Il Dialogo ecumenico tra i fratelli cattolici e ortodossi.

Evento storico per la Chiesa calabrese. A 50 anni dal Concilio Vaticano II e dallo storico abbraccio tra Paolo VI e Athenagora I. Un passo importante nel cammino di riavvicinamento tra i fratelli cattolici e ortodossi. In Calabria, dove la Chiesa respira già a pieni polmoni e loda e celebra la Santissima Trinità in greco e in italiano, secondo la tradizione latina e secondo la tradizione  bizantina. Desiderio e invito per tutti i cristiani ad accelerare i passi per realizzare quel che il Signore esige dai suoi: Unità!

Incontro annuale dei Gerarchi greco – cattolici in Slovacchia

Messaggio dei Vescovi Cattolici Orientali d’Europa
 
I Vescovi Cattolici orientali d’Europa, riuniti per il loro incontro annuale sotto il patrocinio del CCEE (Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee), nella città di Koice, capitale europea 2013 della cultura, su invito dell’eparca greco-cattolico locale, nella felice ricorrenza dei 1150 anni dell’arrivo dei Santi Cirillo e Metodio tra i popoli slavi, si sono confrontati sul tema dell’evangelizzazione della cultura, anche attraverso una rilettura della missione evangelizzatrice dei due santi fratelli greci, tenendo presenti le sfide che le loro Chiese in Europa devono affrontare a livello locale.
 
Al termine di questo loro incontro, i Vescovi si rivolgono ai loro fedeli e a tutti gli uomini di buona volontà con questo messaggio di speranza, carità e amore.
 
Veniamo ancora una volta ad affermare e ricordare le radici cristiane dell’Europa, profondamente convinti dell’attualità del messaggio dei Santi Cirillo e Metodio. Una civiltà e una cultura europea, sradicata dal Vangelo salvifico di Cristo, non potrà costruire una società umana solida, fondata su valori etici, morali e sulla famiglia che garantiscono giustizia e pace tra i popoli. Una cultura senza Dio conduce l’uomo alla disperazione e alla morte. Noi propugniamo una cultura della vita e della speranza: una cultura che sia capace di abbracciare l’uomo in tutte le sue dimensioni e a creare fratellanza, amore, amicizia e solidarietà, specie verso il povero, l’emigrato e l’abbandonato. Una cultura degna del suo nome è quella che include il culto a Dio, un Dio che ama l’uomo, ogni uomo per il quale Egli ha dato la vita e ha vinto la morte con la sua gloriosa risurrezione.
 
Conosciamo bene i problemi dei nostri popoli, la crisi che attraversa il continente europeo e il mondo, il terrorismo e i vari conflitti armati, le lotte politiche e il razzismo. La crisi non è solo economica, ma soprattutto spirituale.
 
Noi cristiani, nella nostra identità di cattolici orientali, siamo chiamati ad essere più autentici testimoni del ricco patrimonio dei nostri padri corroborati dal martirio di tanti nostri pastori e fratelli.
 
Vogliamo annunziare la Buona Novella dell’Amore di Dio a tutti con gioia ed entusiasmo. Abbiamo bisogno di Dio per ritrovare il senso della nostra esistenza su questa terra. Nessuno può portare la propria croce da solo, ma con Dio e con i fratelli. Perciò, vogliamo ribadire che Cristo non è lontano dalle nostre vicende. Egli ci chiede di avere fiducia in Lui. Nelle vicende della vita troviamo in Lui la roccia sulla quale possiamo appoggiarci.
 
L’esperienza viva di Cristo Risorto era la sorgente dalla quale scaturiva l’impegno dei cristiani nel costruire la cultura europea. Oggi come ieri, noi Vescovi Cattolici Orientali d’Europa confermiamo la nostra buona volontà a collaborare nell’edificazione di una cultura dell’incontro e del dialogo basata sulla verità, libertà, giustizia, rispetto e tolleranza.
 
Nel contesto europeo, le nostre comunità ecclesiali cattoliche orientali e ogni fedele personalmente è chiamato, per Provvidenza Divina, a proseguire la missione evangelizzatrice dei Santi Cirillo e Metodio, operando il necessario aggiornamento interno e l’organico progresso voluto dal Concilio Vaticano Il. In questo modo le nostre ricche tradizioni non resteranno un monumento da ammirare e ricordare, ma una sorgente di vita per guarire la cultura europea che sempre di più si sta secolarizzando e scristianizzando.
 
Nel corso del nostro incontro, abbiamo guardato con apprensione alla drammatica situazione di sofferenza dei nostri confratelli e fedeli cristiani in Medio Oriente, e in particolare in Siria. Uniti al Santo Padre e ai Vescovi locali, chiediamo che la via del dialogo sia intrapresa con più decisione e che alla preghiera si uniscono decisioni politiche fondate sulla giustizia e nel rispetto delle varie comunità religiose che portino a un immediato cessate il fuoco, all’abbandono di ogni forma di violenza e alla fine dell’ingresso di armi che alimentano la guerra nel paese.
 
Per intercessione della Madre di Dio e dei Santi Cirillo e Metodio, invochiamo la pace del Signore nostro su tutte le persone del continente.

47 Settimana Sociale dei Cattolici Italiani

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
‘La Famiglia, speranza e futuro per la società Italiana’
Torino 12-15 settembre 2013

S.E. Il Vescovo Donato accompagnato dal dott. Antonio Mondera, referente della Pastorale Famigliare, ha partecipato ai lavori congressuali della 47° Settimana Sociale dei cattolici Italiani, svolti nel Teatro Regio di Torino, dal 12 al 15 settembre, avente come tema: La Famiglia, Speranza e Futuro per la società Italiana.
 
Le settimane sociali  sono state istituite  nel 1907 per volontà del Beato Giuseppe Toniolo, scaturite da una grande stagione di rinnovamento della Chiesa in seguito alla emanazione da parte del Papa Leone XIII, dell’Enciclica Rerum Novarum, che poneva la questione sociale al centro della missione della Chiesa Universale.

L’obiettivo delle Settimane Sociali,  sin dalla loro istituzione, è  stato quello di far conoscere non solo alla comunità cristiana ma a tutta la società civile, la dottrina sociale della Chiesa, e  come, attraverso l’impegno fattivo del laicato cattolico, si può  dare  soluzione alle varie problematiche che,  nella varie epoche storiche, hanno  interessato maggiormente la società italiana.

Sin dalla loro istituzione, queste importanti ed autorevoli iniziative culturali ed ecclesiali, mirano attraverso un confronto di alto profilo,ed una analisi delle evoluzioni della società, ad affrontare e proporre alla classe dirigente, adeguate soluzioni alle emergenze  sociali.

E proprio la Famiglia, chiesa domestica, che da sempre la Chiesa ha considerato il pilastro di ogni società civile e cellula fondamentale attraverso la quale diffondere il messaggio cristiano,   è stata oggetto di attenzione in varie edizione nel corso degli anni, già nel 1910 a Napoli, nel 1926 a Genova, e nel 1954 a Pisa.

Alla edizione Torinese, si  è registrata  una grande attenzione mediatica ed una rilevante e qualificata partecipazione attiva di oltre 900 laici a vario titolo impegnati nella società civile, 91 Vescovi, 165 aggregazioni laicali, 31 parlamentari e vari Cardinali, e fra questi, l’autorevole presenza di S. Emin. Card. Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il quale ha svolto con la solita chiarezza e precisione, una approfondita prolusione sull’importante ruolo che la famiglia svolge sia nella società civile che in ambito ecclesiale, e che, pertanto, merita da parte delle autorità competenti maggiore attenzione e risposte concrete alle emergenze sociali.

Il Card. Bagnasco ha ribadito che la famiglia non è un ostacolo alla modernizzazione della società, anzi essa   è un antidoto alla crisi, e quindi   se cresce la famiglia cresce e migliora l’Italia.

Lo stesso Presidente del Consiglio Enrico Letta, ha voluto prendere parte ai lavori congressuali e nel suo intervento di saluto, all’inizio della prima giornata di lavori, ha sottolineato che il futuro dell’Italia passa attraverso le famiglie, ed ha esposto una serie di iniziative legislative, che il suo Governo, crisi permettendo, intende adottare   volte a sostenere le famiglie, in tema di equità fiscale, attuazione del piano famiglia già adottato nel 2012, nuovo piano casa e diritto allo studio.

Ha voluto inoltre, ringraziare tutte le famiglie italiane, perché grazie al loro impegno  ed i loro sacrifici,   si è potuto affrontare meglio la crisi economica ancora in atto.

I lavori della 47° edizione della settimana sociale dei cattolici italiani, sono stati aperti con la lettura del messaggio di   Sua Santità Papa Francesco, il quale ha ripercorso la storia delle settimane sociali ed il ruolo svolto dal Beato Giuseppe Toniolo,  ha  sottolineato inoltre che i laici hanno un ruolo fondamentale nella Chiesa, come prevede la Cost. Dogm. Lumen gentium, e che proprio a Torino nel tempo, vi è stato un impegno particolare dei laici e dei Santi sociali a servizio dei giovani, delle famiglie e dei più poveri.

Papa Francesco ha ben evidenziato che la speranza della società italiana è radicata in anziani e giovani e che senza memoria storica non c’è futuro.

‘Non si possono ignorare la sofferenza di tante famiglie per la mancanza di lavoro, al problema della casa, e dell’impossibilità di attuare liberamente le proprie scelte educative’.

Il Papa ha concluso il suo messaggio con l’invio all’assemblea,  della sua Benedizione Apostolica e l’auspicio che attraverso questa settimana sociale si possa contribuire al bene comune ed alla promozione della famiglia fondata sul sacramento del matrimonio fra l’uomo e la donna.

Nel corso dei lavori si sono svolte ben 8 assemblee tematiche, nel corso delle quali vi è stato un confronto sereno, qualificato e puntuale sulle principali emergenze che interessano la famiglia italiana, a partire dalla missione educativa della stessa, alla scuola, ai giovani ed il mondo del lavoro, al welfare ecc.

In questo ambito, S.E. il Vescovo Donato ha svolto un qualificato ed apprezzato intervento, riportando all’assemblea alcune riflessioni di San Giovanni Crisostono sulla famiglia: ‘Non la sola procreazione rende padre, ma anche la cura di essa. Non il partorire rende madre ma l’educare’.

Inoltre, Il Dottore della Chiesa diceva  parlando del capo famiglia, che esso è maestro di tutta la famiglia per mandato divino, e che pertanto deve imbandire due mense, quella spirituale e quella materiale, e fare della propria famiglia una chiesa.

In riferimento al ruolo educativo della famiglia, S.E. il Vescovo Donato ha evidenziato che i genitori devono essere testimoni credibili non tanto con le parole ma soprattutto con il loro agire quotidiano nella famiglia e nella società.

Se i figli avvertono che per i loro genitori, la fede è qualche cosa di importante e di sacro, essi si pongono davanti a Dio ed ai suoi misteri con serietà e profonda devozione.

L’intervento del Vescovo Donato è stato particolarmente apprezzato dall’assemblea tematica, ed anche il coordinatore   della stessa, il Prof. Franco Miano, Presidente Nazionale della Azione Cattolica,  nella conclusione dei lavori assembleari, ha ringraziato S.E. Il Vescovo, per le sue qualificate riflessioni.

Alla chiusura dei lavori della edizione Torinese della Settimana Sociale dei Cattolici Italiani, oltre a presentare una serie di proposte concrete e realizzabili, l’assemblea ha auspicato una maggiore attenzione da parte della classe politica delegata ad adottare gli opportuni provvedimenti legislativi a sostegno delle famiglie italiane,  attenzione che invece è mancata rispetto alle richieste ed alle proposte presentata alla società civile nella predente edizione svolta a Reggio Calabria nel settembre del 2010.
Antonio Mondera