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E Diela 7 luglio 2024
E Diela 30 giugno 2024
Sabato 22 giugno 2024, Vangelo del giorno
Mt 9, 9-13
9Andando via di là, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: “Seguimi”. Ed egli si alzò e lo seguì.
10Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli.
11Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: “Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?”.
12Udito questo, disse: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.
13Andate a imparare che cosa vuol dire: Misericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori”.
9Si shkonij atej, Jisui pa, te tryesa e taksavet, një njeri të thërritur Matè, dhe i tha: “Eja pas meje”. Dhe ai u ngre e i vate pas Atij.
10Dhe kur Jisui ish ulët mbë tryes te shpia e tij, njo se erdhëtin shumë publikanë e mëkatarë dhe u ultin bashkë me Jisuin e me dishipujt e tij.
11Kur e panë, farisenjtë i thanë dishipujvet të tij: “Pse mjeshtri juaj ha e pi me publikanët dhe me mëkatarët?”.
12Jisui i gjegji e tha: “S’i lypset jatroi të shëndoshëvet po të sëmurëvet.
13Ecni, prandaj, e xeni çë vjen me thënë “Dua lipisì e jo sakrific”. Me të vërtetë u s’erdha për të thërres të drejtët por mëkatarët”.
Sabato 22 giugno, Sant’Eusebio
Sant’Eusebio vescovo di Samosata, ieromartire
Vescovo di Samosata (Siria) nel 361, al tempo dell’imperatore Costanzo.
Partecipò a due Concili indetti dal Vescovo San Melezio di Antiochia, contro gli ariani.
Fu amico di San Basilio di Cesarea e di San Gregorio di Nazianzio,
Si deve agli sforzi suoi e di San Gregorio se San Basilio poté essere, da Eusebio stesso, consacrato (371) vescovo di Cesarea.
Nel 374 fu dall’imperatore Valente, ariano, esiliato in Tracia. Morto Valente (378), egli fece ritorno alla sua sede, ma, recatosi l’anno appresso (o nel 380?) a Doliche (Siria), fu colpito al capo da una tegola lanciatagli da una donna ariana e morì poco appresso.
Si tramanda che, prima di morire, si fece giurare che la sua morte non sarebbe stata vendicata.
Venerdì 21 giugno 2024, Vangelo del giorno
Matteo 13, 3b-9
E disse: “Ecco, il seminatore uscì a seminare. 4Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. 5Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, 6ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. 7Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. 8Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. 9Chi ha orecchi, ascolti”.
E tha: “Njo, dolli mbjellsi se të mbillë, 4dhe, ture shtënë farën, dica ra gjatë udhës, dhe erdhëtin zogjtë e e hëngëtin; 5më dica ra mbi gurishtlen, ku s’ish shumë botë, e shpejt u bi, sepse s’kish thellësi; 6po si dolli dielli u veshk dhe, se s’kish rrënjë, u tha. 7Dhe më dica farë ra mbi drizat, dhe u rritëtin drizat dhe e përpijtin. 8Më dica farë ra pra mbi dhenë e mirë, e solli frut, ku një qind, ku gjashtëdhjetë e ku tridhjetë. 9Kush ka veshë le të gjegjënjë”.
Venerdì 21 giugno, San Giuliano martire
San Giuliano di Tarso, martire
Era della provincia di Cilicia e visse nel III secolo, a causa della sua fede cristiana fu condotto di città in città per un intero anno, onde essere insultato dal popolo. In seguito gli lacerarono il corpo fino alle ossa e, dopo averlo inserito in un sacco, lo gettarono in mare.
San Giovanni Crisostomo ne ha fatto un grande encomio.
Vangelo di giovedì 20 giugno 2024
Matteo 12, 46-13,3a
Mentre egli parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli.
47Qualcuno gli disse: “Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti”.
48Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?”.
49Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli!
50Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre”.
Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare.
2Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
3Egli parlò loro di molte cose con parabole.
46Si ai i flit gjindjavet, njo se e jëma e vëllezërit e tij rrijin jashtë dhe kërkojin t’i flisjin.
47Dhe një i tha: “Njo, jot’ëmë e tu vëllezër rrinë jashtë dhe duan të të flasin”.
48Dhe ai, ture u përgjegjur atij çë kish folur, i tha: “Kush është mëma ime e kush janë vëllezërit e mi?”.
49E si ndëjti dorën mbi dishipujt e tij, tha: “Njo mëma ime e vëllezërit e mi;
50sepse kushdo bën vlimën e Atit tim, çë është ndër qiejt, ai është për mua vëlla, motër e mëmë”.
1Tek ajo ditë Jisui, si dolli nga shpia, rrij ulët afër detit.
2E u mblodhëtin rreth atij shumë gjindë, aq sa patë të hipej mbi një barkë; atjè u ul, dhe gjithë gjindja qëndroi te zalli.
3Dhe i foli atyre mbi shumë shërbise me përrabulla.
20 giugno San Metodio, Vescovo di Tiro martire
È un autore poco noto della patristica cristiana del III secolo, conosciuto soprattutto per aver commentato Origene. Di Metodio non conosciamo molti dati biografici, giacché Eusebio di Cesarea non lo ha citato nella sua opera[1], la Storia Ecclesiastica, e le uniche informazioni su di lui ci sono giunte dal De viris illustribus di San Girolamo[2]. Metodio nacque in Licia, nell’Asia Minore, attorno al 250 e divenne vescovo di Olimpo[3][4][5] (e/o di un’altra sede,[3] quali Filippi[5] o Tiro[4]). Morì martire nelle ultime persecuzioni romane, forse sotto Diocleziano, nel 311. Metodio aveva una cultura filosofica molto ampia e fu infatti un importante teologo e uno scrittore assai prolifico. Ha un posto importante nella storia della letteratura teologica, in quanto fu uno strenuo avversario delle idee di Origene. Nelle sue opere attaccò la dottrina origenista secondo la quale il corpo degli uomini, al momento della resurrezione, non sarà lo stesso che essi avevano in vita; avversò anche l’altra dottrina (di stampo platonico) che affermava la preesistenza dell’anima alla nascita fisica, e infine si oppose fermamente alla teoria (sempre origenista) dell’eternità del mondo. Tuttavia, è certo che Metodio avesse un grande rispetto per Origene, e riconosceva il suo grande contributo alla teologia della Chiesa.
Come Origene, anche Metodio venne notevolmente influenzato dalla filosofia di Platone, e diede grande importanza all’interpretazione allegorica della Scrittura.
Delle sue opere ci è pervenuto il dialogo Il simposio delle dieci vergini, a imitazione del Simposio di Platone, e (in traduzione slava) i trattati Sul libero arbitrio e Aglaofonte o Sulla resurrezione, in cui controbatte le concezioni cosmologiche e antropologiche di Origene. È andata perduta invece la confutazione del libro di Porfirio Contro i cristiani, che si sarebbe chiamata, appunto, Contro Porfirio, insieme ad alcune opere esegetiche. Comunque, la maggior parte delle sue opere pervenuteci si trova in uno stato frammentario.