Al Rev.mo CLERO
alle Religiose e ai Fedeli Laici
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Carissimi,
la lettura attenta dei seguenti inni liturgici dell’Ufficiatura bizantina delle Grandi Ore, del Vespro e del Mattutino ci dispongono a vivere meglio la grande gioia del mistero del Natale. “Preparati, o Betlemme, la mangiatoia sia pronta, la grotta sia accogliente; è venuta la verità, l’ombra è passata, e Dio dalla Vergine si manifesta agli uomini, rivestendo la nostra somiglianza e divinizzando ciò che aveva rivestito. Perciò Adamo è rinnovato con Eva, esclamando: È apparsa la benevolenza sulla terra per salvare il nostro genere umano”.
L’invito rivolto a Betlemme è rivolto anche a noi, affinché ci prepariamo ad accogliere con fede gioiosa il Verbo di Dio Incarnato e nato Bambino dalla Vergine Madre di Dio: “Poiché un Bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio”. Ecco il motivo della grande gioia dei credenti.
Prepararsi al Natale vuol dire, quindi, meditare sul Mistero. Il Mistero rivelato è una Verità soprannaturale e, quindi, non si può capire totalmente, ma non è contrario alla ragione, e Dio si è servito dello stesso suo Figlio per rivelarci i misteri che lo riguardano: “Nessuno mai ha visto Dio, il Figlio di Dio, che sta nel seno del Padre, ce lo ha rivelato”. L’umanità di Cristo rende Dio: visibile “Dio è apparso a noi! Benedetto colui che viene nel nome del Signore”, “il Verbo di Dio si fece carne ed abitò fra noi”.
Il Natale è gioia perché Dio, attraverso suo Figlio, apre un dialogo con l’umanità, istituendo con essa, la Nuova Alleanza: “non siamo più soli, siamo diventati Figlio di Dio e quindi suoi eredi!”.
Quando stacchiamo il nostro sguardo da un mondo così travagliato ed angosciato e lo fissiamo nel mistero di Betlemme, la cui celebrazione è imminente, la pace celeste che si irradia riempie di gaudio e di serenità profonda il nostro cuore. Dio è tra noi, con noi e in noi, perciò “non solo siamo chiamati, ma siamo suoi figli” (1 Giov. 3,1).
Questo aspetto fondamentale del Natale deve essere costantemente sottolineato e meditato nelle nostre comunità cristiane.
Natale di Cristo, Natale di tutti gli uomini. Cristo s’iscrive nell’anagrafe degli uomini, perché gli uomini abbiano ad iscriversi in quella di Dio.
PER I TERREMOTATI DELL’ALBANIA
Per i molteplici vincoli che ci uniscono all’Albania, mi sembra opportuna la nostra partecipazione “simbolica” alla raccolta di fondi a favore di quei nostri cari fratelli tanto tragicamente provati.
Nell’esprimere vicinanza e solidarietà ci uniamo in preghiera.
Caritas Italiana, organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana, si è subito mobilitata per dare un sostegno pratico alla Caritas Albanese, pronta a sostenere gli sforzi per far fronte a questa nuova emergenza e venire incontro ai bisogni della popolazione.
Vi prego, perciò, caldamente di sollecitare la generosità dei fedeli, affinché, nei limiti delle possibilità, diano il loro contributo, che invierete in Curia per l’inoltro alla Caritas Nazionale tramite la Caritas Diocesana. Chi ha bisogno non può molto attendere.
CONCLUSIONE ANNO CENTENARIO
La celebrazione dell’Anno del primo centenario (1919-2019) della nostra Eparchia di Lungro è stato un evento di grazia, che ha oltrepassato la nostra progettualità, mostrandoci l’imprevedibilità sorprendente dello Spirito e la risposta corale del popolo di Dio.
Abbiamo sentito crescere la coscienza di essere Chiesa del Signore, che ci ha visti riuniti per una Chiesa immersa nella storia, radicata nel tempo e sul territorio con il profondo desiderio di essere capaci di dare risposte credibili al popolo del nostro tempo. Vogliamo accogliere sulla nostra Chiesa una nuova venuta dello Spirito, che genera forte tensione, rinnova abitudini e suscita attese feconde.
All’interno della Chiesa italiana, la nostra Eparchia, la Chiesa Italo-Albanese apporta la ricchezza del suo vissuto plurisecolare nello specifico della sua tradizione spirituale, liturgica, canonica, teologica, iconografica, per una più efficace predicazione dell’Evangelo nel nostro tempo e per un significativo contributo all’interesse ecumenico in Italia.
È un tempo di grazia particolare. Un tempo per ascoltare più attentamente la Parola del Signore, che ci interpella; un tempo per pregare più intensamente insieme; un tempo per convertirci insieme, così da rendere più manifesta testimonianza del Signore risorto a tanti nostri fratelli e sorelle.
A ragione di ciò, anche la nostra Chiesa che è in Lungro, chiamata da Dio a collaborare con Lui affinché continui a realizzarsi il suo sogno su di essa, dopo aver celebrato il primo centenario di vita, sentendo l’esigenza di impostare per i prossimi anni una rinnovata programmazione pastorale intende istituire, sulla scia anche della visita del Patriarca Ecumenico Bartolomeo che ha segnato un momento storico per la nostra Eparchia, una Scuola di Formazione Ecumenica per il Dialogo e la Riconciliazione tra i cristiani.
Questo cammino ecumenico tra Roma e Costantinopoli, di cui Lungro è soggetto di un’azione ecumenica concreta ed efficace, apre nuove strade e opportunità di conoscenza reciproca, di abbattimento di muri e di reciproca fiducia eliminando qualsiasi dubbio e sospetto.
Bisogna essere artigiani di dialogo, ci ricorda Papa Francesco, promotori di riconciliazione, pazienti costruttori di una civiltà dell’incontro, in questo tempo in cui disuguaglianze e divisioni minacciano la pace.
L’Eparchia di Lungro e coronamento del suo Primo Centenario dalla istituzione, sentendo come propria vocazione specifica la dimensione ecumenica, intende promuovere la conoscenza delle varie confessioni cristiane, in particolare delle Chiese Orientali, per favorire il dialogo e la riconciliazione tra i cristiani.
RITIRO DEL CLERO
Giovedì 12 Dicembre, con inizio alle ore 9,30 si terrà il Ritiro del Clero nella Parrocchia “San Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da Padre Pino Stancari.
Il fraterno saluto a tutti con le parole della liturgia: “la grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo, sia con tutti Voi”.
Lungro, 28 novembre 2019
+ Donato Oliverio, Vescovo