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Circolare del Vescovo Donato, 2 febbraio 2020

Al  Rev.mo  CLERO

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

la festa della Presentazione di nostro Signore Gesù Cristo al Tempio celebra l’incontro luminoso tra Gesù e l’umanità che lo attende. Il Messia arriva infatti come luce per illuminare le genti, perché tutti coloro che camminano e vivono nelle tenebre possano finalmente vedere la terra luminosa che Dio ha preparato per loro.

La frase pronunciata da Simeone è densa di significato: i miei occhi hanno visto. Gli occhi di questi due anziani, Simeone e Anna sono occhi che sarebbero potuti essere oscurati dalla sofferenza, dalla solitudine, dalla rassegnazione, dalla stanchezza della speranza. Invece, Simeone e Anna sanno attendere per una vita intera e conservano così uno sguardo di speranza, cioè occhi capaci di vedere oltre.

La fede sta tutta qui: nell’avere occhi capaci di vedere oltre. Nel Tempio di Gerusalemme ci sono ogni giorno tante persone, eppure, solo Simeone e Anna hanno occhi che vedono, che sanno riconoscere il Signore. Possiamo sempre correre il rischio di non riuscire a scorgere la presenza luminosa di Dio; possiamo avere occhi solo per le cose ovvie, accecati dall’abitudine e dall’indifferenza. E, invece, la fede cambia lo sguardo: ci dà occhi che sanno vigilare nell’attesa, che sanno ardere di desiderio, che non smettono di cercare e di sognare e, così, riescono a vedere anche oltre le nuvole e a scorgere l’infinito di Dio in ogni cosa.

E Dio viene ogni giorno nel Tempio della nostra vita e della nostra storia. Si fa prendere in braccio e ci chiede di avere gli occhi luminosi di Simeone, di Anna e dei profeti. Viene per aprirci alla Resurrezione.

PERIODO DEL TRIÒDHION – TEMPO PRE-QUARESIMALE

Il periodo del Triòdhion comprende le dieci settimane che precedono la Pasqua. Esso prende nome dal libro liturgico che contiene le ufficiature proprie di questo periodo, detto anche Triòdhion kataniktikòn (di compunzione). Esso è così suddiviso:

  • Quattro domeniche di preparazione alla grande Quaresima;
  • Sei domeniche della grande Quaresima;
  • La Santa e Grande Settimana.

Le quattro domeniche, che caratterizzano questo tempo, sono distinte e qualificate dalle pericope evangelica che viene letta nella Divina Liturgia e che determina il tema dell’intera settimana. Questo periodo vuole introdurre gradualmente i fedeli nello spirito quaresimale, caratterizzato dalla preghiera, dal raccoglimento, dalla penitenza, dal digiuno e dalle opere di carità.

La prima domenica è del Pubblicano e Fariseo, dal brano del Vangelo letto quel giorno. La seconda domenica è detta del Figliol prodigo, dall’omonima parabola che viene proclamata quel giorno. La terza domenica è chiamata Domenica di Carnevale, si fa memoria della seconda venuta di Cristo, con la proclamazione del brano evangelico “Il giudizio universale”. La quarta domenica è detta Domenica dei Latticini. Il testo evangelico di questa domenica abbraccia le esortazioni sul digiuno e sull’uso cristiano dei beni materiali. Gesù detta anche le norme per il retto digiuno, come conseguenza della preghiera e del perdono fraterno.

XXVIII  GIORNATA MONDIALE DEL MALATO

11 febbraio 2020

Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro” (Mt. 11,28)

Consolati da Cristo per essere noi stessi consolazione degli afflitti

È il Vangelo di Matteo ad ispirare il messaggio di Papa Francesco in occasione della prossima 28.ma Giornata mondiale del malato che ricorre l’11 febbraio. È quel “venite a me” che rivela l’atteggiamento misericordioso di Gesù verso l’umanità ferita, quel suo sguardo che arriva in profondità, che accoglie e che guarisce con tenerezza. L’accento del Papa è sull’approccio al malato che richiede non solo la cura del corpo ma il “prendersi cura” della persona e anche della sua famiglia, fiaccata dalla prova. Da qui l’invito ai medici, agli operatori sanitari ad aprirsi al trascendente  davanti al limite della scienza, a “rimanere coerenti” al sì alla vita e alla persona. Papa Francesco esorta anche i governi e le istituzioni a garantire le cure ai più deboli e ai più poveri in nome di una giustizia sociale, ringraziando soprattutto i volontari che, ad immagine del Buon Samaritano, suppliscono a carenze strutturali con gesti di vicinanza e tenerezza.

Sperimentare  il dolore e ricevere conforto dal Padre è il passaggio per essere poi di aiuto agli altri. Il Papa lo sottolinea nel messaggio, ricordando che di fronte a forme gravi di sofferenza a volte si avverte una carenza di umanità e “risulta perciò necessario – scrive – personalizzare l’approccio al malato, aggiungendo al curare il prendersi cura, per una guarigione umana integrale”.

VERSO  BARI  2020

“MEDITERRANEO, FRONTIERA DI PACE”

22 – 23 Febbraio 2020

L’incontro “Mediterraneo, frontiera di pace” promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana è una sorta di “Sinodo del Mediterraneo” come il presidente della CEI, il Cardinale Gualtiero Bassetti, chiama l’incontro che porterà a Bari dal 22 al 23 febbraio oltre sessanta Vescovi delle Chiese affacciate sul grande mare in rappresentanza di tre continenti (Europa, Asia e Africa).

L’incontro sarà concluso da Papa Francesco nella Basilica di San Nicola.

Sui passi del “profeta di pace” Giorgio La Pira, i Vescovi si confronteranno per indicare percorsi concreti di riconciliazione e fraternità fra i popoli in un’area segnata da guerre, persecuzioni, emigrazioni, sperequazioni.

Sarà presente anche il Patriarca siro-cattolico Ignace Youssif Younan, che porterà in Puglia le sofferenze di una Chiesa che “è fra le più perseguitate del mondo”.

RITIRO  DEL  CLERO

Giovedì 27 febbraio, con inizio alle ore 9,30 si terrà il Ritiro del Clero nella Parrocchia “San Giovanni Battistaad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da Mons. Antonio Donghi.

Invoco su di Voi e sulle Vostre Comunità la benedizione del Signore.

 

Lungro, 02 febbraio 2020

Presentazione di Nostro Signore Gesù Cristo al Tempio.

 

 + Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 7 gennaio 2020

Al  Rev.mo  CLERO

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

buon Anno! All’inizio dell’anno è bello scambiarsi gli Auguri. Rinnoviamo così, gli uni gli altri, il desiderio che quello che ci attende sia un po’ migliore. È in fondo, un segno della speranza che ci anima e ci invita a credere nella vita. Sappiamo però che con l’anno nuovo non cambierà tutto, e che tanti problemi di ieri rimarranno anche domani. Allora vorrei rivolgervi un augurio sostenuto da una speranza reale, che traggo dalla Sacra Scrittura: “Il Signore faccia risplendere per te il suo volto…Il Signore rivolga a te il suo volto”. (Nm. 6,25-26). Anch’io vi auguro questo: che il Signore posi lo sguardo sopra di voi e che possiate gioire, sapendo che ogni giorno il suo volto misericordioso risplende su di voi e non tramonta mai. Scoprire il volto di Dio rende nuova la vita. Ogni mattina, al risveglio, possiamo dire: “Oggi il Signore fa risplendere il suo volto su di me”.

Ringraziamo il Signore per l’Anno che si è chiuso, ciascuno di noi ha motivi propri di gratitudine. All’inizio del nuovo Anno il nostro primo pensiero si rivolge al Signore e domandiamo un rinnovato coraggio nello svolgimento dei nostri doveri, per assumere le nostre responsabilità, la preghiera ci deve rendere il cuore più vigoroso.

Gli ultimi dati statistici ci dicono che la nostra popolazione  diminuisce inesorabilmente, la Calabria detiene il record negativo di nascite. Si fanno sempre meno figli, la popolazione invecchia e i giovani scappano da questa nobile e meravigliosa terra che ha fame di lavoro. In un comunicato stampa in vista delle prossime elezioni regionali del 26 gennaio, la Conferenza Episcopale Calabra “confida che si riscoprano i valori della competenza, dell’esperienza e del servizio, assolutamente fondamentali nella politica, sostenendo con battaglie autentiche e credibili la legalità, l’occupazione, la tutela delle fasce deboli e delle famiglie bisognose”. Per questo motivo, noi Vescovi calabresi scriviamo che “occorre rifuggire da pratiche deprecabili” al fine di “ricucire i rapporti tra politica e cittadini e arginare la diffusione di fenomeni degenerativi di antipolitica, dannosi per la tenuta e il funzionamento delle Istituzioni e l’integrità del tessuto sociale”.

MESSAGGIO  DI  PAPA  FRANCESCO

PER LA GIORNATA MONDIALE DELLA PACE 2020

È centrato sul tema “La pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica” il Messaggio del Papa per la 53ª Giornata Mondiale della Pace che si è celebrata, come ogni anno, il 1° gennaio 2019.

Nel ricordare che la guerra “comincia spesso con l’insofferenza per la diversità dell’altro” e “si nutre di perversione delle relazioni, di abusi di potere, di paura”, il Pontefice evidenzia il paradosso di un mondo che “vive la dicotomia perversa di voler difendere e garantire la stabilità e la pace sulla base di una falsa sicurezza”. Significativo, nell’ultima parte del documento, il richiamo alla necessità di una “conversione ecologica” “di fronte alle conseguenze della nostra ostilità verso gli altri, del mancato rispetto della casa comune e dello sfruttamento abusivo delle risorse naturali”.

La “conversione ecologica” auspicata dal Pontefice apre “una nuova strada per considerare il futuro della vita del nostro pianeta”: di ogni tipo di vita.

SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI

18-25 gennaio 2020

“Ci trattarono con gentilezza” (Atti degli Apostoli 27,2)

Sulla via ecumenica verso l’unità, il primato spetta senz’altro alla preghiera comune, all’unione orante di coloro che si stringono insieme attorno a Cristo stesso. Se i cristiani, nonostante le loro divisioni, sapranno sempre più unirsi in preghiera comune attorno a Cristo, crescerà la loro consapevolezza di quanto sia limitato ciò che li divide a paragone di ciò che li unisce.

La data tradizionale per la celebrazione della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani va dal 18 al 25 gennaio. Ma la ricerca dell’unità non deve essere limitata ad una settimana l’anno. Incoraggiamo i fedeli a trovare l’opportunità in tutto l’arco dell’anno per pregare insieme.

Quest’anno le riflessioni per gli otto giorni saranno centrate sul testo degli Atti degli Apostoli. Il materiale della Settimana è stato preparato dalle Chiese cristiane di Malta e Gozo.

Come coinvolgimento dell’intera Eparchia si celebri regolarmente in ogni comunità parrocchiale la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani.

XXIV  GIORNATA DELLA VITA CONSACRATA

2 febbraio 2020

Quest’anno tutte le Religiose, Piccole Operaie dei Sacri Cuori e Suore Basiliane Figlie di Santa Macrina, della nostra Eparchia sono invitate a San Demetrio Corone, nella Chiesa Parrocchiale “San Demetrio Megalomartire”, domenica 2 febbraio p.v. alle ore 10,30 per la celebrazione della Divina Liturgia, in occasione della XXIV Giornata della Vita Consacrata. Dopo la Divina Liturgia ci ritroveremo per un momento di agape fraterna.

Ogni anno in tale contesto contempliamo il mistero della Presentazione di Nostro Signore Gesù Cristo al Tempio. È proprio dal racconto dell’evangelista Luca vogliamo prendere la prima parola su cui fermarci insieme: “I miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli” (Lc. 2,30-31). Non è forse questo che la nostra gente chiede alle persone consacrate? Occhi che sappiano scrutare la storia guardando oltre le apparenze spesso contraddittorie della vita, che illuminino di tenerezza e di pace. È questo che contraddistingue chi mette la propria vita nelle mani di Dio: uno sguardo aperto, libero, confortante, che non esclude nessuno, abbraccia e unisce.

Rallegriamoci dunque per la presenza delle Suore nelle nostre comunità. Facciamo festa con loro, ringraziando per una storia ricca di fede e di umanità e per la passione che mostrano nel seguire Cristo.

RITIRO  DEL  CLERO

Giovedì 23 gennaio, con inizio alle ore 9,30 avrà inizio il Ritiro del Clero nella Parrocchia “San Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da Padre Emmanuel Albano della Comunità dei Padri Domenicani di Bari. Docente all’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” e all’Istituto di Teologia Ecumenico-Patristica “San Nicola” della Facoltà Teologica Pugliese.

Con sentimenti di sincera stima rivolgo il mio Augurio di “Buon Anno 2020”, invocando su di Voi e sulle Vostre Comunità la benedizione del Signore.

 

Lungro, 7 gennaio 2020

+ Donato Oliverio, Vescovo