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E Diela 4 agosto 2024
E Diela 28 luglio 2024
E Diela 21 luglio 2024
E Diela 14 luglio 2024
Assemblea Diocesana 2024
E Diela 7 luglio 2024
E Diela 30 giugno 2024
Sabato 22 giugno 2024, Vangelo del giorno
Mt 9, 9-13
9Andando via di là, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: “Seguimi”. Ed egli si alzò e lo seguì.
10Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli.
11Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: “Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?”.
12Udito questo, disse: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.
13Andate a imparare che cosa vuol dire: Misericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori”.
9Si shkonij atej, Jisui pa, te tryesa e taksavet, një njeri të thërritur Matè, dhe i tha: “Eja pas meje”. Dhe ai u ngre e i vate pas Atij.
10Dhe kur Jisui ish ulët mbë tryes te shpia e tij, njo se erdhëtin shumë publikanë e mëkatarë dhe u ultin bashkë me Jisuin e me dishipujt e tij.
11Kur e panë, farisenjtë i thanë dishipujvet të tij: “Pse mjeshtri juaj ha e pi me publikanët dhe me mëkatarët?”.
12Jisui i gjegji e tha: “S’i lypset jatroi të shëndoshëvet po të sëmurëvet.
13Ecni, prandaj, e xeni çë vjen me thënë “Dua lipisì e jo sakrific”. Me të vërtetë u s’erdha për të thërres të drejtët por mëkatarët”.
Sabato 22 giugno, Sant’Eusebio
Sant’Eusebio vescovo di Samosata, ieromartire
Vescovo di Samosata (Siria) nel 361, al tempo dell’imperatore Costanzo.
Partecipò a due Concili indetti dal Vescovo San Melezio di Antiochia, contro gli ariani.
Fu amico di San Basilio di Cesarea e di San Gregorio di Nazianzio,
Si deve agli sforzi suoi e di San Gregorio se San Basilio poté essere, da Eusebio stesso, consacrato (371) vescovo di Cesarea.
Nel 374 fu dall’imperatore Valente, ariano, esiliato in Tracia. Morto Valente (378), egli fece ritorno alla sua sede, ma, recatosi l’anno appresso (o nel 380?) a Doliche (Siria), fu colpito al capo da una tegola lanciatagli da una donna ariana e morì poco appresso.
Si tramanda che, prima di morire, si fece giurare che la sua morte non sarebbe stata vendicata.
