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Lungro-S. Cosmo Alb.: Il Gran Palio delle Regioni

     di Papàs Gabriel Otvos
 
Sabato 18 giugno 2011, a San Cosmo Albanese ha avuto luogo lo spettacolo ‘Gran Palio delle Regioni’ dei ragazzi di tutta la regione di Calabria; evidentemente fin qui alcuni momenti  hanno preceduto questo evento importante, tanto per le famiglie che per le Scuole e la Chiesa., perciò vorrei fare una breve spiegazione con una cronaca di eventi avvenuti prima di S. Cosmo Albanese.
Il desiderio di far partecipare i ragazzi delle Scuole e degli oratori parrocchiali della diocesi di Lungro è nato nel momenti in cui i rappresentanti del Gran Palio delle Regioni, Nicoletta Borgia e Paolo Borgia, hanno portato il messaggio ‘di Gran Palio’ai sacerdoti e insegnati delle scuole. Il messaggio era questo: RAGAZZI INSIEME, attraverso il canto, disegno o racconto in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. 
Numerosi sono stati i ragazzi che hanno aderito a questo progetto  , 500 ragazzi delle Scuole (Istituto omnicomprensivo di S. Demetrio Corone , Primaria di Rossano, Media Tieri di Corigliano, primaria e scuola di canto di Castrovillari, Cosenza, Istituto comprensivo di Cropolati, Caloveto e Paludi e Scuola primaria di Luzzi ) e 160 ragazzi delle parrocchie della diocesi di Lungro ( Lungro :Cattedrale e Ss.Salvatore, Acquaformosa, Plataci , Cantinela, Vaccarizzo Albanese e San Giorgio Albanese ).
 Cosi come dicevo al inizio, lo spettacolo finale è stato preceduto da alcuni momenti altrettanto importanti, cioè le audizioni; le audizioni dei ragazzi delle scuole , sopra menzionate, sono state seguite dai cantautori Pino Cacozza ed Eugenio Ianuzzi e quelle della Diocesi di Lungro dai sacerdoti insieme a Nicoletta e Paolo Borgia presso il palazzo comunale di Lungro. Alle audizioni tutti i ragazzi in modo uguale sono stati premiati per la loro bravura con un diploma di partecipazione e un libro religioso ‘Il Vangelo raccontato dalla Nona’.
La sezione del canto è stata la parte più toccante , perché ci sono stati dei ragazzi meravigliosi che con delle canzoni che sicuramente per un certo periodo le ricorderemo ,come ‘Le campane di Don Pepino ‘le Cascate delle Marmore’,  ‘Cocomeri e albicocche’ , ‘L’amore non si calcola’, ‘Giallo risotto ‘ e molte altre, hanno trasmesso al pubblico tante emozioni.
 Emozionante fu anche l’apertura di Gran Palio a S. Cosmo,  poiché una ragazza di Lungro vestita nel costume albanese, Rosanna Matrangolo,  ha proposto a tutti i presenti un momento di preghiera intonando un canto in ‘arbresh’ alla Madonna di Carmelo.
Di una grande gioia è stata la presenza di Sua Eccellenza Ercole Lupinacci, vescovo emerito della Diocesi di Lungro, il quale, nel discorso fatto alla fine dello spettacolo ha chiamato i ragazzi il futuro della Chiesa di Cristo.
Concludo con le stesse parole dette anche a San Cosmo Albanese, se il messaggio di Gran Palio è RAGAZZI INSIEME , per le Famiglie, Scuola e Chiesa 2 parole  sottolineano ancora di più l’importanza dello ‘stare insieme’anche in questa circostanza : Amore ed Educare; tutti abbiamo la stessa responsabilità di educare i nostri figli, i nostri giovani a quei valori morali su cui loro possano costruire un futuro migliore è sicuro,  non dimenticando che loro sono un dono di Dio , loro sono la SPERANZA del mondo.
Vorremo che questa iniziativa del Gran Palio delle Regioni ,una nuova esperienza per la Diocesi di Lungro, non finisse qui ma continuasse lanciando lo stesso messaggio anche nei prossimi anni : ‘RAGAZZI INSIEME’!
Un ringraziamento particolare  a tutti i giovani che hanno preso l’impegno di partecipare al ‘Gran Palio delle Regioni’ nella sezione canto , disegno e racconta show , perché dietro a tutto questo sicuramente è stato un lavoro serio e fruttuoso; grazie anche alle catechiste e animatori che hanno preparato i ragazzi delle nostre parrocchie.

Cenni su Castroregio

di Papàs Nicola Vilotta
 
Il paese di Castroregio (Cosenza) sorge su un “cocuzzolo” a mt. 820 sul livello del mare
Jonio. Il Casale (Centro) Castrum Regium  era preesistente ed era dedicato a “S.
Maria ad Nives” alla cui protezione i nuovi abitanti si affidarono. Infatti non
è senza significato che i nuovi Villaggi Albanesi sono stati costruiti attorno
ad antichi Monasteri; e ciò non soltanto per lavorare le terre incolte e
talvolta abbandonate, ma soprattutto per ripristinare il luogo sacro. Tutt’ora
la Parrocchia porta il titolo di “Sancta Maria ad Nives”, protettrice del
paese. (G. Galasso: “La Calabria del 1500′ in Atti del 3° Congresso Storico
Calabrese
, Napoli, 1964). Il 14 luglio 1985, domenica, è stata consacrata
la nuova Chiesa parrocchiale, dedicata come la vecchia, a “Sancta Maria ad
Nives”. I lavori furono iniziati alla fine del 1979 con la demolizione del
vetusto e fatiscente Sacro Edificio. La precarietà della costruzione, l’incuria
dei tempi passati, la vetustà avevano ridotto quasi un rudere il vecchio
Edificio. Le alluvioni, poi, che hanno devastato l’intera zona negli anni 1972-
73, hanno inferto il colpo più grave rendendolo addirittura impraticabile,
perchè pericoloso. E’ per questi motivi che il Vescovo di Lungro mons.
Giovanni Stamati e l’Arciprete papàs Nicola Vilotta, sensibili alle aspettative
della popolazione tutta, hanno promosso e seguito i lavori. Nel Progetto che
è stato realizzato dagli ingegneri Giulio ed Ernesto Scura, gli elementi
architettonici e decorativi della Chiesa hanno rispecchiato, in tutto, il rito
e stile Bizantino-greco. Inoltre, perchè la nuova Chiesa non venisse a
cozzare con le costruzioni adiacenti e potersi ben intonarsi con il resto
dell’abitato, la tamponatura delle pareti esterne è stata realizzata con
muratura di pietrame a faccia e vista e con l’uso delle stesse pietre locali
del vecchio Edificio.  In seguito, la Chiesa ad una sola navata, è stata
arricchita di una artistica ed elegante Iconostasi in legno di noce lavorato a
mano, opera di un falegname di Vaccarizzo Albanese, Serembe Giuseppe, detto
Lenino, nato il 23-02-1926 a Vaccarizzo Albanese. Le tele, dipinte ad olio
nel 1800, dell’Annunciazione,  S. Nicola,  S. Lucia, S. Matteo, S. Marco e S.
Giovanni Evangelista si possono ammirare nella suddetta Chiesa. Le icone della
Mistica Cena,  Pantocrator, Vladimira, S. Nicola e S. Giovanni Battista
dell’iconografo greco Stefano Armakolas. – Le dodici festività, S. Antonio
Abate, Odighitria, S. Antonio di Padova, (S. Rocco, S. Lucia sono esposte nella
Cappella di S. Rocco), la “Deisis”- Preghiera – con a destra Maria Santissima e
a sinistra S.Giovanni Battista di Attilio Vaccaro. Icone realizzate dal 1985 al
2000.  Nel catino la Platitera, nell’arco trionfale il Mandilion; lateralmente l’Annunciazione, S. Pietro e S. Paolo; una grande icona della Natività e dell’Anàstasis-Resurrezione e l’icona della protettrice “Maria Santissima della Neve”  (Shën  Mëria e Borës)  dell’iconografo albanese Josif Droboniku negli anni 2005-2008. Anche la facciata, sormontata dal Campanile con cupola bizantina, è decorata da un mosaico la “Platitera” di Tonino Cuccaro di Trebisacce  (1986-87). La Cappella di S. Rocco, restaurata negli anni 1979-80, dotata di Iconostasi e delle icone di S. Rocco e di S. Lucia opera di Attilio Vaccaro, è stata costruita nel 1657 in occasione della peste. Tra il fitto bosco di farnie, cerri, roveri ed elci, a quattro chilometri dal paese è stato eretto
nel 1953 e completamente ristrutturato negli anni 1987-88, un piccolo Santuario
in onore della Protettrice del paese.
Da Castroregio si gode un panorama meraviglioso: La Valle del torrente- fiume
Ferro, la frazione Farneta, Oriolo, Nocara, Montegiordano; dalla Calabria
alla Lucania: Colobrado, Rotondella, Policoro; dalla Lucania alla Puglia: A
120 chilometri di distanza, nelle giornate limpide, si intravede
Taranto.

Il contributo dei Patrioti di Frascineto – Eianina nel Risorgimento Italiano

 

PROGRAMMA
 
 
Ore 16,30 ‘   Biblioteca A Bellusci – Via Pollino, 84
 Apertura sezione testi sul Risorgimento
 
Ore 17,00 ‘
Visita alle residenze dei patrioti di Frascineto e Eianina
 
Ore 18,00 ‘ Auditorium ‘ A. Croccia’ Scuola Media ‘ E- Koliqi’- Rinfresco
 
Ore 18,30 ‘ Auditorium ‘ A. Croccia’ Scuola media ‘ E- Koliqi’
 
Inizio convegno
 
INTERVENTI
 
Coordina :          Ing. Tommaso Ferrari
Saluti:            Arch. Francesco Pellicano Sindaco    di Frascineto
                           Prof.ssa Maria Francesca Camodeca  Dirigente Istituto Comprensivo ‘ E. Koliqi
 
Papàs Antonio Bellusci : Il ruolo del clero all’unità d’Italia
Ing. Tommaso Ferrari: I personaggi politici di Frascineto nel Risorgimento
Avv. Tommaso Bellusci: Le ondate migratorie ed il diritto di insediamento degli arbereshe in Italia
Prof.ssa Eva Catizone: Il ruolo delle donne di Calabria nel Risorgimento
 
Ore 20,00 ‘ Buffet con degustazione prodotti tipici
 
Nel corso del convegno il coro degli alunni della Scuola media si esibirà in liriche e melodie del Risorgimento Italiano.
 
Giovedi’ 2 Giugno 2011
 
Sede Biblioteca A. Bellusci ‘ Via Pollino- n. 84
Auditorium ‘ A. Croccia’ Scuola media ‘ E- Koliqi’
La cittadinanza è invitata a partecipare 
 

 

Eianina: Festeggiata la “Madonna di lassù”

 
di Pasquale Pisarro
 
Dopo i solenni festeggiamenti pasquali a Frascineto, secondo le funzioni di tutta l’Eparchia di rito bizantino-greco di Lungro, nonché con le pluricentenarie Vallje (danze, ridde) del martedì “dei Latini” immediatamente successivo, si sono conclusi pure nella frazione di Eianina quelli particolari in onore della Madonna di Lassù (Shen Meria Ketje Lart). I medesimi si svolgono la seconda settimana dopo Pasqua. Sono consistiti nelle debite celebrazioni religiose nella chiesa di San Basilio Magno, di cui è parroco il papàs Domenico Randelli, e non nel sito della Madonna di Lassù (a 500 metri di distanza), perchè lo stesso è stato dichiarato dal Comune di Frascineto temporaneamente pericolante. Quanto agli aspetti civili si sono potute ammirare le antichissime e fascinose Vallje (cinque gruppi, tra cui quello degli alunni dell’Istituto Comprensivo “E. Koliqi”), alle quali facevano da cornice le rappresentanze folkloristiche “arbereshe” di San Benedetto Ullano e di Vena di Maida (Catanzaro). La “Madonna di Lassù” per i fedeli locali è la Vergine delle armi custodita nell’asceterio a lei dedicato e di cui rimangono solo pochi segni sopra il centro abitato Frascineto-Eianina.

Lecce: La Domenica delle Palme in una cornice particolare

di Rocco Boccadamo
 
 
Quest’anno, l’osservatore di strada che scrive, ha espressamente rinunciato a presenziare alla rituale processione con palme e rami d’ulivo per le strade del quartiere in cui abita, orientandosi, invece, ad assistere alla celebrazione eucaristica in un sito e in un’atmosfera dall’impronta speciale. Il riferimento è alla Parrocchia di S. Nicola di Mira, nota, soprattutto, come Chiesa Greca, situata nell’omonima piazzetta nel centro storico di Lecce, a poche centinaia di metri di distanza dalla più famosa Basilica di S. Croce e dagli adiacenti Palazzo dei Celestini e Palazzo Adorno.
Per chi non conoscesse il monumento, si tratta di un piccolo, sfavillante gioiello, nella vasta collana di tesori d’architettura religiosa che si spande nel capoluogo salentino. L’aria che vi si respira è d’autentico misticismo, induce ad una profonda introspezione interiore.
L’edificio, di origini antiche, fu ricostruito ex novo in epoca neoclassica, dal 1765, a beneficio della colonia di mercanti greci e albanesi che risiedeva in città.
La facciata si staglia semplice e, insieme, elegante; all’interno, invece, spicca una pregevole iconostasi, transetto o parete divisoria ‘ una volta presente in tutte le basiliche cristiane, ora rimasto solamente nelle chiese ortodosse e in quelle cattoliche di rito greco ‘ che separa il presbiterio dalle navate.
L’iconostasi era ed è ancora destinata, anche, all’esposizione delle immagini devozionali; con attinenza specifica alla chiesa greca di Lecce, la struttura appare tempestata di pregevoli pitture su legno, con quattro tavole, a fondo d’oro, effigianti la Vergine col Bambino, Cristo Sommo Sacerdote, S. Giovanni Battista e S. Nicola di Mira.
In omaggio e in aderenza alla nazionalità dei primi utilizzatori del tempio, i riti si celebrano soprattutto in lingua greca, però con l’uso dell’italiano in taluni, fondamentali  passaggi. Rispetto ai testi adoperati nelle chiese cattoliche di rito romano, qui, si succedono formule più articolate e complete; da osservare, inoltre, che, alle letture, si alternano, sovente, canti e invocazioni in greco e che, nelle fasi maggiormente solenni, si aggiunge, da parte del celebrante e/o dei ministri officianti,  una gestualità sui generis, quale, ad esempio, il librare, sopra l’altare, di una tovaglietta a modo di colomba (Spirito Santo) o lo sventolio di una sorta di ventaglio.
La stessa dispensa domenicale per i fedeli è composta non in italiano, ma, su tre colonne, in greco, albanese e italiano. Dal foglietto relativo alla Domenica delle Palme 2011, giorno in cui si fa pure memoria di S. Simeone ieromartire, vescovo di Seleucia ‘ Ctesifonte in Persia, sottoposto a martirio nel Grande e Santo Venerdì del 341 d.c. insieme con 1150 altri cristiani, sono tratti, in greco e in italiano, i seguenti tre versetti introduttivi:
Igàpisa òti Isakùsete Kìrios tis fonìs tis dheìseòs mu.
Amo il Signore perché egli ascolta la voce della mia preghiera.
Epìstefsa, dhiò elàlisa, egò dhè etapinòthin sfòdhra.
Ebbi fede perciò parlai a Dio, ma ero afflitto oltremodo.
to Exomologhìsthe Kirìo, òti agathòs, òti is ton eòna to èleos aftù.
Celebrate il Signore perché egli è buono, perché in eterno è la sua misericordia.
Notazione peculiare, la parrocchia di S. Nicola di Mira di Lecce non è incardinata nella locale arcidiocesi, bensì  nella diocesi, anzi eparchia, di Lungro (Cosenza), retta, fino a poco tempo fa, dal vescovo Monsignor Ercole Lupinacci, andato in pensione recentemente, e, quindi, affidata, al momento, alle cure di Monsignor Nunnari, Arcivescovo di Cosenza, in veste d’ Amministratore Apostolico. Responsabile della parrocchia, è il proto presbitero Nik Pace, originario di Frascineto (Cosenza), a Lecce, ormai da diversi anni, e quindi ben conosciuto, anche per il suo ruolo d’insegnante di religione in alcune scuole cittadine. 
Sinceramente, la Chiesa Greca di Lecce merita una visita, magari accompagnata, perché no, da una pausa di concentrazione spirituale.

Macchia Albanese: Meditazione sull’Inno Akathistos

PARROCCHIA ‘SANTA MARIA DI COSTANTINOPOLI
MACCHIA ALBANESE (CS)
 
Meditazioni Quaresimali
 
 
DOMENICA 20 MARZO 2011 ORE 17.00
 
Celebrazione del Vespro quaresimale, cui seguirà la Meditazione del Rev.mo Papàs Pietro Lanza, Rettore del Seminario Maggiore Eparchiale di Lungro, sull’INNO AKÀTHISTOS in onore della Madre di Dio, tesoro innologico inestimabile della tradizione liturgica bizantina.
 
Il Parroco                                                                            Il Diacono
Papàs Gennaro Ferrari                                                    Francesco Godino

AC Firmo: Ipotesi per un percorso per famiglie

 

 

Azione Cattolica ParrocchialeS. Maria Assunta in cielo in Firmo

 

 
 
 
 
        Firmo, domenica, 27 febbraio,
                       ore 16,00
 
              Salone della casa Parrocchiale
 
 
È vita:Vita Vera, Vita Fragile, Vita Piena
 
 
Ipotesi per un percorso per famiglie
con
Francesca Salvador
 
Introduce   Margherita Viaforapresidente parrocchiale
 
 II incontro
 
Con l’attivazione dell’area specifica a ‘Famiglia e Vita’, l’AC intende intensificare il suo servizio alla società e alla Chiesa, cercando di raccogliere e rilanciare la ‘questione antropologica’, emersa con forza al Convegno ecclesiale di Verona. Coscienti dell’importanza che riveste la famiglia quale luogo privilegiato ed insostituibile di incontro tra vita e fede, sono stati elaborati quattro possibili percorsi su cui sviluppare e valorizzare il ‘Progetto Nazareth’, già affidato alla responsabilità diocesana e parrocchiale nel 2004.

XIX Giornata Mondiale del Malato

11 Febbraio 2011
XIX Giornata Mondiale del Malato
 
 ‘Dalle sue piaghe siete stati guariti (1 Pt 2, 24)’
 
 
Giovedì 10, alle ore 16,00,
nella Cappella della Casa di Cura “Don Milani” di Lungro,
verrà celebrata la Divina Liturgia. 
 
Venerdì 11, alle ore 16,00,
nella Cappella dedicata ai “Ss. Medici Cosma e Damiano”
dell’ospedale di Lungro
verrà celebrato il sacramento dell’Olio Santo (Unzione degli infermi).
 
Subito dopo si terrà una riflessione sul tema:
“Dalle sue piaghe siete stati guariti” (1 Pt 2,24)
 
Invitiamo tutti a partecipare alla celebrazione
della Giornata Mondiale del Malato.
 
                                                                           I Cappellani
                                                                            Sac. Mario Aluise
                                                                             Sac. Gabriel Otvos