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Circolare del Vescovo Donato, 28 novembre 2019

Al  Rev.mo  CLERO

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

la lettura attenta dei seguenti inni liturgici dell’Ufficiatura bizantina delle Grandi Ore, del Vespro e del Mattutino ci dispongono a vivere meglio la grande gioia del mistero del Natale. “Preparati, o Betlemme, la mangiatoia sia pronta, la grotta sia accogliente; è venuta la verità, l’ombra è passata, e Dio dalla Vergine si manifesta agli uomini, rivestendo la nostra somiglianza e divinizzando ciò che aveva rivestito. Perciò Adamo è rinnovato con Eva, esclamando: È apparsa la benevolenza sulla terra per salvare il nostro genere umano”.

L’invito rivolto a Betlemme è rivolto anche a noi, affinché ci prepariamo ad accogliere con fede gioiosa il Verbo di Dio Incarnato e nato Bambino dalla Vergine Madre di Dio: “Poiché un Bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio”. Ecco il motivo della grande gioia dei credenti.

Prepararsi al Natale vuol dire, quindi, meditare sul Mistero. Il Mistero rivelato è una Verità soprannaturale e, quindi, non si può capire totalmente, ma non è contrario alla ragione, e Dio si è servito dello stesso suo Figlio per rivelarci i misteri che lo riguardano: “Nessuno mai ha visto Dio, il Figlio di Dio, che sta nel seno del Padre, ce lo ha rivelato”. L’umanità di Cristo rende Dio: visibile “Dio è apparso a noi! Benedetto colui che viene nel nome del Signore”, “il Verbo di Dio si fece carne ed abitò fra noi”.

Il Natale è gioia perché Dio, attraverso suo Figlio, apre un dialogo con l’umanità, istituendo con essa, la Nuova Alleanza: “non siamo più soli, siamo diventati Figlio di Dio e quindi suoi eredi!”.

Quando stacchiamo il nostro sguardo da un mondo così travagliato ed angosciato e lo fissiamo nel mistero di Betlemme, la cui celebrazione è imminente, la pace celeste che si irradia riempie di gaudio e di serenità profonda il nostro cuore. Dio è tra noi, con noi e in noi, perciò “non solo siamo chiamati, ma siamo suoi figli” (1 Giov. 3,1).

Questo aspetto fondamentale del Natale deve essere costantemente sottolineato e meditato nelle nostre comunità cristiane.

Natale di Cristo, Natale di tutti gli uomini. Cristo s’iscrive nell’anagrafe degli uomini, perché gli uomini abbiano ad iscriversi in quella di Dio.

PER I TERREMOTATI DELL’ALBANIA

Per i molteplici vincoli che ci uniscono all’Albania, mi sembra opportuna la nostra partecipazione “simbolica” alla raccolta di fondi a favore di quei nostri cari fratelli tanto tragicamente provati.

Nell’esprimere vicinanza e solidarietà ci uniamo in preghiera.

Caritas Italiana, organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana, si è subito mobilitata per dare un sostegno pratico alla Caritas Albanese, pronta a sostenere gli sforzi per far fronte a questa nuova emergenza e venire incontro ai bisogni della popolazione.

Vi prego, perciò, caldamente di sollecitare la generosità dei fedeli, affinché, nei limiti delle possibilità, diano il loro contributo, che invierete in Curia per l’inoltro alla Caritas Nazionale tramite la Caritas Diocesana. Chi ha bisogno non può molto attendere.

CONCLUSIONE ANNO CENTENARIO

La celebrazione dell’Anno del primo centenario (1919-2019) della nostra Eparchia di Lungro è stato un evento di grazia, che ha oltrepassato la nostra progettualità, mostrandoci l’imprevedibilità sorprendente dello Spirito e la risposta corale del popolo di Dio.

Abbiamo sentito crescere la coscienza di essere Chiesa del Signore, che ci ha visti riuniti per una Chiesa immersa nella storia, radicata nel tempo e sul territorio con il profondo desiderio di essere capaci di dare risposte credibili al popolo del nostro tempo. Vogliamo accogliere sulla nostra Chiesa una nuova venuta dello Spirito, che genera forte tensione, rinnova abitudini e suscita attese feconde.

All’interno della Chiesa italiana, la nostra Eparchia, la Chiesa Italo-Albanese apporta la ricchezza del suo vissuto plurisecolare nello specifico della sua tradizione spirituale, liturgica, canonica, teologica, iconografica, per una più efficace predicazione dell’Evangelo nel nostro tempo e per un significativo contributo all’interesse ecumenico in Italia.

È un tempo di grazia particolare. Un tempo per ascoltare più attentamente la Parola del Signore, che ci interpella; un tempo per pregare più intensamente insieme; un tempo per convertirci insieme, così da rendere più manifesta testimonianza del Signore risorto a tanti nostri fratelli e sorelle.

A ragione di ciò, anche la nostra Chiesa che è in Lungro, chiamata da Dio a collaborare con Lui affinché continui a realizzarsi il suo sogno su di essa, dopo aver celebrato il primo centenario di vita, sentendo l’esigenza di impostare per i prossimi anni una rinnovata programmazione pastorale intende istituire, sulla scia anche della visita del Patriarca Ecumenico Bartolomeo che ha segnato un momento storico per la nostra Eparchia, una Scuola di Formazione Ecumenica per il Dialogo e la Riconciliazione tra i cristiani.

Questo cammino ecumenico tra Roma e Costantinopoli, di cui Lungro è soggetto di un’azione ecumenica concreta ed efficace, apre nuove strade e opportunità di conoscenza reciproca, di abbattimento di muri e di reciproca fiducia eliminando qualsiasi dubbio e sospetto.

Bisogna essere artigiani di dialogo, ci ricorda Papa Francesco, promotori di riconciliazione, pazienti costruttori di una civiltà dell’incontro, in questo tempo in cui disuguaglianze e divisioni minacciano la pace.

L’Eparchia di Lungro e coronamento del suo Primo Centenario dalla istituzione, sentendo come propria vocazione specifica la dimensione ecumenica, intende promuovere la conoscenza delle varie confessioni cristiane, in particolare delle Chiese Orientali, per favorire il dialogo e la riconciliazione tra i cristiani.

RITIRO DEL CLERO

Giovedì 12 Dicembre, con inizio alle ore 9,30 si terrà il Ritiro del Clero nella Parrocchia “San Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da Padre Pino Stancari.

Il fraterno saluto a tutti con le parole della liturgia: “la grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo, sia con tutti Voi”.

Lungro, 28 novembre 2019

+ Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 26 settembre 2019

Al  Rev.mo CLERO

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

l’Eparchia di Lungro nei giorni scorsi 18 – 19 settembre ha vissuto un tempo di grazia. Sua Santità Bartolomeo, Patriarca di Costantinopoli, ha onorato la nostra Chiesa, compiendo una visita che rimarrà nella storia della nostra Eparchia e delle Chiese di Calabria; uno storico incontro, sulla strada dell’unità, fra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa. La nostra Eparchia oggi, con questo avvenimento, ha voluto rendere questo servizio di incontro fraterno tra le due Chiese, alla Chiesa Una, affinché sempre più possa realizzarsi la preghiera di Gesù “Che siano uno”, e affinché termini ciò che è di scandalo per tutti i cristiani: la divisione che impedisce alla Chiesa di respirare con i suoi due polmoni.

Quando si vivono momenti di grazia bisogna ringraziare il Signore per ciò che ci ha donato: un incontro di preghiera, di fraternità, di ecumenismo dalle mani intrecciate, per annunciare sempre più la Parola di Dio e testimoniare un patrimonio che nei secoli si è formato e conservato. Il Patriarca ha fortemente invitato noi Italo-Albanesi a mantenere il patrimonio che fino ad oggi abbiamo gelosamente custodito come un dono e ha invitato le Chiese della Calabria a collaborare tra di loro, per poter far sì che il contatto tra le Diocesi di rito latino e l’Eparchia di Lungro possa giovare e arricchire gli uni e gli altri.

Papa Francesco ormai da tempo ci parla di un ecumenismo in cammino e che l’unità si fa camminando. Sua Santità Bartolomeo si è posto da sempre su questo cammino e in questi giorni si è fatto pellegrino, si è messo in cammino per incontrare i fratelli cattolici nella gioia di riscoprirsi fratelli.

A noi come Chiesa di Lungro, avendo una vocazione ecumenica insita, è richiesto di fare da ponte tra Oriente e Occidente e strenuamente operare affinché sia sempre più vicino il benedetto giorno della piena unione tra Chiesa Cattolica e Chiesa Ortodossa. Questo cammino ecumenico tra Roma e Costantinopoli, di cui Lungro è soggetto di una azione ecumenica concreta ed efficace, apre nuove strade e opportunità di conoscenza reciproca, di abbattimento di muri e di reciproca fiducia eliminando qualsiasi dubbio e sospetto.

L’Eparchia che è una realtà che da cinque secoli professa il rito bizantino in Italia, non come qualcosa di esteriore ma come prova di una sete interiore e profonda, lega la Chiesa di Costantinopoli alle comunità della Eparchia di Lungro. L’amore che lega le due realtà, secondo il Patriarca, è lo stesso che egli condivide con Papa Francesco: entrambi sono uniti da un amore fraterno e una amicizia che desiderano vedere estesa tra il clero e i fedeli delle due Chiese sorelle, e che possa portare un giorno, quando Dio vorrà, alla piena unità delle Chiese nella legittima diversità; un amore che possa sanare le ferite e le divisioni e che possa cancellare lo scandalo di noi Cristiani, che rischiamo di testimoniare a volte un Cristo diviso.

93ª GIORNATA MONDIALE MISSIONARIA

“Battezzati e Inviati: la Chiesa di Cristo in Missione nel Mondo”

20 ottobre 2019

Una Chiesa in uscita fino agli estremi confini richiede conversione missionaria costante e permanente”, sull’esempio di tanti Santi che “ci mostrano possibile e praticabile questa apertura illimitata”. È il cuore del messaggio di Papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale di questo 2019, che si celebra il 20 ottobre, per commemorare il centenario della promulgazione della Lettera Apostolica Maximum illud di Papa Benedetto XV, il 30 novembre 1919.

In questo tempo straordinario di missionarietà, scrive il Papa, sarà importante “rinnovare l’impegno missionario della Chiesa, riqualificare in senso evangelico la sua missione di annunciare e di portare al mondo la salvezza di Gesù Cristo, morto e risorto”. “La nostra appartenenza filiale a Dio non è mai un atto individuale ma sempre ecclesiale: dalla comunione con Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo, nasce una vita nuova insieme a tanti altri fratelli e sorelle”.

E questa vita divina non è un prodotto da vendere – noi non facciamo proselitismo – ma una ricchezza da donare, da comunicare, da annunciare: ecco il senso della missione”.

È un mandato che ci tocca da vicino: io sono sempre una missione; tu sei sempre una missione; ogni battezzata e battezzato è una missione. Nessuno è inutile e insignificante per l’amore di Dio. Ciascuno di noi è una missione nel mondo perché frutto dell’amore di Dio.

Le offerte raccolte, come di consueto da far pervenire in Curia, andranno a favore delle giovani Chiese attraverso progetti di aiuto ai catechisti e la formazione cristiana di bambini e ragazzi, di formazione del Clero e di assistenza socio – sanitaria.

PELLEGRINAGGIO DIOCESANO A BARI

9 novembre 2019

Il prossimo 9 novembre accompagnati dai pellegrini dell’Eparchia renderemo onore a San Nicola presso la Pontificia Basilica di Bari, in occasione del I centenario della nostra Eparchia. Abbiamo posto il I centenario sotto la protezione del Santo Patrono. Sono stati giorni all’insegna della presenza amorevole del Patrono San Nicola di Myra, quelli che ha vissuto la nostra Eparchia. San Nicola, segno di unità tra la Chiesa d’Oriente e la Chiesa d’Occidente. La particolare posizione geografica della città di Bari ha fatto sì che nella storia diventasse crocevia di genti e quindi punto d’incontro di culture.

Celebreremo la Divina Liturgia nella cripta dove è custodito il corpo di San Nicola, da me presieduta alle ore 10,00.

Invito le Parrocchie ad organizzarsi.

RITIRO DEL CLERO

Giovedì 10 ottobre, con inizio alle ore 9,30 avrà inizio il Ritiro del Clero nella Parrocchia “San Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da Padre Pino Di Luccio, sj, Vice Preside della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, sezione san Luigi, di Napoli.

Invoco su di Voi e sulle Vostre comunità la benedizione del Signore.

Lungro, 26 settembre 2019

 

+ Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 6 luglio 2019

Al  Rev.mo  CLERO

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

ogni volta che arriva la stagione estiva, e con essa il tempo delle vacanze, il mio pensiero va ai brevi o ai lunghi periodi di meritato riposo, fisico o interiore, che ciascuno di voi prova a ritagliarsi.

Per gli abitanti dei nostri paesi, per i turisti che vengono nella nostra Eparchia a godersi qualche giorno di serenità, per i pellegrini che visitano le nostre stupende Chiese, per i nostri emigrati che ritornano per ritrovare gli affetti familiari, l’estate è il tempo propizio per fermarsi e rinsaldare i vincoli della fede, dell’amicizia e della fraternità.

La gioia dell’estate è anche arricchita provvidenzialmente dalle diverse feste patronali che, nel nome della Madre di Dio e dei Santi, portano esultanza e allegria, ma anche desiderio di preghiera e di pace interiore.

Con questi sentimenti auguro a tutti Voi di godere qualche giorno di meritato riposo e anche di arricchimento dello spirito.

ESTATE  RAGAZZI

Così come negli anni precedenti, anche quest’anno alcuni di voi hanno avviato la proposta di “Estate Ragazzi”, nel primo tempo delle vacanze. Due, tre, quattro settimane nelle quali i ragazzi hanno letteralmente invaso i cortili delle Parrocchie con la loro allegria, la loro vivacità, la loro voglia di giocare e divertirsi.

Ad accoglierli, oltre ai parroci, si sono avvicendati alcuni giovani animatori, animatrici che hanno scelto di trascorrere qualche settimana insieme ai ragazzi, condividendone i ritmi e i momenti di fraternità e di preghiera. Certamente questa esperienza lascia un ricordo positivo in tutti voi che l’avete vissuta: sacerdoti, giovani animatori, animatrici, ragazzi, ragazze.

Nel rallegrarmi vi incoraggio e vi benedico.

XXXII ASSEMBLEA ANNUALE DIOCESANA

Corso di aggiornamento teologico

30-31 agosto 2019

Dal 30 al 31 agosto  p.v. nella Parrocchia “Santa Maria Assunta” di FRASCINETO, presso l’Hotel “La Falconara”, si terrà l’Assemblea Diocesana Annuale a cui siete tutti invitati a partecipare.

Nel quadro dell’Anno Pastorale, del I Centenario, abbiamo indicato, attraverso il discorso di Papa Francesco alla nostra Eparchia, come riflessione comune

Camminate insieme

verso il futuro che Dio vorrà donarvi

Relazioneranno: il Dott. Giampaolo Rigotti, Archivista della Congregazione per le Chiese Orientali; Don Armando Matteo, docente di Teologia Fondamentale della Pontificia Università Urbaniana di Roma; e S.E. Mons. Francesco Savino, Vescovo di Cassano allo Jonio.

Vi invito a partecipare numerosi a questo bel momento ecclesiale.

14ª GIORNATA PER LA CUSTODIA DEL CREATO

11 settembre – ACQUAFORMOSA

Il tema della 14ª Giornata, “Quante sono le tue opere, Signore” (Sal. 104,24) Coltivare la biodiversità, come recita quest’anno il Messaggio della Chiesa italiana, è un’occasione per conoscere e comprendere quella realtà fragile e preziosa della biodiversità, di cui anche la nostra terra è così ricca. Imparare a guardare la biodiversità, per prendercene cura: è uno dei richiami dell’Enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco.

Vi invito l’11 settembre p.v. nella Parrocchia di Acquaformosa, Chiesa “San Giovanni Battista”, alle ore 10,00 per la celebrazione della Divina Liturgia, sarà presente il Cardinale Giovani Battista Re, Prefetto emerito della Congregazione dei Vescovi.

GIORNATA DIOCESANA DEL MALATO

22 settembre – Santuario dei Ss. Medici Cosma e Damiano – San Cosmo Albanese

Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date (Mt.10,8) è il tema scelto quest’anno per la XXVII  Giornata Mondiale del Malato.

Noi come Eparchia  celebriamo la Giornata, Domenica  22 settembre p.v. in preparazione della festa dei Ss. Medici Cosma e Damiano.

Preghiera, attenzione, consolazione, presenza discreta e attenta devono aiutarci a diventare sempre più in famiglia e nelle strutture pubbliche e private, samaritani della gratuità e del gratuito, sempre portatori di speranza.

Nell’attesa di incontrarvi, nel Santuario dei Santi Medici Cosma e Damiano a San Cosmo Albanese, il 22 settembre p.v. alle ore 17,00 per la celebrazione dell’Ufficiatura e amministrazione del Sacramento dell’Unzione degli Infermi, tutti incoraggio e benedico.

AVVENIMENTO STORICO A LUNGRO

il  18 – 19 settembre 2019

IL PATRIARCA ECUMENICO DI COSTANTINOPOLI BARTOLOMEO I

VISITERÀ  LA NOSTRA EPARCHIA

Vi annuncio con gioia che Sua Santità il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, visiterà la nostra Eparchia il 18-19 settembre p.v.

Rendiamo lodi, benedizioni e ringraziamenti alla Panaghìa Triàs che per la prima volta un Patriarca Ecumenico visita la nostra Eparchia. Diversi avvenimenti hanno miracolosamente dischiuso questo nuovo e singolare cammino ecumenico tra Lungro e Costantinopoli. Si aprono nuove piste dirette di conoscenza e di rapporti personali, che prospettano anche nuove forme di fruttuose e fraterne collaborazioni in vari campi.

L’azione ecumenica è opera di Dio. Richiede fede in Dio, pazienza, umiltà, fiducia tra le persone e, nello stesso tempo, amicizia, proposte semplici con soluzioni immediate e concrete.

L’Eparchia di Lungro, come la sua genesi storica, è un fulgido anello di congiunzione ed un modello unico ed incontestabile di fedeltà alla spiritualità orientale ed alle direttive della Santa Sede.

Ringrazio l’amico Virgilio Avato che si è prodigato per questa visita, un vero amico che contribuisce molto al lavoro ecumenico.

 Invoco su di Voi e sulle Vostre Comunità la Benedizione del Signore.

 

Lungro, 06 luglio 2019

+ Donato Oliverio, Vescovo

Discorso del Patriarca Neofit in occasione della visita di papa Francesco. Sofia, 5 maggio 2019.

Da Veritas in caritate. Informazioni dall’Ecumenismo in Italia 12/4 (2019), pp. 40-41.

Cristo è risorto! Santità! A nome del Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa di Bulgaria – Patriarcato di Bulgaria, diamo il benvenuto a Lei e ai Suoi compagni di viaggio. Benvenuti nelle Terre portatrici del patrimonio dei santi Co-apostoli Cirillo e Metodio, del santo principe Boris-Michele evangelizzatore, di san Clemente d’Ocrida e di tanti altri santi e timorati di Dio, grazie alla cui opera educatrice nei secoli IX e X il cristianesimo si è diffuso in Europa e oltre ai suoi confini. È noto che Roma ha sempre avuto un certo atteggiamento nei confronti della Bulgaria, e già da 11 secoli si impegna periodicamente per stabilire contatti vicini con il Sinclito dello Stato di Bulgaria. Ciò ha trovato espressione anche nella prima visita di un Romano Pontefice in Bulgaria, nel 2002, quando il suo predecessore Papa Giovanni Paolo II è stato nostro ospite. Dopo soli 17 anni Ella è il secondo Papa che viene in Bulgaria, il che non sapremmo spiegarci, se non come un atteggiamento davvero speciale. Il suo desiderio di farci visita presso il Santo sinodo percepiamo come un’espressione di rispetto verso la Chiesa ortodossa di Bulgaria. Le assicuriamo che il rispetto è reciproco. Cerchiamo, per quanto ci è possibile, di seguire la Sua opera e ci rallegriamo quando sentiamo delle sue parole forti in difesa delle radici cristiane dell’Europa e ammonizioni circa i pericoli, in escalation al punto di diventare una palese lotta contro Dio e persecuzione fisica di cristiani nei loro propri Paesi. Su questi punti le nostre opinioni coincidono. Capo e timoniere della nave della Chiesa una, santa, universale e apostolica è il Signore stesso Gesù Cristo, e, ai tempi turbolenti di oggi, un nostro dovere incondizionato è preservare la sua nave da qualsiasi falla, in modo che si salvino più anime umane. Stiamo cercando di custodire la Chiesa, che è «senza macchia né ruga o alcunché di simile» (Ef 5, 27) e stiamo compiendo ogni sforzo per non ammettere compromessi con la fede. Ci rallegriamo ogni volta che ci accorgiamo che anche altre guide spirituali condividono convinzioni simili alle nostre. Santità, nella sua visita al Santo sinodo nel 2002, il suo predecessore, Papa Giovanni Paolo II, ha espresso il proprio rammarico per la perdurante mancanza di piena comunione tra di noi, constatando che «Cristo Signore ha fondato la Chiesa una e unica, ma noi, oggi, ci presentiamo al mondo divisi come se Cristo stesso fosse diviso». Diciamo che qui, nella capitale dello Stato di Bulgaria, Sofia, che porta il nome della Sapienza di Dio, noi abbiamo sempre pregato per l’unità del mondo in Cristo, perché uniti i cristiani saranno più forti. Sono davvero imperscrutabili le vie del Signore! Solo alla Provvidenza divina si può attribuire il fatto che queste terre qui sono diventate testimoni di alcuni dei più grandi apici dell’unità del mondo cristiano, ma anche di tristi controversie e scismi. Ad esempio, nel 343 qui si è tenuto il concilio provinciale di Sardica, che noi veneriamo allo stesso modo dei Sette concili ecumenici e degli altri concili provinciali, che la Chiesa ortodossa definisce canonici. In occasione di tale concilio, alla presenza di 300 vescovi delle diocesi occidentali e di 79 vescovi di quelle orientali dell’una, santa, universale e apostolica Chiesa, sotto la presidenza del vescovo di Cordova Osio, è stato riaffermato in modo solenne il Credo di Nicea, è stata ribadita la sentenza di assoluzione emessa da Papa Giulio I nei confronti di sant’Atanasio il Grande, è stata ricondannata la falsa eresia ariana e sono state adottate regole importanti riguardanti la struttura e il buon ordine della Chiesa. Il concilio di Sardica è il trionfo della Chiesa universale e un’eredità che deve incoraggiarci e ispirarci. D’altra parte, gli archivi conservano delle lettere, scritte dal suo predecessore Papa Niccolò I e dal Patriarca di Costantinopoli san Fozio, al nostro santo principe Boris-Michele evangelizzatore, nonché una serie di altre lettere, messaggi e verbali di concili provinciali, tutti testimonianti certe circostanze intorno alla conversione e l’accoglienza del popolo bulgaro nel seno della fede cristiana. Circostanze che hanno portato a controversie che pesano ancora oggi sui rapporti nel mondo cristiano. Ci sembra che, anche se ben documentata, questa parte della storia della Chiesa non sia stata analizzata in modo abbastanza imparziale e non siano state tratte le conclusioni necessarie. Invece è possibile che ne venga fuori che in quell’istante, in cui la storia della Chiesa universale si è intrecciata con la storia dello stato di Bulgaria, si nascondano alcune delle risposte alle domande che ci occupano ancora oggi. La vita della Chiesa è guidata dal nostro Signore Gesù Cristo. Se Dio ha permesso che una cosa succedesse, Egli sa perché lo ha permesso, e si aspetta che anche noi conosciamo il perché. Noi, Chiesa ortodossa di Bulgaria, siamo fermamente convinti che per ciò che riguarda la fede, non possono e non dovrebbero esserci compromessi. L’occasione ci è gradita per esprimere la nostra gratitudine per la cordiale accoglienza che ogni anno, il 24 maggio, Ella offre ai nostri delegati a Roma, e per acconsentire che essi celebrino sulla Tomba di san Costantino – Cirillo il filosofo, e che ottengano la sua intercessione davanti a Dio per il pio popolo ortodosso bulgaro, amante di Cristo. Le auguriamo un piacevole soggiorno nella nostra patria!

Circolare del Vescovo Donato, 1° maggio 2019

Al  Rev.mo  CLERO

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

il tempo liturgico del Pentekostàrion comprende quel periodo dell’anno liturgico che va dalla Domenica di Pasqua fino all’ottava di Pentecoste. I primi 40 giorni sono dominati dal tema pasquale, che pone al centro l’avvenimento della Resurrezione. È tutto un canto di gioia e di lode al Signore che ci guarisce da ogni male e ci salva, donandoci la vita eterna. Per 40 giorni ogni ufficiatura si apre e si chiude con l’inno tipico della Pasqua, che si ripete anche più volte all’interno delle varie celebrazioni: “Cristo è risorto dai morti, con la sua morte calpestando la morte e dando vita a coloro che giacevano nei sepolcri”.

Il Pentekostàrion rappresenta un periodo unificante, durante il quale la Chiesa celebra incessantemente i misteri gloriosi della Resurrezione del Signore, della sua Ascensione alla destra del Padre, della sua promessa di inviarci lo Spirito Santo. Ricorda la potenza di Cristo, la sua origine divina, la sua vita in seno alla Trinità, la sua relazione col Padre e le opere compiute sulla terra. Ricorda anche che è il nostro Salvatore, ricco di misericordia, colui che risana le anime e i corpi, che ci dona l’acqua zampillante della vita eterna, che ci guarisce dalla cecità dello spirito e ci spalanca gli occhi sulla verità, che ci invita a mettere in pratica i suoi insegnamenti, per poter partecipare concretamente ed attivamente, sin da oggi, alla sua vita divina.

UDIENZA SPECIALE DEL SANTO PADRE

ALLA NOSTRA EPARCHIA DI LUNGRO

25 maggio 2019

Siamo pronti per l’imminente udienza del Santo Padre alla nostra Eparchia di Lungro. Una grazia davvero speciale che Papa Francesco ha voluto concedere alla nostra Chiesa in occasione del I centenario.

Una moltitudine di fedeli arbëreshë, ma anche tanti amici, parteciperanno all’udienza, oltre 4000 persone secondo una stima.

Rivolgo sin da ora al Santo Padre il più filiale e sentito ringraziamento a nome dell’Eparchia. Invito a intensificare la preghiera al Signore per Papa Francesco affinché Egli viva in pace, incolume, onorato, sano, longevo.

ORDINAZIONI  DIACONALI

Lo Spirito Santo fa dono alla nostra Chiesa di tre nuovi diaconi, in questo anno particolare dedicato al I centenario della istituzione.

Domenica 30 giugno p.v., commemorazione dei Santi 12 Apostoli, conferirò l’ordinazione diaconale, nella Chiesa Cattedrale di Lungro, al lettore Alex Talarico, nativo di Firmo. Ha intrapreso il cammino vocazionale nel Seminario Maggiore Italo-Albanese di Cosenza. Nel 2017 ha continuato il percorso degli studi nell’Istituto di Studi Ecumenici “San Bernardino” di Venezia – Pontificia Facoltà Antonianum, per il conseguimento della Licenza in Teologia Ecumenica.

Domenica 7 luglio p.v., conferirò l’ordinazione diaconale, nella Chiesa Cattedrale di Lungro, al lettore Antonio Calisi, nativo di Bari, incardinato nell’Eparchia. Ha conseguito il Dottorato in Teologia Ecumenica presso l’Istituto di Teologia Ecumenica “San Nicola” Bari e la Laurea in Scienze Storiche presso l’Università la Sapienza di Roma.

Domenica 21 luglio p.v., conferirò l’ordinazione diaconale, nella Chiesa Cattedrale di Lungro, al lettore Antonio Gattabria, nativo di Spezzano Albanese, incardinato nell’Eparchia. Ha conseguito il Baccalaureato in Teologia presso l’Istituto Teologico Cosentino e la Laurea in Lettere presso l’Università della Calabria.

SCELTA DELL’OTTO PER MILLE

Si avvicina il tempo di presentare la dichiarazione dei redditi in cui è possibile scegliere di destinare l’8 per mille del gettito Irpef alla Chiesa Cattolica.

Ogni firma a favore della Chiesa Cattolica ha il valore di stima e fiducia verso la Chiesa stessa.

Riguardo alla scelta di destinare l’8 per mille alla Chiesa Cattolica, le motivazioni di questo gesto di solidarietà sono molteplici: la prima e più importante può essere dettata dalla nostra fede; la seconda è la fiducia che le nostre offerte vanno a buon fine.

GIORNATA PER LA CARITÀ DEL PAPA

Il 29 giugno p.v., solennità dei Ss. Pietro e Paolo, gloriosi corìfei degli Apostoli, si celebra in tutto il mondo la Giornata per la Carità del Papa. La carità per essere vera deve essere concreta, non può fermarsi al pensiero o al sentimento, ma deve raggiungere pure le tasche, per arrivare veramente a chi ha bisogno.

In tutte le Chiese saranno raccolte offerte che il Papa destinerà liberamente alle sue opere di carità secondo i bisogni delle Chiese e dei poveri.

GIORNATA  SACERDOTALE  REGIONALE

Il prossimo 14 giugno alle ore 9,30 celebreremo a Paola nel Santuario di San Francesco la Giornata Sacerdotale Regionale, in occasione del V° Centenario della canonizzazione di San Francesco di Paola.

RITIRO  DEL  CLERO

Giovedì  9 maggio, con inizio alle ore 9,30  si terrà il Ritiro del Clero nella Parrocchia di Civita, Chiesa “Santa Maria Assunta”, con la meditazione tenuta da Mons. Antonio Donghi.

Invoco su di Voi e sulle Vostre comunità la benedizione del Signore.

Christòs anèsti – Krishti u ngjall – Cristo è risorto

 

Lungro, 01 maggio 2019

+ Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 2 marzo 2019

Al  Rev.mo  CLERO

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

ci prepariamo a vivere la Santa e Grande Quaresima, un periodo intenso di quaranta giorni prima della Pasqua. La Quaresima, costituisce un cammino di penitenza, di silenzio interiore, di preghiera soprattutto, per poter giungere, con animo purificato, a contemplare il grande mistero della salvezza, a celebrare, con spirito rinnovato, la gioia della Resurrezione, ed a unirci totalmente a Cristo, crocifiggendoci con Lui e risorgendo con Lui.

Nell’anno liturgico bizantino, essa ha inizio, col vespro solenne la sera della Domenica dei Latticini: “Diamo inizio all’augustissima continenza, sfolgoranti per i raggi dei santi comandamenti del Cristo Dio, per lo splendore della carità, per il bagliore della preghiera, per la purezza della castità, così da giungere risplendenti alla Santa Resurrezione che illumina il mondo di incorruttibilità”.

In questo periodo, i giorni della settimana sono aliturgici, cioè è vietata la celebrazione della Divina Liturgia, se non il sabato e la domenica. In tutti i giorni aliturgici viene recitato il Mattutino (òrthros).

Il sabato viene officiata la Liturgia di San Giovanni Crisostomo, mentre la domenica quella di San Basilio il Grande, ad eccezione della Domenica delle Palme.

Tuttavia, il mercoledì e il venerdì si celebra una liturgia di comunione, detta dei Presantificati (Proghiasmèna). Il venerdì si recita anche l’inno Akàthistos alla Madre di Dio.

MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO PER LA QUARESIMA

“L’ardente aspettativa della creazione è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio” (Rm. 8,19)

Nel messaggio per la Quaresima il Papa mette in guardia dai comportamenti distruttivi verso le persone e l’ambiente.

L’uomo non è il padrone del creato. Il peccato “porta l’uomo a ritenersi dio del creato, a sentirsene il padrone assoluto e a usarlo non per il fine voluto dal Creatore, ma per il proprio interesse, a scapito delle creature e degli altri”.

Lo scrive Papa Francesco nel messaggio per la Quaresima 2019, incentrato su un passo della lettera ai Romani. La riflessione del Pontefice parta dalla constatazione che “se l’uomo vive da figlio di Dio, se vive da persona redenta, che si lascia guidare dallo Spirito Santo e sa riconoscere e mettere in pratica le legge di Dio”, egli “fa del bene anche al creato, cooperando alla sua redenzione”.

Se questo è vero, è altrettanto evidente che “l’armonia generata dalla redenzione è ancora e sempre minacciata dalla forza negativa del peccato e della morte”. Quando infatti, scrive il Papa, “non viviamo da figli di Dio, mettiamo spesso in atto comportamenti distruttivi verso il prossimo e le altre creature – ma anche verso noi stessi – ritenendo, più o meno consapevolmente, di poterne fare uso a nostro piacimento”. Questo conduce “a uno stile di vita che vìola i limiti che la nostra condizione umana e la natura ci chiedono di rispettare”. E così si finisce per interrompere “la comunione con Dio, con gli altri e con il creato”.

Per questo, prosegue il Papa, “il creato ha la necessità impellente che si rivelino i figli di Dio, coloro che sono diventati nuova creazione”.

E la Quaresima diventa così “segno sacramentale” di una conversione che “chiama i cristiani a incarnare più intensamente e concretamente il mistero pasquale nella loro vita personale, familiare e sociale, in particolare attraverso il digiuno, la preghiera e l’elemosina”.

VEGLIA DIOCESANA DI PREGHIERA MISSIONARIA

Siamo giunti anche quest’anno all’appuntamento consueto con l’incontro diocesano di preghiera missionaria, che ci riunisce numerosi come comunità ecclesiale intorno all’Altare del Signore nella giornata significativa della terza Domenica di Quaresima Adorazione della Santa e Vivificante Croce.

È questo per tutti noi un anno molto speciale: Anno Centenario dell’Eparchia di Lungro. Siamo, quindi, grati a S.E. Mons. Giancarlo Maria Bregantini, Arcivescovo di Campobasso-Boiano,  per aver accettato di buon grado di venire tra noi ad animare questa speciale, solenne celebrazione di preghiera missionaria con la meditazione sul tema: “100 anni di Magistero Missionario, da Papa Benedetto XV a Papa Francesco”.

Ci incontreremo, dunque, sempre più numerosi e puntuali, Domenica 24 marzo alle ore 16,30, in Episcopio dove sfilerà la processione verso la Cattedrale San Nicola di Mira, per la celebrazione solenne del Vespro  della III Domenica di Quaresima.

I reverendissimi presbiteri vorranno pure mettersi a disposizione dei fedeli per le confessioni. Ringrazio i Responsabili dell’Ufficio Missionario Diocesano.

RITIRO DEL CLERO

Giovedì 21 marzo, con inizio alle ore 9,30 avrà inizio il Ritiro del Clero nella Parrocchia “San Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da Padre Innocenzo Gargano, camaldolese, Professore straordinario di patrologia al Pontificio Istituto Orientale e di storia dell’esegesi dei Padri presso il Pontificio Istituto Biblico.

Invoco su di Voi e sulle Vostre comunità la benedizione del Signore.

 

Lungro, 2 marzo 2019

+ Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 4 febbraio 2019

Al  Rev.mo  CLERO

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

“Grandi cose ha fatto il Signore per noi, ci ha colmati di gioia” (Salmo 126,3).

Con immensa riconoscenza al Signore sento l’obbligo di manifestare agli Arcivescovi ed ai Vescovi delle Chiese di Calabria il ringraziamento per la Lettera indirizzata alla nostra Eparchia in occasione del I centenario. Le paterne parole di sostegno e di incoraggiamento rivolte sia a me che all’intera Eparchia, le abbiamo intese come un ulteriore conferma della vicinanza di Dio e nello stesso tempo l’indicazione della strada per il nostro futuro, vivere ed operare per la Chiesa e a nome della Chiesa per “mantenere integre le tradizioni della Chiesa bizantina e di ritornare alle avite tradizioni qualora indebitamente si fosse venuti meno ad esse” (Orientalium Ecclesiarum, Decreto conciliare sulle Chiese Orientali Cattoliche, n. 2).

Oggi con le altre undici Diocesi in Calabria viviamo in piena comunione affettiva ed effettiva; la nostra presenza in regione è motivo di arricchimento a vicenda.

In Calabria la Chiesa è bella, perché respira a due polmoni. In questi cento anni l’Eparchia di Lungro ha contribuito a salvaguardare il principio della legittima diversità nell’unità della fede, e ha mantenuto vivo l’esigenza del rispetto della legittima diversità.

La nostra Eparchia rende visibile in Italia il tesoro dell’Oriente cristiano, in Calabria in modo particolare. Saldamente piantata in occidente con il suo patrimonio liturgico, cerimoniale, iconografico, teologico, melurgico, culturale.

La Chiesa italo-albanese è coinvolta nella grande questione della ricomposizione dell’unità dei cristiani. San Paolo VI, definì i fedeli italo-albanesi: “quasi precursori del moderno ecumenismo”.

Siamo chiamati dunque come Eparchia a pensare in termini ecumenici, a vivere per l’ecumenismo, a far fruttificare il nostro essere cattolici di rito bizantino in chiave ecumenica, secondo la stessa richiesta di San Giovanni Paolo II, che nell’udienza speciale ai noi membri del II Sinodo intereparchiale di Grottaferrata, così si esprimeva: “Vi incoraggio poi e proseguire i contatti, grazie alla comune tradizione liturgica, con le Chiese ortodosse, desiderose anch’esse di rendere gloria a Dio”.

Convegni e visite con figure eminenti del mondo ortodosso hanno delineato nuovi orizzonti per la nostra Eparchia di Lungro nel cammino ecumenico: di particolare rilievo è stato l’incontro con Sua Santità il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I; nel 2014 l’incontro con Sua Beatitudine Anastàs Janullatos, primate della Chiesa autocefala ortodossa albanese; e nel 2017 l’incontro con Sua Beatitudine Ieronimos Ljapis, primate della Chiesa autocefala di tutta la Grecia, si è così rafforzato un cammino ecumenico in grado di scoprire nella condivisione delle radici della fede in Cristo, Luce delle genti, una forza nuova per vivere l’unità nella diversità.

In occasione del I centenario eleviamo preghiere a Dio affinchè renda possibile ulteriori incontri fraterni. Siamo chiamati, infatti, a operare con fede e amore reciproco perchè l’Unità tra le Chiese d’Oriente e d’Occidente possa finalmente divenire realtà.

RITIRO  DEL  CLERO

Giovedì 21 febbraio, con inizio alle ore 9,30  si terrà il Ritiro del Clero nella Parrocchia “San Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da Mons. Antonio Donghi.

Invoco su di Voi e sulle Vostre Comunità la benedizione del Signore.

Lungro, 4 febbraio 2019

+ Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 8 gennaio 2019

Al  Rev.mo  CLERO

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

la parola con cui si apre il 2019 è quella lanciata da Papa Francesco nel suo discorso Urbi et Orbi il giorno di Natale: fraternità. Una parola che indica la verità che “sta alla base della visione cristiana dell’umanità”, visione imperniata sull’armonia tra unità e diversità, cuore appunto della fraternità. Se esiste questa armonia “allora le nostre differenze non sono un danno o un pericolo, sono una ricchezza”. Non è un ideale astratto la fraternità, è un’esperienza concreta che tutti conosciamo grazie a quella realtà che è la famiglia: “L’esperienza della famiglia ce lo insegna: tra fratelli e sorelle siamo diversi l’uno l’altro, e non sempre andiamo d’accordo, ma c’è un legame indissolubile che ci lega e l’amore dei genitori ci aiuta a volerci bene”. Il Papa parla con il realismo che lo contraddistingue, il realismo della Bibbia che sin dall’inizio presenta storie di fratelli non certo esemplari, da Caino e Abele a Esaù e Giacobbe fino a Giuseppe venduto dai suoi fratelli. Ma poi c’è Gesù, l’Unigenito che diventa Primogenito e si fa fratello di tutti gli uomini (“andate a dire ai miei fratelli” così si esprime, una volta risorto) invitandoci ad amarci come fratelli, figli tutti dell’unico Padre. È chiaro allora e quanto mai urgente il monito del Santo Padre che ci ricorda: “Senza la fraternità che Gesù Cristo ci ha donato, i nostri sforzi per un mondo più giusto hanno il fiato corto, e anche i migliori progetti rischiano di diventare strutture senz’anima”.

MESSAGGIO  DI  PAPA  FRANCESCO

PER LA GIORNATA MONDIALE DELLA PACE 2019

È centrato sul tema “La buona politica è al servizio della pace” il Messaggio del Papa per la 52ª Giornata mondiale della pace che si è celebrata, come ogni anno, il 1° gennaio 2019. Papa Francesco rivolge l’attenzione al futuro della vita e del pianeta. E la fiducia si fonda sul rispetto della parola data. La politica, quella “buona” ha lo sguardo lungo. Mentre cerca di interpretare la realtà quotidiana, si preoccupa del domani, guarda al futuro della vita, pensa ai giovani e ai più piccoli, si interroga su come dare risposte. Promettere solo quel che si può mantenere. La buona politica è al servizio della pace. Un richiamo quello del Papa ai politici che sottolinea come la responsabilità politica appartenga a ogni cittadino, ma in particolare per chi ha ricevuto il mandato di proteggere e governare. La politica è una vocazione altissima, è una delle forme più preziose della carità, perché cerca il bene comune.

SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI     18-25 gennaio 2019

“Cercate di essere veramente giusti”

(Deuteronomio 16,18-20)

È nuovamente giunta la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, una Settimana speciale, una Settimana piena di gioia e commozione, di responsabilità e di dovere, poiché ha come scopo la realizzazione della volontà del nostro Salvatore Gesù Cristo: “Che tutti siano una cosa sola” (Giov. 17,21).

Ogni anno i cristiani in tutto il mondo si riuniscono in preghiera per crescere nell’unità. Come cristiani siamo chiamati a rendere una testimonianza comune in favore della giustizia, e ad essere uno strumento della grazia guaritrice di Dio in un mondo lacerato.

La Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani 2019 è stata preparata dai cristiani dell’Indonesia. La riflessione per gli otto giorni e la celebrazione ecumenica sono incentrate sul tema principe del versetto.

“Come coinvolgimento dell’intera Eparchia si celebri regolarmente in ogni comunità parrocchiale la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani”. (Sinodo diocesano n. 305).

I  CENTENARIO  DELL’EPARCHIA  DI  LUNGRO

13 febbraio 2019

Il prossimo 13 febbraio, alle ore  16,30,  daremo inizio alle celebrazioni del I centenario della nostra Eparchia. Ci ritroveremo come Chiesa Eparchiale nella nostra Cattedrale per pregare e rendere grazie a Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, per il dono che ci ha voluto elargire attraverso il Papa Benedetto XV il quale, il 13 febbraio 1919, istituiva l’Eparchia di Lungro degli Italo-Albanesi dell’Italia continentale.

Desidero che nessun Sacerdote, Diacono, Religiosa, insieme ai  Bambini, Giovani,  Adulti, e Anziani delle nostre comunità manchi a questo appuntamento. Chi vuole bene alla Chiesa, deve capire l’importanza di questo anniversario che non significa andare alla ricerca di un pretesto per una celebrazione a carattere spettacolare, ma vuole essere piuttosto un invito ad approfondire i motivi ispiratori della istituzione. Un avvenimento storico di grande portata per gli Albanesi di Calabria, con ripercussioni antropologiche e sociali e, naturalmente, ecclesiali.

XXIII  GIORNATA  DELLA  VITA  CONSACRATA

3 febbraio 2019

Anche quest’anno tutte le Religiose, Piccole Operaie dei Sacri Cuori e Suore Basiliane Figlie di S. Macrina, della nostra Eparchia sono invitate in Cattedrale, domenica 3 febbraio p.v. alle ore 10,30 per la celebrazione della Divina Liturgia, in occasione della XXIII Giornata della Vita Consacrata.

Dopo la Divina Liturgia ci ritroveremo nei locali delle Suore di Lungro per un momento di agape fraterna.

Care sorelle, tutto è cominciato dall’incontro col Signore. Da un incontro e da una chiamata è nato il cammino di consacrazione. Bisogna farne memoria. E se fate bene memoria vedrete che in quell’incontro non eravate soli con Gesù: c’era anche il popolo di Dio, la Chiesa. Vi esorto  ad instaurare con Cristo una comunione sempre più profonda mediante la partecipazione quotidiana al Sacramento dell’Eucaristia che lo rende presente. L’Eucaristia sta per sua natura al centro della vita consacrata, personale e comunitaria.

RITIRO  DEL  CLERO

Giovedì 24 gennaio, con inizio alle ore 9,30 avrà inizio il Ritiro del Clero nella Parrocchia “San Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da Don Alfredo Gabrielli, da Cassano delle Murge, Bari. Professore presso l’Istituto di teologia ecumenico-patristica “San Nicola” di Bari. È uno dei curatori del volume “L’unità si fa camminando” e uno dei membri del Comitato di redazione di “Ecumenismo Quotidiano” dell’Ufficio per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso della CEI.

Con sentimenti di sincera stima rivolgo il mio Augurio di “Buon Anno 2019”,  invocando su di Voi e sulle Vostre Comunità la benedizione del Signore.

Lungro, 8 gennaio 2019

+ Donato Oliverio, Vescovo

Il Messaggio di Natale del Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano, 12 dicembre 2018.

Da Veritas in caritate. Informazioni dall’Ecumenismo in Italia 11/12 (2018), p. 49.

A un tratto vi fu con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva “Gloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini che egli gradisce” Luca 2,14-15 “Benedico le Forze Armate… di strumenti musicali” don Tonino Bello
Natale è l’annuncio di un festoso e pacifico golpe dal cielo, il golpe della speranza. L’esercito pacifico degli angeli viene, armato di arpe, cetre e trombe, a portare ai poveri il dono di un riscatto ad opera di un Re di giustizia, di un Principe di pace.
Faraone, Cesare e Erode, devono lasciare posto al neonato re Messia: Gesù il figlio di Dio.
250 volte nella Bibbia si parla di il Signore degli eserciti. Ma adesso si svela definitivamente il suo carattere singolare. Questo esercito non è munito di costose armi di sterminio di massa, ma di strumenti musicali, per unire il coro del cielo con la melodia dei canti notturni dei pastori che custodivano il gregge. E’ un esercito che non crea terrore ma delizia nel cuore.
“Sia pace in terra, – cessi ogni guerra: nato è Cristo il Salvator”, riecheggiano le parole di un antico canto natalizio, esso stesso risonanza del canto angelico.
Nella tradizione bizantina si fa corrispondere al coro angelico, quello dei pastori. Così scrive Sever J. Voicu “Il testo del Vangelo afferma che i pastori “stavano all’aperto”. Ma, con un gioco di parole intraducibili, lo stesso verbo greco può indicare, come fanno alcuni testi liturgici, che “suonavano il flauto all’aperto” e, per estensione, che “cantavano all’aperto”. In questo modo, la tradizione bizantina stabilisce un parallelo fra il coro degli angeli, nei cieli, e le voci dei pastori, sulla terra”.
Ma gli Erode della terra non godono di questa melodia. Chi costruisce il potere non sul servizio, ma sul dominio, vede in questo annuncio una minaccia all’ordine esistente. Nessuno più di Erode capisce veramente chi sia questo Messia. Così sulla venuta del Messia come un bambino disarmato e bisognoso di cure, si stende da subito la sinistra ombra di morte che produrrà una scia di sangue fino a quel tragico Venerdì di Pasqua.
Non ci meravigliamo perciò che il Natale sia occasione di trame occulte, di mobilitazione del male, di organizzazione della menzogna assurta a sistema.
Quando al vescovo di Molfetta, Tonino Bello, morto 25 anni fa, fu chiesto di benedire un esercito in occasione di una pubblica cerimonia civile, egli disse: “Benedico le forze armate… di strumenti musicali”. La parola di Dio sulla nostra bocca produce necessarie torsioni della lingua, inattesi cambiamenti semantici, un nuovo modo di pensare a cui corrisponde un nuovo modo di parlare.
Se l’esercito della speranza canta con i poveri, la chiesa di Cristo è chiamata a rispondere all’antifona, con la benedizione di chi opera quotidianamente per la gioia e per la vita.
Perciò: Buon Natale a chi accoglie!
Buon Natale all’esercito dei volontari della solidarietà che in Italia e nel mondo si offrono per la difesa della pace, l’affermazione della giustizia e la salvaguardia del creato. Le loro voci si accordano in una cosmica sinfonia che alimenta la speranza di tutti.
Buon Natale a chi annuncia il Vangelo e a chi, con cuore gioioso, lo riceve nel proprio cuore e nella propria casa.
Benvenuto Gesù!

Chiesa Anglicana, Chiesa Apostolica Armena, Chiesa Apostolica Ortodossa della Georgia, Chiesa Avventista del 7° Giorno, Chiesa Cattolica Ambrosiana, Chiesa Copta Ortodossa d’Egitto, Chiesa Copta Ortodossa d’Eritrea, Chiesa Copta Ortodossa d’Etiopia, Chiesa Cristiana Protestante (Luterana e Riformata), Chiesa Evangelica Battista, Chiesa Evangelica Metodista, Chiesa Evangelica Valdese, Chiesa di Svezia, Chiesa Ortodossa del Patriarcato di Costantinopoli, Chiesa Ortodossa Bulgara del Patriarcato di Sofia, Chiesa Ortodossa Romena del Patriarcato di Bucarest, Chiesa Ortodossa Russa del Patriarcato di Mosca, Chiesa Ortodossa Serba del Patriarcato di Belgrado, Esercito della Salvezza

Circolare del Vescovo Donato, 1 dicembre 2018

Al Rev.mo  CLERO

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

nella tradizione bizantina il 15 novembre inizia la cosiddetta “Quaresima di Natale”, una preparazione fatta in modo discreto e umile. Dando uno sguardo al sinassario (nome dato ad una raccolta di vite dei santi per uso liturgico) del mese di dicembre, si può vedere che nell’arco di tre settimane ricorrono tutta una serie di figure importanti: la Madre di Dio, Profeti, Martiri, grandi Vescovi, Monaci, come se la liturgia volesse radunare tutti questi grandi cristiani, e noi con loro, per preparare e testimoniare il mistero dell’Incarnazione del Verbo di Dio.

Le figure dei Martiri sono sempre numerose nel sinassario bizantino, e quattro in modo speciale nel mese di dicembre: Barbara, Lucia, Sebastiano, Bonifacio. Di  Lucia il tropario della festa mette in evidenza la dimensione sponsale in un testo in cui si parla della martire, ma anche della Chiesa e dell’anima di ogni cristiano: “La tua agnella, o Gesù, grida a gran voce: Te, mio sposo, io desidero, e per cercare te combatto, sono con te crocifissa e con te sepolta nel tuo battesimo; soffro con te, per poter regnare con te, e muoio per te, per vivere in te”.

In questo periodo troviamo radunate cinque figure di grandi Vescovi e Padri della Chiesa: Giovanni Damasceno, Nicola di Mira, Ambrogio di Milano, Spiridione e Ignazio di Antiochia. La liturgia bizantina presenta il Damasceno come teologo e cantore della fede cristiana.

Di Nicola di Mira la tradizione bizantina mette in risalto la figura di Vescovo e di taumaturgo, e anche il ruolo di intercessore: “Diamo il segno con la tromba dei canti, tripudiamo festosamente e danziamo esultanti per l’annuale solennità del padre teoforo…Pastori e maestri, conveniamo insieme per lodare il pastore emulo del Buon Pastore; i malati facendo l’elogio del medico; quelli che sono nei pericoli, del liberatore; i peccatori, dell’avvocato; i poveri del tesoro, gli afflitti, del conforto;i viaggiatori, del compagno di viaggio: tutti, facendo l’elogio del grandissimo pontefice”.

Ambrogio di Milano ci viene presentato come pastore e teologo, difensore della vera professione di fede della Chiesa.

La Madre di Dio, i Profeti, i Martiri, i Padri e i Monaci costituiscono il percorso, i punti di riferimento, la pedagogia della Chiesa nel portarci verso la celebrazione e la contemplazione dell’Incarnazione del Figlio di Dio, il nuovo bambino e Dio prima dei secoli.

Vi esorto a preparare il popolo di Dio adeguatamente al grande mistero della Natività di Nostro Signore Gesù Cristo.

I  CENTENARIO DELL’EPARCHIA DI LUNGRO

13 febbraio 2019

Era il 13 febbraio 1919 quando il venerabile Papa Benedetto XV, con la Costituzione Apostolica “Catholici Fideles Graeci Ritus” istituiva l’Eparchia di Lungro degli Italo-Albanesi dell’Italia Continentale, immediatamente soggetta alla Santa Sede.

Ed è con immensa gratitudine che anche noi oggi diciamo: “Questo è il giorno che ha fatto il Signore, esultiamo e rallegriamoci”.

Vi invito e convoco tutti in Cattedrale il prossimo 13 febbraio, alle ore 16,30 per la celebrazione della Divina Liturgia Pontificale, per rendere soprattutto grazie a Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, Trinità consustanziale e indivisibile, per tutti i doni a noi elargiti.

L’EPARCHIA DI LUNGRO ABBRACCIA PAPA FRANCESCO

UDIENZA SPECIALE PAPALE

31 maggio 2019

Con immensa gioia vi annuncio che l’Eparchia di Lungro incontrerà Papa Francesco il prossimo 31 maggio 2019, alle ore 12,00  presso l’Aula   “Paolo VI ” in Vaticano.

Un nuovo grande appuntamento di fede per l’Eparchia di Lungro, che ha ottenuto la concessione di un’udienza speciale esclusiva. Una grazia davvero speciale che il Papa ha voluto concedere alla nostra Chiesa.

Rivolgo al Santo Padre il più filiale e sentito ringraziamento a nome della nostra Eparchia. Invito a intensificare la preghiera al Signore per Papa Francesco, a preparare degnamente l’incontro con la sua persona e a vivere con sobrietà, semplicità e letizia questa grazia straordinaria che il Signore ci ha donato.

RITIRO DEL CLERO

Giovedì 20 dicembre, con inizio alle ore 9,30 si terrà il Ritiro del Clero nella Parrocchia “San Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da Don Armando Matteo. Insegna Teologia fondamentale presso la Pontificia Università Urbaniana in Roma. È autore di numerosi saggi, alcuni dei quali tradotti all’estero.

Che la luce portata dal Signore che nasce illumini i nostri cuori e il nostro cammino per avvicinarci con fede e gioia ai nostri fratelli bisognosi di aiuto. Seguiamo l’esempio di Gesù che si è avvicinato a noi, si è fatto uomo.

Invoco su di Voi e sulle Vostre Comunità la benedizione del Signore.

 

Lungro, 1 dicembre 2018

+ Donato Oliverio, Vescovo