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Vicario Generale della Diocesi di Lungro

Sabato 22 giugno 2024, Vangelo del giorno

Mt 9, 9-13

 

9Andando via di là, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: “Seguimi”. Ed egli si alzò e lo seguì.

10Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli.

11Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: “Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?”.

12Udito questo, disse: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.

13Andate a imparare che cosa vuol dire: Misericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori”.

 

 

9Si shkonij atej, Jisui pa, te tryesa e taksavet, një njeri të thërritur Matè, dhe i tha: “Eja pas meje”. Dhe ai u ngre e i vate pas Atij.

10Dhe kur Jisui ish ulët mbë tryes te shpia e tij, njo se erdhëtin shumë publikanë e mëkatarë dhe u ultin bashkë me Jisuin e me dishipujt e tij.

11Kur e panë, farisenjtë i thanë dishipujvet të tij: “Pse mjeshtri juaj ha e pi me publikanët dhe me mëkatarët?”.

12Jisui i gjegji e tha: “S’i lypset jatroi të shëndoshëvet po të sëmurëvet.

13Ecni, prandaj, e xeni çë vjen me thënë “Dua lipisì e jo sakrific”. Me të vërtetë u s’erdha për të thërres të drejtët por mëkatarët”.

Sabato 22 giugno, Sant’Eusebio

Sant’Eusebio vescovo di Samosata, ieromartire

Vescovo di Samosata (Siria) nel 361, al tempo dell’imperatore Costanzo.

Partecipò a due Concili indetti dal Vescovo San Melezio di Antiochia, contro gli ariani.

Fu amico di San Basilio di Cesarea e di San Gregorio di Nazianzio,

Si deve agli sforzi suoi e di San Gregorio se San Basilio poté essere, da Eusebio stesso, consacrato (371) vescovo di Cesarea.

Nel 374 fu dall’imperatore Valente, ariano, esiliato in Tracia. Morto Valente (378), egli fece ritorno alla sua sede, ma, recatosi l’anno appresso (o nel 380?) a Doliche (Siria), fu colpito al capo da una tegola lanciatagli da una donna ariana e morì poco appresso.

Si tramanda che, prima di morire, si fece giurare che la sua morte non sarebbe stata vendicata.


Venerdì 21 giugno 2024, Vangelo del giorno

Matteo 13, 3b-9

 

E disse: “Ecco, il seminatore uscì a seminare. 4Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. 5Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, 6ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. 7Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. 8Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. 9Chi ha orecchi, ascolti”.

 

E tha: “Njo, dolli mbjellsi se të mbillë, 4dhe, ture shtënë farën, dica ra gjatë udhës, dhe erdhëtin zogjtë e e hëngëtin; 5më dica ra mbi gurishtlen, ku s’ish shumë botë, e shpejt u bi, sepse s’kish thellësi; 6po si dolli dielli u veshk dhe, se s’kish rrënjë, u tha. 7Dhe më dica farë ra mbi drizat, dhe u rritëtin drizat dhe e përpijtin. 8Më dica farë ra pra mbi dhenë e mirë, e solli frut, ku një qind, ku gjashtëdhjetë e ku tridhjetë. 9Kush ka veshë le të gjegjënjë”.

Venerdì 21 giugno, San Giuliano martire

San Giuliano di Tarso, martire

Era della provincia di Cilicia e visse nel III secolo, a causa della sua fede cristiana fu condotto di città in città per un intero anno, onde essere insultato dal popolo. In seguito gli lacerarono il corpo fino alle ossa e, dopo averlo inserito in un sacco, lo gettarono in mare.

San Giovanni Crisostomo ne ha fatto un grande encomio.