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S. Cosmo Albanese: Chirotesia per il protopresbiterato di Papas Pietro Minisci

di Annunziata Bua
 
La comunità parrocchiale di San Cosmo Albanese, sabato 21 gennaio ha voluto unirsi con gioia attorno al suo parroco  all’atto di conferimento da parte di S. E. Mons. Salvatore Nunnari   della  benedizione a Protopresbitero.
Il riconoscimento di tale dignità ecclesiastica  conferita al Papàs  Pietro Minisci è un segno di apprezzamento  dell’attività pastorale  svolta e degli incarichi espletati  a beneficio della Diocesi di Lungro. 
Le virtù morali ed intellettuali hanno sempre contraddistinto  il suo operato, sempre vicino a tutti nei momenti di  gioia e di dolore dedicando tutte le sue forze ed energie al servizio di Cristo e della Sua Santa Chiesa.
A dare il benvenuto a  S. E. Mons. Salvatore Nunnari  sul sagrato della chiesa erano presenti  autorità religiose e civili allietati  dal suono della  banda musicale comunale.
La solenne cerimonia religiosa con l’Ufficiatura del Vespro è stata contrassegnata da momenti  molto significativi e solenni ricchi di emozione, il Vicario e delegato ad omnia dell’Eparchia, l’Archimandrita Donato Oliverio, ha dato lettura della bolla di nomina, a cui ha fatto seguito la cerimonia di benedizione  da parte di S. E. Mons. Salvatore  Nunnari al neoprotopresbitero  con l’imposizione delle mani e la consegna della Croce Pettorale,  e delle altre insegne caratteristiche:  l’Epigonation   e  l’Epanokalimafion,  offerti  in dono  per l’occasione dalla comunità parrocchiale.
Nell’omelia tenuta da S. E. Mons. Nunnari non sono mancate parole di elogio e gratitudine all’operato del neoprotopresbitero Pietro Minisci, riferendo  alla  moltitudine dei  fedeli presenti     come S. Santità Papa Benedetto XVI abbia a cuore   l’Eparchia di Lungro.
Il sindaco Dott. Cosmo Azzinari, a nome di tutta la comunità ha espresso al suo parroco  felicitazioni per la nuova nomina, mettendo in luce  come molte delle sue doti di uomo di fede e cultura giovano a tutta la comunità per la crescita nella fede e per l’arricchimento individuale.
Al termine della celebrazione del Vespro è seguito presso l’adiacente casa del pellegrino un lauto rinfresco offerto da tutti i fedeli della parrocchia ai numerosissimi partecipanti pervenuti per l’evento da tutti i paesi del circondario.
Tutta la comunità parrocchiale  augura al suo Parroco con sentimenti di gratitudine ed affetto ‘ IS POLLA ETI'( = Per molti anni ).
 
 

Pastorale Giovanile: Giovani dell’Eparchia a Taizè

     di Zoti Elia
 
     Anche quest’anno un gruppo di ragazzi e ragazze dalla nostra Eparchia di Lungro ha partecipato all’Incontro europeo dei giovani proposto dalla comunità ecumenica di Taizè svoltosi questa volta in Germania a Berlino.
Ogni anno infatti, tra Natale e Capodanno, Taizè anima un incontro europeo in una delle principali città di Europa. Anche l’anno scorso a Rotterdam e due anni fa a Poznan c’era il gruppo di Vaccarizzo e S. Cosmo per cui speriamo bene’ Dato che il prossimo incontro sarà a Roma a dicembre 2012 su invito del Santo Padre Benedetto XVI, sarebbe bello che molti più giovani abbiano la volontà di condividere la loro vacanza per riscoprire il valore della fiducia tra gli uomini e in Dio. 
     A Berlino più di 30000 giovani si sono riuniti per approfondire il senso della vita, a contatto con le fonti della fede cristiana, della comunione con la Chiesa. E’ stato un pellegrinaggio di fiducia sulla terra attorno al tema della lettera del priore sulla solidarietà. In questo periodo quando i giovani sono molto toccati dai problemi economici, dalla mancanza di futuro, il fatto di scoprire l’unità e le radici nella fede forse permette loro di affrontare con più serenità queste difficoltà. Berlino è il simbolo del muro; un muro però distrutto che è un segno per tutti quelli che vogliono distruggere le barriere tra gli uomini e creare nuovi rapporti di solidarietà tra le persone. Bisogna radicarsi sempre di più nella fede e nella fiducia in Cristo, in Dio.
 
 
 

Ordinazione diaconale di Angelo Prestigiacomo

     Domenica 29 gennaio nella Chiesa parrocchiale “SS. Salvatore” di Cosenza, alle ore 10,00, il suddiacono Angelo Prestigiacomo di Firmo riceverà l’ordinazione diaconale per l’imposizione delle mani di S. E. Mons. Ercole Lupinacci, Vescovo Emerito dell’Eparchia. Sarà presente S. E. Mons. Salvatore Nunnari, Amministratore Apostolico. 

Imerologhion 2012

L’Ufficio Liturgico dell’Eparchia di Lungro ha dato alle stampe, come avviene ormai da tanti anni, l’Imerologhion 2012. L’imerologhion è il libro che guida nella preparazione delle celebrazioni liturgiche, indicando per ogni giorno (in greco ‘imèra’, da cui il termine ‘imerològhion’) quali funzioni liturgiche vanno celebrate e quali sono le parti variabili, es. le letture bibliche, secondo il Typikòn bizantino. Quest’anno si presenta con una nuova veste tipografica, con caratteri tipografici più grandi per favorire la lettura, ha 258 pagine; al termine dei dodici mesi, in appendice, troviamo lo schema del mattutino, sia della domenica che delle feste, seguito dallo schema del mattutino abbreviato, domenicale e festivo. In copertina c’è l’immagine del Cristo Pantokrator,  opera realizzata dall’iconografo Biagio Capparelli di Acquaformosa nella chiesa parrocchiale ‘San Demetrio Megalomartire’ in San Demetrio Corone (CS).
            E’ possibile richiedere copia dell’Imerologhion, come delle altre opere stampate, alla Curia diocesana, tramite mail (curia@eparchialungro.it) o tramite telefono o fax (0981.947626).

La solenne benedizione delle acque nella festa dell’Epifania

             di Papàs Gabriel Otvos
La festa dell’Epifania del nostro Signore Gesù Cristo, celebrata il giorno 6 gennaio, ha riunito in preghiera anche quest’anno molti fedeli davanti agli altari delle Chiese Italo albanesi.
Nella Cattedrale Episcopale ‘San Nicola di Mira’di Lungro, la Divina Liturgia della Festa è stata celebrata da Sua Eccellenza Ercole Lupinacci, Vescovo emerito di Lungro, che attraverso la sua toccante omelia ha spiegato il significato della festa dell’Epifania del nostro Signore e l’importanza sua nella famiglia cristiana sottolineando i trenta anni della vita di Gesù prima della Sua Manifestazione divina nel Giordano, quando riceve il battesimo da Giovanni.
A conclusione della Divina Liturgia,  quando ha avuto luogo la Grande Benedizione delle Acque, il Vescovo insieme ai concelebranti presenti, cantando alcuni tropari: ‘La Voce del Signore echeggia sulle acque e dice: Su sia, del Cristo apparso ricevete tutti lo Spirito di sapienza, lo Spirito di inteletto, lo Spirito del timor di Dio’ (Fonì Kirìu epi ton idàton voà lègusa, Dèfte ,làvete pende Pnèvma sofìas’),   si sono avviati nel centro della Chiesa, dove era statopreparato un tetrapodio, un tavolo quadrangolare con sopra un’ampia conca d’acqua; in molti luoghi si va fuori, sulla riva di un fiume, di un lago, del mare o presso una fontana, dopo aver già anticipato una prima volta il rito della benedizione in chiesa il giorno precedente.
 
Benedizione delle Acque
 
Rito proprio dell’Epifania è la BENEDIZIONE DELLE ACQUE (Aghiasmòs – ‘Αγιασμòς ) celebrato in modo molto solenne ancora oggi in tutte le Chiese Orientali.
Questa cerimonia, con la quale la Chiesa implora Dio che discenda sull’acqua la potenza dello Spirito Santo, rinnova nei fedeli la grazia del battesimo e comunica abbondanti doni spirituali a quanti vi partecipano.
L’akoluthia è tutto un inno al Battesimo; nelle strofe che lo compongono sono meravigliosamente illustrate le circostanze in cui si svolge: venuta del Messia, esitazione del Battista, spettacolo incantevole della partecipazione della divina Trinità e perciò i fedeli con grande devozione seguono lo svolgimento della cerimonia.
Il Diacono, ad alta voce, invita alla preghiera, oltre che per le necessità comuni, particolarmente perché l’acqua divenga sorgente di vita eterna; perché possa divenire dono di santificazione; perché possa servire per la purificazione delle anime e dei corpi di tutti quelli che la prendono e la usano con fede. Il popolo, ad ogni invocazione, risponde Kìrie elèison (Signore, pietà).
L’attenzione dei presenti viene maggiormente attratta quando il celebrante benedice le acque con il Tricerio, a simboleggiare la partecipazione delle Tre Persone Divine.
Terminata la cerimonia, ognuno va a baciare la Croce che ha ricevuto al battesimo; il celebrante, con un mazzolino di fiori e di piante aromatiche, spruzza sul capo di ciascuno l’acqua santificata. Lo stesso giorno e nei giorni seguenti si benedicono le case.
Negli Orientamenti Pastorali e Norme Canoniche del II Sinodo Intereparchiale, con riguardo alla Grande Benedizione delle Acque, sta scritto:
art. 339. ‘La grande benedizione dell’acqua nella festa della Santa Teofania si svolgerà come è descritta nell’Eucologio e come è prescritta dal proprio Typikòn, sia nel giorno della vigilia sia in quello della festa, se in quest’ultimo giorno si suole celebrare presso fontane o fiumi.’
art.340. ‘La benedizione delle case e delle famiglie, con l’acqua benedetta il 6 gennaio, si svolgerà durante il periodo post ‘ festivo della Teofania: ogni consuetudine contraria è abolita. Infatti, la benedizione delle case, nella tradizione bizantina, con l’acqua benedetta del 6 gennaio è particolarmente legata al Battesimo di Cristo nel Giordano. Deve conservare questo significato.’

Auguri di Natale dalla Commissione per la Famiglia

DA PADRE IVAN PITRA
RESPONSABILE DELLA
PASTORALE FAMILIARE DIOCESANA

A TUTTE LE CARISSIME FAMIGLIE

DELLA NOSTRA DIOCESI DI LUNGRO

        

 
 
COME RESPONSABILE DELLA PASTORALE FAMILIARE NELLA DIOCESI DI LUNGRO, SENTO IL DOVERE E LA GIOIA DI PORGERE A TUTTE LE FAMIGLIE ED A CIASCUNA IN PARTICOLARE,
L’AUGURIO PIU’ SINCERO E PIU’ SANTO DI UN LIETO NATALE!
FELICISSIMI AUGURI ANCHE PER IL NUOVO ANNO 2012, CHE SIA PIENO DI PACE, GIOIA, SALUTE E SANTITA’!
 

Augurio natalizio di Padre Salvatore Nunnari, Amministratore Apostolico, al Popolo di Dio della Santa Chiesa di Lungro

Padre Salvatore Nunnari
Arcivescovo Metropolita di Cosenza-Bisignano
Amministratore Apostolico dell’Eparchia di Lungro
Al Popolo di Dio
della Santa Chiesa di Lungro
 
            Carissimi,
            affido a questa mia lettera gli auguri fraterni per un Santo Natale ricco di grazia e di benedizione.
            Vorrei abbracciarvi tutti singolarmente entrando nelle vostre case ricche di fede e di una bella storia consegnatavi dai vostri padri.
            Una storia sofferta per le tante prove affrontate che non hanno affievolita la ricchezza di tanti valori umani e cristiani e soprattutto la fedeltà al Signore datore di ogni bene e alla Sua Chiesa in quest’ultimo secolo sempre più vicina al vostro cammino di fede con i Santi Pastori che l’hanno guidata e tanti bravi e zelanti papàs che l’hanno servita e la servono.
            Personalmente vi ringrazio per la vostra accoglienza e la comprensione riservatami per il mio delicato compito di preparare e aspettare con voi la designazione del nuovo Eparca che mi sto adoperando perché non sia molto lontano l’evento.
            Carissimi, la vostra fedeltà che conosce momenti di debolezza ha un riscontro in quella che viene chiamata da un grande prete, don Mazzolari, l”ostinazione’ di Dio che non si è mai stancato dell’uomo e continua a venire a stare in mezzo a noi e visitarci nella pace, portando questo suo dono nei nostri cuori.
            La vostra ricca liturgia celebra il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio arricchendovi della divina Parola e della ricchissima tradizione dei Padri soprattutto quelli dell’Oriente.
            Viene a stare con noi, nonostante tutto quello che ha visto da noi. Il pio israelita nella sua preghiera fa questa riflessione: ‘Dio si affacciò dal cielo e non trovò l’uomo giusto’. ‘Venne tra la Sua gente ma loro non lo hanno accolto’ (Gv 1,11).
            L’ostinazione del Suo Amore conosce la nostra ostinazione o il rifiuto di lasciarsi amare.
            ‘Se mostro di rifiutarlo ‘ scrive ancora Mazzolari ‘ mi viene incontro  ovunque;  più vado lontano più Egli si fa vicino’ A un amore divinamente ostinato, basta un presepe, un po’ di paglia; come sulla Croce basta un po’ di legno’ Viene a stare con me, si ostina a stare con me’ Lui viene anche se non vuoi”
            Prepariamoci a vivere questo Natale accogliendo il dono di un Dio che si fa Bambino non per commuoverci ma per convertirci al Suo amore.
            Che sia la volta buona a rispondere come Maria ed il ‘Sì’ della nostra disponibilità. ‘Eccomi’ ‘il Verbo si fa carne’. Vita della mia vita.
            Vi benedico
            Cosenza, 12 dicembre 2011
                                                                                              + Salvatore NUNNARI
                                                                                                     Arcivescovo                                                                                                                                                 

Zoti Pietro Lanza e Zoti Vittorio Scirchio sono Protopresbiteri

     di Zoti Mario Aluise
 
     Bellissime le due celebrazioni con le quali Padre Salvatore Nunnari, Amministratore Apostolico dell’Eparchia di Lungro, ha benedetto come Protopresbiteri Papàs Pietro Lanza e Papàs Vittorio Scirchio.
    La prima celebrazione si è svolta nella Parrocchia del “SS. Salvatore” a Cosenza domenica 11 dicembre, all’inizio della Divina Liturgia di S. Giovanni Crisostomo. Erano presenti Zoti Mario Aluise, Cancelliere vescovile che ha dato lettura della bolla di nomina, Zoti Francesco Godino, i Seminaristi con il Diacono Sergio Straface, i famigliari di Zoti Pietro e fedeli della parrocchia. Padre Arcivescovo ha ricordato che il titolo di Protopresbitero non deve intendersi come onorifico, che pone il sacerdote al di sopra di altri, ma è segno di un impegno particolare che il sacerdote svolge e deve svolgere sempre di più a servizio della Chiesa di Cristo. Zoti Pietro ha ricevuto questo titolo per l’impegno come parroco bizantino a Cosenza, dove non è certo facile raggiungere tutti i parrocchiani arbereshe che lì vivono, e come Rettore del Seminario Maggiore Eparchiale dell’Eparchia di Lungro, che tanto bene sta facendo per le vocazioni sacerdotali. I Seminaristi hanno fatto dono al neo Protopresbitero della Croce pettorale e dell’Epigonation, che raffigura San Pietro. L’Epigonation è un paramento a forma di rombo che viene appeso al collo del presbitero e si poggia sul ginocchio destro, sul quale può essere raffigurato il volto di una santo (in questo caso, san Pietro), o un angelo o una spada, segno della lotta da combattere per annunciare il Vangelo; anticamente era una sacca dove il Vescovo poneva i fogli dell’omelia che doveva tenere durante la Divina Liturgia; l’epigonation è segno caratteristico di un vescovo, di un archimandrita e di un protopresbitero. 
     La seconda celebrazione si è svolta a San Giorgio Albanese, dove Papàs Vittorio Scirchio è parroco da tanti anni, lunedì 19, alle ore 17,00, prima della celebrazione del vespro. Erano presenti una quindicina di sacerdoti dell’Eparchia, con il Vicario Archimandrita Donato Oliverio, che ha dato lettura della bolla di nomina, e tanti fedeli provenienti anche da altre parrocchie dell’Eparchia, i sindaci di San Giorgio Albanese, San Basile, paese natìo di Zoti Vittorio, e Vaccarizzo Albanese, l’arma dei carabinieri. L’arrivo dell’Arcivescovo è stato salutato con il suono della banda musicale locale. Al termine della celebrazione del vespro è seguito un rinfresco nell’auditorium comunale. La comunità parrocchiale ha fatto dono al neo protopresbitero di un parato per la celebrazione della Divina Liturgia, della Croce pettorale, dell’epigonation e del velo. 
    Ai due neo Protopresbiteri giungano i nostri auguri e preghiere. Ora siamo in attesa della benedizione a Protopresbitero di Papàs Pietro Minisci, Parroco di San Cosmo Albanese, che verrà celebrata nel nuovo anno.