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Circolare del Vescovo Donato, 5 maggio 2015

Al Rev.mo CLERO,

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

la professione di fede niceno-costantinopolitana proclama esplicitamente che Gesù Cristo, dopo la Sua morte e resurrezione “è salito al cielo e siede alla destra del Padre e di nuovo verrà nella Gloria per giudicare i vivi e i morti”.

L’Ascensione costituisce uno dei passaggi della economia di salvezza. Essa non è soltanto un momento della vita di Cristo, ma coinvolge anche l’uomo. Cristo sale al “cielo” e “siede” alla destra del Padre, con la sua umanità.

È il Verbo incarnato, che dopo la sua morte e resurrezione per la salvezza del mondo, riporta al “cielo”, riconcilia con Dio l’umanità decaduta e redenta.

Il doxastikòn del vespro della festa dell’ascensione, fa cantare: “Il Signore Iddio è salito al cielo in mezzo al giubilo, per rialzare l’immagine decaduta di Adamo e inviarci lo Spirito Paraclito, per santificare le nostre anime”.

L’Ascensione di Cristo perciò è la vera epiclesi pentecostale: “Vi conviene – disse un giorno ai suoi discepoli – che io me ne vada perché se non me ne vado non verrà a voi il Consolatore; se invece io vado, ve lo manderò”. (Gv. 16,7). Lo Spirito che il Padre invierà nel nome di Cristo insegnerà a mettere in pratica le parole di Cristo a “ricordare” tutto ciò che Egli ha detto, introdurrà “nella verità tutta intera”. (Gv. 16,13).

 ORDINAZIONE DIACONALE

Sabato 30 Maggio p.v. durante la Divina Liturgia delle ore 10,30 nella Chiesa di S. Atanasio di Roma, in Via del Babuino, sarà conferita la Chirotonia diaconale all’alunno del Pontificio Collegio Greco Giuseppe Barrale, nativo di Piana degli Albanesi.

Nell’esprimere a Lui, i nostri sentimenti di gioia e le più vive felicitazioni ed auguri, lo accogliamo e incardiniamo nella nostra Eparchia e preghiamo affinché il mistero di Cristo si compia pienamente in Lui.

ASSEMBLEA ANNUALE E CORSO DI AGGIORNAMENTO

Dal 27 al 28 Agosto del corrente anno, nella Parrocchia “S. Maria Assunta” di FRASCINETO, si terrà l’Assemblea Diocesana Annuale e cui siete tutti invitati a partecipare.

Nel quadro del piano pastorale 2014-2015 abbiamo indicato come riflessione comune: “I sacramenti dell’iniziazione cristiana: Battesimo, Cresima, Eucaristia” come avvenimento globale dell’incorporazione dell’uomo a Cristo. L’iniziazione cristiana come approfondimento dei temi del Sinodo diocesano e del II Sinodo intereparchiale.

In questo anno in vista del Sinodo ordinario dei Vescovi sulla Famiglia ci domandiamo come la famiglia vive l’iniziazione cristiana.

GIUBILEO DELLA MISERICORDIA

La misericordia “è l’architrave che sorregge la vita della Chiesa”. Sabato 11 Aprile 2015 Papa Francesco ha promulgato la “Bolla di indizione del Giubileo straordinario della Misericordia” intitolata “Misericordiae Vultus – Il volto della Misericordia” che annuncia l’apertura della Porta Santa in tutte le Chiese particolari.

Scrive il Papa: “La misericordia è la via che unisce Dio e l’uomo perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre, nonostante i nostri peccati”. L’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro avverrà l’8 Dicembre 2015, in coincidenza con il 50° della conclusione del Concilio Vaticano II (1965-2015). Il 13 Dicembre sarà aperta la Porta Santa in ogni Chiesa particolare “porta della misericordia” perché il Giubileo possa essere celebrato a livello locale “come segno di comunione della Chiesa”.

PER I TERREMOTATI DEL NEPAL

Mentre sale la conta dei morti del sisma catastrofico che ha colpito il Nepal sabato 25 Aprile, la macchina degli aiuti che si è attivata fin dalle prime ore dopo il terremoto si sta muovendo con celerità.

Caritas Italiana ha messo a disposizione un primo contributo di 100 mila euro e grazie ai suoi operatori nell’area resta in costante contatto con le Caritas dei Paesi colpiti.

Mi sembra opportuna la nostra partecipazione “simbolica” alla raccolta di fondi a favore delle popolazioni del Nepal tanto tragicamente provate.

Vi prego caldamente di invitare i fedeli che intervengano a dare il loro generoso contributo, che invierete subito in Curia. Chi ha bisogno non può molto attendere.

SCELTA DELL’OTTO PER MILLE

Siamo chiamati a sensibilizzare i fedeli perché con la prossima dichiarazione dei redditi i contribuenti vogliano destinare alla Chiesa Cattolica l’otto per mille. Ricordate ai fedeli che è un diritto partecipare alla destinazione dell’otto per mille, ed è un dovere, come cattolici, esprimere corresponsabilmente la scelta a favore della Chiesa Cattolica. Ricordiamo ai sacerdoti l’impegno assunto dalla Chiesa a far crescere il senso di comunione e partecipazione alla vita, anche economica, della Chiesa. Un appello alla partecipazione, solidarietà e corresponsabilità.

GIORNATA SACERDOTALE REGIONALE

Come già annunciato precedentemente, il prossimo 11 Giugno con inizio alle ore 9,30 celebreremo a Paola, nella Nuova Chiesa del Santuario, la Giornata Sacerdotale Regionale, in occasione dell’ Anno della Vita Consacrata, con la meditazione di S.E. Mons. Paolo Martinelli, Vescovo ausiliare di Milano.

RITIRO DEL CLERO

Venerdì 15 Maggio, con inizio alle ore 9,30 si terrà il Ritiro del Clero nella Parrocchia di San Paolo Albanese, Chiesa “Esaltazione della Santa Croce”, con la meditazione tenuta da P. Francesco G. Maria Marino. Sacerdote dell’Ordine Domenicano, vive presso la comunità religiosa di San Nicola di Bari. Si occupa di Scienze Ecclesiastiche Orientali e di dialogo ecumenico. Autore di diversi articoli di carattere scientifico. Responsabile del prenoviziato della comunità domenicana di Bari.

Invoco su di Voi e sulle Vostre Comunità la Benedizione del Signore e la Pace del Signore Risorto.

 

Lungro, 05 Maggio 2015

 

+ Donato Oliverio, Vescovo

Messaggio Natale 2014 del Vescovo Donato

Lettera al Popolo di Dio dell’Eparchia di Lungro per il Santo Natale

È con grande gioia che vi porgo i miei Auguri di Buon Natale e di un Buon Anno che auspico possa essere, nella vita di ognuno di Noi, benedetto e felice.

“Un bambino è nato per noi, e un figlio ci è stato dato”. (Isaia 9,5)

Con entusiasmo e gioia la voce del Profeta ci fa conoscere prima di molti secoli la Nascita da una Vergine del Bambino Gesù.

Egli è disceso verso di noi per visitarci, riconciliarci, salvarci.

Sì, discese, e ancora bussa alla porta del cuore dell’uomo perché Gli apra.

Il Signore non volle atterrirci con la sua divinità, ma attrarci con la sua umiltà. Ci attirò con il suo amore.

Il cielo e la terra lo accolgono, offrendo il grazie al Creatore: “Gli Angeli l’inno, i cieli le stelle; i Magi i doni, i Pastori la meraviglia, la terra la grotta, il deserto la mangiatoia, e noi gli uomini una Madre Vergine”, i Pastori vivono all’aperto per il “loro gregge” e custodiscono “il custode della notte” e gli Angeli inneggiano, guardando estasiati il Mistero. (Vespro della Festa di Natale).

Nel silenzio e nella pace della Santa Notte di Natale, Gesù Cristo l’ineffabile, l’inconcepibile, l’invisibile, l’incomprensibile, sempre esistente e sempre lo stesso, nasce come uomo da una Madre Vergine con la sua Grazia e la sua Misericordia. Il Signore ha assunto tutta la natura umana e l’ha santificata.

Ecco perché la Natività del Signore nostro Gesù Cristo, la celebrazione dell’amore, ci chiama tutti ad un risveglio spirituale.

Apriamo i nostri cuori senza riserve a Gesù, il Dio-uomo che viene a visitarci. Apriamo i nostri cuori con semplicità e fiducia perché Colui che veglia su di noi è anche Colui che è nato per noi, per amore. Questo amore non ha limiti. Questo amore è esprimibile solamente con la misura della Croce. Questo amore è capace di rinnovarci di nuovo, continuamente, di fare di noi dei veri figli di Dio, dei figli e degli eredi del Regno dei Cieli.

Ecco i pastori avanzano verso Betlemme proclamando il miracolo e ci invitano a seguirli, come altri “sapienti scrutatori degli astri riempiti di gioia” (tropario della 4 ode del Mattutino di Natale), portando a Lui “doni preziosi”.

Papa Francesco ci ricorda che “il Natale è un incontro! Noi andiamo per questa strada per incontrare il Signore. E camminiamo per incontrarlo: incontrarlo col cuore, con la vita; incontrarlo vivente, come Lui è; incontrarlo con fede. In questo cammino verso il Natale ci aiutano alcuni atteggiamenti: la perseveranza nella preghiera; l’operosità nella carità fraterna, avvicinarci un po’ di più a quelli che hanno bisogno; e la gioia nella lode del Signore. Dunque: la preghiera, la carità e la lode, con il cuore aperto perché il Signore ci incontri”.

Possa Dio accordare lunghi anni a voi tutti ed alle vostre famiglie. Possa questo Natale essere differente. Possano le nostre relazioni essere coperte dall’unzione profumata del Paradiso. Possa questo profumo ricolmare tutte le relazioni coi nostri fratelli e le nostre sorelle in umanità che sono nel bisogno. Accendiamo una candela di luce e di speranza per riscaldare le nostre anime. Possa il cuore di ciascuno diventare una nuova mangiatoia nella quale il Cristo nascerà e rimarrà per sempre. Amìn.

Lungro, 11 dicembre 2014

 

+ Donato Oliverio

Vescovo

Circolare del Vescovo, 21 novembre 2014

Al Rev.mo Clero,

 alle Religiose e Fedeli laici

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Carissimi,

nella tradizione bizantina il 15 novembre inizia la quaresima di Natale, un periodo di gioia prenatalizia, ma la liturgia ricorda che si tratta anche di un tempo di profonda e seria meditazione, di penitenza fatta in modo discreto e umile nel segno dell’attesa.

Diverse celebrazioni ne scandiscono il percorso: la Presentazione della Madre di Dio al Tempio (21 novembre). Nel tropario di questo giorno si canta: “Oggi è il preludio della divina benevolenza e l’annuncio della salvezza dell’umanità”. Il che significa: nel Tempio dell’Antico Testamento l’anima di Maria si prepara a diventare Tempio della salvezza.

Il Concepimento di Sant’ Anna. La Madre di Dio è presente nella festa del concepimento di Sant’Anna, “madre della Genitrice di Dio”, che contempla la benedizione di Dio verso Gioacchino ed Anna. Questa festa viene portata in Occidente nel IX secolo, si diffuse però più tardi assumendo l’importanza che conosciamo, come festa dell’Immacolata Concezione, quando il Papa Pio IX nel 1854 proclama il dogma e viene localizzata e solennemente festeggiata l’8 dicembre.

Nel sinassario di dicembre si commemorano la Madre di Dio, Profeti, Martiri, Vescovi, Monaci, le due domeniche prima di Natale chiamate dei Progenitori e dei Santi Padri; così la Liturgia bizantina prepara la nascita del Figlio di Dio, come se la liturgia volesse radunare questi grandi cristiani, e noi con loro, per preparare e testimoniare il mistero dell’Incarnazione.

Grandi Vescovi e Padri della Chiesa sono radunati in questo periodo, tra i quali S. Giovanni Damasceno, presentato come teologo e cantore della fede, e S. Nicola, Vescovo di Myra, nostro Patrono, la tradizione bizantina mette in risalto la sua figura di taumaturgo e intercessore. Era un pastore d’anime, un Vescovo dedito al bene del gregge. Sottoscrisse a Nicea nel 325 durante lo storico Concilio, la fede nella divinità di Cristo, proclamato consustanziale al Padre. Il santo Vescovo era impegnato non soltanto nella diffusione della verità evangelica, ma anche nell’andare incontro alle necessità dei poveri e dei bisognosi, nel proteggere i perseguitati.

Tutte queste figure di santi sono così i punti riferimento verso la celebrazione e la contemplazione dell’Incarnazione del Figlio di Dio, il nuovo bambino e Dio prima dei secoli.

CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Assisi 10-13 novembre 2014

L’Assemblea generale dei Vescovi per quattro giorni ad Assisi – da lunedì 10 a giovedì 13 – ha affrontato come tema principale quello della vita e della formazione del Clero.

“La formazione dei ministri ordinati e la riforma della loro vita sono il compito di tutta la comunità cristiana, sono responsabilità del Vescovo e di tutto il presbiterio. Insieme”.

Parte dalla città di San Francesco una lettera dai toni familiari e propositivi destinata a ogni sacerdote italiano. A scriverla è l’intero episcopato, che usa parole di stima e gratitudine per la generosa e quotidiana testimonianza offerta dai sacerdoti, pronti – come sottolineato da Papa Francesco nel messaggio alla CEI – a spendere la vita tra la gente delle Parrocchie, a educare i ragazzi, ad accompagnare le famiglie, a visitare i malati, a farsi carico dei poveri.

In tal senso, viene indicato nella lettera, lo stesso incontro di Assisi ha dimostrato, “quanto siamo determinati a porre mano all’impresa di ripensare la formazione permanente fino a farne un capitolo di quella riforma della Chiesa che Papa Francesco richiama con insistenza e che non si può fare senza un nostro rinnovamento”.

L’ampiezza di questa prospettiva è emersa anche dall’interesse con cui ci siamo soffermati sulla situazione delle famiglie e del Paese, fino a lasciarci interrogare dalle persecuzioni in cui versano tanti credenti. Infatti la voce di questi fratelli è risuonata in assemblea con la testimonianza offerta dall’arcivescovo di Erbil dei Caldei.

“I Vescovi – aggiunge il comunicato – hanno manifestato il loro impegno per coinvolgere le comunità cristiane in una rete di solidarietà umana e cristiana, contribuendo a mantenere desta l’attenzione dell’opinione pubblica e a non fare sentire dimenticati quanti soffrono a causa della loro fede”.

NOTA PASTORALE SU L’INIZIAZIONE CRISTIANA NELLA CHIESA BIZANTINA CATTOLICA ITALO-ALBANESE DELL’EPARCHIA DI LUNGRO

A cinquant’anni dal decreto conciliare sulle Chiese Orientali Cattoliche – Orientalium Ecclesiarum (OE) – che ha espresso il l’auspicio anzi il desiderio, che le Chiese orientali “fioriscano ed assolvano con nuovo vigore apostolico la missione loro affidata” (OE, 11), e “che rimangano salve ed integre le tradizioni di ogni Chiesa o rito particolare”(OE,2), ho preparato una nota pastorale su “I Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana” che distribuirò al Vespro di S. Nicola di Myra, nostro Protettore.

Nel quadro del piano pastorale ho indicato come riflessione comune di quest’anno (anno pastorale 2014-2015): “I Sacramenti dell’iniziazione cristiana: Battesimo, Cresima, Eucaristia” come avvenimento globale dell’incorporazione dell’uomo a Cristo e non come tre momenti separati nel tempo, per cui, secondo l’uso della Chiesa bizantina, essi sono amministrati nel corso di un’unica celebrazione, anche ai bambini.

L’iniziazione cristiana come approfondimento dei temi del Sinodo Diocesano e del II Sinodo intereparchiale.

Questi temi non sono un nuovo documento che sostituisca le decisioni del II Sinodo interdiocesano e neppure una sua riscrittura; ma queste indicazioni, vogliono aiutare le nostre comunità, oggi, a venticinque anni dal Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, a vent’anni dal Sinodo Diocesano, a cinque anni dal II Sinodo intereparchiale, nel tempo di una rinnovata evangelizzazione, a rafforzare una comune azione pastorale nell’ambito della catechesi ed uno slancio comune nell’annuncio del Vangelo, dopo l’Esortazione apostolica Evangelii gaudium di Papa Francesco, e dopo gli orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia – Incontriamo Gesù – della Conferenza Episcopale Italiana.

RITIRO DEL CLERO

Giovedì 11 dicembre, con inizio alle ore 9,30 avrà inizio il Ritiro di Clero nella Parrocchia “S. Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta dal Rev.mo P. Abate Michel Van PARYS, dal 5 novembre 2013 Egumeno dell’Abbazia di Grottaferrata. Padre Michel sacerdote dell’Ordine Benedettino, già Priore di Chevetogne; nel 1991 ha ricevuto la benedizione abbaziale come primo Abate di Chevetogne. Dal 1993 collabora con la Congregazione per le Chiese Orientali compiendo diverse missioni, e in forma stabile dal 1997 al 2002, divenendone Consultore. Dal 2008 al 2013 ha svolto l’ufficio di Delegato Pontificio per la Congregazione Armena di Venezia.

Lungro, 21 novembre 2014Ingresso di Maria SS.ma nel Tempio

 

+ Donato Oliverio

Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 3 novembre 2014

Al Rev.mo Clero,

alle Religiose e Fedeli laici

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Carissimi,

il prossimo 30 novembre, in occasione della festa dell’Apostolo Sant’ Andrea il Protoclito, Sua Santità Papa Francesco farà visita al Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, in risposta all’invito di Sua Santità Bartolomeo, per testimoniare il “profondo legame che unisce le sedi di Roma e di Costantinopoli” e ribadire la volontà di “superare, nell’amore e nella verità, gli ostacoli che ancora ci separano”. Lo ha confermato lo stesso Papa Francesco ribadendo che “non vi è un vero dialogo ecumenico senza la disponibilità a un rinnovamento interiore e alla ricerca di una maggiore fedeltà a Cristo e alla sua volontà”, il Pontefice ha ricordato in particolare il “grande contributo” offerto da San Giovanni XXIII e San Giovanni Paolo II allo “sviluppo di rapporti sempre più stretti tra la Chiesa Cattolica e le Chiese ortodosse”.

E ha chiesto a tutti di pregare perché anche lui possa svolgere il ministero di Vescovo di Roma “al servizio della comunione e dell’unità della Chiesa”.

 INCONTRO DEI GERARCHI CATTOLICI ORIENTALI D’EUROPA

Leopoli, Ucraina, 23-26 ottobre 2014

Il ruolo e la missione delle Chiese orientali cattoliche nel cammino ecumenico, la situazione dei cristiani in Medio Oriente e il significato e le sfide della Chiesa greco-cattolica ucraina nel 25mo anniversario della sua legalizzazione sono i temi toccati dal messaggio adottato da noi Vescovi orientali cattolici al termine del nostro annuale incontro.

L’incontro si è svolto quest’anno a Leopoli (Ucraina), in occasione del 25mo anniversario della legalizzazione della Chiesa greco-cattolica ucraina, su invito di Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, Arcivescovo Maggiore di Kyiv-Halyč. L’incontro si è svolto presso il Centro dei ritiri spirituali, Vul.Shyroka-Briukhovychi (Lviv).

A Leopoli, presenti 45 Vescovi orientali cattolici in Europa, ci siamo confrontati sull’identità e la missione delle Chiese Orientali Cattoliche nel movimento ecumenico e nelle società europee. I lavori hanno visto gli interventi dell’Esarca Apostolico per i cattolici di rito bizantino in Grecia, Mons. Dimitrios Salachas, di Mons. Virgil Bercea, Vescovo di Oradea-Mare (Romania) e di Mons. Borys Gudziak, Vescovo dell’Eparchia di San Vladimiro il Grande di Parigi per gli Ucraini greco cattolici in Francia, che ha proposto una riflessione sul ruolo delle Chiese nella società ucraina dalla sua legalizzazione della Chiesa greco-cattolica nel 1993 alla recente “Rivoluzione della dignità” iniziato con gli eventi in Piazza Maidan un anno fa.

Nel corso dell’incontro, abbiamo visitato l’Università Cattolica Ucraina e abbiamo ascoltato la testimonianza diretta di alcuni protagonisti della ‘rivoluzione della dignità’.

All’incontro, patrocinato dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), hanno partecipato Mons. Thomas Edward Gullickson, nunzio Apostolico in Ucraina, Mons. Cyril Vasil’, Arcivescovo Segretario della Congregazione per le Chiese Orientali, Mons. Mieczyslaw Mokrzychi, arcivescovo latino di Leopoli e don Michel Remery, Vice Segretario del CCEE.

Al termine del nostro incontro abbiamo adottato il seguente messaggio:

Messaggio dei vescovi orientali cattolici

Leopoli, Ucraina, 26 ottobre 2014

Noi vescovi rappresentanti diverse Chiese sui iuris in Europa ci siamo radunati a Leopoli (Ucraina) nei giorni 23-26 ottobre 2014 per riflettere e confrontarci attorno al tema della missione delle Chiese orientali cattoliche a cinquant’anni della promulgazione dei decreti conciliari Orientalium Ecclesiarum e Unitatis Redintegratio e nel 25mo anniversario della legalizzazione della Chiesa greco-cattolica ucraina.

Al termine del nostro incontro, desideriamo condividere alcune riflessioni.

Ruolo e contributo delle Chiese orientali cattoliche al cammino ecumenico.

A partire dall’affermazione conciliare che esprime la sollecitudine della Chiesa cattolica per le Chiese orientali e che invita alla loro fioritura e all’assolvimento della loro missione con nuovo vigore apostolico (cfr. Orientalium Ecclesiarum, 1),

– riconfermiamo con maggiore consapevolezza il nostro diritto e dovere alla cura pastorale dei nostri fedeli ovunque si trovino come anche il diritto all’annuncio del Vangelo a coloro che non lo conoscono ancora;

– esprimiamo il nostro fraterno augurio affinché le Chiese ortodosse, anche loro, svolgano nell’amore e nella verità la missione che Dio ha loro affidato;

– riconosciamo parimenti alle Chiese ortodosse la stessa sollecitudine per la cura dei propri fedeli ovunque nel mondo, senza nessun antagonismo e rispettando il diritto alla libertà religiosa;

– affermiamo che la divisione della unica Chiesa di Cristo è una anomalia ecclesiologica la quale non può essere considerata come una norma per la vita e la missione della Chiesa;

– condividiamo con le Chiese ortodosse la stessa preoccupazione per le tendenze culturali e sociali che portano alla progressiva scristianizzazione e secolarizzazione dell’Europa;

– siamo convinti di essere chiamati a un forte impegno perché l’appello all’unità della Chiesa di Cristo costituisce una delle necessarie, prioritarie e irreversibili dimensioni dell’identità delle Chiese orientali cattoliche, nonostante le difficoltà e le fatiche del cammino ecumenico;

– ricordiamo che le Chiese orientali cattoliche intendono essere attivamente coinvolte nel dialogo di verità e di carità che la Chiesa cattolica svolge con le Chiese ortodosse.

La situazione in Medio-Oriente

La drammatica situazione che vivono i cristiani del Medio Oriente e le altre minoranze religiose ed etniche che soffrono a causa della violenza che imperversa in tutta la regione è stata oggetto della nostra riflessione e preghiera. Assicurando ai pastori locali e ai loro fedeli la nostra vicinanza e solidarietà, ricordiamo che pace e riconciliazione in Medio Oriente non giungeranno se non attraverso un intervento chiaro e deciso della comunità internazionale su tutte le parti coinvolte, volto a promuovere in particolare la libertà religiosa e di coscienza, e un forte investimento nell’educazione per creare nuove generazioni capaci di dialogare tra loro.

25mo anniversario della legalizzazione della Chiesa greco-cattolica ucraina

Siamo giunti in Ucraina anche per celebrare il 25mo anniversario della legalizzazione della Chiesa greco-cattolica ucraina. La sua rinascita è un evento della Provvidenza divina che spinge oggi tutta la Chiesa a un attento discernimento, a una rinnovata missionarietà nell’annuncio del Vangelo e a un maggiore impegno specialmente di fronte alle nuove sfide pastorali che l’attuale situazione del Paese presenta. Esprimiamo a tutto il popolo ucraino preghiera, vicinanza e solidarietà di fronte al perdurare del conflitto militare nell’Est del Paese, accompagnato dall’aggressione esterna, che provoca tanta sofferenza, specialmente alla popolazione civile. Invitiamo tutti a imboccare senza indugio la via della pace e della riconciliazione.

Questa ricorrenza è stata vissuta liturgicamente implorando la benedizione di Dio e la protezione della Theotokos, Madre di Dio e Madre della Chiesa.

SENSIBILIZZAZIONE OFFERTE DEDUCIBILI

Le parrocchie hanno ricevuto i manifesti e i pieghevoli illustrativi con gli appositi bollettini di conto corrente postale per i fedeli che vogliono effettuare l’offerta per il sostentamento del clero.

Ricordiamo ai fedeli che l’offerta per il sostentamento del clero, deducibile dalla dichiarazione dei redditi, è una via di condivisione fraterna.

Invoco su ciascuno di Voi e sulle Vostre Comunità la benedizione del Signore.

Lungro, 03 novembre 2014

 

+ Donato Oliverio

Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 19 settembre 2014

Al Rev.mo Clero,

 alle Religiose e Fedeli laici

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Carissimi,

dopo aver celebrato la XXVII Assemblea Annuale Diocesana, dal 28 al 29 agosto a Frascineto, desidero confidarvi la mia soddisfazione e il mio compiacimento per la forte e significativa esperienza di Chiesa che abbiamo vissuto nei due giorni dei lavori. I motivi del mio apprezzamento sono la formula stessa dell’Assemblea, riconducibile a una mediazione del piano pastorale; l’alta qualità dei contenuti proposti ci hanno aiutati ad addentrarci nel mistero dell’Anno Liturgico; il clima di intensa condivisione, la partecipazione qualificata per ampiezza di presenza delle comunità parrocchiali (rappresentanti registrati di 27 parrocchie su 29), per condizione ecclesiale (presbiteri, religiose, laici, insegnanti di religione, catechisti/e, giovani e adulti), per numero di interventi.

Ci eravamo riproposti di valorizzare questa opportunità per ricaricarci e riprendere motivati il nostro cammino pastorale e a me pare che abbiamo centrato l’obiettivo.

A conclusione dell’Assemblea diocesana che ha avuto come tema l’Anno Liturgico della Chiesa bizantina, come itinerario di fede per la divinizzazione in Cristo, abbiamo convenuto di portare a termine il sussidio catechistico, speriamo entro Natale, proprio per il nostro vivo desiderio di creare nuovi strumenti catechistici nell’ottica orientale, così come ci invita a fare il Sinodo Diocesano e il II Sinodo intereparchiale, e poter avvicinare alla spiritualità bizantina un sempre più ampio numero di giovani e di adulti.

Ricordiamoci che nella misura in cui saremo fedeli al nostro patrimonio e vivremo nell’autenticità il nostro essere cattolici ed orientali, allora contribuiremo a rendere presente nel cuore della Chiesa il tesoro dell’Oriente cristiano.

Si sono compiuti i primi due anni del mio ministero episcopale in questa Eparchia di Lungro. Alla luce della conoscenza che mi è stato possibile acquisire circa le persone e le varie realtà ecclesiali e tenendo presente il cammino percorso, credo opportuno dire che rimane punto di riferimento il piano pastorale contenuto nelle decisioni e nelle norme del II Sinodo intereparchiale che deve orientare il nostro cammino e le scelte pastorali. Ritengo, infatti, che sia tempo per un confronto al riguardo, pertanto intendo dare inizio col nuovo anno 2015 alla Visita Pastorale, al fine di consentire di avere chiaro il contesto nel quale ci stiamo muovendo e nello stesso tempo per consolidare la comunione all’interno della nostra Chiesa, attraverso la grazia che attingiamo dai sacramenti e particolarmente dall’Eucaristia, centro e irradiazione della vita della Chiesa.

Il piano pastorale diocesano, all’interno della Chiesa italiana, farà riferimento e trova una significativa esplicitazione nel lavoro pastorale dell’anno pastorale, così come formulato nel testo: Incontriamo Gesù, redatto dalla Commissione Episcopale per la dottrina della fede l’annuncio e la catechesi, e sancito dal voto della 66ª Assemblea generale della Conferenza Episcopale Italiana.

Pertanto il tema che indico e che sarà oggetto di riflessione e di verifica per tutto l’anno pastorale 2014-2015 è l’INIZIAZIONE CRISTIANA. Sarà il Consiglio Presbiterale che convocherò presto a dare indicazioni più precise.

VISITA APOSTOLICA DI PAPA FRANCESCO IN ALBANIA

Domenica 21 settembre, su invito della Conferenza Episcopale Albanese, mi recherò a Tirana, accompagnato dal Protopresbitero Antonio Bellusci, in occasione della visita  Apostolica di Papa Francesco. Nella mattinata del 21, in Piazza Madre Teresa, il Santo Padre presiederà la Liturgia Eucaristica, ho modo di concelebrare con il Santo Padre in una terra dove sono nati e sepolti i nostri antenati: grande è la gioia spirituale!

L’omaggio del Papa a una Chiesa che ha subìto il martirio durante il comunismo, con un regime che aveva dichiarato l’ateismo di Stato persino nella costituzione; l’incoraggiamento al dialogo tra fedi diverse, in un clima di convivenza serena e armonica; in modo tale che la buona convivenza tra diverse confessioni e religioni possa essere un messaggio anche per altri Paesi e altre parti del mondo. Sono questi i due aspetti che caratterizzano il viaggio di Papa Francesco in Albania.

GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE

Da 88 anni, puntualmente ogni penultima domenica di ottobre, la Chiesa volge il proprio sguardo in maniera particolare verso quegli orizzonti ancora in attesa dell’annuncio del Vangelo, siano essi continenti lontani o semplicemente dimensione ordinario del vivere quotidiano. È questo il nucleo portante della Giornata missionaria mondiale.

Per questa 88ª edizione, che si terrà il prossimo 19 ottobre, il tema scelto è “Periferie cuore della missione” e le offerte raccolte, come di consueto da far pervenire in Curia, andranno a favore delle giovani Chiese attraverso progetti di aiuto ai catechisti, di formazione del Clero e di assistenza socio-sanitaria.

Papa Francesco nel messaggio per la giornata missionaria mondiale 2014, ribadendo che “la Chiesa è per sua natura missionaria” perché è nata in “uscita” scrive: la “grande urgenza” della missione ad gentes sollecita oggi la Chiesa a riscoprire la gioia dell’annuncio per diventare “una casa per molti, una madre per tutti i popoli”.

 ESERCIZI SPIRITUALI PER IL CLERO

3-6 novembre

Gli “Esercizi Spirituali” sono un’esperienza di preghiera personale, profonda e prolungata fatta all’ascolto della Parola per arrivare a riconoscere e discernere la volontà di Dio nella propria vita, sotto l’azione dello Spirito Santo. Per conseguire tale obiettivo, ci ritroviamo dal 3 sera al 6 novembre nella Casa dei Padri Passionisti “Santuario Madonna della Catena” di Laurignano. Predicherà Mons. Antonio Donghi, docente di Liturgia e di Teologia Sacramentaria.

Raccomando vivamente la partecipazione, secondo quanto prescrive il can. 362 del CCEO.

Le prenotazioni di partecipazione al Corso devono prevenire in Curia entro il 16 ottobre.

RITIRO DEL CLERO

Giovedì 16 ottobre, con inizio alle ore 9,30 avrà inizio il Ritiro di Clero nella Parrocchia “S. Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da Mons. Giorgio ORIOLI.

Invoco su ciascuno di Voi e sulle Vostre Comunità la benedizione del Signore.

Lungro, 19 settembre 2014

 

+ Donato Oliverio

Vescovo

Nota Pastorale “L’Iniziazione Cristiana” (2014)

Premessa

di Donato Oliverio, Vescovo

A cinquant’anni di distanza dal Concilio Vaticano II possiamo affermare che sono state rese operative le direttive di questo Concilio, sia quelle generali sul ritorno alle fonti bibliche e patristiche e sul coinvolgimento dei laici nella vita ecclesiale, sia quelle specifiche che riguardano anche la nostra Chiesa sul pieno recupero della tradizione orientale e sulla purificazione di tutte le forme estranee in essa introdotte.
Il decreto conciliare sulle Chiese Orientali Cattoliche – Orientalium Ecclesiarum (OE) – ha espresso l’auspicio anzi il desiderio, che le Chiese orientali “fioriscano ed assolvano con nuovo vigore apostolico la missione loro affidata” (OE, 11), e “che rimangano salve ed integre le tradizioni di ogni Chiesa o rito particolare” (OE, 2).
Per meglio rispondere alle esigenze del decreto Orientalium Ecclesiarum, l’Eparchia di Lungro, nell’impegno pastorale rivolto a favorire la comunione fraterna e la promozione della fede nella nostra Chiesa, ha accolto il pensiero di celebrare un’Assemblea Eparchiale (1995-1996) – Sinodo Diocesano (CCEO – can 235), il luogo istituzionale privilegiato, al fine di tradurre nella prassi diocesana e nel rinnovamento della vita individuale le numerose e provvide indicazioni del Concilio Vaticano II. E più in particolare a vivere la vita cristiana nella propria tradizione liturgica, con una accresciuta fedeltà alla spiritualità bizantina e alla lingua albanese, senza dimenticare la speciale missione ecumenica di cui la Chiesa italo-albanese è stata investita.
L’Eparchia di Lungro, che si appresta a celebrare il primo centenario (1919-2019), ha nel suo oggi storico una particolare fisionomia normativa dalla quale non può prescindere ed a cui deve fare riferimento ogni comportamento pastorale.
Uno dei principali obiettivi del Sinodo Diocesano è quello di recuperare nella sua integrità e purezza la tradizione bizantina, di custodirla fedelmente e di trasmetterla alle future generazioni. Le “dichiarazioni e decisioni” costituiscono un quadro di riferimento chiaro, dettagliato e completo per l’opera di rilancio e valorizzazione della tradizione bizantina dell’Eparchia.
Le celebrazioni dell’Assemblea Eparchiale di Lungro (1995-1996) e successivamente del II Sinodo intereparchiale (2010) hanno ribadito l’utilità della continuità della tradizione culturale religiosa bizantina nella Chiesa italo-albanese, perché consona alla sua identità storica e al suo sviluppo che ha portato a delineare l’immagine che oggi si ritrova: “posta provvidenzialmente dal Signore nel cuore dell’occidente”. È importante il richiamo che gli Orientamenti Pastorali e le Norme Canoniche fanno per una piena fedeltà al patrimonio liturgico in funzione anche ecumenica.
Il Concilio più volte ha ribadito lo specifico ruolo ecumenico delle Chiese cattoliche orientali. In particolare ad esse compete “lo speciale ufficio di promuovere l’unità di tutti i cristiani(…) con la scrupolosa fedeltà alle antiche tradizioni orientali, la mutua e la profonda conoscenza, la collaborazione e la fraterna stima delle cose e degli animi” (OE, 24).

 

Nota Pastorale 2014

Circolare del Vescovo Donato, 25 giugno 2014

Al Rev.mo Clero,

 alle Religiose e Fedeli laici

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CASSANO all’IONIO, 21 giugno 2014

L’EPARCHIA DI LUNGRO DEGLI ITALO-ALBANESI

SALUTA PAPA FRANCESCO

Proclama la pericope del Santo Evangelo in Lingua greca e canta IS POLLÀ ÈTI

 

Carissimi,

la visita del Santo Padre Francesco in Calabria nella Diocesi di Cassano all’Ionio ha dato nuova occasione di ricordare le Comunità Italo-Albanesi e di sottolineare l’importanza religiosa e culturale di queste comunità.

Penso di aver interpretato i sentimenti dell’Eparchia di Lungro e di tutti gli Albanesi d’Italia per aver espresso a Papa Francesco il nostro grazie per le incoraggianti parole alla nostra Chiesa arbëreshe: “Oggi, come Vescovo di Roma, sono qui per confermarvi non solo nella fede ma anche nella carità, per accompagnarvi e incoraggiarvi nel vostro cammino con Gesù Carità. Voglio esprimere il mio sostegno al Vescovo, ai presbiteri e ai diaconi di questa Chiesa, e anche dell’Eparchia di Lungro, ricca della sua tradizione greco-bizantina. Ma lo estendo a tutti, a tutti i Pastori e fedeli della Chiesa in Calabria”.

Mentre siamo ancora commossi per la Sua parola tanto benevola ed autorevole, per Lui eleviamo al Signore l’ardente preghiera dei figli riconoscenti e fedeli.

La nostra Eparchia di Lungro, assieme all’Eparchia di Piana degli Albanesi ed al Monastero Esarchico di Grottaferrata, trasmette fino ai nostri giorni la permanenza in Italia della tradizione culturale, spirituale, liturgica e disciplinare della Chiesa Bizantina in prospettiva ecumenica.

Attualmente quindi in Italia questa diversità nella comunione della fede, testimonia una caratteristica essenziale della Chiesa, la quale è una nella varietà delle diverse tradizioni ecclesiali.

All’interno della Chiesa cattolica, la Chiesa Italo-Albanese di tradizione bizantina, in seno alla Chiesa latina, ha mantenuto viva l’esigenza del rispetto della legittima diversità.

Al termine della Liturgia eucaristica ho fatto dono a Sua Santità Papa Francesco di un’icona del Buon Pastore; perennemente grati alla Sede Apostolica, gli Italo-Albanesi dell’Eparchia di Lungro, assicurano il sostegno della preghiera quotidiana.

Il nostro grazie va anche a Mons. Nunzio Galantino, Vescovo di Cassano all’Jonio e Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, il quale ha presentato a Papa Francesco lo stato d’animo della comunità cristiana calabrese. E lo ha fatto esternando “due sentimenti”: grazie e benvenuto! “grazie per aver fatto il dono della sua paterna presenza” e poi “benvenuto in una regione e in un territorio che hanno visto, e vedono ancora oggi, una Chiesa, fatta di generosità e di impegno; una Chiesa disposta e impegnata a risvegliare le coscienze, educando alla vita buona del Vangelo”. Ma anche “una Chiesa che per stanchezza rallenta il passo e rischia di perdere la gioia evangelica e l’entusiasmo della testimonianza”.

La Calabria ha salutato con affetto Papa Francesco, ad attenderlo nella Marina di Sibari 250mila fedeli; solo dalla nostra Eparchia hanno partecipato 1.200 fedeli.

“La Chiesa – ha detto il Papa dopo aver chiesto di combattere la ’ndrangheta – che so tanto impegnata nell’educare le coscienze, deve sempre di più spendersi perché il bene possa prevalere. Ce lo chiedono i nostri ragazzi, ce lo domandano i nostri giovani bisognosi di speranza. Per poter rispondere a queste esigenze, la fede ci può aiutare. Coloro che nella loro vita seguono questa strada del male, come sono i mafiosi, non sono in comunione con Dio: sono scomunicati”.

I giovani anche in Calabria sapranno opporsi “al male, alle ingiustizie, alla violenza con la forza del bene, del vero e del bello”.

“Voi cari giovani – ha raccomandato – non lasciatevi rubare la speranza”.

Sono sicuro che la nostra Calabria ha saputo ascoltare, con umiltà e grande attenzione, le parole del Santo Padre, esse costituiscono motivo di incoraggiamento per il futuro.

Al termine della Divina Liturgia, il presidente della Conferenza Episcopale Calabra, Mons. Salvatore Nunnari, ha consegnato a Papa Francesco a nome di tutti i sacerdoti calabresi, la somma di 38 mila euro per la carità del Pontefice. L’iniziativa si è svolta nel corso della Quaresima; ciascun sacerdote ha fatto pervenire, tramite la Diocesi di appartenenza, la sua offerta, che l’arcivescovo Nunnari ha consegnato al Papa.

Con l’augurio che i gloriosi Corifèi degli Apostoli, Pietro e Paolo, di cui celebriamo in questi giorni la memoria, benedicano le vostre fatiche pastorali, in comunione di preghiera Vi saluto fraternamente.

Lungro, 25 giugno 2014

+ Donato Oliverio

Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 5 maggio 2014

Al Rev.mo Clero,

 alle Religiose e Fedeli laici

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Carissimi,

i cinquanta giorni che corrono tra la Risurrezione del Signore e la discesa dello Spirito Santo sono chiamati nel rito bizantino tempo del Pentecostarion.

In tutto il periodo pasquale, fino al mercoledì precedente l’Ascensione,  si celebra la Risurrezione di Cristo, ogni celebrazione liturgica termina con questo saluto da parte del celebrante: “Christòs anèsti” – Cristo è risorto! – e i presenti rispondono “Alithòs anésti” – Veramente è risorto! – È una forma di catechesi popolare che vuole mettere in evidenza la centralità della Risurrezione di Cristo nella fede cristiana. L’uso di fatto si è esteso nel popolo. In quasi tutto l’Oriente bizantino quando i credenti si incontrano, anche per la strada, si scambiano questo saluto.

Il tema della Risurrezione costituisce il centro della predicazione e della catechesi cristiana di ogni tempo. La Risurrezione dà il senso definitivo alla vita.

La liturgia che attraverso la celebrazione eucaristica, attualizza continuamente, e annuncia sacramentalmente, la morte e la risurrezione di Cristo, nel tempo pasquale conferisce a questo tema un’accentuazione particolare.

Il periodo del Pentecostarion, oltre a far celebrare ininterrottamente la Risurrezione di Cristo, intende fare una catechesi sulla risurrezione dell’uomo attraverso il tema del Battesimo e della venuta dello Spirito Santo che trasfigura l’uomo a immagine e somiglianza di Dio.

PELLEGRINAGGIO IN ALBANIA

Un pellegrinaggio alle radici della Chiesa arbëreshë. È questo il senso della visita che ho compiuto in Albania dal 22 al 26 aprile scorso, accompagnato dal Vicario generale, Protopresbitero Pietro Lanza, dal Protopresbitero Antonio Bellusci, e da Papàs Sergio Straface, con la partecipazione del Sig. Franco Calimà.

All’arrivo siamo stati accolti da Illirjan Celibashi, presidente dell’Associazione “Pal Engjëlli”, e ministro per i Rapporti con il Parlamento, cui ha seguito la visita al Presidente della Repubblica, al primo ministro Edi Rama e al Sindaco di Tirana. Significativi gli incontri con i rappresentanti delle religioni presenti nel Paese: cattolici, ortodossi, protestanti musulmani, bektashani.

Siamo stati accolti nella sede della Chiesa ortodossa autocefala albanese, da sua Beatitudine Anastas Janullatos; dall’Arcivescovo cattolico di Tirana Mons. Rrok Mirdita; dal Nunzio apostolico in Albania, Arcivescovo Ramiro Moliner. Significativa la visita a Scutari dall’Arcivescovo Angelo Massafra, presidente della Conferenza Episcopale Albanese.

Abbiamo presentato in Albania la nostra Eparchia come una Chiesa viva. Una Chiesa che nel corso dei secoli è stata un baluardo ed una difesa per la fede cristiana cattolica, la lingua, la cultura albanese attraverso il mantenimento costante del rito bizantino-greco.

Tutto questo ci permette oggi di presentarci come portatori di una civiltà arbëreshe, che trasmette messaggi e valori di fratellanza, di amicizia, di collaborazione e di pace. La nostra Eparchia di Lungro, con tutti i paesi arbëreshë che la compongono, costituisce una mirabile e gloriosa corona che onora i secoli della nostra emigrazione e della nostra storia in terra italiana. Tanti uomini illustri della nostra Eparchia hanno trasmesso questi grandi valori anche nel campo letterario, artistico, culturale, sociale e politico.

Questa nostra visita riveste, per tutti questi motivi, una rilevanza storica e costituisce un momento di grande rilevanza sia ecumenica che sociale.

A ROMA PER I DUE PAPI SANTI

Domenica 27 aprile, di ritorno dall’Albania, accompagnato dal Protosincello, Protopresbitero Pietro Lanza, dal Protopresbitero Antonio Bellusci e da Papàs Sergio Straface, ho partecipato al rito della Canonizzazione dei “due Papi Santi”: Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Il Santo Padre ha definito San Giovanni XXIII “il Papa della docilità dello Spirito Santo” e San Giovanni Paolo II “il Papa della famiglia”. “Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II hanno collaborato con lo Spirito Santo per ripristinare e aggiornare la Chiesa secondo la sua fisionomia originaria, la fisionomia che le hanno dato i Santi nel corso dei secoli. Non dimentichiamo, ha detto il Papa, che sono proprio i Santi che mandano avanti e fanno crescere la Chiesa”.

 GIORNATA DIOCESANA DELLA GIOVENTÙ

Festa della Fede e della Fraternità

Vi aspetto con i vostri giovani a San Cosmo Albanese, il 2 giugno, alle ore 10,00; i partecipanti saranno invitati a riflettere su una delle Beatitudini: “Beati i poveri in spirito perché di essi è il Regno dei Cieli”, che Papa Francesco ha voluto come momento forte per la Giornata Mondiale della Gioventù 2014.

Non mancheranno momenti di allegria e convivialità. Sarà sicuramente un giorno intenso ed entusiasmante, e, come recita un passo del Vangelo: “Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, Io sono in mezzo a loro”.

 SCELTA DELL’OTTO PER MILLE

Siamo chiamati a sensibilizzare i fedeli perché con la prossima dichiarazione dei redditi i contribuenti vogliano destinare alla Chiesa Cattolica l’otto per mille. Molte contribuenti non danno ancora alcuna indicazione sulla destinazione dell’otto per mille. L’attenzione, dunque, è rivolta ai commercialisti e ai Caf che, entrando in contatto con queste persone, potrebbero sensibilizzarle sulle attività della Chiesa Cattolica. Un appello alla solidarietà e alla corresponsabilità, dunque, di chi si riconosce parte della Chiesa.

GIORNATA PER LA CARITÀ DEL PAPA

Domenica 29 giugno si celebrerà in Italia la Giornata per la carità del Papa, come segno di adesione alla sollecitudine del Successore di Pietro per le molteplici necessità della Chiesa universale e per le opere di carità in favore dei più bisognosi. È un gesto che ha valore non soltanto pratico, ma anche fortemente simbolico, come segno di comunione col Papa e di attenzione alle necessità dei fratelli.

In tutte le Chiese saranno raccolte offerte che il Papa destinerà liberamente alle sue opere di carità.

ASSEMBLEA ANNUALE E CORSO DI AGGIORNAMENTO

Dal 28 al 29 agosto del corrente anno, nella Parrocchia “S. Maria Assunta” di FRASCINETO, si terrà l’Assemblea Diocesana Annuale a cui siete tutti invitati a partecipare.

In questo anno pastorale come Anno di riflessione sulle principali tematiche del tempo liturgico attraverso una sintesi teologico-liturgico-pastorale, si cercherà di cogliere il valore della riscoperta di una liturgia così ricca e mistagogica come quella orientale, ma anche il significato di una rivisitazione dello spirito del nostro essere cristiani oggi, nel rivivere annualmente la Pasqua del Signore e l’anno liturgico come itinerario di fede. In questo anno pastorale dedicato alla Famiglia ci domandiamo come la famiglia vive l’anno liturgico.

GIORNATA SACERDOTALE REGIONALE

Come già annunciato precedentemente, il prossimo 5 giugno con inizio alle ore 10,00 celebreremo a Serra S. Bruno la Giornata Sacerdotale Regionale, in occasione del 500° anniversario del ritorno dei Certosini, con la meditazione di Enzo Bianchi, Priore della Comunità di Bose, che ci offrirà una riflessione sul sacerdozio.

 RITIRO DEL CLERO

Giovedì 15 maggio, con inizio alle ore 9,30 si terrà il Ritiro di Clero nella Parrocchia di S. Sofia d’Epiro, Chiesa “S. Atanasio il Grande”, con la meditazione tenuta da Don Lush GJERGJI.

Don Lush, una figura di spicco del mondo cattolico del Kosovo. Laureato in Filosofia, Teologia e Psicologia, è il sacerdote cattolico più noto e apprezzato nei Balcani. Uno dei maggiori conoscenti e tra i principali biografi di Madre Teresa di Calcutta.

Invoco su di Voi e sulle Vostre Comunità la Benedizione del Signore e la Pace del Signore Risorto.

 

Lungro, 05 maggio 2014

 

+ Donato Oliverio

Vescovo

Messaggio Pasqua 2014 del Vescovo Donato

Lettera al Popolo di Dio dell’Eparchia di Lungro per la Santa Pasqua

 

“Veniva nel mondo la luce vera…la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno vinta… (Gv. 1,9.5)

Così San Giovanni nel prologo del suo Vangelo, che nella Liturgia bizantina si legge la Domenica di Pasqua. I momenti dell’Incarnazione e della Croce e Risurrezione sono presentati come un tutto unico.

La Santa e Grande Domenica di Pasqua la Chiesa è qui a gridarci attraverso la Divina Liturgia che la luce ha dissipato le tenebre, la luce dissipa le tenebre, la luce dissiperà sempre le tenebre, perché nella storia dell’uomo c’è un fatto reale, unico, inimmaginabile: Gesù è risorto, ha vinto la morte, è luce eterna e vita senza fine, è il Vivente. Gesù è vivo.

La Chiesa attraverso la Liturgia in questo giorno Grande, Santo e Glorioso ci grida la vittoria del Signore Gesù sulle tenebre, sulla morte, su ogni morte.

La Chiesa attraverso i segni e le parole della Liturgia ci riconsegna tutta la gioia, la speranza e la forza della Risurrezione del Signore.

Ci ritroveremo nel buio della Chiesa, e fuori ancora nel buio della notte vedremo come una luce si leva, quella del cero pasquale, simbolo della luce di Cristo che si trasmette a tutti gli uomini: “Venite, prendete la luce dalla Luce che non tramonta e glorificate Cristo risorto dai morti”. Immagine eloquente della vita nuova che viene comunicata da Cristo risorto ed è espressa dalla magnificenza dei testi liturgici.

Guidati, poi, da questa luce rientriamo in Chiesa, si spalancano le porte e dalle ombre tenebrose della notte il celebrante, preceduto dalla Croce, rientra in Chiesa tutta illuminata con tutto il popolo e incomincia il Canone Pasquale di S. Giovanni Damasceno:

“Le donne mirofòre, sopraggiunte di buon mattino al sepolcro del Datore di vita,

trovarono l’angelo seduto sulla pietra che rivolgendo loro la parola così diceva:

Perché cercate il Vivente tra i morti?

Perché piangete l’Incorruttibile, come se fosse nella corruzione?

Andate ad annunziare ai suoi discepoli: Cristo è risorto dai morti!”.

Insieme agli occhi illuminati dalla luce, anche il cuore viene invitato a destarsi alla gioia, alla luce del Signore Risorto. Proprio nel crescere della gioia viene espresso con il canto l’esultanza dello spirito perché la luce di Cristo si è levata.

È fonte di tanta consolazione entrare, nei testi liturgici, dove non solo la morte e la vita misteriosamente si scontrano, ma la Risurrezione di Gesù aleggia e pervade l’ambiente, come l’effondersi di un profumo d’invincibile valore.

Il profumo è il segno dell’amore con cui la comunità nuova, la Chiesa, circonda il Maestro. Viene effuso dal celebrante al termine del canto degli Enkomia= Lamentazioni, in un gesto di tale portata che pervade l’anima e il cuore; è la presenza del profumo. La Risurrezione come profumo che si espande, dove l’amore diventa icona e movimento di bellezza piena.

Sembra proprio che questo segno alluda alla necessità che oggi la vita cristiana si converta in profumo prezioso. Il mondo ha bisogno di noi, non può fare a meno del nostro “esserci” come “profumo”. Profumo e profezia di risurrezione, come amore versato nella quotidianità dei giorni, profumo di vita.

Papa Francesco ci invita a vivere nell’intensità e nel raccoglimento la Santa Pasqua quando afferma: “Gesù Risorto entri nella tua vita: Lui è la vita! Se fino ad ora sei stato lontano da Lui, fa un piccolo passo: ti accoglierà a braccia aperte. Se sei indifferente, accetta di rischiare: non sarai deluso. Se ti sembra difficile seguirlo, non avere paura, affidati a Lui, stai sicuro che Lui ti è vicino, è con te e ti darà la pace che cerchi e la forza per vivere come Lui vuole”.

“Fare memoria di quello che Dio ha fatto e fa per me, per noi, spalanca il cuore alla speranza per il futuro. Impariamo a fare memoria di quello che Dio ha fatto nella nostra vita!”.

Invochiamo l’intercessione della Vergine Maria, che custodiva ogni avvenimento nel suo cuore e chiediamo al Signore che ci renda partecipi della sua Risurrezione: ci apra alla sua novità che trasforma, alle sorprese di Dio, tanto belle; ci renda uomini e donne capaci di fare memoria di ciò che Egli opera nella nostra storia personale e in quella del mondo; ci renda capaci di sentirlo come il Vivente, vivo e operante in mezzo a noi; ci insegni ogni giorno a non cercare tra i morti Colui che è vivo.

A tutti Voi il mio Augurio cordialissimo di Buona Pasqua. Christòs anèsti – Cristo è risorto – Krishti u ngjallё.

Lungro, 13 aprile 2014

 

+ Donato Oliverio

Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 1 aprile 2014

Al Rev.mo Clero,

 alle Religiose e Fedeli laici

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Carissimi,

coronamento degno della Quaresima è la Domenica delle Palme, che introduce già nell’atmosfera tesa della Grande e Santa Settimana. Il credente che ha sottostato alla fatica del digiuno, esercitandosi all’umiltà e all’amore, nella penitenza e nella preghiera, viene ora invitato a vivere con Cristo la sua Passione e Risurrezione. La Liturgia greca si pone come meta di giungere a questi giorni salutari e di condurre i fedeli ad adorare i patimenti di Cristo e la sua Risurrezione.

Da sempre la Grande e Santa Settimana è vissuta nelle nostre comunità come centro dell’Anno Liturgico, momento forte della pietà religiosa del nostro popolo, e le sacre funzioni di questa settimana sono frequentate anche da persone lontane, di solito, dalla pratica religiosa.

Ogni giorno di questa settimana viene chiamato Grande – e Madhe – per la particolare importanza che la Chiesa bizantina assegna alla commemorazione degli ultimi giorni della vita di Gesù, i misteri della sua Passione, Morte, Sepoltura e Risurrezione. In questa settimana vengono ricordati, meditati, rivissuti i momenti culminanti della vita terrena di Cristo, la sua Passione salvifica, l’istituzione dei venerandi Misteri, la morte e la sepoltura, che precede e prelude la sua gloriosa Risurrezione.

I sentimenti più comuni sono amore e stupore: l’anima cristiana rimane stupita davanti alle meraviglie operate da Dio nel creato; ma molto più stupenda è la prova d’amore che Egli ci dà nella sua volontaria Passione. La gratuità dell’amore di Dio nei nostri confronti, è un amore infinito e costantemente fedele, nonostante i nostri ripetuti tradimenti. La prova più sublime dell’amore di Cristo, del “Filàntropos”, consiste soprattutto nell’offerta totale di sé al Padre per la nostra salvezza, e poi nel dono del suo adorabile mistero, l’Eucaristia. Il ricordo però non è una pura rievocazione; l’evento della passione di Cristo è celebrato come attuale, presente e sempre vivo: il “simeron – oggi”, più volte ripetuto, vuole testimoniare la certezza della presenza attuale, in mezzo a noi, di Cristo sofferente e glorioso.

“La celebrazione dei riti della Settimana Santa avvenga dappertutto con il più grande decoro e solennità, evitando soprattutto che ci siano da parte dei fedeli manifestazioni religiose non in accordo con l’autorità ecclesiastica competente. Siano valorizzati e adoperati i canti popolari albanesi (Kalimere) dove sono bene conservati”. (dalle Dichiarazioni e Decisioni della 1ª Assemblea Eparchiale n. 131).

 COLLETTA PER LE OPERE DELLA TERRA SANTA

Il 5 marzo 2014, in vista della tradizionale Colletta di Quaresima in favore dei cristiani di Terra Santa, il prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, il Cardinale Leonardo Sandri, ha fatto pervenire una lettera all’episcopato della Chiesa Cattolica.

Un testo che invita i Vescovi a promuovere nelle proprie diocesi, in occasione del Venerdì Santo, che quest’anno cade il 18 aprile, una raccolta di offerte interamente destinata ai cristiani di Terra Santa.

“L’unità in Cristo Redentore ci spinge – scrive il Cardinale – a promuovere anche quest’anno l’importante iniziativa della Collecta Pro Terra Sancta, adempiendo al debito della Chiesa Universale verso quella Chiesa Madre. Papa Francesco lo ha ribadito ricevendo i Patriarchi, gli Arcivescovi Maggiori, i Padri Cardinali e i Vescovi nella Sessione Plenaria della Congregazione per le Chiese Orientali: “Il mio pensiero si rivolge in modo speciale alla terra benedetta in cui Cristo è vissuto, morto e risorto. In essa la luce della fede non si è spenta, anzi risplende vivace. È  ‘la luce dell’Oriente’ che ‘ha illuminato la Chiesa Universale, sin da quando è apparso su di noi un sole che sorge (Lc. 1,78), Gesù Cristo, nostro Signore. Ogni cattolico ha perciò un debito di riconoscenza verso le Chiese che vivono in quella regione. Da esse possiamo, fra l’altro, imparare la fatica dell’esercizio quotidiano di spirito ecumenico e dialogo interreligioso”.

Ancora oggi la Colletta è la fonte principale per il sostentamento della loro vita e delle loro opere, secondo la volontà sollecita dei Sommi Pontefici, i quali, specie nell’imminenza del Venerdì Santo, hanno sempre esortato a gesti di autentica carità fraterna.

“Tanti fratelli e sorelle nella fede stanno scrivendo una pagina della storia con “l’ecumenismo del sangue”, che li affratella, e noi vogliamo essere al loro fianco con ogni sollecitudine”.

 GIORNATA DELLA GIOVENTÙ

Lunedì 2 giugno c.a. ci diamo appuntamento a S. Cosmo Albanese per la XXIX Giornata Diocesana della Gioventù.

Il Direttore dell’Ufficio della Pastorale Giovanile, Papàs Elia Hagi, propone un itinerario di incontri da concordare al prossimo Ritiro di Clero.

Il Messaggio di quest’anno ha come titolo: “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il Regno dei cieli” (Mt. 5,3).

Papa Francesco nel suo Messaggio spiega ai giovani che la povertà di spirito è “una benedizione” perché  è la via scelta da Gesù per donarsi agli uomini. Per farne uno stile di vita, il Santo Padre suggerisce ai giovani di vivere nella sobrietà liberandoci “dalla brama di avere, dal denaro idolatrato e poi sprecato”; di vincere l’indifferenza, incontrando i poveri, guardandoli e ascoltandoli; vivendo come Chiesa povera che evangelizza i poveri.

La povertà di spirito, esaltata nelle beatitudini del Vangelo, è portatrice di “novità rivoluzionaria”, di felicità opposta al “pensiero dominante”; lungi dall’essere una felicità “a basso prezzo”, che rende schiavi, essa è segno di forza.

 RITIRO DEL CLERO

Giovedì 10 aprile, con inizio alle ore 9,30 si terrà il Ritiro di Clero nella Parrocchia “S. Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da P. Pino Stancari.

Invoco su ciascuno di Voi e sulle Vostre Comunità la Benedizione del Signore, augurando la Pace del Signore Risorto.

 

Lungro, 01 aprile 2014

 

+ Donato Oliverio

Vescovo