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Ecclesia semper reformanda est. Messaggio delle Chiese Cristiane riunite ad Assisi al termine dell’Anno commemorativo della Riforma.

Da Veritas in caritate. Informazioni dall’Ecumenismo in Italia 10/12 (2017), p. 54.

Care sorelle e cari fratelli in Cristo,
le chiese cristiane che si sono riunite ad Assisi nei giorni 20-22 novembre 2017 al termine di un anno di commemorazione comune del 500° anniversario dell’inizio della Riforma protestante, vi inviano questo messaggio per comunicarvi quanto discusso ed approfondito in uno spirito di fraternità cristiana e per ampliare il dialogo tra le chiese.
La prima parola che vorremmo comunicarvi è in realtà un pensiero rivolto ai tanti cristiani che in Medio Oriente e in diversi altri luoghi del mondo vengono perseguitati perché proclamano il loro amore irrinunciabile per Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo. La loro testimonianza, che giunge talvolta fino al martirio di sangue, è per tutti e tutte noi una vera predicazione dell’Evangelo che ci richiama a un risveglio delle nostre coscienze e del nostro discepolato, invitandoci a chiedere per tutti, in ogni luogo, la libertà di culto come un diritto fondamentale.
Nel convegno di Assisi ci siamo incontrati come rappresentanti di varie chiese, appartenenti a diverse tradizioni d’Oriente e di Occidente. Questo è stato possibile per il cammino che in questi anni ha coinvolto tanti cristiani e tante cristiane in Italia, come in tante altre parti del mondo, per promuovere il supremo testamento di Gesù Cristo, “che tutti siano una cosa sola” (cfr. Gv 17,11). Tutte queste chiese si sono confrontate sul medesimo tema, sull’urgenza, cioè, di dare una comune testimonianza cristiana al fine di giungere a una piena riconciliazione della famiglia cristiana, così da rendere sempre più efficace l’annuncio della Parola di Dio nella società italiana del XXI secolo.
Per fare questo tutti ci siamo sottoposti all’autorità della Parola di Dio, alla volontà e alla misericordia dell’Onnipotente. La divisione dei cristiani è uno scandalo e avvertiamo con chiarezza il peso delle colpe di tutti, delle responsabilità di ciascuno nel non essere stati in grado di procedere più speditamente nella costruzione della piena e visibile comunione, segno dell’unità nella diversità alla quale tutti i cristiani sono chiamati. Oggi rendiamo grazie a Dio in Cristo Gesù perché ha voluto farci la grazia di sperimentare il soffio del suo Spirito Santo che fa ogni cosa nuova. Ricordiamo con gratitudine tutti coloro che da già dall’inizio del secolo scorso hanno lavorato per promuovere l’unità dei cristiani, sia a livello internazionale – attraverso anche le Commissioni di dialogo teologico – sia a livello nazionale. Le cose nuove di Dio sono iniziate non solo per noi ma anche in noi e così si aprono nuove strade di comunione.
Pertanto vi invitiamo a riflettere su alcune questioni che nascono da quanto ci siamo detti ad Assisi. Vi chiediamo di contribuire a rafforzare il dialogo a livello locale per favorire la crescita di una testimonianza quotidiana della dimensione ecumenica della fede cristiana:
1. Ogni chiesa è chiamata, in ogni epoca, a conformarsi alla Parola di Dio, perché ogni riforma della chiesa è opera di Dio che chiama a vivere le cose nuove dello Spirito. Cristo è il cambiamento, in Lui quello che prima non era possibile ora è realtà. Come vivere le cose nuove di Dio all’interno delle nostre tradizioni? Siamo consapevoli che Dio ci chiama ogni giorno a conversione?
2. La libertà è uno dei più grandi doni di Dio all’uomo. Essa rende ogni essere umano capace di progredire verso la perfezione spirituale, ma allo stesso tempo include il pericolo della disobbedienza, come indipendenza da Dio, quindi della caduta, da cui derivano le tragiche conseguenze del male nel mondo. Dio invece rimane fedele all’Evangelo, la sua fedeltà precede e fonda quella dei credenti. Egli è fedele alle sue promesse, al suo patto di grazia già iniziato nella storia della salvezza con il popolo d’Israele; Egli è fedele al fatto che, se «quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita», come insegna l’Apostolo San Paolo (Lettera ai cristiani di Roma, 5,10). Noi dunque proponiamo con convinzione questa fedeltà, l’amore assoluto di Dio che si rivela nel Signore Crocifisso, come la sola via per un mondo di pace, di giustizia, di libertà e di solidarietà tra gli esseri umani e tra i popoli, la cui unica e ultima misura è sempre il Signore, “Agnello immolato” per la vita del mondo (cfr. Ap 5,12), ossia l’Amore infinito del Dio Uno e Trino. Come viviamo questa condizione di libertà in Cristo e di servizio reciproco?
3. La testimonianza evangelica e l’impegno sociale delle chiese oggi devono confrontarsi con la realtà multiculturale e interreligiosa senza paure e senza preconcetti, perché siamo chiamati a rispondere per fede alle domande degli uomini e delle donne di oggi che cercano speranza e salvezza. Come stiamo nella società in quanto cristiani? Come ci stiamo con quello spirito di pace che ci dovrebbe caratterizzare?
4. Possiamo camminare insieme, chiedendoci come predicare la Parola di Dio nell’oggi senza cadere nella tentazione di predicare l’oggi. Come possiamo interloquire con la cultura rimanendo una voce critica e profetica?
5. Cosa intendiamo quando predichiamo Cristo crocifisso e risorto? Gesù è ancora scandalo e follia?
In questo Spirito, vi invitiamo a accogliere e condividere queste parole nelle vostre comunità e con le sorelle e i fratelli in Cristo che vivono accanto a voi, a partire dalla Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani del prossimo gennaio.
Vi salutiamo nel nome di colui che ci riconcilia tutti in un solo corpo (cfr. Ef 2,16).

Chiesa Apostolica Armena – Chiesa Cattolica Romana – Chiesa d’Inghilterra – Chiesa Ortodossa: Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e Malta (Patriarcato Ecumenico), Diocesi Ortodossa Romena in Italia – Federazione delle Chie-se Evangeliche in Italia (Battisti, Esercito della Salvezza, Luterani, Metodisti e Valdesi).
La Chiesa Copta Ortodossa e la Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno aderiscono in qualità di osservatori.

Assisi, 22 novembre 2017.

Circolare del Vescovo Donato, 18 novembre 2017

Al Rev.imo Clero,

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Cari fratelli e sorelle,

nei giorni scorsi, nel contesto degli Esercizi Spirituali, abbiamo vissuto intense giornate di ascolto e di riflessione intorno alla liturgia e al progetto pastorale sulla riscoperta e la valorizzazione della Divina Parola.

La Parola di Dio risuona nella Liturgia, e come sia importante disporsi al suo ascolto, in particolare nella Divina Liturgia. “La liturgia è il luogo dove la Chiesa legge abitualmente la Scrittura”. Attraverso la liturgia, la Parola di Dio si assicura un ingresso più largo nella esistenza dei cristiani.

Ci hanno guidato le stimolanti parole di Mons. Antonio Donghi.

Questo nostro trovarci insieme ha costituito anche un primo passo verso il I° centenario della nostra Eparchia, evidenziando il nesso profondo e costitutivo tra l’azione liturgica culmen e fons della vita ecclesiale e il legame liturgia-vita da mantenere vivo.

La nostra Eparchia si prepara a festeggiare il suo compleanno. Un bel compleanno, compie 100 anni! Infatti il 13 Febbraio del 2019 saranno esattamente 100 anni dalla sua istituzione. Un secolo fa, Benedetto XV rompendo gli indugi dei suoi predecessori, affrontava con coraggio il problema e con atto di grande lungimiranza erigeva con la Costituzione “CATHOLICI FEDELES GRAECI RITUS”, l’Eparchia di rito bizantino-greco di Lungro degli Italo-Albanesi, immediatamente soggetta alla Santa Sede.

Questo primo centenario, sarà l’occasione che si presenta alla nostra Chiesa per considerare il cammino che abbiamo percorso, per vedere da dove veniamo e verso dove vogliamo andare. È un cammino che il Signore della storia continua a regalarci per giungere, anche noi alla terra promessa. “Ricordati di tutto il cammino che il Signore, tuo Dio, ti ha fatto percorrere in questi anni”.

Ed è l’occasione per potere considerare, senza autocelebrazioni, che il Signore è stato fedele e, senza nostro merito, ha compiuto meraviglie per noi ed in noi.

INCONTRO CON SUA BEATITUDINE IERONYMOS ARCIVESCOVO DI ATENE E DI TUTTA LA GRECIA

Il 17 Ottobre u.s. ci siamo recati ad Atene per incontrare Sua Beatitudine Ieronymos, Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia, sono stato accompagnato dal Protosincello Pietro Lanza, dal Protopresbitero Antonio Bellusci, dal Segretario Papàs Sergio Straface e dal Signor Virgilio Avato, ecumenista.

Nell’incontro con il primate della Chiesa ortodossa greca, ho presentato la storia e il patrimonio ecclesiale di derivazione bizantina dei fedeli Italo-Albanesi, sottolineando la nostra appartenenza alla Chiesa Cattolica, in comunione con l’Oriente per il patrimonio liturgico e con l’Occidente per l’ubicazione territoriale. L’Arcivescovo Ieronymos ci ha accolto con particolare affetto e mi ha chiesto il testo della relazione per farlo tradurre in lingua greca e condividerlo con i confratelli Vescovi del Santo Sinodo della Chiesa Greca.

L’incontro è poi continuato nella sede del Santo Sinodo della Chiesa Greca dove siamo stati accolti dal Vescovo Clemente di Methoni, capo della segreteria del Santo Sinodo, e dall’Archimandrita Ignatios Sotiriadis, segretario della Commissione per gli affari esteri.

Abbiamo concordato che la realtà dell’Eparchia di Lungro può offrire una solida e sperimentata base di dialogo e di vita fraterna ai cristiani di Occidente e di Oriente, per compiere il passo decisivo e giungere alla celebrazione eucaristica comune.

INCONTRO DEI VESCOVI ORIENTALI CATTOLICI D’EUROPA

Dal 26 al 20 Ottobre 2017 si è svolta a Londra la riunione annuale dei Vescovi Orientali Cattolici d’Europa, su invito di S.E. Mons. Hlib Lonchyna, Vescovo dell’Eparchia cattolica ucraina della Sacra Famiglia di Londra. L’incontro si è tenuto presso il Centro per l’Unità del Movimento dei Focolari, a Welwyn Galden City. Sono stati giorni intensi d’incontri, di conferenze, di dibattiti, ma soprattutto di fraternità e di preghiera, in cui si sono condivise speranze e sofferenze, progetti e difficoltà delle Chiese Orientali Cattoliche dell’Europa. Erano presenti una quarantina di vescovi, sacerdoti ed esperti nella catechesi. Il tema generale dell’incontro era l’annuncio, la conoscenza e la vita di fede in Cristo (Kerigma-Catechesi-Mistagogia). I diversi aspetti che abbiamo approfondito in questi giorni ci hanno fatto vedere l’importanza di ritrovare la centralità di Cristo nella nostra predicazione e nella nostra catechesi, la validità dei metodi della grande Tradizione delle nostre Chiese: la predicazione, la catechesi, l’iconografia, la mistagogia; e allo stesso tempo la necessità dell’utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione per annunciare a tutti la Buona Novella di Cristo.

Nel 2018, la riunione si svolgerà dal 14 al 17 Giugno nella nostra Eparchia di Lungro degli Italo-Albanesi.

IN ATTESA DELLA NASCITA DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO

Nella tradizione bizantina il 15 Novembre inizia la “Quaresima di Natale”. Diverse celebrazioni ne scandiscono il percorso: il 6 Dicembre la memoria di San Nicola, Vescovo di Mira, nostro protettore; il 9 Dicembre la celebrazione del Concepimento di Sant’Anna, le commemorazioni di profeti, dottori, monaci e infine le due domeniche prima di Natale, chiamate dei Progenitori e dei Santi Padri. La liturgia bizantina prepara l’umiliazione del Verbo di Dio nell’umiltà della liturgia.

Vi esorto a preparare il popolo di Dio adeguatamente al grande mistero della Natività di Nostro Signore Gesù Cristo.

Che la luce portata dal Signore che nasce illumini i nostri cuori e il nostro cammino per avvicinarci con fede e gioia ai nostri fratelli bisognosi di aiuto. Seguiamo l’esempio di Gesù che si è avvicinato a noi, si è fatto uomo.

SENSIBILIZZAZIONE OFFERTE DEDUCIBILI

Le Parrocchie hanno ricevuto i manifesti e i pieghevoli illustrativi con gli appositi bollettini di conto corrente postale per i fedeli che vogliono effettuare l’offerta per il sostentamento del Clero.

Ricordiamo ai fedeli che l’offerta per il sostentamento del Clero, deducibile dalla dichiarazione dei redditi, è una via di condivisione fraterna.

RITIRO DEL CLERO

Giovedì 21 Dicembre, con inizio alle ore 9,30 si terrà il Ritiro del Clero nella Parrocchia “San Giovanni Battista” ad Acquafomosa, con la meditazione tenuta da Mons. Antonio Donghi.

Invoco su di Voi e sulle Vostre Comunità la benedizione del Signore.

 

Lungro, 18 Novembre 2017

 

+ Donato Oliverio, Vescovo

Comunicato congiunto del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani e della Federazione Luterana Mondiale, a conclusione dell’anno commemorativo comune della Riforma.

 

Da Veritas in caritate. Informazioni dall’Ecumenismo in Italia 10/10 (2017), pp. 46-47.

Oggi, 31 ottobre 2017, ultimo giorno dell’anno della Commemorazione comune della Riforma, siamo molto grati per i doni spirituali e teologici ricevuti tramite la Riforma; si è trattato di una commemorazione condivisa non solo tra noi ma anche con i nostri partner ecumenici a livello mondiale. Allo stesso tempo, abbiamo chiesto perdono per le nostre colpe e per il modo in cui i cristiani hanno ferito il Corpo del Signore e si sono offesi reciprocamente nei cinquecento anni dall’inizio della Riforma ad oggi.
Noi, luterani e cattolici, siamo profondamente riconoscenti per il cammino ecumenico che abbiamo intrapreso insieme negli ultimi cinquant’anni. Questo pellegrinaggio, sostenuto dalla nostra comune preghiera, dal culto divino e dal dialogo ecumenico, ha condotto al superamento dei pregiudizi, all’intensificazione della comprensione reciproca e al conseguimento di accordi teologici decisivi. Alla luce di così tante benedizioni lungo il nostro percorso, solleviamo i nostri cuori nella lode del Dio uno e trino per la grazia ricevuta.
Oggi vogliamo ricordare un anno segnato da eventi ecumenici di incisiva importanza, un anno iniziato il 31 ottobre 2016 con la preghiera congiunta luterana-cattolica celebrata a Lund, in Svezia, alla presenza dei nostri partner ecumenici. Papa Francesco e il Vescovo Munib A. Younan, allora Presidente della Federazione Luterana Mondiale, durante questo servizio liturgico da loro presieduto, hanno firmato una dichiarazione comune, impegnandosi a proseguire insieme il cammino ecumenico verso l’unità per la quale Cristo ha pregato (cfr. Giovanni 17,21). Lo stesso giorno, anche il nostro servizio comune a favore di coloro che sono bisognosi del nostro aiuto e della nostra solidarietà è stato rafforzato grazie ad una lettera di intenti firmata dalla Caritas Internationalis e dalla Lutheran World Federation World Service.
Papa Francesco e il Presidente Younan hanno dichiarato insieme: “Molti membri delle nostre comunità aspirano a ricevere l’Eucaristia ad un’unica mensa, come concreta espressione della piena unità. Facciamo esperienza del dolore di quanti condividono tutta la loro vita, ma non possono condividere la presenza redentrice di Dio alla mensa eucaristica. Riconosciamo la nostra comune responsabilità pastorale di rispondere alla sete e alla fame spirituali del nostro popolo di essere uno in Cristo. Desideriamo ardentemente che questa ferita nel Corpo di Cristo sia sanata. Questo è l’obiettivo dei nostri sforzi ecumenici, che vogliamo far progredire, anche rinnovando il nostro impegno per il dialogo teologico.”
Tra le benedizioni sperimentate durante l’anno della Commemorazione, vi è il fatto che, per la prima volta, luterani e cattolici hanno visto la Riforma da una prospettiva ecumenica. Ciò ha reso possibile una nuova comprensione di quegli eventi del XVI secolo che condussero alla nostra separazione. Riconosciamo che, se è vero che il passato non può essere cambiato, è altrettanto vero che il suo impatto odierno su di noi può essere trasformato in modo che diventi un impulso per la crescita della comunione ed un segno di speranza per il mondo: la speranza di superare la divisione e la frammentazione. Ancora una volta, è emerso chiaramente che ciò che ci accomuna è ben superiore a ciò che ci divide.
Siamo lieti che la Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione, firmata solennemente dalla Federazione Luterana Mondiale e dalla Chiesa romano-cattolica nel 1999, sia stata firmata anche dal Consiglio Metodista Mondiale nel 2006 e, durante questo anno di Commemorazione della Riforma, dalla Comunione Mondiale delle Chiese Riformate. Oggi stesso, la Dichiarazione viene accolta e recepita dalla Comunione Anglicana nel corso di una solenne cerimonia nell’Abbazia di Westminster. Su questa base, le nostre comunità cristiane possono costruire un sempre più stretto legame di consenso spirituale e di testimonianza comune al servizio del Vangelo.
Guardiamo con soddisfazione alle numerose iniziative di preghiera comune e di culto divino che luterani e cattolici hanno condiviso insieme ai loro partner ecumenici in varie parti del mondo, così come agli incontri teologici e alle importanti pubblicazioni che hanno dato sostanza a questo anno di Commemorazione.
Con uno sguardo rivolto al futuro, ci impegniamo a proseguire il nostro cammino comune, guidati dallo Spirito di Dio, verso la crescente unità voluta dal nostro Signore Gesù Cristo. Con l’aiuto di Dio e in uno spirito di preghiera, intendiamo discernere la nostra interpretazione di Chiesa, Eucaristia e Ministero, sforzandoci di giungere ad un consenso sostanziale al fine di superare le differenze che sono tuttora fonte di divisione tra di noi. Con profonda gioia e gratitudine, confidiamo nel fatto “che colui il quale ha iniziato in [noi] quest’opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù” (Fil 1,6).

 

“Riconciliarsi per annunciare il Vangelo”. Dichiarazione comune per il 500° anniversario dell’inizio della Riforma.

 

Da Veritas in caritate. Informazioni dall’Ecumenismo in Italia 10/10 (2017), p. 46.

«Piuttosto che i conflitti del passato, il dono divino dell’unità tra di noi guiderà la collaborazione e approfondirà la nostra solidarietà. Stringendoci nella fede a Cristo, pregando insieme, ascoltandoci a vicenda, vivendo l’amore di Cristo nelle nostre relazioni, noi, cattolici e luterani, ci apriamo alla potenza di Dio Uno e Trino. Radicati in Cristo e rendendo a Lui testimonianza, rinnoviamo la nostra determinazione ad essere fedeli araldi dell’amore infinito di Dio per tutta l’umanità» (Dichiarazione congiunta in occasione della Commemorazione cattolico-luterana della Riforma, Lund 31 ottobre 2016). Queste parole hanno guidato il cammino di riconciliazione e di condivisione che ha coinvolto cattolici e luterani in tanti luoghi, in questo anno, per vivere l’esperienza di una commemorazione comune del 500° anniversario dell’inizio della Riforma, nella linea indicata dal documento Dal conflitto alla comunione della Commissione luterano-cattolica per l’unità.
In Italia numerose sono state le iniziative, a vario livello, alle quali hanno preso parte cristiani e cristiane per commemorare la Riforma del XVI secolo in un spirito che, se non può essere considerato una novità alla luce dei passi compiuti negli ultimi decenni, ha sicuramente aperto una nuova stagione nel cammino per la costruzione dell’unità visibile della Chiesa con la quale mettere fine allo scandalo delle divisioni.
Proprio alla luce di queste iniziative, cattolici e luterani auspicano che sia possibile proseguire nell’approfondimento della conoscenza dell’opera e della figura di Martin Lutero per una migliore comprensione delle ricchezze spirituali, teologiche e liturgiche del XVI secolo per una riforma della Chiesa, radicata sulle Sacre Scritture e arricchita dalla tradizione dei concili ecumenici, in grado di rimuovere quei pregiudizi che ancora impediscono una lettura condivisa delle vicende storiche della Riforma in tutte le sue articolazioni.
Nella lettura congiunta delle Sacre Scritture, che costituisce un passaggio fondamentale, da anni, nella scoperta quotidiana di cosa unisce i cristiani, cattolici e luterani invitano a trovare nuove fonti per sviluppare il cammino ecumenico, anche grazie a un rinnovato rapporto con il popolo ebraico proprio a partire dalla comune radice biblica. Leggere insieme le Sacre Scritture illumina l’esperienza di fede con percorsi ecumenici di ascolto e commento della Parola di Dio in modo da condividere tradizioni esegetiche e formulazioni dottrinali, affidando al Signore i tempi e i modi della realizzazione dell’unità visibile della Chiesa.
Cattolici e luterani ritengono che questi percorsi vanno sostenuti e incoraggiati nella prospettiva di favorire un ripensamento della catechesi in chiave ecumenica, soprattutto in relazione alla celebrazione del battesimo e del matrimonio e, più in generale, alle liturgie ecumeniche di riconciliazione, così da aiutare a vivere questi momenti della vita delle comunità locali come opportunità per riaffermare che per cattolici e luterani l’ecumenismo costituisce una scelta irreversibile, quotidiana, non emergenziale, in grado di aiutare una migliore comprensione delle proprie identità, rendendo più vivace e pregnante la missione della Chiesa. Cattolici e luterani vogliono rendere sempre più dinamico il proprio impegno nella cura della creato, proponendo un modello di sviluppo economico che non sia interessato alla logica del profitto, che tanti danni ha fatto anche nel nostro paese con l’inquinamento dell’aria, delle acque e della terra, ma, superando gli interessi individuali o di gruppo, sappia utilizzare le risorse del creato nel rispetto dell’ambiente e avendo sempre di mira il bene comune e quello stesso della terra di cui siamo custodi e non padroni.
Per cattolici e luterani, le peculiarità del cammino ecumenico devono portare a moltiplicare le occasioni per testimoniare l’amicizia e l’aiuto verso i poveri, in particolare oggi verso i migranti che fuggono da guerre e calamità naturali. Davanti al bisogno loro e anche di un numero crescente di nostri concittadini, ci impegniamo a coinvolgere le nostre comunità in uno sforzo maggiore di solidarietà, avendo sempre come modello il Buon Samaritano, quel Gesù che si china sulle ferite dell’umanità sofferente. Siamo aperti a collaborare con tutti i nostri fratelli e sorelle a cui ci accomuna la fede nel Signore Gesù, ed anche con le donne e gli uomini di altre religioni e con tutti coloro che hanno a cuore il futuro del nostro paese e del mondo. Rafforzare l’amicizia nella fraternità, ai piedi della croce di Cristo, ci aiuterà a favorire una riconciliazione delle memorie in grado di sostenere cattolici e luterani nell’annuncio e nella testimonianza della Parola di Dio nella società contemporanea, per promuovere una riforma sempre più evangelica della vita quotidiana delle comunità locali.

Roma, 31 ottobre 2017.

CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA – CHIESA EVANGELICA LUTERANA IN ITALIA

Circolare del Vescovo Donato, 8 settembre 2017

Al Rev.imo Clero,

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Cari fratelli e sorelle,

per grazia di Dio siamo entrati nel nuovo Anno Ecclesiastico, che segna l’inizio anche dell’Anno Pastorale, continuando “per virtù di colui che ci ha amato” a testimoniare e a dare ragione “della speranza che è in noi”, vivendo nella Chiesa, in Cristo e per Cristo, il Quale ha promesso di essere con noi “tutti i giorni, fino alla fine del mondo”.

Sentiamo la gioia di essere una Chiesa in cammino, per fare memoria e rendere grazie al Signore dei suoi doni che continuamente elargisce alla nostra Chiesa. Solo Lui è in grado di misurare la fede, la speranza, l’amore, l’impegno profuso nell’ascolto della Parola e nella preghiera, nella comunione presbiterale ed ecclesiale, nella solidarietà, nell’attenzione e nella vicinanza ai poveri e ai sofferenti, nella fedeltà al Vangelo nella vita di tutti i giorni.

La nota esortazione della lettera agli Ebrei, ci invita non soltanto a camminare, ma addirittura correre: “Corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento”.

ASSEMBLEA ANNUALE DIOCESANA

A conclusione dell’Assemblea Diocesana (30-31 Agosto 2017) su: “La Divina Parola – Fuoco che Riscalda”, posso dire di aver avuto un’impressione positiva, anche se bisogna impegnarsi di più; così come si è svolta conferma il clima spirituale, sereno, senza tensioni, un’esperienza di Chiesa. Deve essere soprattutto uno stile, un modo di stare e camminare insieme e di prendere coscienza delle nostre responsabilità oggi, come Chiesa di Lungro. Già abituato a “convenire” a livello liturgico-sacramentale, il popolo di Dio deve acquisire sempre più l’abitudine a “convenire” anche a livello pastorale esistenziale per camminare insieme.

L’Assemblea ha tra le sue finalità quella di pensare ai prossimi anni: situazioni nuove da affrontare, correttivi a quanto facciamo, strade da aprire. Se tutti lavoreremo in fraterna concordia, preoccupati unicamente della gloria di Dio, per la nostra Eparchia si apriranno cieli nuovi e terra nuova.

ORDINAZIONI PRESBITERALI

Dopo matura riflessione e preghiera, stiamo per elevare all’ordine dei Presbiteri il diacono Manuel Pecoraro, domenica 1 Ottobre nella Chiesa Cattedrale di Lungro e domenica 22 Ottobre p.v. il diacono Michel Skaf, perché al servizio di Cristo, Maestro, Sacerdote, Pastore, cooperino ad edificare il Corpo di Cristo che è la Chiesa in Popolo di Dio e Tempio santo dello Spirito Santo.

Quanto a Voi, figli e fratelli, che state per essere promossi all’ordine del presbiterato, considerate che esercitando il ministero della Sacra Dottrina sarete partecipi della missione di Cristo. Sia nutrimento al Popolo di Dio la vostra dottrina, semplice, come parlava il Signore, che arrivava al cuore, parlate in modo semplice, parlate ai cuori. Abbiate sempre davanti agli occhi l’esempio del Buon Pastore, che non è venuto per essere servito ma per servire.

91° GIORNATA MONDIALE MISSIONARIA

“La messe è molta”

22 Ottobre 2017

“La messe è molta, ma gli operai sono pochi” è il tema scelto in Italia per celebrare la 91ª Giornata Missionaria mondiale.

“Ogni cristiano – ci ricorda Papa Francesco nella Evangelii Gaudium – è missionario nella misura in cui si è incontrato con l’amore di Dio in Gesù Cristo”.

L’ottobre missionario, con il suo invito alla riflessione, alla preghiera, al gesto fraterno della condivisione è occasione perché le nostre comunità si pongano alla ricerca di esempi concreti, di gesti significativi.

Fin dall’inizio le Pontificie Opere Missionarie hanno cercato di coinvolgere tutti nella costruzione di una umanità più fraterna valorizzando anche il più piccolo gesto di Invoco su di Voi e sulle Vostre Comunità la Benedizione del Signore.

ESERCIZI SPIRITUALI

Briatico 6-9 Novembre 2017

L’evangelista Marco fa notare che “essendo molti quelli che andavano e venivano e gli Apostoli non avevano neanche il tempo di mangiare”, Gesù disse loro: “Venite in disparte, Voi soli, in un luogo solitario e riposatevi un po’”. Questo invito rivolto da Gesù agli Apostoli lo rivolgo a Voi cari Sacerdoti per esortarvi caldamente a partecipare al Corso di Esercizi Spirituali a Briatico (Vibo Valentia) dal 6 al 9 Novembre – Casa Sacro Cuore dei Padri Dehoniani.

Nel lodare il Vostro zelo vi ringrazio per la passione con cui donate il Vostro servizio pastorale in questo tempo, Vi ricordo l’importanza del raccoglimento interiore, occorre guardarsi dai pericoli di una attività eccessiva. Gli esercizi Spirituali, inoltre, sono fondativi della fraternità e della comunione presbiterale.

RITIRO DEL CLERO

Dopo la pausa estiva, Giovedì 19 Ottobre, con inizio alle ore 9,30 avrà inizio il Ritiro del Clero nella Parrocchia “San Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da Padre Aldo Pashkja Skoda, Missionario Scalabriniano e Preside SIMI (Istituto Accademico Internazionale) presso la Pontificia Università Urbaniana.

Invoco si ciascuno di Voi e sulle Vostre Comunità la benedizione del Signore.

 

Lungro, 8 Settembre 2017

Natività della Ss.ma Signora nostra, Madre di Dio e sempre Vergine Maria

 

+ Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 3 luglio 2017

Al Rev.imo Clero,

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Cari fratelli e sorelle,

il tempo estivo ci sta offrendo occasione di riposo e di riflessione in attesa della ripresa di ciò che caratterizza normalmente la nostra vita quotidiana. Auguro a ciascuno al meglio il tempo delle ferie, anche se per le nostre comunità parrocchiali l’attenzione alle persone e al popolo che il Signore ci ha affidato non va “in vacanza”. E di questo, abbiamo testimonianza anche nel fiorire di iniziative e feste patronali che, partendo dalla fervida devozione popolare delle nostre comunità, hanno poi una declinazione finalizzata a favorire l’aggregazione e le relazioni interpersonali. Alla luce di questi appuntamenti non dimentichiamo mai gli ultimi. Nelle organizzazioni delle feste, l’aspetto della solidarietà verso famiglie e persone bisognose delle nostre comunità sia posta sempre dinanzi ad altri tipi di esigenze; avere la capacità di trasformare i nostri momenti di festa in momenti di generosità. Al centro delle nostre feste ci siano le persone, la fede e la solidarietà.

ESTATE RAGAZZI

Così come negli anni precedenti avete avviato la proposta di “Estate Ragazzi”, nel primo tempo delle vacanze; un’esperienza positiva ricca di cura, di educazione, di attenzione. Vivete questa esperienza proponendo la vita fraterna come stile; accogliete, accompagnate, animate i vostri giovani per tradurre in concreto la possibilità della vita comune, con uno stile di generosità, altruismo, sincerità, accettazione dell’altro con le sue ricchezze e i suoi limiti.

“Estate Ragazzi” non è un semplice “campo solare”, ma vuole essere, aiutati da adulti ed animatori, una proposta esigente ed impegnativa, in cui l’attenzione ai giovani e alla loro crescita, viene privilegiata, attraverso i canti, i giochi, la preghiera, le attività, e i pasti comuni.

XXX ASSEMBLEA ANNUALE DIOCESANA

Corso di aggiornamento teologico

30-31 Agosto 2017

Dal 30 al 31 Agosto p.v. nella Parrocchia “S. Maria Assunta” di FRASCINETO, presso l’Hotel “La Falconara”, si terrà l’Assemblea Diocesana Annuale a cui siete tutti invitati a partecipare.

Relazioneranno: Prof. Don Antonio Donghi – Prof. Don Enzo Appella – Prof. Riccardo Burigana.

Nel quadro dell’Anno Pastorale che volge al termine abbiamo indicato, attraverso la Lettera Pastorale, come riflessione comune la Divina Parola fuoco che riscalda.

Per inquadrare l’impegno di quest’anno pastorale 2016/2017 nel quadro della nostra Chiesa locale, verso il primo centenario, abbiamo cercato di rendere sempre più esplicito e vissuto il primato della Parola di Dio, che è fondamento e radice di ogni attività della Chiesa. Così come abbiamo voluto richiamare alcuni punti essenziali più direttamente connessi con i comportamenti attuali della comunità cristiana, per verificare il rapporto Parola-vita.

Sarà l’abitudine ad ascoltare con docilità e coraggio la Parola di Dio, a renderci attenti alle necessità degli altri e a suggerirci i gesti concreti, che la carità di volta in volta ci richiede.

12° GIORNATA PER LA CUSTODIA DEL CREATO

2 Settembre – Santuario Madonna del Monte – Acquaformosa

La Giornata per la custodia del creato è un’iniziativa voluta dalla Conferenza Episcopale Italiana in sintonia con le altre comunità ecclesiali europee che consiste in una giornata annuale dedicata a riaffermare l’importanza, anche per la fede, dell’ambientalismo con tutte le sue implicazioni sociali. La celebrazione di questa giornata è una delle iniziative ecumeniche più diffuse oggi in Italia.

Il messaggio elaborato per questa 12ª Giornata: “Certo, il Signore è in questo luogo e io non lo sapevo” (Gen. 28,16) Viaggiatori sulla terra di Dio.

Un’esclamazione, espressiva dello stupore di Giacobbe, che nel corso di un lungo viaggio scopre la terra di Carran come luogo di presenza del Signore: “Quanto è terribile questo luogo! Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo” (Gen. 28,17).

Vi invito il 2 Settembre p.v. nel Santuario “Madonna del Monte”, alle ore 10,00 per la celebrazione della Divina Liturgia. Un luogo significativo del territorio della Diocesi, per la sua bellezza naturale, che merita una custodia attenta.

Invoco su di Voi e sulle Vostre Comunità la Benedizione del Signore.

 

Lungro, 3 Luglio 2017

 

+ Donato Oliverio, Vescovo

Lettera del Patriarca Bartolomeo a Papa Francesco per la festa dei patroni della Chiesa di Roma. Costantinopoli, 29 giugno 2017.

 

Da Veritas in caritate. Informazioni dall’Ecumenismo in Italia 10/6 (2017), pp. 43-44.

Your Holiness,

Today, we celebrate with you the honourable memory of the Holy, Glorious, and All-Praiseworthy Chiefs of the Apostles, Peter and Paul, who received their crown of martyrdom in the imperial city. We share in the joy of this feast by perpetuating the blessed tradition of exchanging official visits through delegations on the occasion of our respective Thronal Feasts. Our fraternal congratulatory wishes on this feast are conveyed to Your Holiness and expressed in person by our Patriarchal Delegation led by His Excellency Archbishop Job of Telmessos, co-president of the Joint International Commission for the Theological Dialogue between our two sister Churches, the Very Reverend Ambrosios Chorozidis, Grand Synkellus of the Ecumencial Patriarchate, and the Very Reverend Archimandrite Agathangelos Siskos, Librarian of the Ecumenical Patriarchate and secretary of our venerable delegation to you this year.

The commemoration of the Holy Apostles Peter and Paul reminds us of their common witness and ministry in the name of our Lord and Saviour Jesus Christ, which led them, ultimately, to their martyrdom. The Church was established on Christ, through the confession, witness and blood of the Holy Apostles, as our Lord foretold: “You shall receive power when the Holy Spirit has come upon you; and you shall be my witnesses in Jerusalem and in all Judea and Samaria and to the end of the earth” (Acts 1:8). Hence, after Saint Peter confessed Jesus Christ as the Messiah, the Son of the living God, our Lord said: “you are Peter, and on this rock I will build my church, and the powers of death shall not prevail against it” (Matt 16:18). For this same reason, Saint Paul spoke of his mission in these words: “To this day I have had the help that comes from God, and so I stand here testifying both to small and great, saying nothing but what the prophets and Moses said would come to pass: that the Christ must suffer, and that, by being the first to rise from the dead, he would proclaim light both to the people and to the Gentiles” (Acts 26:22-23).

Tertullian recognized the blood of the Apostles and later of the Christian Martyrs as a seed for the Church. Addressing those who persecuted Christians, he said: “We spring up in greater numbers as often as we are mown down by you: the blood of the Christians is a source of new life” (Apologeticus, 50). The death of the martyrs is a testimony of Christ’s death on the Cross and a witness to His third-day, glorious Resurrection from the Tomb, both of which lead us to everlasting life in His Kingdom. For this reason, we celebrate the feast of the holy martyrs brightly with the joy of the Resurrection and in the joyful anticipation of the glory of the Kingdom to come, as witnessed by the first martyr, Archdeacon Stephen, at the moment of his martyrdom: “Behold, I see the heavens opened, and the Son of man standing at the right hand of God!” (Acts 7:56).

The Church, throughout her history, during different epochs and times, has been persecuted; however, the blood of her martyrs was a source of strength in faith and a witness of our Lord and Saviour Jesus Christ. As the Bride of Christ, the Church, is still called to martyria today, as it faces new forms of persecution and oppression. Over the last few years, we have witnessed with great sorrow the attacks targeting Christians and their places of worship. Our sister Churches stand in solidarity with all persecuted and oppressed Christians of our times, and at this very moment, we call to remembrance “those who are in mines, in exile, in harsh labour, and those in every kind of affliction, oppression, necessity, or distress”.

Today, we call to mind the joy we experienced being with Your Holiness in Egypt two months ago, a land which is continuously watered by the blood of Christian martyrs. We prayed with you for the people of Egypt, for unity, peace and justice in the world, in the church of Saints Peter and Paul in Cairo near Saint Mark’s Coptic Orthodox Cathedral, which became a few months ago a sacred martyrion.

This was a significant moment for us, and for the world. It was in Cairo that, together with Your Holiness, we addressed an International Conference on Peace, sharing together the conviction that there cannot be any violence nor justification of terrorism in the name of religion. Together with you, we underlined that violence is the negation of fundamental religious beliefs and doctrine, that true faith does not release humans from being responsible for the world, and emphasized the importance of respecting human dignity and the need for supporting struggles aiming to attain justice and peace. We reminded our contemporary world that humanity demands from religion today honesty and openness to cultivate love, solidarity and compassion. This can be achieved also through interreligious dialogue which has the aim of overcoming religious fundamentalism and demonstrating that religions can and should serve as bridges between people, as instruments of peace and mutual understanding and respect between human beings. This interreligious dialogue is further strengthened through the deeper rapprochement of divided Christians.

Therefore, we are convinced that our common witness before the numerous challenges of our contemporary world constitutes a positive testimony for the Church of Christ and for bringing us closer to unity. This is indeed the commandment of our Lord and Saviour: “By this all men will know that you are my disciples, if you have love for one another.” (John 13:35). Over fifty years ago, our sister Churches have engaged into a dialogue of love that has led us into a dialogue of truth. With this in mind, we place great emphasis on the theological dialogue being conducted for nearly forty years between our sister Churches. We were particularly pleased to learn that the fourteenth meeting of the Joint International Commission for Theological Dialogue, last September in Chieti, between our Churches was conducted in an atmosphere of fraternal collaboration and mutual theological exchange, successfully producing an important common document on primacy and synodality in the first millennium. Thus, this Commission has proposed new steps on our common path towards unity. Now, the Commission will be entering a new phase of the dialogue. It is our prayer that the Coordinating Committee scheduled for September on the island of Leros will be fruitful by producing a common theme and a methodology for the next stage of our discussions.

Your Holiness, dearest Brother Francis, as we celebrate today the Thronal Feast of the Church of Rome, we reiterate our deepest desire for our common advancement on the journey towards the unity. We pray that our Lord and Saviour Jesus Christ may grant you health, strength and peace, so that you may continue your diakonia to the precious souls entrusted to your primatial care and wisdom.

Conveying to Your Holiness, the venerable Hierarchs and the Christ-loving faithful of your Church, our warmest greetings, we embrace you fraternally with a “holy kiss” and remain with much love and honour in Christ Jesus, the Lamb once slain who lives forever.

Circolare del Vescovo Donato, 2 maggio 2017

Al Rev.imo Clero,

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Cari fratelli e sorelle,

San Giovanni Crisostomo in una delle sue Catechesi battesimali cosi scrive: “Dio sia benedetto, Lui che ha operato meraviglie, Lui che ha fatto tutte le cose e le rinnova. Quelli che ieri erano prigionieri sono oggi uomini liberi e cittadini della Chiesa. Coloro che fino a poco fa erano immersi nell’ignominia del peccato, sono ora nella sicurezza e nella giustizia. Non solo giusti, ma figli. Non solo figli, ma eredi. Non solo eredi, ma fratelli di Cristo. Non solo fratelli di Cristo, ma suoi coeredi. Non solo coeredi, ma membra sue. Non solo membra, ma templi. Non solo templi, ma strumenti dello Spirito Santo”.

Pasqua è ricordo e rinnovamento del battesimo. Innumerevoli sono le meraviglie del battesimo, come appare chiaro dalle parole ispirate di San Giovanni Crisostomo: libertà, santità, giustizia, figliolanza, rigenerazione, adozione, partecipazione alla vita e alla resurrezione di Cristo, compimento per mezzo dello Spirito Santo. La grande Pentecoste è un’unica esperienza battesimale. Chi celebra con la Chiesa i “cinquanta giorni” rinnova in sé tutta la pienezza della vita che aveva avuto dal battesimo. Egli partecipa innanzitutto alla resurrezione gloriosa del Signore.

La liturgia orientale, come anche quella occidentale, scorge, insieme con i Padri, un simbolo del battesimo nella scena evangelica della guarigione del paralitico, che ci viene presentata nella quarta domenica di Pasqua. Egli rappresenta l’intera umanità che nel battesimo riceve la vita divina, e, rigenerato quale figlio della luce, può veramente servire Dio nella gioia.

Il paralitico non discese nell’onda di un’acqua terrena, ma nelle profondità della parola divina, fonte di ogni salvezza. Così appunto canta il vespro: “Tu che con mano santa plasmasti già l’uomo, sei venuto, o Cristo misericordioso, a guarire gli infermi. Con la Tua parola hai fatto rialzare il paralitico alla piscina probatica….per questo gridiamo: Gloria a Te, Signore onnipotente. Il paralitico vedendoti gridò: Abbi pietà di me, Signore. Non posso servirmi della piscina probatica, perché non ho chi mi immerga quando si agitano le acque. Ma io mi rivolgo a Te, sorgente delle guarigioni, per gridare anch’io insieme a tutti: Onnipotente Signore, gloria a te”.

GIORNATA DIOCESANA DELLA GIOVENTÙ

Vi aspetto con i vostri giovani a San Cosmo Albanese, il 2 Giugno, alle ore 9,30; i partecipanti sono invitati a riflettere sul tema: “Grandi Cose ha Fatto in Me l’Onnipotente”, che Papa Francesco ha voluto per il percorso triennale delle Giornate Mondiali della Gioventù. I temi annunciati mirano a dare all’itinerario spirituale delle prossime GMG una forte connotazione mariana, richiamando al tempo stesso l’immagine di una gioventù in cammino tra passato (2017), presente (2018) e futuro (2019), animata dalle tre virtù teologali: fede, carità e speranza.

Non mancheranno momenti di allegria e convivialità. Sarà sicuramente un giorno intenso ed entusiasmante, secondo il programma che l’Ufficio della Pastorale Giovanile ha preparato.

SCELTA DELL’OTTO PER MILLE

Si avvicina il tempo di presentare la dichiarazione dei redditi in cui è possibile scegliere di destinare l’8 per mille del gettito Irpef alla Chiesa Cattolica.

Ogni firma a favore della Chiesa Cattolica ha il valore di stima e fiducia verso la Chiesa stessa.

Riguardo alla scelta di destinare l’8 per mille alla Chiesa Cattolica, le motivazioni di questo gesto di solidarietà sono molteplici. La prima e più importante può essere dettata dalla nostra fede. La seconda è la fiducia che le nostre offerte vanno a buon fine.

GIORNATA PER LA CARITÀ DEL PAPA

Il 29 Giugno p.v., solennità dei Ss. Pietro e Paolo, gloriosi corifei degli Apostoli, si celebra in tutto il mondo la Giornata per la Carità del Papa. La carità per essere vera deve essere concreta, non può fermarsi al pensiero o al sentimento, ma deve raggiungere pure le tasche, per arrivare veramente a chi ha bisogno.

In tutte le Chiese saranno raccolte offerte che il Papa destinerà liberamente alle sue opere di carità secondo i bisogni delle Chiese e dei poveri.

ASSEMBLEA ANNUALE E CORSO DI AGGIORNAMENTO

Dal 30 al 31 Agosto del corrente anno, nella Parrocchia “S. Maria Assunta” di Frascineto, si terrà l’Assemblea Diocesana Annuale.

In questo Anno Pastorale come Anno di riflessione cercheremo di avvicinarci al mistero della Parola di Dio, per sottolineare alcuni punti che servono alla Comunità Eparchiale e per rendere sempre più esplicito e vissuto il primato della Parola di Dio.

GIORNATA SACERDOTALE REGIONALE

Il prossimo 22 Giugno alle ore 9,30 celebreremo a Catanzaro nel Seminario “San Pio X” la Giornata Sacerdotale Regionale, con la meditazione tenuta da S. E. Mons. Gualtiero SIGISMONDI, Assistente Generale dell’Azione Cattolica Italiana.

RITIRO DEL CLERO

Giovedì 11 Maggio, con inizio alle ore 9,30 si terrà il Ritiro del Clero nella Parrocchia di San Benedetto Ullano, Chiesa “San Benedetto Abate”, con la meditazione tenuta da Padre Pino Stancari.

Invoco su di Voi e sulle Vostre Comunità la Benedizione del Signore e la Pace del Signore risorto.

 

Lungro, 2 Maggio 2017 – Trasporto delle reliquie di Sant’Atanasio il Grande.

 

+ Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 5 aprile 2017

Al Rev.imo Clero,

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Cari fratelli e sorelle,

anno dopo anno il brano del Vangelo di Giovanni della Domenica delle Palme ci racconta l’ingresso di Gesù in Gerusalemme. Insieme ai suoi discepoli e ad una schiera crescente di pellegrini, Egli era salito dalla pianura della Galilea alla Città Santa. Durante l’ingresso a Gerusalemme, la folla rende omaggio a Gesù come Figlio di Davide con le parole del Salmo: “Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”.

Celebrate con esultanza la festa, canta il megalinario, e giubilando venite a magnificare il Cristo, con palme.

E ancora con il tropario: “Noi dunque, come i fanciulli, portando i simboli della vittoria, gridiamo a te, vincitore della morte: Osanna nell’alto dei cieli, benedetto colui che viene nel nome del Signore”.

Ci associamo alla processione dei giovani di allora, una processione che attraversa l’intera storia. Diventiamo anche noi con Lui e a partire da Lui messaggeri della sua pace, affinché in noi ed intorno a noi cresca il suo Regno.

Nella Grande e Santa Settimana si raggiunge il punto più significativo della preparazione alla Risurrezione di Cristo.

La Grande e Santa Settimana da sempre è vissuta nelle nostre comunità come centro dell’anno liturgico, momento forte della pietà religiosa del nostro popolo.

La celebrazione dei riti della Settimana Santa avvenga con il più grande decoro e solennità, evitando soprattutto che ci siano da parte dei fedeli manifestazioni religiose non in accordo con l’autorità ecclesiastica. Siano valorizzati e adoperati i canti popolari albanesi (Kalimere) dove sono bene conservati. (cfr. DeD della 1ª Assemblea Eparchiale, nn. 129-131)

I testi liturgici ci invitano a contemplare, a guardare, a gioire, ad essere coinvolti nel mistero della Risurrezione del Signore e poter cantare il giorno di Pasqua: “È il giorno della Risurrezione! Risplendiamo di luce, o popoli!…Purifichiamo i nostri sensi e contempleremo con la luce inaccessibile della Risurrezione Cristo…”.

COLLETTA PER LE OPERE DELLA TERRA SANTA

Il 1° Marzo 2017, in vista della tradizionale Colletta del Venerdì Santo in favore dei cristiani di Terra Santa, il Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, il Cardinale Leonardo Sandri, ha fatto pervenire una lettera all’episcopato della Chiesa Cattolica.

Il senso di comunione in Cristo morto e risorto per noi, ci spinge a promuovere anche quest’anno, Venerdì Santo 14 Aprile, l’importante iniziativa della Collecta Pro Terra Sancta, per il legame di fraternità che unisce la Chiesa Universale alla Chiesa Madre di Gerusalemme.

Il Santo Padre ha ricordato il valore non solo della presenza della Chiesa in Terra Santa ma anche del “mantenimento dei Luoghi Santi e dei Santuari, anche grazie alla Colletta del Venerdì Santo che ogni anno si rinnova, a partire dalla felice intuizione del Beato Paolo VI”.

Esorto tutte le Parrocchie a gesti di autentica carità fraterna.

GIORNATA DIOCESANA DELLA GIOVENTÙ

2 Giugno 2017

Il tema della XXXII giornata, il primo dei tre scelti da Papa Francesco per il percorso triennale delle Giornate Mondiali della Gioventù, è “Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente”. Papa Francesco ci parla della Madre di Gesù indicandola come modello da imitare e ci invita fare memoria del passato, avere coraggio nel presente e avere/essere speranza per il futuro.

Venerdì 2 Giugno a San Cosmo Albanese. Appuntamento alle ore 9,30 davanti al Santuario dei Santi Medici. A seguire, i giovani entreranno nel Santuario e ascolteranno alcune testimonianze.

Alle 12,00 presiederò la celebrazione della Divina Liturgia.

Dalle ore 15,30 si vivrà un importante momento di condivisione con tutti i giovani secondo il programma che l’Ufficio della Pastorale Giovanile avrà cura di preparare.

ORDINAZIONI DIACONALI

Sono lieto di comunicarvi che domenica 30 aprile p.v., delle Mirofore, conferirò l’ordinazione diaconale, nella Chiesa Cattedrale di Lungro, al suddiacono Michel Skaf nato in Mina del Libano. Ha intrapreso il cammino vocazionale nel 1999 nel Seminario di Sant’Anna (Libano). Nel 2007 ha continuato il percorso degli studi nel Pontificio Collegio Greco di Roma. Nel 2010 ha conseguito la Licenza in Diritto Canonico Orientale presso il Pontificio Istituto orientale.

Domenica 14 Maggio p.v., della Samaritana, conferirò l’ordinazione diaconale, nella Chiesa Cattedrale di Lungro, al lettore Manuel Pecoraro, nativo di Piana degli Albanesi. Nel 2006 è entrato nel Pontificio Collegio Greco di Roma, dove ha intrapreso il regolare percorso di studi. Nel 2014 ha conseguito la licenza nel Pontificio Seminario San Pio X di Catanzaro.

È un grande motivo di ringraziamento a Dio, di gioia serena per tutta l’Eparchia e di speranza; ne scaturiscono due doveri: la preghiera perché scenda su di loro copiosa la grazia dello Spirito Santo e l’accoglienza fraterna e gioiosa perché essi sperimentino quanto “sia dolce e soave per i fratelli vivere assieme” e trovino nella nostra amicizia incoraggiamento e stimolo alla loro ed alla altrui santificazione.

RITIRO DEL CLERO

Giovedì 27 Aprile, San Simeone ieromartire, con inizio alle ore 9,30 avrà inizio il Ritiro del Clero nella Parrocchia “San Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da Padre Adalberto Piovano, monaco benedettino, esperto in Scienze Ecclesiastiche Orientali.

Esprimo i miei Auguri di cuore a tutti Voi in occasione della Pasqua, che il Signore risorto tocchi gli occhi della nostra mente, apra gli orecchi del nostro cuore e aiuti le nostre labbra a cantare con meraviglia nuova Christòs anèsti – Krishti u ngjallë – Cristo è risorto.

 

Lungro, 5 Aprile 2017

 

+ Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 1 marzo 2017

Al Rev.imo Clero,

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Cari fratelli e sorelle,

ci prepariamo a vivere la Grande Quaresima, un cammino indispensabile che la Chiesa propone indistintamente a tutti i battezzati per la conversione interiore, la purificazione dei peccati, la solidarietà verso gli altri, cose necessarie per crescere nella propria vita cristiana.

La liturgia in tempo di Quaresima mette in risalto il senso fondamentale della preparazione alla Pasqua secondo i seguenti elementi: il valore sacramentale della conversione; la conoscenza del mistero della salvezza; la coerente testimonianza di vita. Perciò la Chiesa definisce questo periodo dell’anno liturgico “tempo propizio, tempo di metanoia (penitenza)”.

Il cristiano, a imitazione del Signore, è chiamato e riscoprire il valore ascetico della penitenza e a viverla con tutte le sue interiori energie che gli derivano dalla grazia e dalla sua decisiva volontà di camminare nei sentieri che la Chiesa gli indica.

La Quaresima con sei settimane attraverso le letture bibliche di cui sono intessute le ufficiature rievoca l’opera della creazione, la condizione umana decaduta segnata dal peccato, gli eventi della antica alleanza, segnatamente l’Esodo e la Pasqua, l’azione redentrice di Cristo.

Nel corso della Quaresima, la tradizione bizantina recita a coronamento dell’intera ufficiatura la preghiera attribuita a Sant’Efrem il Siro, un testo che riassume il cammino di conversione di ogni cristiano nel suo ritorno al Signore: “Signore e Sovrano della mia vita, non darmi uno spirito di pigrizia, d’indolenza, di superbia, di vaniloquio.

Dà a me, tuo servitore, uno spirito di sapienza, di umiltà, di pazienza e di amore.

Sì, Signore e Re, dammi di vedere i miei peccati e di non condannare mio fratello, perché tu sei benedetto nei secoli”.

“Occorre intensificare la catechesi quaresimale a tutto il popolo di Dio. La perenne vitalità della liturgia quaresimale, il valore delle opere caritative e il digiuno se capiti e valorizzati, certamente troveranno maggior beneficio tra i fedeli” (art. 127, Sinodo Diocesano).

Nelle Parrocchie siano celebrate le ufficiature principali. Il mercoledì e il venerdì si celebri la Liturgia dei Presantificati. Nei venerdì delle prime cinque settimane si celebri l’Inno Akathistos.

MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO PER LA QUARESIMA

La Parola è un dono. L’altro è un dono

La Quaresima è il momento favorevole per intensificare la vita dello spirito attraverso i santi mezzi che la Chiesa ci offre: il digiuno, la preghiera e l’elemosina.

“Alla base di tutto c’è la Parola di Dio, che in questo tempo siamo invitati ad ascoltare e meditare con maggiore assiduità. In particolare, il Santo Padre, si sofferma sulla parabola dell’uomo ricco e del povero Lazzaro” (cfr. Lc. 16,19-31).

Lasciamoci ispirare da questa pagina così significativa, che ci offre la chiave per comprendere come agire per raggiungere la vera felicità e la vita eterna, esortandoci ad una sincera conversione.

“Lazzaro ci insegna che l’altro è un dono. La giusta relazione con le persone consiste nel riconoscerne con gratitudine il valore. Anche il povero alla porta del ricco non è un fastidioso ingombro, ma un appello a convertirsi e a cambiare vita.

Il primo invito che ci fa questa parabola è quello di aprire la porta del nostro cuore all’altro, perché ogni persona è un dono, sia il nostro vicino sia il povero sconosciuto.

La Quaresima è un tempo propizio per aprire la porta ad ogni bisognoso e riconoscere in lui o in lei il volto di Cristo. Ognuno di noi ne incontra sul proprio cammino. Ogni volta che ci viene incontro è un dono e merita accoglienza, rispetto, amore.

La Parola di Dio ci aiuta ad aprire gli occhi per accogliere la vita e amarla, soprattutto quando è debole”.

VEGLIA DIOCESANA DI PREGHIERA MISSIONARIA

L’Ufficio Missionario Diocesano anche quest’anno ha programmato per la terza Domenica di Quaresima – Adorazione della Santa e Vivificante Croce – una Veglia Diocesana di Preghiera Missionaria.

Ci incontreremo Domenica 19 Marzo p.v., a SAN BASILE, dal piazzale del Monastero Basiliano sfileremo in processione verso la Chiesa Parrocchiale “San Giovanni Battista” di San Basile, alle ore 16,30.

Animerà l’incontro Padre Pasquale Castrilli, Sacerdote Missionario, Oblato di Maria Immacolata, con la meditazione su “Narrare il Vangelo e la Terra di Missione”.

CONFERENZA EPISCOPALE CALABRIA

Commissione per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso

IV CONVEGNO ECUMENICO REGIONALE

Sabato 1 aprile 2017

Il 1° Aprile p.v. alle ore 16,00, si svolgerà a Cetraro “Colonia San Benedetto” nella Diocesi di San Marco Argentano – Scalea, la IV edizione del Convegno Ecumenico, organizzato dalla Commissione per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della Conferenza Episcopale Calabra.

Il tema: Il Grande e Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa. Relazionano: S. Em. Athanasios, Metropolita di Achaia. Mons. Andrea Palmieri, Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani.

Vi invito caldamente a partecipare.

RITIRO DEL CLERO

Giovedì 9 Marzo, memoria J dei Santi 40 martiri di Sebaste, con inizio alle ore 9,30 avrà inizio il Ritiro del Clero nella Parrocchia “San Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da Don Pino Prof. DI LUCCIO, S.J. Decano della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli, Professore straordinario della Facoltà Biblica del Pontificio Istituto Biblico di Roma e della Pontificia Facoltà Teologica di Napoli.

Invoco su di Voi e sulle Vostre Comunità la benedizione del Signore.

 

Lungro, 1 Marzo 2017

 

+ Donato Oliverio, Vescovo