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Circolare del Vescovo Donato, 1° maggio 2020

Al  Reverendissimo CLERO

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

risuona forte nel nostro cuore il grido di gioia e di esultanza: Christòs anèsti – Krishti u ngiall – Cristo è risorto.

Abbiamo celebrato in modo davvero insolito la Grande e Santa Settimana che come ha ricordato il Santo Padre ha manifestato e riassunto il messaggio del Vangelo, quello dell’amore di Dio senza limiti. E nel silenzio dei nostri paesi, ha risuonato il Vangelo di Pasqua. In Gesù risorto la vita ha vinto la morte. Questa fede pasquale nutre la nostra speranza. È la speranza di un tempo migliore, in cui essere migliori noi, finalmente liberati dal male e da questa pandemia. La nostra speranza è “affidabile”, sottolineava Benedetto XVI nella Spe salvi, perché ha l’orizzonte dell’eternità e si basa sulla fedeltà di Dio. Infatti, “il presente, anche un presente faticoso, può essere vissuto ed accettato se conduce verso una meta e se di questa meta noi possiamo essere sicuri, se questa meta è così grande da giustificare la fatica del cammino”.

Questa dà a noi cristiani forza e coraggio di fronte alle difficoltà, ci stimola e impegnarci per gli altri, certi dell’amore di Dio, come scrive San Paolo: “La speranza non delude, perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato” (Romani 5,5).

Carissimi nel mese di aprile non ci siamo potuti incontrare per il ritiro del Clero, sarà così anche per il mese di maggio.

Faccio mie le parole di Papa Francesco che ha pronunziato il 9 aprile u.s. durante la Santa Messa in Coena Domini: “Oggi vorrei essere vicino ai Sacerdoti…” A tutti Voi venerati confratelli nel sacerdozio “Vi porto nel mio cuore e vi porto all’altare”.

Mi ha colpito una frase del Santo Padre: “Una volta, un parroco mi diceva che conosceva il nome di tutta la gente dei paesi, parroco di quattro, cinque paesini. Davvero? Gli ho detto io. E lui mi ha detto: conosco tutti”. Allora ho pensato, da sempre tutti i nostri Sacerdoti conoscono il nome di tutta la gente del paese a loro affidato. Conoscono tutti. La vicinanza sacerdotale. Bravi, bravi sacerdoti.

Di fronte all’emergenza che stiamo vivendo è il momento di stare uniti, riconoscendo l’impegno delle istituzioni ai diversi livelli. Non dimentichiamo di incoraggiarci a vicenda.

Vorrei cogliere l’occasione anche per esprimere, insieme a tutti i fedeli, il mio grazie a tutti voi venerati Sacerdoti che state dando un buon esempio di servizio e dedizione in un periodo davvero difficile per tutti. Papa Francesco ci ha invitato a pregare per i Sacerdoti che, insieme a tanti medici e infermieri, si sono ammalati e sono morti “perché erano a servizio” di quanti hanno contratto il coronavirus: “Un esempio di eroicità nello stare vicino agli ammalati”.

La Chiesa non è venuta meno, in queste settimane difficili, al suo compito: stare accanto al popolo, non facendo mancare le celebrazioni, e non facendo mancare momenti di catechesi ai grandi e ai piccoli, i nostri sacerdoti hanno cominciato a usare tutte le tecnologie possibili per far partecipare i fedeli alla Liturgia da casa, per pregare uniti ma distanti.

La decisione della Chiesa italiana di celebrare le Liturgia “a porte chiuse” è stato un atto di responsabilità e soprattutto di carità. Ritengo che il popolo non abbia percepito la lontananza della Chiesa. Con sofferenza i sacerdoti sono andati nei cimiteri per benedire le salme senza funerali e solo con i più stretti familiari. L’impossibilità di celebrare funerali “pubblici” ha creato smarrimento. Ritengo che siano importanti le esequie in Chiesa. Si sta cercando il prima possibile di tornare a pregare insieme anche per i defunti.

Abbiamo dato le disposizioni pastorali su benedizioni e amministrazione dei sacramenti, e a queste ci si deve attenere fino a quando non interverrà un ulteriore decreto, spero nei prossimi giorni.

Si sta discutendo della “fase 2” nella Chiesa italiana. Ma non immaginiamoci che tutto torni immediatamente come prima. Saremo costretti a ulteriori sacrifici: sacrifici nella liturgia, nell’evangelizzazione, nella testimonianza della carità. C’è la possibilità di riprendere a celebrare i funerali in Chiesa e l’Eucaristia insieme alla comunità. I Sacramenti fanno la Chiesa, l’Eucaristia è la fonte e il culmine. Con una serie di accorgimenti ancora da definire. La “fase 2” sarà lunga e richiederà un grande senso di responsabilità. Quando verranno varate indicazioni precise, potremo capire come comportarci. Tuttavia è chiaro che non ci sarà permesso di avere le Chiese affollate. Occorrerà rispettare con prudenza, saggezza, e attenzione le disposizioni di sicurezza e le regole che ci saranno. Però lo Spirito Santo non ci abbandona. Se ci ha sostenuti nel fronteggiare l’emergenza durante il suo momento più acuto, lo farà anche in seguito.

In questa situazione di emergenza sanitaria Caritas italiana è in prima linea, ha attuato un piano contro il diffondersi della pandemia e sta prestando le cure necessarie; anche la nostra Caritas diocesana è immersa in questa gara di solidarietà e di aiuti materiali e spirituali. Come Chiesa siamo chiamati a far crescere la carità concreta. La solidarietà verso tutti è imperativo evangelico; prepariamoci perché aumentano le povertà, si preannuncia travagliata la ricostruzione “post virus”.

Vorrei spendere qualche parola per ringraziare: i medici, gli infermieri e tutto il personale sanitario, i volontari, la protezione civile che giornalmente ci tiene informati sull’evoluzione della situazione, le forze dell’ordine che ci assistono e proteggono anche se talvolta costretti a intervenire per intemperanze commesse dai cittadini. Vorrei ringraziare anche la classe politica chiamata a decisioni importantissime e difficili. Il loro operato a volte può sembrare esagerato, ma è prezioso a tutela della salute dei cittadini.

La Chiesa Italiana affida l’Italia alla Vergine Maria, Madre di Dio

Oggi la Chiesa italiana sosta a Caravaggio per rinnovare un affidamento di fede. Il presidente della CEI, il cardinale Gualtiero Bassetti, ha scelto per l’atto solenne il Santuario di Caravaggio nel Bergamasco, un luogo simbolo colpito duramente dal virus. Lo fa all’inizio di un mese, maggio, che la devozione popolare declina nella preghiera a Maria Santissima. Lo fa associando all’intercessione della Vergine quella di San Giuseppe lavoratore, raccogliendo così le ansietà e le preoccupazioni di un mondo che sperimenta le incognite del futuro.

In questa tribolazione la Chiesa si affida alla Madre di Dio, chiedendo la grazia di poter – come Lei – guardare la realtà e le persone con gli occhi di Dio e ritrovare insieme la forza di ricominciare.

Invoco su di Voi e sulle Vostre Comunità la benedizione del Signore.

Lungro, 1 maggio 2020

+ Donato Oliverio, Vescovo

Messaggio del Vescovo Donato Oliverio alle Comunità Ortodosse in Calabria, Lungro, 19 aprile 2020.

 

Cari fratelli e sorelle,

Χριστός ανέστη! Cristo è risorto! Krishti u ngjall!

In questo giorno in cui le Comunità Ortodosse della Calabria festeggiano la Santa e Grande Domenica di Pasqua, mi rivolgo ai tanti fratelli e sorelle che in questo tempo di prova sono invitati dalla Parola di Dio a non avere paura e a non disperare. Come i discepoli di fronte alla morte di Cristo in Croce non accada che, in quest’ora di prova, anche noi fuggiamo e ci dileguiamo; la potenza della Risurrezione gloriosa di Cristo ci avvolge e ci inonda di grazia vivificante.

Vi scrivo come Vescovo di Lungro, una realtà orientale in pieno contesto occidentale, e come Vescovo delegato per l’ecumenismo in Calabria, in virtù proprio del ruolo che l’Eparchia ha nella comunione delle Chiese di Calabria, favorendo i rapporti tra la Chiesa Cattolica e le Chiese Ortodosse, in una terra, la nostra amata Calabria, dove per secoli hanno vissuto assieme diverse tradizioni quali diverse espressioni dell’unica Chiesa di Cristo a testimonianza dell’unità nella diversità.

Oggi, provati dalla pandemia del coronavirus, nuove sofferenze si aggiungono alle sofferenze del passato, ma siamo chiamati ad accogliere in noi la vera Luce che è Cristo, in modo da poter diventare luce del mondo. Nel Mesoniktikòn di questa Santa notte, anche voi fratelli ortodossi, avete cantato come noi la settimana scorsa: “Venite, prendete la luce dalla luce che non ha tramonto e glorificate Cristo, il risorto dai morti”. In questa ora di prova e di preoccupazione sia forte in noi la certezza che dal Cristo siamo continuamente presi per mano, come Adamo nell’Icona dell’Anastasis. Questa prova passerà. La pandemia avrà termine. Ogni ferita verrà sanata dal Medico delle nostre anime e dei nostri corpi.

Possa la risurrezione di Cristo farci fare esperienza della vita eterna. Rivolgiamo a lui il nostro sguardo perché sani le ferite dell’umanità intera. Possa questa esperienza di sofferenza far sorgere in noi, sempre più forte, il desiderio di poter, un giorno, quando Dio vorrà, celebrare assieme la Santa Pasqua, in una stessa data. Quel giorno berremo tutti da uno stesso calice per manifestare visibilmente l’unità della Chiesa Una. Così come ricorda Papa Francesco, chiediamo al Signore “la grazia di essere fedeli anche davanti ai sepolcri, davanti al crollo di tante illusioni” che questo tempo di prova sta provocando.

 + Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 2 marzo 2020

Al  Rev.mo  CLERO

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

la Quaresima, che ci conduce alla celebrazione della Santa e Grande Domenica di Pasqua, Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo, è per la Chiesa un tempo liturgico assai prezioso e importante, in vista del quale sono lieto di rivolgere una parola perché sia vissuto con il dovuto impegno.

La Quaresima costituisce, pertanto, un cammino di penitenza, di silenzio interiore, di preghiera soprattutto, di carità fraterna, per poter giungere, con animo purificato, a contemplare il grande mistero della salvezza, a celebrare, con spirito rinnovato, la gioia della Resurrezione, ed a unirci totalmente a Cristo, crocifiggendoci con Lui e risorgendo con Lui.

C’è una preghiera in particolare, che recitiamo nelle ufficiature, di Sant’Efrem il Siro (IV sec.), che ci indica pienamente il senso di questo periodo dell’Anno Liturgico. Una preghiera che riassume il senso della lotta interiore, ci mostra gli ostacoli e il difficile cammino da compiere, per giungere a quell’amore, sintesi di tutte le virtù, di cui l’essenza è Cristo.

La ricchezza delle ufficiature, dei testi liturgici e dei temi proposti, che accompagnano questo lungo periodo di preparazione alla Pasqua, ci richiamano ad una ascesi interiore, indispensabile per poter celebrare degnamente il Signore risorto.

MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO PER LA QUARESIMA

Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio(2 Cor. 5,20)

Conversione” è la parola chiave del messaggio di Papa Francesco per la Quaresima 2020.

Il Santo Padre ci invita a “prepararci a celebrare la Pasqua con cuore rinnovato”, non come un esercizio spirituale ma come un cambiamento di vita. Punto di partenza è la preghiera, la contemplazione di Gesù crocifisso e risorto. E, in Lui, ecco l’abbraccio “alle moltissime persone e alle situazioni di sofferenza nel mondo”. Insomma, si tratta di “tornare continuamente con mente e cuore alla potenza spirituale del Cristo risorto”, perché tutto è “radicato nell’amore di Dio”. Preghiera, misericordia, perdono, dunque, per costruire “una nuova rete di relazioni tra le persone”, eliminando isolamento e sfiducia: fa impressione notare che “in Italia vive in solitudine il 33 per cento delle persone e in Francia il 50 per cento”.

È questa consapevolezza che rafforza l’impegno “a rispettare la dignità e i diritti di ogni persona e ci consente di abbracciare i più deboli, i poveri, i malati, gli sfigurati e i senzatetto”.

VEGLIA DIOCESANA DI PREGHIERA MISSIONARIA

È nostra tradizione, ormai consolidata, celebrare la Veglia Diocesana di   Preghiera Missionaria, nella forma di solenne concelebrazione del Vespro la III domenica di Quaresima – Adorazione della Santa e Vivificante Croce in prossimità, quest’anno, della Giornata della Memoria dei Missionari Martiri, con speciale riferimento al Santo Vescovo salvadoregno Oscar Romero.

Sarà celebrata nella Comunità di Santa Sofia d’Epiro, nella Chiesa Parrocchiale di Sant’Atanasio il Grande.

Ci incontreremo, dunque, sempre più numerosi e puntuali Domenica 15 marzo p.v. alle ore 17,00 in piazza Sant’Atanasio dove sfilerà la processione verso la Chiesa Parrocchiale per la celebrazione solenne del Vespro della III Domenica di Quaresima terrà la meditazione missionaria Padre Pino Di Luccio sj della Facoltà Teologica Meridionale di Napoli, sul tema celebrativo del mese missionario straordinario: “BATTEZZATI  INVIATI”.

I Reverendissimi presbiteri vorranno pure mettersi a disposizione dei fedeli per le confessioni.

COLLETTA PER LE OPERE DELLA TERRA SANTA

Il 26 febbraio 2020, in vista della tradizionale Colletta del Venerdì Santo in favore dei cristiani di Terra Santa, il Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, il Cardinale Leonardo Sandri, ha fatto pervenire una lettera all’episcopato della Chiesa Cattolica.

La Terra Santa e in modo speciale la comunità cristiana ivi residente ha sempre occupato un posto importante e speciale nel cuore della Chiesa universale che – come ricorda San Paolo – nel momento in cui si impegna a esprimere la propria solidarietà, anche economica, con Gerusalemme, compie un atto di restituzione: da Gerusalemme tutta la Chiesa ha ricevuto infatti il dono e la gioia del Vangelo e della salvezza in Cristo Gesù “che da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà” (2 Cor. 7,9). Ed è la consapevolezza del dono ricevuto, che motiva ancora a donare con gioia e generosità.

Il senso di comunione in Cristo morto e risorto per noi, ci spinge a promuovere anche quest’anno, Venerdì Santo 10 aprile, l’importante iniziativa della Collecta Pro Terra Sancta, per il legame di fraternità che unisce la Chiesa Universale alla Chiesa Madre di Gerusalemme.

Esorto tutte le Parrocchie a gesti di autentica carità fraterna.

RITIRO  DEL  CLERO

Mercoledì 18 marzo, con inizio alle ore 9,30 avrà inizio il Ritiro del Clero nelle Parrocchia “San Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da Don Mario Delpiano, direttore della Casa Salesiana “Don Bosco al Sud” di Locri.

Tema: Le sfide per una pastorale generativa oggi in Calabria (Instrumentum Laboris, IV capitolo, verso il Convegno Ecclesiale Regionale 2021).

Invoco su di Voi e sulle Vostre comunità la benedizione del Signore, augurandovi una Santa e Grande Quaresima.

 

Lungro, 2 marzo 2020

+ Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 7 gennaio 2020

Al  Rev.mo  CLERO

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

buon Anno! All’inizio dell’anno è bello scambiarsi gli Auguri. Rinnoviamo così, gli uni gli altri, il desiderio che quello che ci attende sia un po’ migliore. È in fondo, un segno della speranza che ci anima e ci invita a credere nella vita. Sappiamo però che con l’anno nuovo non cambierà tutto, e che tanti problemi di ieri rimarranno anche domani. Allora vorrei rivolgervi un augurio sostenuto da una speranza reale, che traggo dalla Sacra Scrittura: “Il Signore faccia risplendere per te il suo volto…Il Signore rivolga a te il suo volto”. (Nm. 6,25-26). Anch’io vi auguro questo: che il Signore posi lo sguardo sopra di voi e che possiate gioire, sapendo che ogni giorno il suo volto misericordioso risplende su di voi e non tramonta mai. Scoprire il volto di Dio rende nuova la vita. Ogni mattina, al risveglio, possiamo dire: “Oggi il Signore fa risplendere il suo volto su di me”.

Ringraziamo il Signore per l’Anno che si è chiuso, ciascuno di noi ha motivi propri di gratitudine. All’inizio del nuovo Anno il nostro primo pensiero si rivolge al Signore e domandiamo un rinnovato coraggio nello svolgimento dei nostri doveri, per assumere le nostre responsabilità, la preghiera ci deve rendere il cuore più vigoroso.

Gli ultimi dati statistici ci dicono che la nostra popolazione  diminuisce inesorabilmente, la Calabria detiene il record negativo di nascite. Si fanno sempre meno figli, la popolazione invecchia e i giovani scappano da questa nobile e meravigliosa terra che ha fame di lavoro. In un comunicato stampa in vista delle prossime elezioni regionali del 26 gennaio, la Conferenza Episcopale Calabra “confida che si riscoprano i valori della competenza, dell’esperienza e del servizio, assolutamente fondamentali nella politica, sostenendo con battaglie autentiche e credibili la legalità, l’occupazione, la tutela delle fasce deboli e delle famiglie bisognose”. Per questo motivo, noi Vescovi calabresi scriviamo che “occorre rifuggire da pratiche deprecabili” al fine di “ricucire i rapporti tra politica e cittadini e arginare la diffusione di fenomeni degenerativi di antipolitica, dannosi per la tenuta e il funzionamento delle Istituzioni e l’integrità del tessuto sociale”.

MESSAGGIO  DI  PAPA  FRANCESCO

PER LA GIORNATA MONDIALE DELLA PACE 2020

È centrato sul tema “La pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica” il Messaggio del Papa per la 53ª Giornata Mondiale della Pace che si è celebrata, come ogni anno, il 1° gennaio 2019.

Nel ricordare che la guerra “comincia spesso con l’insofferenza per la diversità dell’altro” e “si nutre di perversione delle relazioni, di abusi di potere, di paura”, il Pontefice evidenzia il paradosso di un mondo che “vive la dicotomia perversa di voler difendere e garantire la stabilità e la pace sulla base di una falsa sicurezza”. Significativo, nell’ultima parte del documento, il richiamo alla necessità di una “conversione ecologica” “di fronte alle conseguenze della nostra ostilità verso gli altri, del mancato rispetto della casa comune e dello sfruttamento abusivo delle risorse naturali”.

La “conversione ecologica” auspicata dal Pontefice apre “una nuova strada per considerare il futuro della vita del nostro pianeta”: di ogni tipo di vita.

SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI

18-25 gennaio 2020

“Ci trattarono con gentilezza” (Atti degli Apostoli 27,2)

Sulla via ecumenica verso l’unità, il primato spetta senz’altro alla preghiera comune, all’unione orante di coloro che si stringono insieme attorno a Cristo stesso. Se i cristiani, nonostante le loro divisioni, sapranno sempre più unirsi in preghiera comune attorno a Cristo, crescerà la loro consapevolezza di quanto sia limitato ciò che li divide a paragone di ciò che li unisce.

La data tradizionale per la celebrazione della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani va dal 18 al 25 gennaio. Ma la ricerca dell’unità non deve essere limitata ad una settimana l’anno. Incoraggiamo i fedeli a trovare l’opportunità in tutto l’arco dell’anno per pregare insieme.

Quest’anno le riflessioni per gli otto giorni saranno centrate sul testo degli Atti degli Apostoli. Il materiale della Settimana è stato preparato dalle Chiese cristiane di Malta e Gozo.

Come coinvolgimento dell’intera Eparchia si celebri regolarmente in ogni comunità parrocchiale la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani.

XXIV  GIORNATA DELLA VITA CONSACRATA

2 febbraio 2020

Quest’anno tutte le Religiose, Piccole Operaie dei Sacri Cuori e Suore Basiliane Figlie di Santa Macrina, della nostra Eparchia sono invitate a San Demetrio Corone, nella Chiesa Parrocchiale “San Demetrio Megalomartire”, domenica 2 febbraio p.v. alle ore 10,30 per la celebrazione della Divina Liturgia, in occasione della XXIV Giornata della Vita Consacrata. Dopo la Divina Liturgia ci ritroveremo per un momento di agape fraterna.

Ogni anno in tale contesto contempliamo il mistero della Presentazione di Nostro Signore Gesù Cristo al Tempio. È proprio dal racconto dell’evangelista Luca vogliamo prendere la prima parola su cui fermarci insieme: “I miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli” (Lc. 2,30-31). Non è forse questo che la nostra gente chiede alle persone consacrate? Occhi che sappiano scrutare la storia guardando oltre le apparenze spesso contraddittorie della vita, che illuminino di tenerezza e di pace. È questo che contraddistingue chi mette la propria vita nelle mani di Dio: uno sguardo aperto, libero, confortante, che non esclude nessuno, abbraccia e unisce.

Rallegriamoci dunque per la presenza delle Suore nelle nostre comunità. Facciamo festa con loro, ringraziando per una storia ricca di fede e di umanità e per la passione che mostrano nel seguire Cristo.

RITIRO  DEL  CLERO

Giovedì 23 gennaio, con inizio alle ore 9,30 avrà inizio il Ritiro del Clero nella Parrocchia “San Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da Padre Emmanuel Albano della Comunità dei Padri Domenicani di Bari. Docente all’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” e all’Istituto di Teologia Ecumenico-Patristica “San Nicola” della Facoltà Teologica Pugliese.

Con sentimenti di sincera stima rivolgo il mio Augurio di “Buon Anno 2020”, invocando su di Voi e sulle Vostre Comunità la benedizione del Signore.

 

Lungro, 7 gennaio 2020

+ Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 28 novembre 2019

Al  Rev.mo  CLERO

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

la lettura attenta dei seguenti inni liturgici dell’Ufficiatura bizantina delle Grandi Ore, del Vespro e del Mattutino ci dispongono a vivere meglio la grande gioia del mistero del Natale. “Preparati, o Betlemme, la mangiatoia sia pronta, la grotta sia accogliente; è venuta la verità, l’ombra è passata, e Dio dalla Vergine si manifesta agli uomini, rivestendo la nostra somiglianza e divinizzando ciò che aveva rivestito. Perciò Adamo è rinnovato con Eva, esclamando: È apparsa la benevolenza sulla terra per salvare il nostro genere umano”.

L’invito rivolto a Betlemme è rivolto anche a noi, affinché ci prepariamo ad accogliere con fede gioiosa il Verbo di Dio Incarnato e nato Bambino dalla Vergine Madre di Dio: “Poiché un Bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio”. Ecco il motivo della grande gioia dei credenti.

Prepararsi al Natale vuol dire, quindi, meditare sul Mistero. Il Mistero rivelato è una Verità soprannaturale e, quindi, non si può capire totalmente, ma non è contrario alla ragione, e Dio si è servito dello stesso suo Figlio per rivelarci i misteri che lo riguardano: “Nessuno mai ha visto Dio, il Figlio di Dio, che sta nel seno del Padre, ce lo ha rivelato”. L’umanità di Cristo rende Dio: visibile “Dio è apparso a noi! Benedetto colui che viene nel nome del Signore”, “il Verbo di Dio si fece carne ed abitò fra noi”.

Il Natale è gioia perché Dio, attraverso suo Figlio, apre un dialogo con l’umanità, istituendo con essa, la Nuova Alleanza: “non siamo più soli, siamo diventati Figlio di Dio e quindi suoi eredi!”.

Quando stacchiamo il nostro sguardo da un mondo così travagliato ed angosciato e lo fissiamo nel mistero di Betlemme, la cui celebrazione è imminente, la pace celeste che si irradia riempie di gaudio e di serenità profonda il nostro cuore. Dio è tra noi, con noi e in noi, perciò “non solo siamo chiamati, ma siamo suoi figli” (1 Giov. 3,1).

Questo aspetto fondamentale del Natale deve essere costantemente sottolineato e meditato nelle nostre comunità cristiane.

Natale di Cristo, Natale di tutti gli uomini. Cristo s’iscrive nell’anagrafe degli uomini, perché gli uomini abbiano ad iscriversi in quella di Dio.

PER I TERREMOTATI DELL’ALBANIA

Per i molteplici vincoli che ci uniscono all’Albania, mi sembra opportuna la nostra partecipazione “simbolica” alla raccolta di fondi a favore di quei nostri cari fratelli tanto tragicamente provati.

Nell’esprimere vicinanza e solidarietà ci uniamo in preghiera.

Caritas Italiana, organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana, si è subito mobilitata per dare un sostegno pratico alla Caritas Albanese, pronta a sostenere gli sforzi per far fronte a questa nuova emergenza e venire incontro ai bisogni della popolazione.

Vi prego, perciò, caldamente di sollecitare la generosità dei fedeli, affinché, nei limiti delle possibilità, diano il loro contributo, che invierete in Curia per l’inoltro alla Caritas Nazionale tramite la Caritas Diocesana. Chi ha bisogno non può molto attendere.

CONCLUSIONE ANNO CENTENARIO

La celebrazione dell’Anno del primo centenario (1919-2019) della nostra Eparchia di Lungro è stato un evento di grazia, che ha oltrepassato la nostra progettualità, mostrandoci l’imprevedibilità sorprendente dello Spirito e la risposta corale del popolo di Dio.

Abbiamo sentito crescere la coscienza di essere Chiesa del Signore, che ci ha visti riuniti per una Chiesa immersa nella storia, radicata nel tempo e sul territorio con il profondo desiderio di essere capaci di dare risposte credibili al popolo del nostro tempo. Vogliamo accogliere sulla nostra Chiesa una nuova venuta dello Spirito, che genera forte tensione, rinnova abitudini e suscita attese feconde.

All’interno della Chiesa italiana, la nostra Eparchia, la Chiesa Italo-Albanese apporta la ricchezza del suo vissuto plurisecolare nello specifico della sua tradizione spirituale, liturgica, canonica, teologica, iconografica, per una più efficace predicazione dell’Evangelo nel nostro tempo e per un significativo contributo all’interesse ecumenico in Italia.

È un tempo di grazia particolare. Un tempo per ascoltare più attentamente la Parola del Signore, che ci interpella; un tempo per pregare più intensamente insieme; un tempo per convertirci insieme, così da rendere più manifesta testimonianza del Signore risorto a tanti nostri fratelli e sorelle.

A ragione di ciò, anche la nostra Chiesa che è in Lungro, chiamata da Dio a collaborare con Lui affinché continui a realizzarsi il suo sogno su di essa, dopo aver celebrato il primo centenario di vita, sentendo l’esigenza di impostare per i prossimi anni una rinnovata programmazione pastorale intende istituire, sulla scia anche della visita del Patriarca Ecumenico Bartolomeo che ha segnato un momento storico per la nostra Eparchia, una Scuola di Formazione Ecumenica per il Dialogo e la Riconciliazione tra i cristiani.

Questo cammino ecumenico tra Roma e Costantinopoli, di cui Lungro è soggetto di un’azione ecumenica concreta ed efficace, apre nuove strade e opportunità di conoscenza reciproca, di abbattimento di muri e di reciproca fiducia eliminando qualsiasi dubbio e sospetto.

Bisogna essere artigiani di dialogo, ci ricorda Papa Francesco, promotori di riconciliazione, pazienti costruttori di una civiltà dell’incontro, in questo tempo in cui disuguaglianze e divisioni minacciano la pace.

L’Eparchia di Lungro e coronamento del suo Primo Centenario dalla istituzione, sentendo come propria vocazione specifica la dimensione ecumenica, intende promuovere la conoscenza delle varie confessioni cristiane, in particolare delle Chiese Orientali, per favorire il dialogo e la riconciliazione tra i cristiani.

RITIRO DEL CLERO

Giovedì 12 Dicembre, con inizio alle ore 9,30 si terrà il Ritiro del Clero nella Parrocchia “San Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da Padre Pino Stancari.

Il fraterno saluto a tutti con le parole della liturgia: “la grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo, sia con tutti Voi”.

Lungro, 28 novembre 2019

+ Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 26 settembre 2019

Al  Rev.mo CLERO

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

l’Eparchia di Lungro nei giorni scorsi 18 – 19 settembre ha vissuto un tempo di grazia. Sua Santità Bartolomeo, Patriarca di Costantinopoli, ha onorato la nostra Chiesa, compiendo una visita che rimarrà nella storia della nostra Eparchia e delle Chiese di Calabria; uno storico incontro, sulla strada dell’unità, fra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa. La nostra Eparchia oggi, con questo avvenimento, ha voluto rendere questo servizio di incontro fraterno tra le due Chiese, alla Chiesa Una, affinché sempre più possa realizzarsi la preghiera di Gesù “Che siano uno”, e affinché termini ciò che è di scandalo per tutti i cristiani: la divisione che impedisce alla Chiesa di respirare con i suoi due polmoni.

Quando si vivono momenti di grazia bisogna ringraziare il Signore per ciò che ci ha donato: un incontro di preghiera, di fraternità, di ecumenismo dalle mani intrecciate, per annunciare sempre più la Parola di Dio e testimoniare un patrimonio che nei secoli si è formato e conservato. Il Patriarca ha fortemente invitato noi Italo-Albanesi a mantenere il patrimonio che fino ad oggi abbiamo gelosamente custodito come un dono e ha invitato le Chiese della Calabria a collaborare tra di loro, per poter far sì che il contatto tra le Diocesi di rito latino e l’Eparchia di Lungro possa giovare e arricchire gli uni e gli altri.

Papa Francesco ormai da tempo ci parla di un ecumenismo in cammino e che l’unità si fa camminando. Sua Santità Bartolomeo si è posto da sempre su questo cammino e in questi giorni si è fatto pellegrino, si è messo in cammino per incontrare i fratelli cattolici nella gioia di riscoprirsi fratelli.

A noi come Chiesa di Lungro, avendo una vocazione ecumenica insita, è richiesto di fare da ponte tra Oriente e Occidente e strenuamente operare affinché sia sempre più vicino il benedetto giorno della piena unione tra Chiesa Cattolica e Chiesa Ortodossa. Questo cammino ecumenico tra Roma e Costantinopoli, di cui Lungro è soggetto di una azione ecumenica concreta ed efficace, apre nuove strade e opportunità di conoscenza reciproca, di abbattimento di muri e di reciproca fiducia eliminando qualsiasi dubbio e sospetto.

L’Eparchia che è una realtà che da cinque secoli professa il rito bizantino in Italia, non come qualcosa di esteriore ma come prova di una sete interiore e profonda, lega la Chiesa di Costantinopoli alle comunità della Eparchia di Lungro. L’amore che lega le due realtà, secondo il Patriarca, è lo stesso che egli condivide con Papa Francesco: entrambi sono uniti da un amore fraterno e una amicizia che desiderano vedere estesa tra il clero e i fedeli delle due Chiese sorelle, e che possa portare un giorno, quando Dio vorrà, alla piena unità delle Chiese nella legittima diversità; un amore che possa sanare le ferite e le divisioni e che possa cancellare lo scandalo di noi Cristiani, che rischiamo di testimoniare a volte un Cristo diviso.

93ª GIORNATA MONDIALE MISSIONARIA

“Battezzati e Inviati: la Chiesa di Cristo in Missione nel Mondo”

20 ottobre 2019

Una Chiesa in uscita fino agli estremi confini richiede conversione missionaria costante e permanente”, sull’esempio di tanti Santi che “ci mostrano possibile e praticabile questa apertura illimitata”. È il cuore del messaggio di Papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale di questo 2019, che si celebra il 20 ottobre, per commemorare il centenario della promulgazione della Lettera Apostolica Maximum illud di Papa Benedetto XV, il 30 novembre 1919.

In questo tempo straordinario di missionarietà, scrive il Papa, sarà importante “rinnovare l’impegno missionario della Chiesa, riqualificare in senso evangelico la sua missione di annunciare e di portare al mondo la salvezza di Gesù Cristo, morto e risorto”. “La nostra appartenenza filiale a Dio non è mai un atto individuale ma sempre ecclesiale: dalla comunione con Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo, nasce una vita nuova insieme a tanti altri fratelli e sorelle”.

E questa vita divina non è un prodotto da vendere – noi non facciamo proselitismo – ma una ricchezza da donare, da comunicare, da annunciare: ecco il senso della missione”.

È un mandato che ci tocca da vicino: io sono sempre una missione; tu sei sempre una missione; ogni battezzata e battezzato è una missione. Nessuno è inutile e insignificante per l’amore di Dio. Ciascuno di noi è una missione nel mondo perché frutto dell’amore di Dio.

Le offerte raccolte, come di consueto da far pervenire in Curia, andranno a favore delle giovani Chiese attraverso progetti di aiuto ai catechisti e la formazione cristiana di bambini e ragazzi, di formazione del Clero e di assistenza socio – sanitaria.

PELLEGRINAGGIO DIOCESANO A BARI

9 novembre 2019

Il prossimo 9 novembre accompagnati dai pellegrini dell’Eparchia renderemo onore a San Nicola presso la Pontificia Basilica di Bari, in occasione del I centenario della nostra Eparchia. Abbiamo posto il I centenario sotto la protezione del Santo Patrono. Sono stati giorni all’insegna della presenza amorevole del Patrono San Nicola di Myra, quelli che ha vissuto la nostra Eparchia. San Nicola, segno di unità tra la Chiesa d’Oriente e la Chiesa d’Occidente. La particolare posizione geografica della città di Bari ha fatto sì che nella storia diventasse crocevia di genti e quindi punto d’incontro di culture.

Celebreremo la Divina Liturgia nella cripta dove è custodito il corpo di San Nicola, da me presieduta alle ore 10,00.

Invito le Parrocchie ad organizzarsi.

RITIRO DEL CLERO

Giovedì 10 ottobre, con inizio alle ore 9,30 avrà inizio il Ritiro del Clero nella Parrocchia “San Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da Padre Pino Di Luccio, sj, Vice Preside della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, sezione san Luigi, di Napoli.

Invoco su di Voi e sulle Vostre comunità la benedizione del Signore.

Lungro, 26 settembre 2019

 

+ Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 6 luglio 2019

Al  Rev.mo  CLERO

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

ogni volta che arriva la stagione estiva, e con essa il tempo delle vacanze, il mio pensiero va ai brevi o ai lunghi periodi di meritato riposo, fisico o interiore, che ciascuno di voi prova a ritagliarsi.

Per gli abitanti dei nostri paesi, per i turisti che vengono nella nostra Eparchia a godersi qualche giorno di serenità, per i pellegrini che visitano le nostre stupende Chiese, per i nostri emigrati che ritornano per ritrovare gli affetti familiari, l’estate è il tempo propizio per fermarsi e rinsaldare i vincoli della fede, dell’amicizia e della fraternità.

La gioia dell’estate è anche arricchita provvidenzialmente dalle diverse feste patronali che, nel nome della Madre di Dio e dei Santi, portano esultanza e allegria, ma anche desiderio di preghiera e di pace interiore.

Con questi sentimenti auguro a tutti Voi di godere qualche giorno di meritato riposo e anche di arricchimento dello spirito.

ESTATE  RAGAZZI

Così come negli anni precedenti, anche quest’anno alcuni di voi hanno avviato la proposta di “Estate Ragazzi”, nel primo tempo delle vacanze. Due, tre, quattro settimane nelle quali i ragazzi hanno letteralmente invaso i cortili delle Parrocchie con la loro allegria, la loro vivacità, la loro voglia di giocare e divertirsi.

Ad accoglierli, oltre ai parroci, si sono avvicendati alcuni giovani animatori, animatrici che hanno scelto di trascorrere qualche settimana insieme ai ragazzi, condividendone i ritmi e i momenti di fraternità e di preghiera. Certamente questa esperienza lascia un ricordo positivo in tutti voi che l’avete vissuta: sacerdoti, giovani animatori, animatrici, ragazzi, ragazze.

Nel rallegrarmi vi incoraggio e vi benedico.

XXXII ASSEMBLEA ANNUALE DIOCESANA

Corso di aggiornamento teologico

30-31 agosto 2019

Dal 30 al 31 agosto  p.v. nella Parrocchia “Santa Maria Assunta” di FRASCINETO, presso l’Hotel “La Falconara”, si terrà l’Assemblea Diocesana Annuale a cui siete tutti invitati a partecipare.

Nel quadro dell’Anno Pastorale, del I Centenario, abbiamo indicato, attraverso il discorso di Papa Francesco alla nostra Eparchia, come riflessione comune

Camminate insieme

verso il futuro che Dio vorrà donarvi

Relazioneranno: il Dott. Giampaolo Rigotti, Archivista della Congregazione per le Chiese Orientali; Don Armando Matteo, docente di Teologia Fondamentale della Pontificia Università Urbaniana di Roma; e S.E. Mons. Francesco Savino, Vescovo di Cassano allo Jonio.

Vi invito a partecipare numerosi a questo bel momento ecclesiale.

14ª GIORNATA PER LA CUSTODIA DEL CREATO

11 settembre – ACQUAFORMOSA

Il tema della 14ª Giornata, “Quante sono le tue opere, Signore” (Sal. 104,24) Coltivare la biodiversità, come recita quest’anno il Messaggio della Chiesa italiana, è un’occasione per conoscere e comprendere quella realtà fragile e preziosa della biodiversità, di cui anche la nostra terra è così ricca. Imparare a guardare la biodiversità, per prendercene cura: è uno dei richiami dell’Enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco.

Vi invito l’11 settembre p.v. nella Parrocchia di Acquaformosa, Chiesa “San Giovanni Battista”, alle ore 10,00 per la celebrazione della Divina Liturgia, sarà presente il Cardinale Giovani Battista Re, Prefetto emerito della Congregazione dei Vescovi.

GIORNATA DIOCESANA DEL MALATO

22 settembre – Santuario dei Ss. Medici Cosma e Damiano – San Cosmo Albanese

Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date (Mt.10,8) è il tema scelto quest’anno per la XXVII  Giornata Mondiale del Malato.

Noi come Eparchia  celebriamo la Giornata, Domenica  22 settembre p.v. in preparazione della festa dei Ss. Medici Cosma e Damiano.

Preghiera, attenzione, consolazione, presenza discreta e attenta devono aiutarci a diventare sempre più in famiglia e nelle strutture pubbliche e private, samaritani della gratuità e del gratuito, sempre portatori di speranza.

Nell’attesa di incontrarvi, nel Santuario dei Santi Medici Cosma e Damiano a San Cosmo Albanese, il 22 settembre p.v. alle ore 17,00 per la celebrazione dell’Ufficiatura e amministrazione del Sacramento dell’Unzione degli Infermi, tutti incoraggio e benedico.

AVVENIMENTO STORICO A LUNGRO

il  18 – 19 settembre 2019

IL PATRIARCA ECUMENICO DI COSTANTINOPOLI BARTOLOMEO I

VISITERÀ  LA NOSTRA EPARCHIA

Vi annuncio con gioia che Sua Santità il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, visiterà la nostra Eparchia il 18-19 settembre p.v.

Rendiamo lodi, benedizioni e ringraziamenti alla Panaghìa Triàs che per la prima volta un Patriarca Ecumenico visita la nostra Eparchia. Diversi avvenimenti hanno miracolosamente dischiuso questo nuovo e singolare cammino ecumenico tra Lungro e Costantinopoli. Si aprono nuove piste dirette di conoscenza e di rapporti personali, che prospettano anche nuove forme di fruttuose e fraterne collaborazioni in vari campi.

L’azione ecumenica è opera di Dio. Richiede fede in Dio, pazienza, umiltà, fiducia tra le persone e, nello stesso tempo, amicizia, proposte semplici con soluzioni immediate e concrete.

L’Eparchia di Lungro, come la sua genesi storica, è un fulgido anello di congiunzione ed un modello unico ed incontestabile di fedeltà alla spiritualità orientale ed alle direttive della Santa Sede.

Ringrazio l’amico Virgilio Avato che si è prodigato per questa visita, un vero amico che contribuisce molto al lavoro ecumenico.

 Invoco su di Voi e sulle Vostre Comunità la Benedizione del Signore.

 

Lungro, 06 luglio 2019

+ Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 1° maggio 2019

Al  Rev.mo  CLERO

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

il tempo liturgico del Pentekostàrion comprende quel periodo dell’anno liturgico che va dalla Domenica di Pasqua fino all’ottava di Pentecoste. I primi 40 giorni sono dominati dal tema pasquale, che pone al centro l’avvenimento della Resurrezione. È tutto un canto di gioia e di lode al Signore che ci guarisce da ogni male e ci salva, donandoci la vita eterna. Per 40 giorni ogni ufficiatura si apre e si chiude con l’inno tipico della Pasqua, che si ripete anche più volte all’interno delle varie celebrazioni: “Cristo è risorto dai morti, con la sua morte calpestando la morte e dando vita a coloro che giacevano nei sepolcri”.

Il Pentekostàrion rappresenta un periodo unificante, durante il quale la Chiesa celebra incessantemente i misteri gloriosi della Resurrezione del Signore, della sua Ascensione alla destra del Padre, della sua promessa di inviarci lo Spirito Santo. Ricorda la potenza di Cristo, la sua origine divina, la sua vita in seno alla Trinità, la sua relazione col Padre e le opere compiute sulla terra. Ricorda anche che è il nostro Salvatore, ricco di misericordia, colui che risana le anime e i corpi, che ci dona l’acqua zampillante della vita eterna, che ci guarisce dalla cecità dello spirito e ci spalanca gli occhi sulla verità, che ci invita a mettere in pratica i suoi insegnamenti, per poter partecipare concretamente ed attivamente, sin da oggi, alla sua vita divina.

UDIENZA SPECIALE DEL SANTO PADRE

ALLA NOSTRA EPARCHIA DI LUNGRO

25 maggio 2019

Siamo pronti per l’imminente udienza del Santo Padre alla nostra Eparchia di Lungro. Una grazia davvero speciale che Papa Francesco ha voluto concedere alla nostra Chiesa in occasione del I centenario.

Una moltitudine di fedeli arbëreshë, ma anche tanti amici, parteciperanno all’udienza, oltre 4000 persone secondo una stima.

Rivolgo sin da ora al Santo Padre il più filiale e sentito ringraziamento a nome dell’Eparchia. Invito a intensificare la preghiera al Signore per Papa Francesco affinché Egli viva in pace, incolume, onorato, sano, longevo.

ORDINAZIONI  DIACONALI

Lo Spirito Santo fa dono alla nostra Chiesa di tre nuovi diaconi, in questo anno particolare dedicato al I centenario della istituzione.

Domenica 30 giugno p.v., commemorazione dei Santi 12 Apostoli, conferirò l’ordinazione diaconale, nella Chiesa Cattedrale di Lungro, al lettore Alex Talarico, nativo di Firmo. Ha intrapreso il cammino vocazionale nel Seminario Maggiore Italo-Albanese di Cosenza. Nel 2017 ha continuato il percorso degli studi nell’Istituto di Studi Ecumenici “San Bernardino” di Venezia – Pontificia Facoltà Antonianum, per il conseguimento della Licenza in Teologia Ecumenica.

Domenica 7 luglio p.v., conferirò l’ordinazione diaconale, nella Chiesa Cattedrale di Lungro, al lettore Antonio Calisi, nativo di Bari, incardinato nell’Eparchia. Ha conseguito il Dottorato in Teologia Ecumenica presso l’Istituto di Teologia Ecumenica “San Nicola” Bari e la Laurea in Scienze Storiche presso l’Università la Sapienza di Roma.

Domenica 21 luglio p.v., conferirò l’ordinazione diaconale, nella Chiesa Cattedrale di Lungro, al lettore Antonio Gattabria, nativo di Spezzano Albanese, incardinato nell’Eparchia. Ha conseguito il Baccalaureato in Teologia presso l’Istituto Teologico Cosentino e la Laurea in Lettere presso l’Università della Calabria.

SCELTA DELL’OTTO PER MILLE

Si avvicina il tempo di presentare la dichiarazione dei redditi in cui è possibile scegliere di destinare l’8 per mille del gettito Irpef alla Chiesa Cattolica.

Ogni firma a favore della Chiesa Cattolica ha il valore di stima e fiducia verso la Chiesa stessa.

Riguardo alla scelta di destinare l’8 per mille alla Chiesa Cattolica, le motivazioni di questo gesto di solidarietà sono molteplici: la prima e più importante può essere dettata dalla nostra fede; la seconda è la fiducia che le nostre offerte vanno a buon fine.

GIORNATA PER LA CARITÀ DEL PAPA

Il 29 giugno p.v., solennità dei Ss. Pietro e Paolo, gloriosi corìfei degli Apostoli, si celebra in tutto il mondo la Giornata per la Carità del Papa. La carità per essere vera deve essere concreta, non può fermarsi al pensiero o al sentimento, ma deve raggiungere pure le tasche, per arrivare veramente a chi ha bisogno.

In tutte le Chiese saranno raccolte offerte che il Papa destinerà liberamente alle sue opere di carità secondo i bisogni delle Chiese e dei poveri.

GIORNATA  SACERDOTALE  REGIONALE

Il prossimo 14 giugno alle ore 9,30 celebreremo a Paola nel Santuario di San Francesco la Giornata Sacerdotale Regionale, in occasione del V° Centenario della canonizzazione di San Francesco di Paola.

RITIRO  DEL  CLERO

Giovedì  9 maggio, con inizio alle ore 9,30  si terrà il Ritiro del Clero nella Parrocchia di Civita, Chiesa “Santa Maria Assunta”, con la meditazione tenuta da Mons. Antonio Donghi.

Invoco su di Voi e sulle Vostre comunità la benedizione del Signore.

Christòs anèsti – Krishti u ngjall – Cristo è risorto

 

Lungro, 01 maggio 2019

+ Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 2 marzo 2019

Al  Rev.mo  CLERO

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

ci prepariamo a vivere la Santa e Grande Quaresima, un periodo intenso di quaranta giorni prima della Pasqua. La Quaresima, costituisce un cammino di penitenza, di silenzio interiore, di preghiera soprattutto, per poter giungere, con animo purificato, a contemplare il grande mistero della salvezza, a celebrare, con spirito rinnovato, la gioia della Resurrezione, ed a unirci totalmente a Cristo, crocifiggendoci con Lui e risorgendo con Lui.

Nell’anno liturgico bizantino, essa ha inizio, col vespro solenne la sera della Domenica dei Latticini: “Diamo inizio all’augustissima continenza, sfolgoranti per i raggi dei santi comandamenti del Cristo Dio, per lo splendore della carità, per il bagliore della preghiera, per la purezza della castità, così da giungere risplendenti alla Santa Resurrezione che illumina il mondo di incorruttibilità”.

In questo periodo, i giorni della settimana sono aliturgici, cioè è vietata la celebrazione della Divina Liturgia, se non il sabato e la domenica. In tutti i giorni aliturgici viene recitato il Mattutino (òrthros).

Il sabato viene officiata la Liturgia di San Giovanni Crisostomo, mentre la domenica quella di San Basilio il Grande, ad eccezione della Domenica delle Palme.

Tuttavia, il mercoledì e il venerdì si celebra una liturgia di comunione, detta dei Presantificati (Proghiasmèna). Il venerdì si recita anche l’inno Akàthistos alla Madre di Dio.

MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO PER LA QUARESIMA

“L’ardente aspettativa della creazione è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio” (Rm. 8,19)

Nel messaggio per la Quaresima il Papa mette in guardia dai comportamenti distruttivi verso le persone e l’ambiente.

L’uomo non è il padrone del creato. Il peccato “porta l’uomo a ritenersi dio del creato, a sentirsene il padrone assoluto e a usarlo non per il fine voluto dal Creatore, ma per il proprio interesse, a scapito delle creature e degli altri”.

Lo scrive Papa Francesco nel messaggio per la Quaresima 2019, incentrato su un passo della lettera ai Romani. La riflessione del Pontefice parta dalla constatazione che “se l’uomo vive da figlio di Dio, se vive da persona redenta, che si lascia guidare dallo Spirito Santo e sa riconoscere e mettere in pratica le legge di Dio”, egli “fa del bene anche al creato, cooperando alla sua redenzione”.

Se questo è vero, è altrettanto evidente che “l’armonia generata dalla redenzione è ancora e sempre minacciata dalla forza negativa del peccato e della morte”. Quando infatti, scrive il Papa, “non viviamo da figli di Dio, mettiamo spesso in atto comportamenti distruttivi verso il prossimo e le altre creature – ma anche verso noi stessi – ritenendo, più o meno consapevolmente, di poterne fare uso a nostro piacimento”. Questo conduce “a uno stile di vita che vìola i limiti che la nostra condizione umana e la natura ci chiedono di rispettare”. E così si finisce per interrompere “la comunione con Dio, con gli altri e con il creato”.

Per questo, prosegue il Papa, “il creato ha la necessità impellente che si rivelino i figli di Dio, coloro che sono diventati nuova creazione”.

E la Quaresima diventa così “segno sacramentale” di una conversione che “chiama i cristiani a incarnare più intensamente e concretamente il mistero pasquale nella loro vita personale, familiare e sociale, in particolare attraverso il digiuno, la preghiera e l’elemosina”.

VEGLIA DIOCESANA DI PREGHIERA MISSIONARIA

Siamo giunti anche quest’anno all’appuntamento consueto con l’incontro diocesano di preghiera missionaria, che ci riunisce numerosi come comunità ecclesiale intorno all’Altare del Signore nella giornata significativa della terza Domenica di Quaresima Adorazione della Santa e Vivificante Croce.

È questo per tutti noi un anno molto speciale: Anno Centenario dell’Eparchia di Lungro. Siamo, quindi, grati a S.E. Mons. Giancarlo Maria Bregantini, Arcivescovo di Campobasso-Boiano,  per aver accettato di buon grado di venire tra noi ad animare questa speciale, solenne celebrazione di preghiera missionaria con la meditazione sul tema: “100 anni di Magistero Missionario, da Papa Benedetto XV a Papa Francesco”.

Ci incontreremo, dunque, sempre più numerosi e puntuali, Domenica 24 marzo alle ore 16,30, in Episcopio dove sfilerà la processione verso la Cattedrale San Nicola di Mira, per la celebrazione solenne del Vespro  della III Domenica di Quaresima.

I reverendissimi presbiteri vorranno pure mettersi a disposizione dei fedeli per le confessioni. Ringrazio i Responsabili dell’Ufficio Missionario Diocesano.

RITIRO DEL CLERO

Giovedì 21 marzo, con inizio alle ore 9,30 avrà inizio il Ritiro del Clero nella Parrocchia “San Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da Padre Innocenzo Gargano, camaldolese, Professore straordinario di patrologia al Pontificio Istituto Orientale e di storia dell’esegesi dei Padri presso il Pontificio Istituto Biblico.

Invoco su di Voi e sulle Vostre comunità la benedizione del Signore.

 

Lungro, 2 marzo 2019

+ Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 4 febbraio 2019

Al  Rev.mo  CLERO

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

“Grandi cose ha fatto il Signore per noi, ci ha colmati di gioia” (Salmo 126,3).

Con immensa riconoscenza al Signore sento l’obbligo di manifestare agli Arcivescovi ed ai Vescovi delle Chiese di Calabria il ringraziamento per la Lettera indirizzata alla nostra Eparchia in occasione del I centenario. Le paterne parole di sostegno e di incoraggiamento rivolte sia a me che all’intera Eparchia, le abbiamo intese come un ulteriore conferma della vicinanza di Dio e nello stesso tempo l’indicazione della strada per il nostro futuro, vivere ed operare per la Chiesa e a nome della Chiesa per “mantenere integre le tradizioni della Chiesa bizantina e di ritornare alle avite tradizioni qualora indebitamente si fosse venuti meno ad esse” (Orientalium Ecclesiarum, Decreto conciliare sulle Chiese Orientali Cattoliche, n. 2).

Oggi con le altre undici Diocesi in Calabria viviamo in piena comunione affettiva ed effettiva; la nostra presenza in regione è motivo di arricchimento a vicenda.

In Calabria la Chiesa è bella, perché respira a due polmoni. In questi cento anni l’Eparchia di Lungro ha contribuito a salvaguardare il principio della legittima diversità nell’unità della fede, e ha mantenuto vivo l’esigenza del rispetto della legittima diversità.

La nostra Eparchia rende visibile in Italia il tesoro dell’Oriente cristiano, in Calabria in modo particolare. Saldamente piantata in occidente con il suo patrimonio liturgico, cerimoniale, iconografico, teologico, melurgico, culturale.

La Chiesa italo-albanese è coinvolta nella grande questione della ricomposizione dell’unità dei cristiani. San Paolo VI, definì i fedeli italo-albanesi: “quasi precursori del moderno ecumenismo”.

Siamo chiamati dunque come Eparchia a pensare in termini ecumenici, a vivere per l’ecumenismo, a far fruttificare il nostro essere cattolici di rito bizantino in chiave ecumenica, secondo la stessa richiesta di San Giovanni Paolo II, che nell’udienza speciale ai noi membri del II Sinodo intereparchiale di Grottaferrata, così si esprimeva: “Vi incoraggio poi e proseguire i contatti, grazie alla comune tradizione liturgica, con le Chiese ortodosse, desiderose anch’esse di rendere gloria a Dio”.

Convegni e visite con figure eminenti del mondo ortodosso hanno delineato nuovi orizzonti per la nostra Eparchia di Lungro nel cammino ecumenico: di particolare rilievo è stato l’incontro con Sua Santità il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I; nel 2014 l’incontro con Sua Beatitudine Anastàs Janullatos, primate della Chiesa autocefala ortodossa albanese; e nel 2017 l’incontro con Sua Beatitudine Ieronimos Ljapis, primate della Chiesa autocefala di tutta la Grecia, si è così rafforzato un cammino ecumenico in grado di scoprire nella condivisione delle radici della fede in Cristo, Luce delle genti, una forza nuova per vivere l’unità nella diversità.

In occasione del I centenario eleviamo preghiere a Dio affinchè renda possibile ulteriori incontri fraterni. Siamo chiamati, infatti, a operare con fede e amore reciproco perchè l’Unità tra le Chiese d’Oriente e d’Occidente possa finalmente divenire realtà.

RITIRO  DEL  CLERO

Giovedì 21 febbraio, con inizio alle ore 9,30  si terrà il Ritiro del Clero nella Parrocchia “San Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da Mons. Antonio Donghi.

Invoco su di Voi e sulle Vostre Comunità la benedizione del Signore.

Lungro, 4 febbraio 2019

+ Donato Oliverio, Vescovo