Archivi della categoria: Messaggi, Omelie e Circolari

Circolare del Vescovo Donato, 1 maggio 2016

Al Rev.mo CLERO,

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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 Carissimi,

nella tradizione bizantina, il mercoledì della sesta settimana dopo la Risurrezione si celebra l’apòdosis (conclusione) della festa di Pasqua, in cui si riprendono ancora una volta i testi dell’ufficiatura pasquale. Il giovedì, al quarantesimo giorno si festeggia l’Ascensione del Signore. I testi liturgici della festa dell’Ascensione sono molto belli e toccanti e teologicamente profondi, e sono delle vere professioni di fede della Chiesa.Il primo dei tropari del Vespro riassume la professione di fede in Cristo vero Dio e vero uomo, sancito dai Concili ecumenici: “Il Signore è asceso ai cieli per mandare il Paraclito nel mondo. I cieli hanno preparato il suo trono, le nubi il carro su cui salire; stupiscono gli angeli vedendo un uomo al di sopra di loro. Il Padre riceve colui che dall’eternità, nel suo seno dimora”.Altri tropari del Vespro fanno una rilettura cristologica del salmo 23, che è stato usato nella liturgia della notte di Pasqua, mentre ora viene collegato all’Ascensione del Signore in cielo: “Lo Spirito Santo ordina a tutti i suoi angeli: Alzate, prìncipi, le vostre porte. Genti tutte, battete le mani, perché Cristo è salito dove era prima…Mentre tu ascendevi, o Cristo, dal Monte degli Ulivi, le schiere celesti che ti vedevano, si gridavano l’un l’altra: Chi è costui? E rispondevano: È il forte, il potente in battaglia, costui è veramente il Re della gloria”.

ESORTAZIONE APOSTOLICA POSTSINODALE

AMORIS LAETITIA DI PAPA FRANCESCO

Abbiamo accolto con gratitudine l’esortazione di Papa Francesco sull’amore nella famiglia. Si tratta di un ampio documento dove il Papa raccoglie le conclusioni dei due sinodi celebrati nel 2014 e 2015. Il Papa ha ascoltato attentamente le preoccupazioni e i suggerimenti dei padri sinodali e ora offre a tutta la Chiesa questo prezioso testo con il quale desidera orientare la riflessione, il dialogo, l’azione pastorale, e offrire incoraggiamento e aiuto alle famiglie nel loro impegno e nelle loro difficoltà (cfr. n. 4).

Nell’anno giubilare della misericordia, questa proposta appare molto opportuna perché le famiglie cristiane valorizzino i doni di Dio e mantengano “un amore forte e pieno di valori quali la generosità, l’impegno, la fedeltà e la pazienza”. Incoraggia pure tutti noi a offrire con la nostra vicinanza un segno chiaro di misericordia “lì dove la vita familiare non si realizza perfettamente o non si svolge con pace e gioia” (n.5).

Sarà molto utile diffondere questa esortazione post-sinodale affinchè le famiglie e noi operatori di pastorale ci impegniamo a curare con amore questo tesoro di Dio.

L’assimilazione di questo insegnamento pontificio richiederà pazienza nello studio e non se ne raccomanda una lettura generale e frettolosa, poiché vi vengono affrontati molti temi diversi e fondamentali.

Concludendo con una bella preghiera alla Santa Famiglia, il Papa ci invita a confidare nella forza della preghiera, nella grazia del Signore e nell’intercessione della Vergine Maria e del suo sposo San Giuseppe, perché “la famiglia che prega unita rimane unita”.

GIUBILEO DEGLI AMMALATI E DELLE PERSONE DISABILI

Abbiamo accolto, con vivo compiacimento, la proposta della benemerita UNITALSI CALABRIA di celebrare il Giubileo degli Ammalati della nostra Regione nella Cattedrale di Lungro.

Siamo lieti di ospitare questo evento giubilare Domenica 19 Giugno p.v. e di celebrare la Divina Liturgia in Cattedrale alle ore 10,30 con la certezza che la giornata apporterà benefici spirituali a tutti coloro che vorranno parteciparvi.

Per l’occasione Vi invito a partecipare con gli ammalati, le persone con disabilità e gli anziani più in difficoltà.

ORDINAZIONE DIACONALE

Sono lieto di comunicarvi che il giorno 26 Giugno p.v. conferirò la ordinazione diaconale, nella Chiesa di S. Atanasio, Via del Babuino, Roma, al lettore Nicola Corduano, nativo di Lungro. Ha intrapreso il cammino vocazionale nel 1964 nel Pre-seminario di San Basile; nel 1967 è entrato nel Seminario Benedetto XV di Grottaferrata; conseguita la maturità classica, nel 1973 ha intrapreso il regolare percorso di studi nel Pontificio Collegio Greco. Nel 1981 ha conseguito la Licenza in Diritto Canonico Orientale. Riprese gli studi dopo alcuni anni, per ragioni di famiglia, e nel giugno del 1993 ha conseguito il Dottorato in Diritto Canonico Orientale.

Nel 1980 è andato a vivere presso la Parrocchia dell’Assunzione a Roma, dove ha fatto esperienza di vita di parrocchia in qualità di catechista per meglio comprendere la sua scelta vocazionale. Nel 1984 ha ricevuto il sacramento del matrimonio. Intanto dal 1980 ha incominciato ad insegnare Religione Cattolica presso il Liceo Archimede di Roma e dall’82 al Liceo Augusto di Roma, dove ancora oggi svolge la sua attività di insegnante.

Nel porgergli, a nome dell’Eparchia, i più fervidi auguri, vi invito a pregare affinché scenda su di lui copiosa la grazia dello Spirito Santo e lo renda docile strumento per l’annuncio del Vangelo della salvezza.

29° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI MONS. GIOVANNI STAMATI

Il 9 Giugno p.v., alle ore 8,30, ventinovesimo anniversario del pio transito di Mons. Stamati, celebreremo in Cattedrale, in sua memoria, la Divina Liturgia ed il trisaghion. Invito i sacerdoti, le Religiose e i Fedeli laici a partecipare come atto di comunione, ricordando le parole di S. Paolo agli Ebrei: “Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunziato la parola di Dio; considerando attentamente l’esito del loro tenore di vita, imitatene la fede”. (Ebrei 13,7).

RITIRO DEL CLERO

Nel confermare la data dell’incontro di Clero per il giorno 12 Maggio del c.m. a Plataci, nella Chiesa “Santa Maria di Costantinopoli”, vi informo che dopo la recita del Divino Ufficio alle 9,30, terrà la meditazione Don Dante Bruno, del Clero di Cosenza, fondatore e presidente dell’Associazione Comunità “Regina Pacis”.

Invoco su ciascuno di Voi e sulle Vostre comunità la Benedizione del Signore, augurando la Pace del Signore Risorto.

 

Lungro, 1 Maggio 2016

 

+ Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 9 aprile 2016

Al Rev.mo CLERO,

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

nella seconda domenica dopo Pasqua la liturgia commemora le Mirofòre (portatrici d’ unguento).

“Le donne mirofòre, sopraggiunte di buon mattino al sepolcro del Datore di vita,

trovarono l’angelo seduto sulla pietra che rivolgendo loro la parola così diceva: Perché cercate il Vivente tra i morti? Perché piangete l’Incorruttibile, come se fosse nella corruzione? Andate ad annunziare ai suoi discepoli: Cristo è risorto dai morti!”.

È fonte di tanta consolazione entrare, nei testi liturgici, dove non solo la morte e la vita misteriosamente si scontrano, ma la Risurrezione di Gesù aleggia e pervade l’ambiente, come l’effondersi di un profumo d’invincibile valore.

Secondo i Santi Padri, Gesù è per antonomasia l’Unto: la santa umanità del Signore è “unta” con la divinità. Essa è permeata dalla divina gloria al punto da divenire fonte di ogni vita divina nelle creature.

Unta con la divinità, l’umanità di Gesù è elevata all’unione personale con la natura divina e perciò vivificata dallo Spirito di Dio. Secondo il pensiero dei Santi Padri, il Figlio fa sì che lo Spirito si diffonda, in quanto egli riceve lo Spirito dal Padre e attraverso se stesso lo fa espandere nelle creature. I Santi Padri considerano la Trinità divina come l’albero di vita i cui fiori diffondono il profumo che è immagine dello Spirito Santo.

La Chiesa, quale fonte spirituale, prolunga il soffio del Risorto.

Lo Spirito appare alla liturgia anzitutto quale soffio di amore, di pace, di gioia nella glorificazione e nella magnificenza della bellezza divina.

L’apolytikion esalta la gloria di Cristo che, con la sua discesa agli inferi, ha riempito perfino l’Ade del profumo della sua divinità: “Allorchè scendesti nel regno della morte, Tu vita immortale, uccidesti l’Ade col fulgore della tua divinità; quando poi dalle regioni infernali risuscitasti i morti, tutte le potenze celesti gridarono: Gloria a Te, o Cristo datore di vita”. (Apolytikion del Vespro)

GIORNATA DIOCESANA DELLA GIOVENTÙ

2 Giugno 2016

Accoglienza, testimonianza, condivisione e preghiera sono i momenti che caratterizzeranno la Giornata Diocesana della Gioventù in programma, Giovedì 2 Giugno a Lungro. Appuntamento alle ore 9,30 davanti all’Episcopio. A seguire, i giovani entreranno in Cattedrale passando per la Porta Santa e ascolteranno alcuni testimoni raccontare la propria esperienza di misericordia.

Alle 12,00 presiederò la celebrazione della Divina Liturgia.

Dalle 16,00 si vivrà un importante momento di condivisione con tutti i giovani nella piazza sottostante la Cattedrale.

Il tema della XXXI Giornata per i Giovani, proposto a livello mondiale e celebrato in ogni diocesi, sarà “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia” (Mt. 5,7).

PELLEGRINAGGIO DIOCESANO A ROMA

3-4 Settembre 2016

Anche l’Eparchia di Lungro sarà presente a Roma il 3 e 4 settembre per il Giubileo della Misericordia, che culminerà con la Liturgia presieduta da Papa Francesco in piazza San Pietro, in occasione della canonizzazione della Beata Madre Teresa, fissata per la domenica 4 Settembre 2016.

“Sono albanese di sangue, indiana di cittadinanza. Secondo la mia vocazione, appartengo al mondo”. Si definiva così Madre Teresa. La sua missione di vita è stata quella di servire i più poveri tra i poveri.

La più piccola dei cinque figli di Nikola e Drane Bojaxhiu, Gonxha Agnes è nata il 26 Agosto 1910 a Skopje, crocevia dei Balcani ed è cresciuta nelle ristrettezze economiche lasciate dalla morte prematura del padre.

A 18 anni entrò nell’istituto della Beata Vergine Maria in Irlanda, dove ricevette il nome di suor Mary Teresa. A dicembre dello stesso anno partì per l’India.

Il 10 Settembre 1946, durante un viaggio in treno a Calcutta, Madre Teresa ricevette “l’ispirazione” che la portò a fondare la comunità religiosa delle Missionarie della Carità. Il 17 Agosto 1948, indossò per la prima volta il sari bianco bordato d’azzurro. Il 7 Ottobre 1950 la nuova congregazione delle Missionarie della Carità veniva riconosciuta ufficialmente. Agli inizi del 1960 Madre Teresa iniziò a inviare le sue sorelle in altre parti dell’India e poi nel mondo.

Morì il 5 Settembre 1997. La sua tomba è luogo di pellegrinaggi e di preghiera per pellegrini di ogni credo. Meno di due anni dopo la sua morte, a causa della diffusa fama di santità e delle grazie ottenute per sua intercessione, Papa Giovanni Paolo II permise l’apertura della Causa di Canonizzazione, il 20 Dicembre 2002 approvò i decreti sulle sue virtù eroiche e sui miracoli, e il 19 Ottobre 2003 lo proclamò Beata.

Durante il viaggio del settembre 2014 a Tirana Papa Francesco aveva raccontato il suo incontro con Madre Teresa durante il Sinodo del 1994. La Beata era una donna che non si lasciava impressionare, neanche dall’assemblea del Sinodo, e “diceva sempre quello che voleva dire”, aveva confidato Papa Francesco al sacerdote che ha fatto da interprete durante il viaggio in Albania. “Era seduta proprio dietro di me durante i lavori”, disse il Papa. “Ne ho ammirato la forza, la decisione dei suoi interventi, senza lasciarsi impressionare dall’assemblea dei vescovi”.

RITIRO DEL CLERO

Giovedì 21 Aprile, con inizio alle ore 9,30 si terrà il ritiro del Clero nella Parrocchia “San Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da Padre Rinaldo Iacopino, docente di Liturgia orientale. La sua appartenenza alla minoranza linguistica dei “Greci di Calabria” lo porta ad una particolare sensibilità ecumenica con la Chiesa di tradizione greca e da alcuni anni trascorre periodi di soggiorno presso l’Università Aristotele di Thessaloniki e in diversi monasteri ortodossi della Grecia.

 

Lungro, 09 Aprile 2016

 

+ Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 7 marzo 2016

Al Rev.mo CLERO,

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

nella quinta domenica di Quaresima la proclamazione del Vangelo ci porta in viaggio con Gesù e gli apostoli verso Gerusalemme, Gesù annuncia: “Ecco noi saliamo a Gerusalemme ed il Figlio dell’uomo sarà consegnato…Lo uccideranno, ma dopo tre giorni risusciterà”. Si avvicinano i giorni della celebrazione della Pasqua. Tra timore e tremore la Chiesa propone un’altra figura di asceta: Santa Maria Egiziaca, divenuta un’immagine dell’infinita misericordia di Dio che si piega verso il cuore penitente. Chiunque può essere salvato e la “conversione” è la via che porta al Signore. I Santi ci hanno preceduti e ci accompagnano sulla via della salvezza. Anche il cristiano ha bisogno di esempi storici per seguire il Signore. La quinta domenica di Quaresima appare perciò come la domenica della Grazia e della misericordia. Ciò si riflette nei canti e nelle preghiere dell’ufficio:“Su di me che festeggio con amore la tua luminosa memoria divina, manda la luce, o santa, ora che stai presso il Cristo, luce inaccessibile, e salvami da ogni sorta di tentazioni della vita” (Orthros della domenica).

Così la Grazia investe anche tutti quelli che celebrano con umiltà questa domenica.

PAPA FRANCESCO INCONTRA KIRILL PATRIARCA DI MOSCA

“Non siamo concorrenti ma fratelli”. Lo scrivono Papa Francesco e Cirillo, Patriarca di Mosca e di tutta la Russia, nella dichiarazione comune firmata al termine dell’incontro svoltosi lo scorso 12 febbraio, all’aeroporto dell’Avana, a Cuba. Un abbraccio – il primo nella storia dopo quasi un millennio di divisioni – tra due “fratelli” e due “vescovi” spinti dalla stessa “preoccupazione pastorale”, come ha spiegato Papa Francesco. Un incontro conclusosi con la firma di una dichiarazione pastorale scaturita da preoccupazioni comuni. Con gli stessi accenti il Patriarca e il Papa hanno rimarcato la disposizione all’ascolto e alla reciproca comprensione che ha caratterizzato il loro dialogo. Dal quale, ha detto il Patriarca, è scaturita la volontà di “cooperare” e di “lavorare insieme” soprattutto su alcune grandi questioni che chiamano all’impegno tutti i credenti: le persecuzioni nei confronti dei cristiani nel mondo, la guerra, gli attentati alla vita umana, la famiglia e l’etica, la partecipazione della Chiesa alla vita della società. Nella Dichiarazione si parla anche dei greco-cattolici e dell’Ucraina, con degli accenti molto positivi, recependo documenti del dialogo e lasciando aperta la strada per ulteriori riflessioni e atti in modo da recuperare un’armonia spirituale e da costruire la pace.

“L’unità si fa camminando” ha ricordato da parte sua Papa Francesco, sottolineando l’atteggiamento di “umiltà fraterna” del Patriarca e confessando di aver “sentito la consolazione dello Spirito Santo in questo dialogo”.

COLLETTA PER LE OPERE DELLA TERRA SANTA

Il 10 Febbraio 2016, in vista della tradizionale Colletta del Venerdì Santo in favore dei cristiani di Terra Santa, il Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, il Cardinale Leonardo Sandri, ha fatto pervenire una lettera all’episcopato della Chiesa Cattolica.

Un testo che invita i Vescovi a promuovere nelle proprie diocesi, in occasione del Venerdì Santo, che quest’anno cade il 25 Marzo, una raccolta di offerte interamente destinata ai cristiani di Terra Santa. “La Colletta del Venerdì Santo, scrive il cardinale, guarda alla Terra Santa, l’Oriente della nostra redenzione. Là sono le nostre radici, là il nostro cuore….Questa Terra chiama in causa la nostra carità. In quest’anno giubilare siamo più che mai esortati a dimostrare la nostra misericordia e vicinanza ai nostri fratelli del Medio-Oriente. Rifugiati, sfollati, anziani, bambini, ammalati, hanno bisogno di noi. In questa terra d’Oriente si viene uccisi, si muore, si viene rapiti, si vive nell’angoscia per i propri cari. Tempo di prove e di sfide, tempo di martirio”.

Si vive aggrappati alla Croce del Venerdì Santo, ma sorretti dalla luce della Risurrezione.

“Non possiamo restare indifferenti: Dio non è indifferente!” (Papa Francesco).

Esorto tutte le Parrocchie a gesti di autentica carità fraterna.

NUOVA EDIZIONE DELLA GRANDE E SANTA SETTIMANA

La nostra Santa Chiesa di Lungro, custode gelosa del suo patrimonio bizantino, mantiene da secoli la fede dei nostri Padri e questa santa tradizione. Ha affrontato periodi difficili per condizioni sociali, economiche e culturali, oggi vuole rinnovare il contenuto della sua esperienza celebrativa senza toccare minimamente la sua realtà ma approfondendola, meditandola e celebrandola con i mezzi che l’attuale tecnologia mette a sua disposizione.

La santa memoria del mio predecessore Mons. Giovanni Stamati, aveva fatto approntare una edizione provvisoria della Grande e Santa Settimana tramite membri autorevoli del clero come si deduce dalla sua lettera di introduzione del 25 Marzo del 1977. Nel 1989, nel settantesimo anno di costituzione dell’Eparchia, Mons. Ercole Lupinacci la fece riprodurre tipograficamente.

Oggi con nuove traduzioni dei testi greci, nuovi testi biblici dedotti dall’edizione C.E.I., salvo quanto di specifico ha la nostra tradizione, una nuova introduzione generale e ai singoli giorni santi, viene edita nuovamente a beneficio pastorale del nostro popolo e di quelli che vogliono fare esperienza della ricchissima tradizione orientale.

La nostra Assemblea Eparchiale (Sinodo Diocesano) dedica quattro numeri alla Grande Settimana: “che è vissuta nelle nostre comunità come centro dell’anno liturgico, momento forte della pietà religiosa del nostro popolo”.

Questa edizione servirà a celebrare i riti “con il più grande decoro e solennità”.

Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per la stesura della nuova edizione.

RITIRO DI CLERO

Giovedì 17 Marzo, con inizio alle ore 9,30 si terrà il Ritiro del Clero nella Parrocchia “S. Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da Padre Innocenzo Gargano, monaco camaldolese; professore di Patrologia al Pontificio Istituto Orientale, e di storia dell’esegesi dei Padri al Pontificio Istituto Biblico.

Invoco su ciascuno di Voi e sulle Vostre Comunità la Benedizione del Signore.

La Pasqua è vicina, in tal modo acquisterà nuovo “senso” la vita stessa ed ogni sua espressione sia di dolore sia di gioia.

Celebrerò la liturgia pasquale chiedendo al Signore Risorto che quel giorno sia anche per ciascuno di Voi “giorno fatto dal Signore” per nuova esultanza.

Lungro, 7 Marzo 2016

 

+ Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 3 febbraio 2016

Al Rev.mo CLERO,

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

la festa della Presentazione di nostro Signore Gesù Cristo al Tempio con il titolo di “Incontro” (hypapantì) vuole soprattutto sottolineare l’incontro di Gesù con l’anziano Simeone, cioè l’Uomo nuovo con l’uomo vecchio, e l’adempimento dell’attesa di tutto il popolo di Israele rappresentato nelle figure di Simeone e Anna.

L’icona dell’Incontro di Dio, per mezzo dell’Incarnazione del Figlio, con l’umanità, con ogni uomo, incontro che ha luogo nel Tempio, nella vita ecclesiale di ogni cristiano, nella vita di ognuno di noi.

Le festa del 2 Febbraio è dunque una festa dal carattere fortemente pasquale, e della risurrezione è un annunzio evidente.

La Grande e Santa Quaresima, ormai prossima, viene salutata, quindi, come un tempo di attesa, come una primavera spirituale, come un tempo di gioia e di luce.

“La Quaresima di questo Anno Giubilare sia vissuta più intensamente come momento forte per celebrare e sperimentare la misericordia di Dio” (dalla bolla di indizione di Papa Francesco – Misericordiae vultus – 17).

Vista la natura particolare del Giubileo, che comporta una radicale conversione del cuore, si ponga particolare attenzione a valorizzare il tempo della Grande Quaresima, perché la forza di penitenza e di riconciliazione che è ad essa propria possa essere recepita e vissuta con profitto dai fedeli.

Secondo la tradizione bizantina, la liturgia eucaristica in Quaresima si celebra solo il sabato e la domenica e nella festa dell’Annunciazione; gli altri giorni sono aliturgici. Il mercoledì e il venerdì si celebri la Liturgia dei Presantificati.

Quest’anno secondo le indicazioni dell’Imerologhion l’Annunciazione della Santissima Madre di Dio si festeggia il giorno di Pasqua.

 L’ARCIPRETE FRANCESCO MARIA GRECO

BEATO IL 21 MAGGIO 2016

Il 21 Gennaio 2016, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza privata Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Nel corso dell’udienza il Sommo Pontefice ha autorizzato la Congregazione a promulgare il decreto riguardante:

– il miracolo, attribuito all’intercessione del Venerabile Servo di Dio Francesco Maria Greco, Sacerdote Diocesano, Fondatore della Congregazione delle Suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori; nato il 27 luglio 1857 e morto il 13 Gennaio 1931.

Contestualmente è stata data notizia del Rito di beatificazione che sarà celebrato a Cosenza il prossimo 21 Maggio nello stadio San Vito-Marulla.

La gioia dell’Eparchia di Lungro si intreccia con quella delle Suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori da lui fondate. Un grande amico dell’Eparchia e un precursore dell’Ecumenismo. Da subito entra in sintonia con il primo Vescovo, Mons. Giovanni Mele, di s.m., e si rivolge a lui con parole di vicinanza e di augurio. Nel 1927, così scrive: “l’eccellenza Vostra segna la gloriosa epoca iniziale della serie dei Vescovi di codesta nuova Eparchia Italo-Albanese di Rito Greco”.

L’arciprete Greco era cosciente che con l’istituzione dell’Eparchia di Lungro le comunità albanesi disperse avevano avuto il tanto atteso processo unitario, sotto l’aspetto strutturale.

Ha contribuito con il suo zelo apostolico all’istruzione del popolo facendo compilare un Catechismo liturgico del Rito Bizantino ad uso dell’Istituto delle Piccole Operaie perché come lui scrive: “Possa davvero riaccendere il fervore dell’avita fede fra le comunità degli Albanesi”. Per fare questo si rivolse a P. Placido De Meester, professore di Liturgia Bizantina “per potersi apprendere, come lui scrive, la bella simbolica Liturgia Bizantina”.

Mons. Mele riconoscente con profonda gratitudine così scrive all’Arciprete Francesco Maria Greco: “Veramente ci commuove e ci edifica il grande amore di Lei verso il rito greco. Il quale amore si è particolarmente manifestato con la sezione di Suore di Suore Italo-Albanesi presso codesto Istituto e con l’apertura di già quattro case in alcuni paesi della nostra Diocesi, nei quali le Suore si stanno prodigando con umiltà e spirito di sacrificio a vantaggio dei bimbi e delle giovanette del popolo”.

VEGLIA DIOCESANA DI PREGHIERA MISSIONARIA

L’Ufficio Missionario Diocesano anche quest’anno ha programmato per la terza Domenica di Quaresima – Adorazione della Santa e Vivificante Croce – una Veglia diocesana di preghiera missionaria.

Ci incontreremo Domenica 28 Febbraio, p.v., a Lungro, nella Chiesa Cattedrale “San Nicola di Mira”, alle ore 16,45 per la celebrazione del Vespro.

Terrà la meditazione S.E.R. Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Rossano- Cariati, sul tema: Maria, Icona della Missione e della Misericordia.

Invito tutte le Comunità Parrocchiali a partecipare numerose, con profondo spirito giubilare e penitente.

MONS. MANUEL NIN ESARCA DEI BIZANTINI DI GRECIA

Il Santo Padre Francesco ha nominato il 2 Febbraio 2016 Mons. Manuel Nin, Esarca Apostolico per i cattolici di rito bizantino di Grecia.

Il Vescovo eletto nato nel 1956 è monaco benedettino del monastero di Montserrat, professo dal 1980 e sacerdote dal 1988. Dal 1993 insegna a Roma presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo, la Pontificia Università della Santa Croce e il Pontificio Istituto Orientale. Dal 1999 è Rettore del Pontificio Collegio Greco di Roma.

L’Eparchia di Lungro si unisce con gioia alla Comunità cattolica bizantina ateniese nel canto liturgico dell’ “Axios”.

RITIRO DI CLERO

Giovedì 11 Febbraio, con inizio alle ore 9,30 si terrà il Ritiro del Clero nella Parrocchia “S. Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da P. Francesco G. Maria Marino. Sacerdote dell’Ordine Domenicano, vive presso la comunità religiosa di San Nicola di Bari. Si occupa di Scienze Ecclesiastiche Orientali e di dialogo ecumenico.

Invoco su di Voi e sulle Vostre Comunità la Benedizione del Signore.

 

Lungro, 03 Febbraio 2016

 

+ Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 3 gennaio 2016

Al Rev.mo CLERO,

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

dopo aver aperto nella nostra Eparchia la Porta della Misericordia, abbiamo toccato con mano la viva partecipazione del popolo di Dio, che ha colto l’Anno Santo come una straordinaria opportunità di grazia e di rinnovamento spirituale. Tutto questo è motivo di profonda gratitudine a Papa Francesco, che non si stanca di ricordare alla Chiesa e al mondo intero il bisogno che abbiamo di contemplare il mistero della misericordia. Essa è davvero la via maestra della Chiesa, che conduce a Cristo Gesù: nell’incontro con Lui, “volto della misericordia del Padre”, riceviamo luce e forza per aprire il cuore, la mente e le mani ai fratelli, a partire da quanti si trovano in necessità.

A Voi giunga, in comunione di preghiera e di intenti, il mio fraterno augurio all’inizio di un nuovo Anno che accogliamo come una grazia e un dono di Dio, con rinnovata gioia e sicura speranza.

Mentre ci prepariamo a celebrare la Santa Teofania del Signore nostro Gesù Cristo, la Parola del Signore è un appello alla gioia, alla speranza all’incontro con Lui, attraverso il profeta Isaia: Dio annuncia la sua consolazione: “Ecco io mando il mio messaggero”. Dio manda il suo messaggero, e nel Vangelo troviamo la figura di Giovanni il Battezzatore. L’essenzialità del suo messaggio spirituale cammina insieme all’essenzialità del suo vivere, del suo essere voce, attesa. Egli può chiedere di convertirsi e di preparare la strada al Signore perché è credibile per come vive. Giovanni Battista è la figura dell’essenzialità.

MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO

PER LA GIORNATA MONDIALE DELLA PACE 2016

“Vinci l’indifferenza e conquista la pace” è il titolo del Messaggio del Santo Padre per la 49° Giornata Mondiale della Pace.

La “globalizzazione dell’indifferenza” rappresenta oggi “una minaccia per la famiglia umana”. Parte da questa convinzione il messaggio di Papa Francesco.

Per il Pontefice è proprio “l’indifferenza verso il prossimo, figlia di quella verso Dio”, ad alimentare atteggiamenti di inerzia e disimpegno, che a loro volta producono “situazioni di ingiustizia e grave squilibrio sociale”.

Di fronte a questa realtà Papa Francesco propone di riscoprire la solidarietà “come virtù morale e atteggiamento sociale” e di valorizzare “iniziative ed azioni positive che testimoniano la compassione” e “la misericordia”.

Nello spirito del Giubileo della Misericordia Papa Francesco ha lanciato un appello affinché ciascuno assuma “un impegno concreto per contribuire a migliorare la realtà in cui vive, a partire dalla propria famiglia, dal vicinato o dall’ambiente di lavoro”.

SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI

18-25 Gennaio 2016

“Chiamati per annunziare a tutti le opere meravigliose di Dio”

Questo appello costituisce il tema e la riflessione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che quest’anno è stato preparato da un Gruppo ecumenico di rappresentanti delle varie parti della Lettonia. Oggi, la Lettonia è un crocevia dove si intersecano regioni cattoliche, protestanti e ortodosse.

“Dio ci ha scelto, senz’altro, non come privilegio, non perché noi siamo cristiani degni, non perché ne abbiamo diritto. Certamente ci ha scelto per raggiungere uno scopo. Battesimo – annuncio – chiamata costituiscono un percorso comune a tutti i battezzati di annunciare a tutti le sue opere meravigliose” (1 Pietro 2,9).

Come cristiani siamo chiamati al servizio di Dio, nel portare a tutti il suo amore, che ci ha resi santi, non perché i cristiani sarebbero più virtuosi degli altri, ma santi nella Grazia di Dio.

Malgrado, allora, il fatto che i cristiani appartengono a diverse tradizioni, la Parola di Dio, su cui pregano, studiano e riflettono è fondamentale in una comunione, per quanto incompleta.

“Un mezzo particolarmente espressivo di partecipazione di tutto il popolo di Dio al movimento ecumenico è la preghiera…Pertanto si celebri solennemente la ‘Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani’, adeguatamente preparata e vissuta, anche in comunione con i fratelli di altre Chiese e Comunità ecclesiali”. (II Sinodo Intereparchiale, art. 589).

GIUBILEO DELLA VITA CONSACRATA E CHIUSURA DELL’ANNO DELLA VITA CONSACRATA

La vita consacrata, che nella Chiesa rappresenta una “vivente tradizione della vita e del messaggio di Gesù Cristo Signore nostro”, si unisce ad ogni celebrazione dell’Anno Giubilare della Misericordia.

Tuttavia, in modo speciale, invito, nella Chiesa Cattedrale, le Suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori e le Suore Basiliane “Figlie di Santa Macrina” al Giubileo della Vita Consacrata, domenica 7 Febbraio p.v., alle ore 10,30 sarà celebrata la Divina Liturgia con il popolo di Dio.

Ore 10,00 – Raduno delle Suore in Episcopio, e processione verso la Cattedrale.

È conveniente che questo giorno sia vissuto da tutte le Suore residenti in Diocesi, in comunione con il Vescovo, con la presenza dei fedeli, in modo che si manifesti il senso della Vita consacrata nel popolo di Dio.

In questo Giubileo lasciamoci sorprendere da Dio. Egli non si stanca mai di spalancare la porta del suo cuore per ripetere che ci ama e che vuole condividere con noi la sua vita.

RITIRO DI CLERO

Giovedì 14 Gennaio, con inizio alle ore 9,30 avrà inizio il Ritiro del Clero nella Parrocchia “S. Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la riflessione tenuta da Mons. Andrea Palmieri, Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.

Esperto in Ortodossia, con studi in Grecia, ha scritto un libro su “Il rito per le seconde nozze nella Chiesa greco-ortodossa” pubblicato da Ecumenica editrice nel 2007 – Bari.

Invoco su ciascuno di Voi e sulle Vostre Comunità la benedizione del Signore.

Lungro, 03 Gennaio 2016

 

+ Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 15 novembre 2015

Al Rev.mo CLERO,

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

nella tradizione bizantina a metà novembre inizia la quaresima di Natale, una preparazione fatta in modo discreto e umile. La Chiesa, mentre prepara l’umiliazione (kènosis) del Figlio di Dio nell’umiltà della liturgia, rimane sconvolta di fronte ai drammatici avvenimenti accaduti a Parigi, che si aggiungono a quelli recenti in tante altre aree del mondo. Siamo in lutto, insieme a quanti sono stati colpiti negli affetti e a quanti credono possibile l’unità della famiglia umana. Nello sgomento e nella ferma condanna di simili atti di violenza contro la vita umana, emerge sempre più forte la convinzione che il mondo può camminare verso l’unità dei popoli e convivere in pace. La Chiesa, mentre piange con chi piange, continua a pregare e a credere nella via del dialogo e del rispetto dell’altro, chiunque esso sia e di qualunque provenienza, credo religioso e appartenenza etnica. Insieme a Papa Francesco e a tutte le persone che amano la pace, ci uniamo con la preghiera alla sofferenza delle famiglie provate da questo dramma così come al dolore di tutto il popolo francese. Dio, Padre di misericordia, accolga le vittime nella pace della sua luce e porti il conforto e la speranza ai feriti e alle loro famiglie.

Betlemme è un faro generoso di Luce per tutti gli uomini che nella gloria dei cieli altissimi, nella pace sulla terra vogliono essere i figli della divina eudokia, l’amore che salva.

 CONVEGNO ECCLESIALE DI FIRENZE

9-13 Novembre 2015

La Chiesa in Italia è chiamata a un nuovo inizio. È quanto ha detto il cardinale arcivescovo Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana che ha concluso a Firenze il quinto Convegno Ecclesiale Nazionale. Cinque giorni di lavori, con 2.200 delegati diocesani e oltre duecento vescovi, sul tema “In Gesù il nuovo umanesimo”. Giornate segnate in maniera indelebile dalla visita compiuta martedì 10 da Papa Francesco. “Il Santo Padre, ha sintetizzato Bagnasco, nel discorso che ci ha rivolto nella cattedrale di Firenze, ci ha mostrato lo spirito e le coordinate fondamentali che si attende dalla nostra Chiesa. Ci ha chiesto autenticità e gratuità, spirito di servizio, attenzione ai poveri, capacità di dialogo e di accoglienza; ci ha esortati a prendere il largo con coraggio e a innovare con creatività, nella compagnia di tutti coloro che sono animati da buona volontà”.

Il Convegno costituisce, infatti, un nuovo punto di partenza per il cammino delle nostre comunità e dei singoli credenti.

GIUBILEO DELLA MISERICORDIA

Il Papa martedì 8 Dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione, aprirà il Giubileo Straordinario della Misericordia che si concluderà il 20 Novembre 2016.

Nell’indire questo Giubileo straordinario, Papa Francesco, scrive che abbiamo bisogno sempre di contemplare il mistero della misericordia…ma “ci sono momenti nei quali in modo ancora più forte siamo chiamati a tenere fisso lo sguardo sulla misericordia per diventare noi stessi segno efficace dell’agire del Padre”. (Bolla di indizione, n.3).

Il Santo Padre ha stabilito che “in ogni Chiesa particolare, nella Cattedrale, che è la Chiesa madre per tutti i fedeli…si apra per tutto l’Anno Santo una porta della Misericordia”.

Nella nostra Chiesa Cattedrale “San Nicola di Mira” la Porta della Misericordia si aprirà, sabato 12 Dicembre. Vi invito a partecipare con tutta la Vostra Comunità. Ci muoveremo in processione a partire dall’Episcopio alle ore 15,30.

Sarà un anno di iniziative, ma soprattutto di preghiera e di riconciliazione. La richiesta esplicita è che nella Chiesa Cattedrale ci sia sempre disponibilità di confessori.

Scrive il Santo Padre: “Poniamo al centro con convinzione il Sacramento della Riconciliazione, perché permetta di toccare con mano la grandezza della misericordia. Sarà per ogni penitente fonte di vera pace interiore.” (Bolla di indizione, n. 17).

In ogni caso, al di là di iniziative specifiche, il Papa richiama insistentemente a praticare le opere di misericordia corporale e spirituale, mentre ci consegna, quale “motto” dell’Anno Santo, le parole del Vangelo: “Misericordiosi come il Padre”.

INCONTRO CON LA MISERICORDIA

Lettera di Papa Francesco sul Giubileo straordinario

Sarà “un vero momento di incontro con la misericordia di Dio” il giubileo straordinario. Lo ha scritto Papa Francesco in una lettera inviata all’Arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, indicando alcuni punti chiave per vivere l’esperienza dell’Anno Santo come occasione per “toccare con mano” la tenerezza del Padre.

Centrale nella lettera il passaggio dedicato alle donne che hanno vissuto il dramma dell’aborto. “Gravissimo male” lo definisce il Pontefice, spiegando tuttavia che “solo il comprenderlo nella sua verità può consentire di non perdere la speranza” e ribadendo che “il perdono di Dio a chiunque è pentito non può essere negato”.

Da qui la decisione di concedere a tutti i sacerdoti durante l’Anno Giubilare “la facoltà di assolvere dal peccato di aborto quanti lo hanno procurato e pentiti di cuore ne chiedono perdono”. In questa prospettiva Papa Francesco invita i sacerdoti a prepararsi “a questo grande compito sapendo coniugare parole di genuina accoglienza con una riflessione che aiuti a comprendere il peccato commesso, e indicare un percorso di conversione autentica per giungere a cogliere il vero e generoso perdono del Padre che tutto rinnova con la sua presenza”.

RITIRO DEL CLERO

Giovedì 10 Dicembre, con inizio alle ore 9,30 avrà inizio il Ritiro del Clero nella Parrocchia “S. Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da Padre Francesco BENEDUCE, S.J, Rettore del Pontificio Seminario Campano Interregionale di Posillipo – Napoli.

Invoco su ciascuno di Voi e sulle Vostre Comunità la benedizione del Signore.

 

Lungro, 15 Novembre 2015

 

+ Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 16 ottobre 2015

Al Rev.mo CLERO,

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

da pochi giorni è iniziato il Sinodo dei Vescovi sul tema: “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”. La famiglia che cammina nella via del Signore è fondamentale nella testimonianza dell’amore di Dio e merita tutta la dedizione di cui la Chiesa è capace. Accompagniamo il percorso sinodale anzitutto con la nostra preghiera. “Possa l’entusiasmo dei Padri sinodali – afferma il Santo Padre – animati dallo Spirito Santo, fomentare lo slancio di una Chiesa che abbandona le vecchie reti e si rimette a pescare confidando nella Parola del suo Signore”.

In tutte le parrocchie si cerchi di attuare una catechesi per le famiglie da impostare già nella fase preparatoria al matrimonio, che sottolinei il compito dei coniugi di evangelizzare all’interno del nucleo familiare, e quindi all’interno della comunità ecclesiale.

“Il sacerdote diventi promotore di evangelizzazione all’interno dei nuclei familiari, individuando le famiglie più sensibili che possano diventare centro di micro-riunioni del vicinato (gjitonia), per esperienze di preghiera comune e di letture bibliche.

Nella catechesi familiare si individuino e si ripropongano i valori della cultura tradizionale arbëreshe in cui sono inserite le famiglie: il senso di accoglienza e di ospitalità, la disponibilità e apertura verso gli altri, la solidarietà”. (Dichiarazioni e Decisioni della 1ª Assemblea Eparchiale, art. 350-351).

VERSO GLI ALTARI TRENTOTTO MARTIRI DELL’ALBANIA

Si avvicina il momento della beatificazione di un primo gruppo di martiri albanesi, vittime del comunismo. Mons. Angelo Massafra, Arcivescovo di Scutari e Presidente della Conferenza Episcopale Albanese, si augura e spera che entro la fine dell’Anno Santo della Misericordia il Signore conceda la grazia della loro beatificazione. Una speranza che accomuna tutto il popolo dell’Albania, il primo ad essere visitato in Europa da Papa Francesco, il 21 Settembre 2014.

Nell’elenco dei 38 martiri figurano due vescovi e una trentina fra sacerdoti diocesani e religiosi oltre ad alcuni laici.

Il popolo albanese aspetta con trepidazione la loro beatificazione. La gente li invoca, li prega per ottenere intercessione e aiuto.

Il pensiero va a Papàs Josif Papamihali, martire ed apostolo della fede orientale (1912-1948), un nostro confratello di rito bizantino-greco che ha amato le nostre comunità arbëreshe.

CONFERENZA EPISCOPALE CALABRA

PER UNA NUOVA EVANGELIZZAZIONE DELLA PIETÀ POPOLARE

Si tratta di un documento di noi Vescovi Calabresi di chiari e precisi Orientamenti pastorali, offerti a tutte le Diocesi della Calabria.

Questi Orientamenti mettono in luce, anzitutto, il discorso sulla pietà e religiosità popolare, sottolineandone i valori e i rischi.

Nella seconda parte affrontano il problema della celebrazione dei Sacramenti della iniziazione cristiana, ma anche del Matrimonio e della celebrazione delle Esequie: scenari, tutti, dentro i quali – se non si pone la dovuta attenzione e non si osservano le norme – si corre il rischio di compiere degli errori pastorali, che possono condurre al consolidarsi – nel giudizio di alcuni – delle frequenti accuse, scagliate contro la Chiesa, quasi fosse responsabile di compromessi con realtà mafiose.

Nella terza parte, gli Orientamenti si soffermano a tracciare le linee corrette per la celebrazione delle Feste religiose e delle Processioni, in modo assolutamente chiaro, indispensabile al fine di purificare ogni aspetto; e al fine di offrire al popolo di Dio – e a chiunque vi si accosti – il mirabile esempio di una fede, che affonda le radici nella storia e tocca insieme il cuore della gente di oggi.

Nella quarta parte vengono offerti i Percorsi Pastorali da perseguire per una “nuova evangelizzazione” della pietà popolare.

GIORNATA NAZIONALE DI SENSIBILIZZAZIONE SULLE OFFERTE PER IL SOSTENTAMENTO DEL CLERO DIOCESANO

La Giornata Nazionale di Sensibilizzazione al Sostentamento dei sacerdoti diocesani verrà celebrata in tutta Italia Domenica 22 Novembre.

Sarà l’occasione per invitare i fedeli alla conoscenza del sostegno economico alla Chiesa. Siete pregati di collocare nella Chiesa parrocchiale la locandina e l’espositore contenente i bollettini postali per il versamento delle offerte, e di dare un appello dall’altare, che inviti i fedeli a prendere i bollettini per le Offerte, spiegandone loro il significato, e fare una donazione.

Ricordate ai fedeli che l’offerta per il sostentamento del clero, deducibile dalla dichiarazione dei redditi, è una via di condivisione fraterna.

MOTU PROPRIO MITIS ET MISERICORS IESUS

PAPA FRANCESCO RIFONDA IL PROCESSO MATRIMONIALE CANONICO

Non solo una riforma profonda ma una vera e propria rifondazione del processo canonico riguardante le cause di nullità matrimoniale è quella voluta da Papa Francesco con il motu proprio Mitis et Misericors Iesus, con il quale vengono riformati i canoni del Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, le cui linee guida sono state presentate l’8 Settembre ed entreranno in vigore l’8 Dicembre prossimo.

La nuova normativa mira a rendere più spedite ed efficaci le procedure per la dichiarazione di nullità, la cui competenza appartiene strettamente al Pontefice.

In particolare, viene abolita la doppia sentenza conforme e si dà vita al cosiddetto processo breve, rimettendo al centro la figura e il ruolo del Vescovo eparchiale, nel caso delle Chiese orientali, come giudice delle cause.

Tra gli altri aspetti di rilievo del motu proprio vanno ricordati la composizione dei tribunali, la limitazione dell’abuso del diritto di appello, il forte e significativo richiamo alla collegialità episcopale e l’invito ad assicurare, per quanto possibile, la gratuita delle procedure.

Si sottolinea che la preoccupazione per la salvezza delle anime resta il fine supremo delle istituzioni e delle leggi.

RITIRO DEL CLERO

Giovedì 5 Novembre, con inizio alle ore 9,30 avrà inizio il Ritiro del Clero nella Parrocchia “S. Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da Padre Pino STANCARI.

Invoco su di Voi e sulle Vostre Comunità la Benedizione del Signore.

 

Lungro, 16 Ottobre 2015

 

+ Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 15 settembre 2015

Al Rev.mo CLERO,

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

la giornata di preghiera per la cura del creato, indetta per il 1° Settembre da Papa Francesco, coincide nella tradizione liturgica bizantina con l’inizio dell’anno ecclesiastico. È il mese dell’inizio dell’Anno Pastorale, e quindi un momento propizio per ringraziare Dio per l’opera della redenzione in Cristo, incarnatosi per portare tutti all’unità e riconciliare gli uomini in se stesso. Nella liturgia, l’inizio dell’anno appare come una nuova creazione e viene messa in evidenza la figura di Cristo come creatore. Per questo la sua benedizione sul nuovo anno è vista come l’azione della sua mano creatrice e provvidente sul mondo e sulla Chiesa: “Tu che hai creato l’universo con sapienza, Verbo del Padre che sei prima dei secoli, e hai formato tutta la creazione con la tua parola onnipotente, benedici la corona dell’anno della tua benignità, Signore, custodendoci nella pace, per intercessione della Madre di Dio e di tutti i tuoi Santi”.

CONFERENZA EPISCOPALE CALABRA

MONS. VINCENZO BERTOLONE NUOVO PRESIDENTE

Il 3 Settembre, nel Seminario regionale San Pio X di Catanzaro, si è riunita la Conferenza Episcopale Calabra. Tra i vari punti all’ordine del giorno, l’elezione del nuovo Presidente della CEC. È risultato eletto Mons. Vincenzo Bertolone, Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace.

A Mons. Salvatore Nunnari, Arcivescovo emerito di Cosenza-Bisignano, va il nostro ringraziamento per la sua paternità, la sua saggezza dimostrata nella guida della CEC, la sua pazienza e il suo profondo rispetto per la nostra Eparchia, il nostro rito bizantino e le nostre tradizioni orientali.

Nel formulare al nuovo Presidente i più fervidi voti dell’Eparchia di Lungro perché la CEC sotto la sua illuminata guida possa assolvere, con l’aiuto dello Spirito Paraclito, al suo compito di rendere sempre più viva la Chiesa calabrese in un periodo che segna consolanti orientamenti, ma rivela pure qualche inquietudine nella stessa vita religiosa delle nostre comunità. Ci conforta il lavoro che potremo compiere insieme, come continuazione di un comune impegno apostolico , “allo scopo di edificare il corpo di Cristo”.

GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE

Ritorna, puntuale ogni anno, un mese che richiama inesorabilmente all’impegno missionario della Chiesa. Il mese di Ottobre è considerato come il mese della Missione Universale. La Giornata Missionaria Mondiale, fissata per la penultima domenica di Ottobre, costituisce il punto culminante del “Mese Missionario”. Questo “tempo forte” è promosso oggi, in tutto il mondo.

Per questa 89° edizione, che si terrà il prossimo 18 Ottobre, il tema scelto è “Dalla parte dei poveri”. Stare dalla parte dei poveri ha molti significati: accanto ai fratelli, ma anche solidali con tutte le persone fragili, scoprendo le nostre stesse fragilità, perché appaia la Misericordia di Dio, sempre pronto a soccorrerci.

Le offerte raccolte, come di consueto da far pervenire in Curia, andranno a favore delle giovani Chiese attraverso progetti di aiuto ai catechisti, di formazione del Clero e di assistenza socio-sanitaria.

Papa Francesco nel messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2015, ribadisce che “La missione è passione per Gesù Cristo e nello stesso tempo è passione per la gente… Oggi, la missione è posta di fronte alla sfida di rispettare il bisogno di tutti i popoli di ripartire dalle proprie radici e di salvaguardare i valori delle rispettive culture”.

LUTTO NELL’EPARCHIA

LA MORTE DELL’ARCHIMANDRITA FIORENZO MARCHIANÒ

Il 12 Settembre 2015, apodosis della festa della Natività di Maria Ss.ma, ha chiuso la vita terrena, nel Convitto Ecclesiastico di Firenze, l’Archimandrita Fiorenzo MARCHIANÒ, all’età di 78 anni.

Come servo fedele ed operaio laborioso nella vigna del Signore, l’Archimandrita Fiorenzo ha atteso, con la fiaccola ardente, la venuta del Signore.

Era nato a Bagolino (Brescia) il 29 Luglio 1937, da Francesco e da Baffa Maria Luisa. Dopo aver frequentato il Seminario di San Basile e di Grottaferrata, nel 1955 era entrato nel Pontificio Collegio Greco di Roma per compiervi gli studi di Filosofia e di Teologia alla Pontificia Università Gregoriana.

Venne ordinato Sacerdote a Roma da Mons. Giovanni Mele il 2 Dicembre 1962.

Rientrato in Diocesi per qualche anno, nel 1964 fu destinato come Parroco della Comunità greca di Cargèse (Corsica) dove rimase per oltre 40 anni, adoperandosi con zelo ed operosità al rinnovamento della vita religiosa della popolazione di Cargèse.

Ha contribuito con la sua opera e il suo lavoro pastorale a fare cadere qualsiasi barriera di separazione tra le due Comunità greca e latina, di cui egli era il solo responsabile, saldandole nell’amore di Dio.

Le loro due Chiese parrocchiali, situate in due collinette, l’una di rimpetto all’altra, grazie alla sua attività vissero in perfetta armonia.

In questo clima di fraternità i fedeli di Cargèse di ambo i riti si sono stretti, il 21 Ottobre 1973, nella Chiesa parrocchiale greca di “S. Spiridione”, attorno al loro pastore per dimostrargli la loro gioia nel vederlo insignito del titolo di Archimandrita da Mons. Giovanni Stamati.

La cordialità, l’immediatezza, il senso dell’ospitalità, l’amore al decoro della casa di Dio, sono le doti che hanno caratterizzato la vita dell’Archimandita Fiorenzo.

Lunedì 21 Settembre, alle ore 10,00 presiedo la Divina Liturgia in suffragio dell’anima di questo confratello nella Chiesa Parrocchiale di S. Demetrio Corone, suo paese di origine.

RITIRO DEL CLERO

Dopo la pausa estiva, Giovedì 8 Ottobre, con inizio alle ore 9,30 avrà inizio il Ritiro del Clero nella Parrocchia “S. Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da Mons. Antonio Donghi, su “La Misericordia in famiglia”.

Essere presenti alla riunione per il Clero, dev’essere considerato più che un atto di cortesia e un dovere di comunione.

Invoco su ciascuno di Voi e sulle Vostre Comunità la benedizione del Signore.

 

Lungro, 15 Settembre 2015

 

+ Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 27 luglio 2015

Al Rev.mo CLERO,

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

in questo periodo estivo, che significa per molti la possibilità di vacanze, auguro a Voi tutti di trovare qualche tempo anche breve di riposo che potrà essere l’occasione per la lettura di un buon testo e dell’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, in cui il Pontefice – assumendo i gemiti della terra maltrattata e saccheggiata e quelli di tutti gli abbandonati del mondo – ci sollecita a una “conversione ecologica globale”, secondo l’espressione di San Giovanni Paolo II, cioè a “cambiare rotta”, assumendo le bellezza e la responsabilità di un impegno per la “cura della casa comune”.

Papa Francesco indica una strada non solo a noi fedeli, ma anche ai cristiani di ogni denominazione e a tutti gli uomini di buona volontà.

Non è per nulla un caso il fatto che tra i primi ad accogliere il testo papale con ogni favore, anzi con diretta partecipazione, ci sia la veneranda Chiesa sorella Ortodossa di Costantinopoli. Il Patriarca Bartolomeo ha appositamente delegato a presentare l’Enciclica il Metropolita Ziziulas, con espressioni di condivisione ben oltre i “modi diplomatici”.

 10° GIORNATA PER LA CUSTODIA DEL CREATO

“Un umano rinnovato per abitare la terra”

5 Settembre – Santuario Madonna del Monte – Acquaformosa

Il 1° Settembre la Chiesa celebra la Giornata per la salvaguardia del creato, con il duplice intento: invitare a riflettere sulle ferite inferte al pianeta, sensibilizzare sull’impegno dell’uomo a “custodire il creato”.

Quest’anno, a dare un particolare significato alla Giornata per la Custodia del Creato, vengono a convergere tanti elementi, a partire dall’Enciclica Laudato si’ che Papa Francesco ha dedicato alla questione ambientale. Assume poi un forte rilievo il 5° Convegno Ecclesiale Nazionale (“In Gesù Cristo, il nuovo umanesimo”), così come il Giubileo della Misericordia che si aprirà l’8 Dicembre 2015.

Un anno così particolare come questo 2015 chiede di sottolineare in modo incisivo nella vita della Diocesi e delle comunità una Giornata che si collega a tanti eventi significativi. È importante un ampio coinvolgimento del popolo di Dio, pertanto, in questa iniziativa che abbiamo preso, Vi invito il 5 di Settembre p.v. nel Santuario “Madonna del Monte”, alle ore 10,00 per la celebrazione della Divina Liturgia. Un luogo significativo del territorio della Diocesi, per la sua bellezza naturale, che merita una custodia attenta.

ORDINAZIONE DIACONALE

Sono lieto di comunicarvi che il giorno 20 Settembre p.v. conferirò l’ordinazione diaconale, nella Chiesa del SS. Salvatore, in Cosenza, al suddiacono Mario Cribari.

È un grande motivo di ringraziamento a Dio, di gioia serena per la comunità di Marri e per tutta l’Eparchia e di speranza.

Nel porgergli, i più fervidi auguri, Vi invito a pregare affinché scenda su di lui copiosa la grazia dello Spirito Santo e lo renda docile strumento per l’annuncio del Vangelo.

In attesa di incontrarVi nella gioia fraterna il 27 e 28 Agosto a Frascineto per l’Assemblea Diocesana, che avrà come tema “L’Iniziazione Cristiana nella Chiesa Bizantina Cattolica Italo-Albanese dell’Eparchia di Lungro”, Vi saluto affettuosamente e Vi benedico in Cristo, nostro Signore e Salvatore.

Lungro, 27 Luglio 2015

 

+ Donato Oliverio, Vescovo

Circolare del Vescovo Donato, 8 aprile 2015

Al Rev.mo CLERO,

alle Religiose e ai Fedeli Laici

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Carissimi,

veniva nel mondo la luce vera… la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno vinta… (Gv. 1, 9.5).

Così San Giovanni scrive nel prologo del suo Vangelo, che nella Liturgia bizantina abbiamo letto la Domenica di Pasqua.

La Santa e Grande Domenica di Pasqua la Chiesa è qui a gridarci attraverso la Divina Liturgia che la luce ha dissipato le tenebre, la luce dissipa le tenebre, la luce dissiperà sempre le tenebre, perché nella storia dell’uomo c’è un fatto reale, unico, inimmaginabile: Gesù è risorto, ha vinto la morte, è luce eterna e vita senza fine, è il Vivente: Gesù è vivo.

La Chiesa attraverso i segni e le parole della Liturgia ci riconsegna tutta la gioia, la speranza e la forza della Risurrezione del Signore.

Papa Francesco ci invita a vivere nell’intensità la Santa Pasqua quando afferma: “A tutti e a ciascuno non stanchiamoci di ripetere: Cristo è risorto! Ripetiamolo con le parole, ma soprattutto con la testimonianza delle nostra vita. La lieta notizia della Risurrezione dovrebbe trasparire sul nostro volto, nei nostri sentimenti e atteggiamenti, nel modo in cui trattiamo gli altri.

Noi annunciamo la Risurrezione di Cristo quando la sua luce rischiara i momenti bui della nostra esistenza e possiamo condividerla con gli altri; quando sappiamo sorridere con chi sorride e piangere con chi piange; quando camminiamo accanto a chi è triste e rischia di perdere la speranza; quando raccontiamo la nostra esperienza di fede a chi è alla ricerca di senso e di felicità. Con il nostro atteggiamento, con la nostra testimonianza, con la nostra vita, diciamo: Cristo è risorto! Lo diciamo con tutta l’anima”.

NOMINA VESCOVO DELL’EPARCHIA DI PIANA DEGLI ALBANESI

Il Santo Padre, il 31 Marzo 2015, ha nominato Vescovo dell’Eparchia di Piana degli Albanesi il Rev.do Giorgio Demetrio GALLARO del Clero dell’Eparchia di Newton dei Greco-Melkiti (Stati Uniti d’America).

Nato il 16 Gennaio 1948 a Pozzallo, Sicilia, ha compiuto gli studi medi e secondari nel seminario di Noto. Trasferitosi nel 1968 negli Stati Uniti d’America, ha completato i corsi teologici al Saint John Seminary di Los Angeles. Ordinato diacono nel 1971 e presbitero nel 1972, dopo aver lavorato per otto anni in due comunità parrocchiali dell’Arcidiocesi californiana, ha completato a Roma la formazione al Pontificio Istituto Orientale e alla Pontificia Università San Tommaso, conseguendo il dottorato in diritto canonico orientale e la licenza in teologia ecumenica.

Rientrato negli Stati Uniti, ha svolto attività di parrocchia e insegnamento nella sua Eparchia. Inoltre era docente di diritto canonico e teologia ecumenica al seminario bizantino cattolico dei Santi Cirillo e Metodio di Pittsburgh.

Dal 2011 era vice presidente della Società di diritto orientale e dal 2013 consultore della Congregazione per le Chiese Orientali.

Ho espresso a S.E. Mons. Gallaro la vicinanza affettuosa, mia personale, del Clero e dei fedeli dell’Eparchia di Lungro, e gli auguri per un fecondo servizio episcopale nella nostra amata Chiesa sorella.

Siamo certi che il Signore lo guiderà e lo assisterà nel ministero episcopale, che con generosità ha accettato, a servizio della venerabile Eparchia di Piana degli Albanesi, con la quale desideriamo instaurare, quanto prima, quel dialogo efficace e quei rapporti continui e costanti, auspicati dal II Sinodo intereparchiale di Grottaferrata.

PELLEGRINAGGIO DIOCESANO A TORINO

Sono lieto di annunciare dal 19 al 22 Giugno p.v. ci recheremo in pellegrinaggio a Torino per venerare la Sindone in occasione dell’ostensione solenne e rendere onore a San Giovanni Bosco, nel secondo centenario della sua nascita.

La Sindone rappresenta per l’intera Chiesa universale, un riferimento importantissimo per la vita di fede di tante persone e comunità, che in quell’immagine e in quel Volto cercano, riconoscono e trovano i segni della Passione del Signore; per questo è stato scelto come motto della prossima ostensione “l’Amore più grande” (Gv.15).

Con convinzione propongo a tutta l’Eparchia di esserci: ai giovani e agli anziani, ai presbiteri e alle consacrate, alle donne e agli uomini delle nostre comunità. Mettiamoci in viaggio, facciamolo insieme: umili pellegrini alla ricerca “dell’Amore più grande”.

Ringrazio il Direttore dell’Ufficio Pellegrinaggi, papàs Vincenzo Carlomagno, che ha approntato il manifesto con il programma dettagliato.

GIORNATA DELLA GIOVENTÙ

Ci prepariamo per la Giornata Diocesana della Gioventù, il prossimo 2 Giugno a San Cosmo Albanese dalle ore 9,30.

Come guida del nostro cammino la Chiesa ha scelto le Beatitudini evangeliche. L’anno scorso abbiamo riflettuto sulla Beatitudine dei poveri in spirito. Quest’anno rifletteremo sulla sesta beatitudine: “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio” (Mt. 5,8).

Papa Francesco invita i giovani a “vedere” nella propria vita la presenza di Gesù…Come un giovane può vivere la sua esperienza di fede? Rivolgendosi ai giovani, il Papa dice: “L’invito del Signore a incontrarlo è rivolto perciò ad ognuno di voi, in qualsiasi luogo e situazione si trovi. Non c’è motivo per cui qualcuno possa pensare che questo invito non è per lui. Sì, cari giovani, il Signore vuole incontrarci, lasciarsi “vedere” da noi”.

Invitiamo tutti i giovani a partecipare a questo momento pensato per i giovani.

GIORNATA DIOCESANA DEI GIOVANI

Sarà cura dell’Ufficio Diocesano di Pastorale Giovanile approntare il programma sul tema: “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio”.

RITIRO DI CLERO

Mercoledì 22 Aprile, con inizio alle ore 9,30 avrà inizio il Ritiro del Clero nella Parrocchia “S. Giovanni Battista” ad Acquaformosa, con la meditazione tenuta da Padre Ugo Sartorio, sacerdote francescano conventuale. Dottore in Teologia, dopo aver insegnato presso l’Istituto Teologico Sant’Antonio di Padova e la Facoltà dell’Italia Settentrionale, dal 2010 è Direttore generale del “Messaggero di Sant’Antonio”. Dal 2005 è anche alla direzione della rivista di aggiornamento teologico “Credere Oggi”.

 

Lungro, 08 Aprile 2015

 

+ Donato Oliverio, Vescovo